Cosa devo fare? Consigli?

Guarda sinceramente non saprei... A me la diagnosi l'ha fatta in una seduta.

Ti ringrazio, mi hai tranquillizzata.. Però le mie preoccupazioni rimangono ancora Ma giusto per capire un po'.. In teoria di quante visite hanno bisogno i medici per capire cos'hai e se hai qualcosa?

Ho dimenticato di tranquillizzarti,nelle strutture ospedaliere si hanno posti limitati, ovviamente si da la precedenza a chi ha disturbi più gravi e necessita l'ospedalizzazione, a quanto mi sembra di capire tu,come me,non sei un "caso grave" (oltre al fatto che o disturbi di personalità solo in casi eccezionali richiedono l'ospedalizzazione), non preoccuparti, non vuol dire che non hai nulla, se fossi andata da uno psichiatra/psicologo a pagamento avresti già la tua diagnosi. Io non sono un medico o una psicologa, però ho parlato con il mio psichiatra del mio ragazzo (anche lui senza diagnosi,ma con comportamenti palesemente border), che mi ha detto che non possono farsi diagnosi fai da te(perché a leggere i sintomi tutti si sentono malati ), però abbiamo parlato dell'argomento, si é rifiutato di fare una diagnosi senza parlare con il diretto interessato, ma i suoi comportamenti(come i tuoi o come i miei)sono tipicamente border. Magari non hai niente, ma quando c'é un disagio gli specialisti vanno fino in fondo, (o almeno,la mia esperienza é positiva,mi sono sentita di poter dire tutto e di non aver a che fare con qualcuno che pensa solo ai soldi )

Per adesso non aver paura, gli psichiatri non si sbagliano, se ti dicono che non hai niente evidentemente non hai niente, dipende solo dalla vita che conduci, io ti dico ciò che ha detto a me il mio psichiatra: i farmaci non ti aiutano, hanno effetti disastrosi soprattutto se studi o lavori, ti rendono invalida, ti costringeranno a fare la fila per il rinnovo della patente, lui li prescrive SOLO se tu li vuoi ad ogni costo, ma ti danneggiano la memoria, quando smetti di prenderli diventi più depressa di prima, ne diventi dipendente. Per un breve periodo ho preso lo xanax,poi fortunatamente ho smesso, e non me ne pento!
La diagnosi ha in se la cura, sai di essere border e devi controllarti, ti serve un ragazzo pacato e serio per guarire, non attenzioni morbose, devi coltivare le amicizie,anche se alcuni non ti piacciono, pensi che abbiano argomentazioni inutili etc... I tuoi genitori lascialo stare, sei abbastanza grande per capire cosa vuoi fare della tua vita, trovati un punto di sfogo, che sia lo studio,il lavoro, la palestra etc...

Ciao cara, ti capisco benissimo, i miei non sono separati ma lavorano sempre e non c'é dialogo. Sono sempre stata male e non si sono mai interessati per loro "i disturbi non esistono, siete voi giovani di oggi che non avete obbiettivi", anche io peso pochissimo, ma secondo mia madre sono io che sono ossessionata dalla magrezza e quindi faccio in modo da non mangiare niente (in realtà mangio tanto, vorrei ingrassare perché non mi piaccio e perfino il mio ragazzo era scandalizzato dalla mia magrezza), ho avuto una relazione disastrosa che ha peggiorato tutto! Il mio ragazzo (ormai ex) anche lui border, mi ha messo in croce, voleva attenzioni continue, mi ha tartassato con storie sulla sua ex di cui non ha voluto cancellare niente nonostante lei lo abbia trattato da zerbino,tradito e umiliato perché a quanto dice lui "voleva solo i suoi soldi". Mi ha fatto sentire inferiore e inutile, ho voluto lasciarlo tante volte perchè stare con lui era solo sentirsi inutile e trattata male rispetto alla sua ex. Alla fine ho deciso a malincuore di lasciarlo perchè i suoi mi odiavano e mi davano della psicopatica, e lui mi picchiava di continuo. Anche io ho il terrore di scegliere, la mia vita é fatta di scelte incomplete, non riesco mai a portare a termine niente, comincio e poi presa dallo sconforto voglio mollare tutto. Sono al 3 anno di università con una carriera di alti e bassi (a volte mi sento un genio,altre sono demotivata,penso che forse non é quello che voglio fare nella vita e vorrei mollare tutto), sono molto aggressiva, quando il mio ragazzo diceva qualcosa che mi infastidiva rimanevo zitta, poi si veniva sempre alle mani, la mia relazione mi stava aiutando ad essere positiva, poi è cominciata la mia gelosia, odiavo chi lo saluta o chi cercava di convincerlo a lasciarmi (amici e parenti), sono tornata al punto di partenza e anche peggio! Non volevo lasciarlo perchè per me é difficile trovare qualcuno che abbia la sua sensibilità e che mi dia l'esclusività, però a volte lo odiavo e cercavo di sabotarlo, nelle relazioni, nello studio e in tutto.
L'unica cosa che mi fa stare bene é che vedo che sono forte, che vado avanti negli studi e nella vita, senza farmaci, senza aiuti. I miei adesso non mi pagano più le cure, costano troppo e per loro "non ho niente,sono solo viziata".

aggiungo anche un abuso da alcol, solitamente in casa, da sola. Anche fino a stare male.

Salve a tutti, sono nuova qui.
Volevo un vostro consiglio.. Dunque vado dallo psicologo dell'ASL da due mesi circa, quindi ho fatto 4 - 5 sedute. Lì mi è stata consigliata una visita psichiatrica in un centro specialistico. Andando in questo centro, dopo il primo colloquio con un'infermiera e una psicologa mi è stato fissato un secondo incontro con una psicoterapeuta. Mi sono un po' allarmata perchè durante il primo colloquio l'infermiera mi ha chiesto se volevo farmi vedere d'urgenza da un medico, io ho rifiutato ed ora la mia prossima visita sarà tra 3 settimane circa. Ho mille pensieri per la testa: hanno notato che alla fine non ho nulla e non ho bisogno di andare la subito? Forse essendo una struttura ospedaliera hanno tante richieste e quindi non hanno potuto fissarmelo prima? Come mai proprio una psicoterapeuta? Avrò o non avrò bisogno di prendere farmaci e vedere uno psichiatra? . So che sembra che io "voglia avere qualcosa", ma non è così.. Sono solo spaventata che loro pensino che io stia bene e non mi aiutino. La mia paura è questa. Se io non avessi nulla sarei più che contenta, ma non sto proprio bene e ho paura che non sarò aiutata. Vi spiego i motivi per il quale ho deciso di andare dalla psicologa:
- genitori separati, non conosco il padre e la cosa mi fa stare male perchè  mi sento inutile;
- pessimo rapporto con la madre, non c'è dialogo. Lei è autoritaria, si passa spesso alle mani, mai sentito da parte sua una frase del tipo: "sei stata brava", sento solo "non sai fare niente, sei inutile, vattene via di quì..." ecc.
- autostima sotto i piedi, mi sento totalmente inutile, se non ci fossi sarebbe meglio per tutti, ..
- autolesionismo, pensieri di morte;
- attacchi di panico e ansia iniziate dopo la rottura di una relazione sentimentale molto importante che mi stava aiutando a "guarire"
- sensi di colpa alle stelle per essere stata causa della rottura di questa relazione e per aver fatto soffrire questa persona. Sento davvero di non dovermi meritare nulla essendo che ho ferito così tanto una persona che mi stava aiutando davvero e tristezza in quanto ho bisogno di questa persona per andare avanti;
- peso inferiore al peso normale, a volte non mangio per giorni e quando mangio vomito o quasi (non provoco io il vomito);
- pensieri ossessivi
- indecisione, insicurezza, paura delle scelte.. Ho il terrore di dover scegliere e faccio scegliere agli altri, anche la mia vita (causa della rottura della mia relazione)
- claustrofobia che prima era controllabile, mentre ora sempre meno;
- eccessiva aggressività;

Al momento mi vengono in mente solo questi motivi.Ripeto, io non voglio stare male, ma STO male e ho paura che non sarò aiutata adeguatamente e che non riuscirò a superare queste cose, che a me sembrano davvero banali (per questo ho rimandato tanto la psicologa), ma non riesco davvero a superare il tutto da sola.

Grazie per l'ascolto.