disturbo di personalita' BORDERLINE

Cara Liliana,
le sue domande sono tutt'altro che banali.
Purtroppo sono moltissime le donne che vivono situazioni di sofferenza analoghe alla sua, che rappresentano i contesti in cui è più difficile attuare un cambiamento proprio a causa della contradditorietà dei sentimenti che li animano. L'affetto e l'amore sono controbilanciati dalla paura e dalla dipendenza affettiva, e questa ambivalenza spesso confonde e paralizza.
La cosa positiva è che lei stia cercando con tenacia di coinvolgere il suo compagno in un processo di cure, e che, se ho capito bene, si stanno verificando delle minime aperture (ad es. accettare di compilare un test). La cosa migliore è insistere con affettuosa fermezza in questa direzione: chi sta male, e per questo fa del male agli altri, deve riuscire ad ammettere di avere bisogno d'aiuto.
Spesso risulta più accettabile porre la questione nei termini di "Andiamo insieme a farci aiutare perché nel nostro rapporto c'è qualcosa che non va", piuttosto che "Hai bisogno d'aiuto, devi farti curare": nel primo caso non si corre infatti il rischio che la persona si senta accusata o aggredita, quindi sarà maggiormente bendisposta rispetto alla propria messa in gioco.

Sperando di esserle stato d'aiuto le porgo
Cordiali Saluti,
Dr. Alessandro Pace

Gent.le Dott.Pace,

chierdo aiuto a Lei in quanto dopo essermi documentata sull'argomento, credo di essere la partner di un uomo di 31 anni(separato con 1 figlia) che credo soffra di disturbi di personalità BORDERLINE.
Di recente sono riuscita a fargli compilare un test adatto a chi soffre di disturbi di personalità BORDERLINE per verificare se il mio dubbio era fondato o meno, ed il risultato è stato quello che credevo...
Volevo chiederle come posso aiutarlo? Ci sono dei comportamenti che devo adottare quando è in preda ad un attacco di ira?
Ci sono conseguenze psicologiche per gli sta accanto?
Grazie e mi scusi per le mie banali domande...
Cordiali Saluti