Un consiglio per favore

giacomo ha scritto:il tuo compagno che ne pensa e come reagisce al tuo disturbo? Scusa se è troppo personale, se non ti va di rispondere non c'è problema, grazie comunque :)a

ami ricordo la frase di un film che diceva LA GENTE PAZZA FA IMPAZZIRE LA GENTE SANA, ed è così. lui a volte non ce la fa più. lo vedo così sinceramente stanco, sai. non per farmela pesare, anzi. lui cerca di tirarsi quasi subito su e appena l'incubo finisce lui cerca di farsi tornare il buon umore, di rimettere insieme i pezzi. ma lo vedo così stanco a volte. e mi dico, ogni volta, che non lo farò più. che si merita una vita più serena.
ma poi qualche meccanismo in me si inceppa di nuovo e allora di nuovo faccio tragedie, gli dò la colpa di tutto, dei miei sbagli, dei miei problemi, delle cose che non so fare. e se me lo chiedi io non lo so se sia vero o falso. so che quando sto bene è "colpa" mia e quando sto male è "colpa" sua. come stiano le cose per davvero non so capirlo, per quanto mi sforzi.
e lui ovviamente sta male perché non ne può più, perché lui non è me e pensa che io potrei fermarmi. non ci crede che non posso. che vorrei ma non ci riesco. che perdo ogni senso, che perdo il controllo e non sono capace di darmi un freno perché non mi rendo nemmeno conto che sto esagerando, mi sembra di avere sempre ragione in quei momenti e che quindi ho tutto il diritto di arrabbiarmi.
la verità è che siamo su due piani diversi, senza dire chi abbia ragione e chi torto. lui è A e io B e quindi non ci si capirà mai davvero. però riesco a farmi perdonare ogni volta (e ogni volta prometto che non lo faccio più) e per motivi vari lui mi crede, mi perdona e si ricomincia.
per quanto certe volte io lo odi, non potrei vivere senza di lui. anche quando litighiamo e non ci parliamo io so che per una cosa davvero importante posso contare su di lui, che se ho bisogno lui c'è sempre. e senza questa certezza non potrei vivere. anche se a volte faccio cose per cui sembra il contrario, anche a lui che mi rinfaccia sempre di comportarmi male. mentre invece lui è la mia normalità, la resistenza, la costanza, il coraggio. da sola io non so fare niente.
perché me lo chiedi, se posso? hai una persona anche tu?

Ciao Alice, grazie della risposta sono pienamente daccordo con te quando dici che i medici "chiudono il cuore con l'orario di chiusura", d'altra parte, io la vedo così, il loro è un comportamento normale, che io non condivido però! Nel senso che a me non riuscirebbe mai. Un tempo molto lontano avevo provato a intraprendere la carriera di educatore. Educatore, ti rendi conto? Ero ero un pericolo e non lo sapevo ancora! Vabbè, meno male una crisi più forte delle altre mi ha fatto decidere di cambiare strada!!! In quel caso son stato contento di averla avuta, altrimenti... immagina un borderline che cerca di fare l'educatore ad un ragazzo autistico!! Non c'ero proprio con la testa.
[/quote]il fatto è che, se sei un borderline, non puoi davvero guarire. puoi tenere solo le cose sotto controllo in modo che ti facciano fare una vita più o meno normale. [quote]
Parole sante, purtroppo, ma non riesco e dubito che riuscirò ad accettare questo limite... penso sempre a cosa c'è dopo la morte, dato che questo mondo mi fa schifo, e dire che ho girato mezza europa alla ricerca di un senso. Ma sono consapevole che una cosa è certa: dopo la morte non avrò neanche più i farmaci! :/ pare una battuta acida... e lo è ma è anche vero!
Ti chiedo una gentilezza se ti va: una domanda: il tuo compagno che ne pensa e come reagisce al tuo disturbo? Scusa se è troppo personale, se non ti va di rispondere non c'è problema, grazie comunque
Ciao buona serata

ciao giacomo,
io questa terapia non l'ho provata e quindi non saprei dire se funziona. dico due cose però (ovviamente contraddittorie tra loro, sennò che borderline sarei!): la prima è che l'aiuto di una terza persona è sempre un bene perché aiuta a vedere le cose da un punto di vista che non sia solo tuo; la seconda cosa è che i medici sono persone con le loro vite e quindi, finita la tua oretta, chiudono tutto e se ne tornano a casa quindi se funziona o meno la terapia restano comunque cavoli tuoi.
questo per dire che se vuoi provare prova, tanto male non può farti, ma non credo si possa trattare di una cosa miracolosa! il lavoro devi comunque farlo tu, è un percorso tuo personale che nessuno può fare al tuo posto. io per esempio sono anni che non vado dallo psicologo, dallo psichiatra, dal mago. ma ultimamente sento il bisogno di tornarci perché alcuni problemi sono diventati di nuovo invalidanti per la mia vita.
il fatto è che, se sei un borderline, non puoi davvero guarire. puoi tenere solo le cose sotto controllo in modo che ti facciano fare una vita più o meno normale.
comunque, a prescindere dalla terapia che deciderai di intraprendere, io mi assicurerei prima di tutto di sapere che problema hai. nel senso che moltissime cose border somigliano anche al disturbo antisociale o a non so che altro. se poi in fase di ricovero (che dovrebbe essere una fase di esternazione estrema) tu regredisci e diventi "sano", allora boh.. io non sono un medico però dico che potresti avere qualche altro problema, magari dei semplici disturbi d'ansia. come hai scritto tu, essere borderline è l'inferno in terra quindi io ti consiglio di vederlo prima scritto da un medico e solo dopo entrare nell'ordine di idee che ne soffri.
il mio compagno mi ripete sempre un proverbio "la fissazione è peggio della malattia" e a me sembra che sia una cosa verissima.
spero, qualsiasi problema tu abbia, che si possa risolvere con o senza l'aiuto medico, anche solo parlando magari. io sono sempre nei dintorni, se ti serve!!!!!!
a presto
alice

Magari fosse facile accettare tutto questo, Kali...
In questo contesto comunque ho trovato di grande aiuto la gnosi cristiana.
La sua logica per quanto trascendentale, mi ha aiutato molto ad accettare fattori della vita che altrimenti mi sarebbero stati inaccettabili.

Se fosse davvero cosi questa terapia, ci metterei la firma pure io!!!! voglio essere calma e ascetica e accettare la morte con calma e serenità. accettare le ingiustizie con altrettanta calma. accettare il dolore, accettare la perdita la fine...

Salve a tutti, mi sono appena iscritto a questo forum e ho un po' leggiucchiato a destra e a manca riconoscendomi solidale con alcuni e in totale repulsione con altri. Dovrei parlare al femminile perchè l'unico maschio in circolazione mi sembra questo dott. Pace ma vabbè ci si capisce lo stesso.
Io penso di soffrire del DBP per la semplice ragione che ne ho tutti i sintomi, nessuno escluso, e ho una certa familiarità con reparti psichiatrici e ricoveri psichiatrici (parlo della mia esperienza). Tuttavia non mi hanno mai potuto diagnosticare tale "disturbo" (tra virgolette perché più che un disturbo è l'inferno in terra) perché durante i ricoveri i sintomi recedevano del tutto e quindi sembravo sano. In ogni caso volevo chiedere a chi l'avesse provata o direttamente al dott. Pace se vuole rispondermi, se questa terapia cognitivo-comportamentista risolve davvero i problemi e soprattutto a che grado di profondità.
Mi spiego, ho letto ad esempio di gente che poveraccia soffre sicuramente ma a cui basterebbe davvero poco per raggiungere una soglia di tolleranza e di adattamento.
A me ne serve molto di più, non mi accontenterei di certo, per esempio, di passare le giornate tranquillo come una vacca indù mentre di punto in bianco può sbucare fuori da un angolo uno dei miei numerosi nemici a farmi fuori!
A me serve la tranquillità ASSOLUTA di accettare vita e morte come due mezze barzellette così da poter esistere serenamente e senza attacchi di panico, fibrillazioni e deliri.
La domandina quindi è: questa terapia può procurare questo stato di grazia stile nirvana-in-terra?
Se sì prendo subito un appuntamento! Magari!
Sono molto prevenuto, anticipo, sia sul cognitivismo che sul comportamentismo, anche perché non credo minimamente nella società umana né nella civiltà umana. Comunque sono fiero di una cosa, su di me: mentre la gente normale o borderline che sia tende a sfogare la rabbia sulle persone più vicine, buone o cattive che siano, io sono sempre riuscito a canalizzare l'enorme furia che mi brucia dentro unicamente verso gli individui spregevoli.
Soprattutto quelli più grossi e potenti di me...
Quindi, rispondo in generale a certa gente, non è vero che tutti i borderline sono narcisisti!
Io godo nel distruggere ciò che è malvagio, più lo è, più godo.
Fine parentesi, grazie in anticipo per risposte e consigli, spero che chi soffre guarisca presto.