WWW.DISTURBOBORDERLINE.COM - Dott. Alessandro Pace, Psicoterapeuta Milano e Pavia Tel.3289549784
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Consiglio: non vorrei fargli del male

2 partecipanti

Andare in basso

Consiglio: non vorrei fargli del male Empty Per Lady_Macbeth

Messaggio  Life's a journey Dom Nov 10, 2019 12:13 am

Eccomi. Rispondo iniziando dalla frase che più mi ha colpita:" ognuno sa quando deve mollare". Mi sostiene perché non sento sia ancora arrivato quel momento o, meglio, attualmente ritengo opportuno mettermi in pausa, ma non demordere. Se tornerà la mia porta sarà aperta e questo succederà non perché io sia innamorata, piuttosto perché credo nel concetto di "amore universale": se posso fare qualcosa per te io ci sono, se sei stato più sfortunato di me e io sono più solida ci sono, ma soprattutto se mi è toccata questa esperienza, la accolgo in considerazione del fatto che nulla capita a caso. Penso sia motivo di crescita in sostanza. In realtà non è nata con i presupposti di una relazione, quella è stata una parentesi, lo conoscevo da più di 15 anni. Mi ricollego alla domanda se io non me la stia raccontando. Non credo, perché non sono co dipendente: nel momento in cui ha avuto certi comportamenti ho giustificato realizzando che avesse una personalità disturbata, ma non ho accettato pedissequamente, tant'è che ora mi trovo in una fase di svalutazione totale e io stessa ho perso interesse in senso sentimentale. Mi sento "responsabilizzata" (anche se sono consapevole che si tratti del suo percorso, non del mio) perché sono l'unica ad aver capito, l'unica ad aver ricevuto certe confidenze e l'unica ad aver avuto il coraggio di guardare in quell'anima sofferente, tanto da smuovergli ulteriore sofferenza. E sono proprio queste considerazioni che mi hanno spinta a chiedere un consiglio a chi ha vissuto questa esperienza prima di me. Pensavo che la strada giusta fosse semplicemente quella di indurlo gradualmente a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, magari utizzando la scusa di ricevere supporto pef la dipendenza da alcool (saltuaria ma in peggioramento), da sesso e da comportamenti autolesivi come avere una guida spericolata. Ma documentandomi, mi sta venendo il dubbio che si debba sostenere in primis l'anima di queste persone.
Appunto ora non mi vuole sentire, né vedere. Non riesco a capire se sia più opportuno insistere (comprendendo le reagioni che stanno alla base di questo comportamento) o rispettare la sua esigenza di lontananza. Intendo dire che non so proprio cosa lo faccia soffrire di meno. Se magari qualcuno che vive questa situazione in prima persona volesse date il suo contributo, sarei molto grata (ovvio che poi ogni storia sia unica).

Life's a journey

Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 05.11.19

Torna in alto Andare in basso

Consiglio: non vorrei fargli del male Empty Re: Consiglio: non vorrei fargli del male

Messaggio  Lady_Macbeth Gio Nov 07, 2019 12:12 am

Ciao, io ci sto provando a stare vicina ad una persona con questo disturbo, in forma grave e condita anche da altri problemi...E sono già due anni e mezzo, in cui non è andata a migliorare. Sono sempre in attesa di qualche bomba che non riesco a prevedere, é tanto difficile. Io stessa vado per tentativi e non credo che ci sia un modo unico o più efficace per aprirsi un varco che permetta di entrare in contatto vero con le persone con queste caratteristiche. L'unica cosa che ho visto é che, perseverando nel dare affetto quasi incondizionato, ogni tanto c'è qualche sprazzo. L'ho accompagnato da uno psichiatra e l'ho aiutato in molti altri modi, ma ancora non vedo grossi miglioramenti, mentre le delusioni e le ferite sono state molto grandi. Se mollo mi cerca, se lo lascio stare si strugge, se mi avvicino mi tratta male, alzando l'asticella. É logorante, ognuno sa quando deve mollare. Io non ho perso la speranza di andare oltre, ma non ho più sostenitori in questo. Forse il ruolo di amico o amica è diverso e più gestibile, ma quello di compagno/a di vita è molto più difficile e frustrante. Tu come mai vuoi restare come amica quando la relazione è nata con altri presupposti? Sei sicura che non sia una cosa che ti racconti per poter restare comunque lì in una situazione ibrida? C'è molto da farsi male, se non sei proprio motivata e non vuoi veramente bene alla persona in questione, pensaci bene, oppure prova a chiedere a uno specialista, anche se a me non hanno dato grandi consigli, anzi...
Lady_Macbeth
Lady_Macbeth

Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 19.07.19

Torna in alto Andare in basso

Consiglio: non vorrei fargli del male Empty Consiglio: non vorrei fargli del male

Messaggio  Life's a journey Mar Nov 05, 2019 9:50 am

Buongiorno a tutti.
Alcuni mesi fa ho avuto una brevissima relazione (1 mese e mezzo). Ho intuito subito le sue stranezze, ma solo dopo che la storia è finita ho realizzato abbia un disturbo border. Il motivo per cui si è allontanato è che, in seguito ad un suo comporta mento irrispettoso, gli ho dato uno schiaffo (non mi era mai capitato di farlo con nessuno, mi aveva davvero esasperata). Conscia dell'errore commesso, mi sono scusata più volte, anche se ritengo che, sebbene la violenza sia ingiustificabile, l'epilogo sarebbe stato il medesimo utilizzando altre scuse. Da quel momento ci sono stati brevi riavvicinamenti, ma del tutto casuali, senza coinvolgimento fisico, durante i quali ha detto tutto e il contrario di tutto, manifestando svalutazione nei miei confronti e contemporaneamente chiedendomi ad esempio di raggiungerlo. Mi ha bloccata al telefono senza un valido motivo, io non sapendolo, gli ho telefonato e lui mi ha richiamata (?) inizialmente investendo diverso tempo nella conversazione, ma nei giorni successivi manifestando una rabbia incontrollata, minacciando additittura il suicidio se l'avessi cercato ulteriormente.
Ora. Non ho una personalità codipendente, non ho a mia volta disturbi della personalità, anzi ho un carattere molto forte e determinato e svolgo una professione che si basa sulla relazione d'aiuto.
La domanda che mi sto ponendo in questo periodo e che rivolgo a chi convive con questo disturbo è la seguente: lascio che si anneghi nel suo alcool quando ha i momenti bui, conscia che non si possa salvare il mondo (e consideriamo che anche la sua famiglia è esasperata) o accetto la sfida di trovare una chiave che mi consenta, con grande umiltà e rispetto nei confronti della sua persona, di sostenerlo in qualche modo? Io vedo quell'anima meravigliosa e unica (come tutti noi) che ancora resiste dietro alla devastazione emotiva, ma non so se lui veda ancora me o chiunque abbia intorno...
Specifico che non intendo stare (almeno al momento) in una relazione di questo tipo, se non in senso amicale. Grazie a chi vorrà aiutarmi ad aggiungere qualche tassello di comprensione!

Life's a journey

Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 05.11.19

Torna in alto Andare in basso

Consiglio: non vorrei fargli del male Empty Re: Consiglio: non vorrei fargli del male

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.