Borderline e Controllo Razionale

A volte è proprio il dover fingere continuamente davanti agli altri ad essere distruttivo...dover sempre mantenere il controllo su ogni piccolo gesto per non cedere al minimo impulso o reprimere la rabbia di continuo. E' avvilente sapere che per mantenere un normale controllo bisogna sforzarsi molto di più di loro. Però in cambio c'è la soddisfazione che le persone che si ritengono normali non avranno mai la possibilità di sentire le emozioni come noi, neanche lontanamente, e che noi in confronto a loro grazie a questo continuo controllo possiamo sviluppare una razionalità molto superiore alla loro

beh alla fine ci sono arrivato da solo
Spero che questa risposta possa essere utile a chi in futuro avrà la sfortuna di trovarsi nella mia stessa situazione

Bene allora ricordatevelo, ficcatevelo bene in testa, la parola d'ordine è "RINUNCIATE".
è tempo sprecato, siete fatti così, e prima lo accettate e meglio è.
Tanto lo sappiamo sin da bambini che il mondo è ingiusto perchè dovrebbe esssere buono con noi?
Meglio accettare chi siamo e fingere davanti a tutti piùttosto che tentare di cambiare.
Volete sapere perchè? Perchè perchè non siete nessuno, chiunque intorno a voi non è nessuno.
prendete un amico, un parente, un vicino, un collega e chiedetevi quanti di loro tenderebbero la mano a uno sconosciuto, un malato, un infetto.
Quello che abbiamo dentro è un infetto maleodorante e nessuno vorrà avere a che fare con lui.
Anche qui, in questo forum la maggior parte di chi passa e lascia un messaggio lo fa per se stesso, per sentirsi bene, per vedersi simile a qualcuno
oppure per sentirsi sano e rispondere a quei dannati come me come se fosserò usciti dall'inferno e dalla porta ti dicesserò ce la puoi fare.
Ho provato a cambiare, a vivere da normale, e tutto quello che sono riuscito ad ottenere è capire quanto siano preziosi i piccoli gesti, sentimenti, pensieri di una vita vera, senza poi trovarli per me stesso, prendendo coscienza di quanto la mia vita sia anche più squallida di ciò che pensavo.
Fossi rimasto incosciente sarebbe stato meglio.
Ora Guardo il mondo, guardo la gente, la loro vità e poi guardo me e mi faccio più schifo che mai.

RINUNCIATE! siate voi stessi o non riuscirete mai più ad accettarvi
chi osa è fottutto.
Per chi è fottutto invece non posso lasciare niente, se non un consiglio: sulla rete esistono dei server criptati dove si può chiedere di tutto, usate Tor e cercate nei siti .onion li trovate droghe, armi o killer. sfogatevi come si deve o fatela finita una volta per tutte. Io sono sfigato non ho soldi e dovrò fare da solo.
addio

Qualcuno mi può dire che diavolo posso fare? Per favore...

Salve a tutti
Sono un ragazzo e ho 22 anni, da qualche tempo ho cercato una spiegazione ad alcuni comportamenti particolari a cui non avevo dato particolare peso.
Leggendo vari articoli nel forum ho inteso che ogni persona ha una manifestazione particolare, ma non mi sono riconosciuto in nessuna di queste.
La mia esistenza procede sotto la guida di solide analisi razionali su comportamenti personali e altrui.
Come molti ragazzi ho avuto un'età adolescenziale inquieta e ho sempre ritenuto che alcuni comportamenti fossero "strascichi" di alcune parti di me ancora non formate, inoltre il mio attuale modo di pormi in determinate situazioni deriva proprio da una necessità di "controllare" alcune reazioni emotive.
Sebbene ciò mi ha permesso di costruire un'esistenza più stabile, continuo a ritrovarmi in situazioni ricorrenti o manifestare comportamenti apparentemente inspiegabili:
-Tendo ad alienarmi dalla realtà, costruendo luoghi e situazioni dove il mondo è in rovina ed io sono un superuomo. Diversamente dal "fantasticare", vivo queste situazioni, curo i dettagli, elimino gli errori logici, rivedo più volte determinate scene. Queste fughe possono durare da alcuni minuti a diverse ore.
-Quando mi ritrovo in situazioni che scaturiscono in me emozioni incontrollate (spavento, eccitazione, gioia, tristezza) tendo a distaccarmi il più possibile e mi concentro escusivamente sull'analisi della situazione ed agendo esclusivamente dopo un ragionamento razionale.
-L'unico stato d'animo che non riesco a controllare è la depressione, che si manifesta a ritmi imprevedibili e può durare da poche ore a settimane.
-Ho sviluppato nel tempo la parafilia del feticismo e proprio da questo punto sono arrivato a scoprire il DBP. Fortunatamente questo punto non si è mai manifestato nella vita privata e sono riuscito a contenerlo esculsivamente nella fantasia (ma non è collegato al primo punto)
Oltre a queste manifestazioni più evidenti se ne aggiungono molte altre quali: incapacità di portare a termine porgetti, stati alternati di autoesaltazione e svaltazione, spesa compulsiva di soldi, assunzione di droghe, tendenza all'autolesionismo, instabilità affettiva (Da una grande idealizzazione del partner ad un totale disinteresse), fuga da impegni o responsabilità, paura del giudizio altrui e simulazione di stati d'animo.

Riconoscere in se questi difetti è piuttosto sconfortante, ma benchè io ne sia cosciente non riesco a corregermi o per lassismo o per incapacità.
Il profilo che uscirebbe da questi dati non sarebbe di un "malato" ma semplicemente di una personalità debole, niente di così grave da richiedere una psicoanalisi ma abbastanza per impedirmi di avere una relazione serena, un percorso lavorativo costante e delle amicizie durature.
so bene che c'è chi vive in situazioni assai peggiori ma so bene che se non mi affidassi TOTALMENTE alle scelte razionali le conseguenze potrebbero essere disastrose. Le uniche volte in cui ho abbattuto questa possente muraglia che divide il mio "io" emotivo dal mondo ho sempre perso il controllo delle situazioni. Pagherei oro per poter spegnere il cervello e vivere anche soltanto un minuto con le mie emozioni, ma la consapevolezza, o la paura, di rilasciare quello che c'è di negativo in me è troppo forte. Anni fa mi procurai un passamontagna e una pistola a salve e per poco non feci una rapina in un bar, ancora oggi non so perchè stavo per farlo, forse odiavo il mondo o forse speravo che mi prendessero e mi riconoscessero come malato. Non sono povero e non sono cresciuto in una periferia malfamata, frequento gente normale e amo l'arte. La paura che provai in quel momento di me stesso mi ha segnato inevitabilmente, così come tutte le altre volte che mi sono lasciato andare, eppure nonostante tutto nella vita di tutti i giorni continuo a ritenermi una persona normale, tanto finchè la razionalità tiene posso permettermelo. Non so se sto ingannando me stesso o se anche il ritenermi razionale sia una qualche forma di alienazione, so solo che qualche rondella nella mia testa non gira bene e vorrei aggiustarla, magari essere un pò più sereno...