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Vorrei capire: era una Borderline?

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Messaggio  Rob88 Dom Nov 24, 2013 4:18 am

Non ho pregiudizi contro chi ha problemi. Sono stato molto male anche io. Ho provato i sensi di vuoto, i pensieri e i tentativi di suicidio, vivere in una situazione di disperazione perenne. È stato un percorso lunghissimo e dolorosissimo, ma io ne sono uscito anni fa.
Insomma, lei magari sarà border, ma resta una persona che ha sofferto e soffre tanto. Oltre ai suoi problemi so che tipo di persona è, conosco i suoi interessi, ecc. e sì, mi piace davvero tanto (putroppo). Non voglio certo farle da infermiere, per questo ho insistito per la psicoterapia, ma se non vuole, non so che fare. Mi far star male sapere che la persona che amo sta male e non fa niente per tenere sotto controllo la situazione. Mi sembra un bolide sparato dritto contro un muro, non fa proprio nulla.
L’ho risentita proprio stasera. Aveva un tono indifferente, mai chiesto come sto cosa faccio, nulla. Mi ha parlato come se nulla fosse mai successo. E continua a non fare niente (in tutti i sensi).
Io ho fatto viaggi estenuanti per star con lei. Mi sono sorbito anche 13 ore di viaggio solo per poterle stare accanto quando ha dovuto sostenere una prova difficile che la metteva terribilmente in ansia (piangeva spesso). Ogni volta che era in ansia ero lì per lei. Insomma, credevo che tutto questo bastasse a rendere almeno più “solido” il rapporto. Ecco anche perché sono così tormentato ed ho bisogno di capire. È riuscita a farmi quasi un lavaggio del cervello con i suoi discorsi sulle mie colpe. Ho avuto bisogno di un vero e proprio “reality check” con i miei amici per cercare di ritrovare un equilibrio.
Sapevo che non avremmo mai avuto il classico rapporto di coppia “normale”, ma a me stava bene, purché si facessero passi avanti lenti verso un certo equilibrio. Forse sono io che ho sbagliato tutto cercando di costruire sulla sabbia.

Me la sono proprio cercata. Grazie comunque per i commenti, mi sono serviti a chiarire un po' la situazione (almeno a me stesso)

Rob88

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Vorrei capire: era una Borderline? Empty Re: Vorrei capire: era una Borderline?

Messaggio  Ospite Dom Nov 24, 2013 1:47 am

"Ma se fosse Borderline e temesse l’abbandono perché lasciarmi? Lei ha anche detto di aver fatto certe cose come il venire a trovarmi (vivo all’estero, andavo ogni volta io da lei) per diversi giorni solo perché si sentiva costretta dalla paura di perdermi. Anche i momenti di intimità che abbiamo avuto: si sarebbe concessa solo per timore di perdermi ma lei dice „non ho nessun desiderio sessuale“. Non credo che sia vero, ha solo una barriera mentale, si eccita esattamente come ogni altra donna, ma appena si rende conto di quel che sta facendo si paralizza."

mah perche' 'prevenire e' meglio che curare' quindi ti lascio io perche' meglio ora che dopo, te l'ha gia' detto lei in fondo. e' abbastanza un classico direi, cioe' lasci prima che il gioco si faccia davvero duro....in termini di delusioni aspettative vuoto.
la prima volta che sentii il vuoto in effetti ero molto giovane avevo circa 15 anni in seguito ad un abbandono e lo trovai decisamente rilassante in effetti, inizio' come un meccanismo di difesa e divento' poi un dramma esistenziale.sul sesso non so che dirti, soffro di disturbi della sfera sessuale anch'io e non so da cosa derivino, so solo che ce l'ho e non se ne vanno... e quella (la mia psicologa) dice che e' una questione mentale e che si puo' rimettere a posto. per lei pare che si possa rimettere tutto a posto.
purtoppo non c'e' molto che puoi fare, dato che lei ha deciso che non ti vuole vedere... il fatto e' che e non vuole fare nulla, nessuna terapia, c'e' poco da fare direi.
(ma ti piace cosi' tanto?)
anche io penso che non dovrei lavorare, o comunque non il lavoro che faccio ecco. dovrei fare dei lavoretti senza stress, per noi border e' cosi' difficile lavorare. finche' ho questo me lo tengo quando lo perdero' boh...
buonanotte

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Messaggio  Rob88 Sab Nov 23, 2013 10:59 pm

Allora, per rispondere con ordine:
Sull’autolesionismo. Io mangio poco, ma lei salta proprio i pasti, o mangia pochissimo, è capace di non mangiare nulla tutta la giornata, e solo una merendina il giorno dopo. È molto sottopeso, tanto che i medici le hanno chiaramente detto che dovrebbe prendere almeno 7 o 8 kg. Mangia per lo piú schifezze, totalmente sballato. Aveva una dieta più bilanciata proprio grazie a me, perché ci stavo attento e mi piaceva cucinre per lei. Sono riuscito a farle mettere su un paio di kg, ma adesso chissà.
Droghe non ne prende. Non fuma, non consuma alcool. A volte spende al di sopra delle sue possibilità, ma è abbastanza regolata sotto questo aspetto.
Sull‘autolesionismo mentale: assolutamente sì. Da subito mi ha detto „ti meriti di meglio“. Insiste spesso che non è degna di me. Quando mi ha lasciato lo ha fatto dicendo di aver rovinato tutto, di avere bisogno di stare da sola. Mi ha detto che io non sono poi così importante per lei, ma in tutto il suo discorso sembrava che lei si vergognasse di sé stessa.
Sulla rabbia. Credo che la sua capacità di gestirla sia rimasta immutata. Pochi mesi prima di incontrarmi ha picchiato il suo ex ragazzo. (ed ha picchiato anche l’ex precedente), con calci, schiaffi… non ho assistito alla scena, ma me l’ha raccontato. Anche con me a volte si arrabbiava (senza alcun motivo plausibile poi, in genere erano fesserie), ma non è mai arrivata alla violenza fisica. Però c’é da dire che sono molto diverso dai suoi ex, stando a quel che mi dice. I suoi ex erano persone emotivamente molto molto deboli. Li aveva praticamente in pugno. Insomma, sono stati un anno insieme a lei e non hanno mai provato ad avere contatti sessuali di nessun genere. Non avevano alcuna forma di empatia verso di lei (uno addirittura soffre di sindrome di Asperger), tralasciando altri comportamenti scorretti. Credo, insomma, che si lasciassero manipolare senza problemi (tutti e due poi l’hanno lasciata: uno di loro l’ha scaricata semplicemente sparendo, lei allora tentò il suicidio). Io invece accettavo alcune sue manie (tutto ciò che rigurda il corpo le dà fastidio: mai menzionare sangue, saliva, ecc.), ma su altre cose non mi piegavo. Altre volte mi facevo valere e non accettavo certe manipolazioni e distorsioni dei fatti. Cercavo di farla ragionare (con scarso successo, quando è in preda all’emotività è impossibile parlarle).
Sull’interpretazione. Più che inventarsi di sana pianta le cose era come se le rigirasse sino al punto da vederci quel che ci voleva vedere. Mi disse che quando la relazione si fa più intima, e qualcuno ci tiene a lei, le viene voglia di scappre e scaccia le persone che le vogliono bene. Cosi ha detto. Quando una volta ho provato a parlarle di questo suo timore, lei  ha rigirato tant la frittata da arrivare a dire che io implicitamente l’avrei accusata di essere fredda, per questo sarebbe indotta a fuggire. Detto per inciso, no, lei non è fredda per niente e chiunque dei suoi ex gliel’abbia detto dovrebbe essere impiccato. È affettuosa a tratti, a volte indifferente, altre volte pare di darle proprio fastidio, e poi ritorna affettuosa e mi abbraccia.

Sulla possibilità di abuso sessuale. Effettivamete, detto così, grosso modo corrisponde, ma il passo è vago. Sì, ha enormi difficoltà a comprendersi, controllre la propria sensibilità. Ed ha gross problemi ad accettare il proprio corpo. Mi ha persino detto che aveva paura di crescere, che non le piacel’idea di avere un corpo, che il corpo le dà fastidio.  

Sui punti: è stata lei a lasciarmi. All’inizio aveva il terrore che io mi stufassi di lei o la lasciassi. Poi si è sentita come „oppressa“, soffocata (pur non avendo io fatto nulla in questo senso). Quando mi ha lasciato ha detto „meglio ora che dopo“. A me ha dato la sensazione di volermi lasciare prima che io lasciassi lei (non avevo alcuna intenzione di lasciarla, ma nella discussione sul sesso le ho detto che le relazioni hanno bisogno anche di questa  dimensione, altrmenti dopo un po‘ muoiono, credo che si sia sentita sopraffatta dalla cosa, che non se la senta e non vuole andare avanti rischiando di essere scaricata e soffrire troppo).
Sugli estremi di idealizzazione e svalutazione è proprio lei. Anche la nostra relazione: breve, intensa, troncata di netto.
Percezione di sé è totalmente instabile, ma generalmente ha scarsa stima di sé.
Sull’impulsività è sicuramente pertinente.
Minacce ricorrenti no, ma ha spesso pensieri suicidi. Comportamento automutilante non ne ha (per ora), ma ha comunque compotamenti autolesivi come il non dormire affatto (tutta la notte), non mangiare, ecc.

Episodi di disforia sì, anche abbastanza spesso. Ansia anche. In genere durano qualche ora o una giornata, poi si riprende.

Sì, ha ogni tanto un senso cronico di vuoto „Non mi sento nulla, come se non esistessi, il vuoto“. E lo trova anche piacevole a volte.
Sulla rabbia ho già detto
Sì ha pensieri paranoidi. Interpreta spesso quel che si dice (su di lei o no) come una critica verso di lei.
Ogni tanto soffre di stati alterati di coscienza. È come se andasse in trance, si incantasse.

Non so che medicine prenda. So solo che mi preoccupa che ne prenda così tante. Le fanno male. Non per due anni di fila e senza una terapia.
Io ho solo un anno più di lei. Lei era dottoranda, avrebbe dovuto concludere tutto un anno fa, ma non ha mai iniziato a scrivere ed ora non potrà più continuare. Ha finito la borsa e cercava un lavoro, non l’ha trovato sino a quando abbiamo avuto una relazione. È stata brillante negli studi sino alla specialistica, ma non ha le idee chiare su cosa fare. Il dottorato è stato solo un periodo caotico, durante il quale ha avuto una vita estremamente disordinata, senza combinare nulla comunque.  
Lei è fissata di essere incurabile. Diceva che secondo gli psicologi lei dovrebbe prendere una pensione di invalidità e stare sempre da sola. Una volta le ho detto che dovrebbe prendere in considerazione la psicoterapia perché la aiuterebbe a gestirsi. A quel punto (e sempre sul problema della sua sessualità) ha sbottato dicendo „Io non sono sbagliata, è il mondo che dovrebbe essere diverso“. E cosa potevo mai replicare? A me non sembra minimamente consapevole del suo problema, sa di star male e basta. Ha come il terrore di crescere, è convinta che dovrebbe stare da sola, avere solo qualche amico, e basta.
In questo periodo non l’ho sentita. Non so se mi abbia piantato per un altro. Non credo. Sono passati tre mesi. Consideriamo che siamo stati insieme solo quattro mesi, potrebbe anche darsi che ormai si veda con un altro. Non so cosa pensare. Lei diceva che io sono la prima persona che l’abbia mai fatta sentire importante e amata. Aggiungo anche che, quando andava a trovare i suoi (la madre è veramente fuori di testa) il suo umore era totalmente caotico e tendente alla depressione acuta e pensieri di suicidio. Quando tornava a casa sua (vive sola) stava meglio, quando c’ero io poi il suo umore mi sembrava generalmente più stabile.
Ma se fosse Borderline e temesse l’abbandono perché lasciarmi? Lei ha anche detto di aver fatto certe cose come il venire a trovarmi (vivo all’estero, andavo ogni volta io da lei) per diversi giorni solo perché si sentiva costretta dalla paura di perdermi. Anche i momenti di intimità che abbiamo avuto: si sarebbe concessa solo per timore di perdermi ma lei dice „non ho nessun desiderio sessuale“. Non credo che sia vero, ha solo una barriera mentale, si eccita esattamente come ogni altra donna, ma appena si rende conto di quel che sta facendo si paralizza.

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Messaggio  Ospite Sab Nov 23, 2013 8:50 pm

le oscillazioni sull'idea del Se' pare ci siano, ad esempio sul suo orientamento sessuale, ora o non ha le idee chiare o non lo vuole dire a te.
i borderline sono caratterizzati da impulsivita', umore ballerino ma tanto, autolesionismo in almeno due aree dannose per il soggetto, tipo uso di droghe, disturbi alimentari (in effetti non mangia, ma non mangia perche' se lo impone o perche' proprio mangia meno degli altri? ci sono persone cosi', che mangiano meno), tagliarsi, spendere al di sopra delle proprie possibilitaì, gioco d'azzardo, c'e' l'autolesionismo mentale poi ad esempio legato ad una bassa autostima tipo dirsi che non si e' degli di rispetto, amore ecc. ecc. si possono fare molti esempi di aspetti autolesionistici in una societa' complessa come la nostra.
Fra posto' un video, se ti va guardatelo lo trovi sempre sulla prima pagina del forum, si chiama VOLETE SAPERE COME SI DIVENTA BORDERLINE? GUARDATEVI STO VIDEO C'E' ANCHE LA TERAPIA, e' un video fatto piuttosto bene.

la difficolta' a controllare la rabbia mi sembra che ce l'abbia pure...magari in passato era piu' accentuata...
anche a me succede di 'interpetare' parecchio in base al mio umore o a quello che penso di me, ma non mi e' mai capitato di inventarmi di sana pianta una cosa, questo non e' borderline questo credo che rientri in altre patologie, magari uno puo' essere border e avere anche altre patologie questo si'.
trovai questo articolo su internet ti riporto qualche stralcio, 'Sexual and Emotional Abuse Scar the Brain in Specific Ways'
“If abuse was of a sexual type, we saw changes in the somatosensory cortex, the area that processes input from the body to create sensations and perceptions,” says Jens Pruessner, associate professor of psychiatry at McGill University in Montreal. Somatosensory areas create a map of the body on the brain, with each region processing sensation from specific body parts. As compared with nonabused women, “women who were sexually abused had thinning in the area where the genitalia were located,” he says.[...] Emotional abuse left a different type of scar. Here, the changes were seen in regions associated with understanding and controlling emotions and recognizing and responding to the feelings of others. “We [saw thinning] in areas that have to do with self-awareness and emotional regulation, areas in the prefrontal cortex and medial temporal lobe, which typically show activation when people are asked to think about themselves or reflect on their emotions,” Pruessner says.
Emotional abuse can leave its victims prone to depression, moodiness and extreme or dulled emotional responsiveness, depending on the person and the particular circumstances. “As adults, [they have difficulty] reflecting on themselves and finding the right way to deal with emotions,” says Pruessner.

anche l'ansia, tipica dei borderline, puo' provocare anorgasmia o cmq disturbi sessuali. questi sono i punti dei border riportati su wikipedia, sono corretti, li avrai letti sicuramente, se ne hai 5 hai fatto bingo (ahaha scusate)
sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono;
un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione;
alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili;
impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (quali spendere oltre misura, sessualità promiscua, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate etc.);
ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamento automutilante;
instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (es. episodica intensa disforia o irritabilità e ansia, che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni);
sentimenti cronici di vuoto;
rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.
la paura dell'abbandono e' una sua paura...

secondo me e' borderline. ma per caso sai quali medicine prende? cioe' la imbottiscono davvero di roba? e riusciva comunque ad avere una vita normale? i farmaci a volte danno anorgasmia cmq....
non ci hai detto se lavora o studia con costanza piu' o meno, le fa ste cose?

te sei parecchio piu' grande di lei?

MA SU STO FORUM RISPONDO SOLO IO???!!!!!

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Messaggio  Rob88 Sab Nov 23, 2013 3:22 am

Salve a tutti.

Ho deciso di scrivere qui per avere il vostro parere su una recente relazione finita, come avrete intuito, molto male.
Non sono un borderline, né ho disturbi della personalità, ma sospetto che la mia ex lo fosse eccome. Aiutarmi a capire forse mi aiuterà a superar meglio questa storia strana.

L'ho conosciuta in chat, vivevamo in città diverse.
Era una persona molto interessante, e condividevamo moltissimo. Abbiamo chattato per oltre un anno prima che mi decidessi a incontrarla di persona. Sorvoliamo sui dettagli. Scatta subito un fortissmo feeling e iniziamo una relazione dopo pochi incontri.

Poco dopo il primo bacio lei ha un blocco. Eravamo sul punto di avere un rapporto, ma lei è rimasta bloccata. Le resto accanto, e lei comincia a parlarmi male dei suoi ex. Dice cosa le hanno fatto: spiato mail e conversazioni, scaricata senza dire nulla. Sembrava che tutto il suo passato fosse una congiura contro di lei. Mi dice che lei è pazza, che mi farà del male. Che lei dovrebbe stare da sola. Io ho insistito, e la relazione è andata avanti. Dopotutto, aldilà delle sue parole, era quello che voleva lei.

Pur vivendo a distanza siamo riusciti ad andare avanti. Lei all'inizio pendeva dalle mie labbra. Aveva delle reticenze, ma era anche chiaro che mi idealizzava: "È come se ti avessi aspettato tutto questo tempo!". Dice di avermi dato confidenze che non aveva mai dato a nessuno. Dice di dormire tranquilla solo al mio fianco.

Passa poco tempo prima che io noti questo cambiamento. All'inizio era interessatissima a quel che avevo vissuto (ho viaggiato molto ed incontrato tanta gente), poi d'un tratto il suo interesse è mutato. Era sempre molto presente (ci sentivamo due volte al giorno quando non ero suo ospite), ma era come interessata alle attenzioni e agli sforzi che io mettevo nella relazione. Ovviamente, io ero proprio preso da lei, ci tenevo tantissimo. Insomma, sembrava la classica 'ragazza dei miei sogni'. Potevamo parlare di qualunque cosa.

Malgrado questo non era un idillio. O meglio, lo sembrava all'inizio (i primi giorni), poi è cambiato. Anzitutto: era permalosissima, e su cose del tutto imprevedibili. Guardarla di striscio mentre mangiava significava farla innervosire (per esempio). Di alcuni argomenti non si poteva parlare. Stare con lei era come sottoscrivere delle regole rigide, e trasgredire comportava un suo temporaneo allontanamento.

A volte mi imboccava parole che non avevo mai pronunciato (né pensato). Ad esempio, accuse ed offese che i suoi altri due ex le avevano rivolto. Non ho mai detto nulla del genere, e messa di fronte all'evidenza dei fatti, le insisteva nel dire che o il mio tono o un qualche significato implicito nelle mie parole stava a significare precisamente quell'offesa. Io, davanti a questi episodi senza senso, ho sì chiesto scusa, sottolineando che non avevo intenzione di offenderla, ma ho anche fermamente ribadito che l'offesa che lei pretendeva di vederci non c'era affatto, in alcun senso possibile.

Poi veniamo all'altro grande problema. Lei è vergine, ha avuto due relazioni prima di me, relativamente lunghe (un anno ciascuna), ma non c'é mai stata intimità. A dire il vero, anche se si è baciata con i suoi ex, io sono il primo con cui ci sia stato anche solo un bacio con la lingua. Inutile dire che per me la sessualità nella coppia è una cosa normalissima. Ma lei si è sempre sottratta. Si è spinta più in là, sin quasi ad arrivare al rapporto, ma mai sino in fondo. Ho provato a parlare di questo problema una prima volta, ma lei si è rifiutata categoricamente, mettendo in chiaro che questo era uno di quegli argomenti tabù. Lì per lì ho lasciato perdere, convinto che se lei ha un problema con la sessualità ci sarebbe voluto del tempo per risolverlo, ma che alcuni progressi c'erano già stati.

Prima di arrivare all'atto finale, devo dire qualche altra cosa su di lei. Ha disturbi alimentari. È infatti sottopeso, non mangia quasi, in genere una volta al giorno una porzione paragonabile a metà piatto di un pasto per una persona normale. Quando ero ospite da lei in genere cucinavo io, e stimolandola sono riuscito a farla mangiare con una certa regolarità. Soffre chiaramente (non sono uno psicologo, ma è evidente) di disturbi dell'umore. Un momento è allegra, al settimo cielo, anche per cose apparentemente insignificanti (ad esempio, lo sbocciare di un fiore che aveva piantato). Un momento dopo una minima critica, o qualcosa che lei interpretava come critica, la buttava a terra. Poteva restare sul letto un'intera giornata, senza mangiare, pensando al suicidio.

In passato ha effettivamente tentato il suicidio tre volte. Ho capito subito che a lei occorreva aiuto. Le ho consigliato così di rivolgersi ad un bravo psichiatra, e mi sono proposto di aiutarla a trovarne uno. All'inizio sembrava incline alla mia proposta, ma poi si è sottratta.

Più passava il tempo, più lei parlava di sé. Sentivo il mio posto decrescere poco a poco. Dovevo ascoltare quel che le era successo e i racconti spesso negativi dei suoi pochi amici. Quando sfioravo argomenti che lei non voleva affrontare, lei in genere si tirava indietro, faceva la parte della bimba offesa quasi, e poi denigrava facendo dell'inutile sarcasmo.

La relazione è durata poco (4 mesi) ma è stata molto intensa. Sinché un giorno una sua "amica" non la offende, gratuitamente, prendendola in giro sul fatto che è vergine. Lei si offende a morte, mi dice che non si fiderà mai più di lei, che si sente tradita. Io ho preso le sue difese (come era ovvio e giusto) ma ho anche voluto cogliere l'occasione per parlare del suo problema dicendole, con tatto, che si tratta di una cosa essenziale nella coppia e che dovremmo risolverla, con calma, ma risolverla. (È la prima volta che "aspetto tanto" in una relazione, ma a lei ci tenevo sul serio). Lei si è offesa a morte e non si è mai più ripresa. Nei giorni seguenti a tratti era ansiosa di sentirmi, altre volte mi ignorava completamente.

Per riassumere. Alla fine, dalla mattina alla sera, mi scarica. Ci sono due occasioni di confronto (ma ho insistito io, lei mi aveva scaricato con una "lettera"), durante le quali mi strilla che io non ho rispetto per le donne, che credevo di raggirarla per portarmela a letto, che lei si è sentita violentata da me mesi prima (3 mesi prima!), che le ragazze che fanno sesso sono tutte "delle zoccole", che il sesso per lei è una cosa disgustosa, poi che per lei arrivare al sesso è una cosa che richiede molto tempo, poi ancora che io l'avrei costretta a stare con me. Aggiunge che io sono intervenuto in una fase delicata della sua vita, perché proprio allora stava pensando alla sua identità sessuale. Mi strilla che a lei non piacciono i ragazzi, quando le chiedo se si sente attratta dalle donne lei sbotta dicendo che forse si sarebbe innamorata di una sua amica in passato (quella che l'avrebbe offesa), ma che no, non è attratta dalle donne, che lei si sente asessuata.

Ho provato a ragionarci, ma è stato del tutto inutile. Se prima ero una specie di "salvatore", dopo sono diventato una specie di volgare adescatore da sbattere alla porta. Ovviamente non prende in minima considerazione l'ipotesi che possa soffrire di altri tipi di disturbi della sessualità (per esempio, non so, problemi del desiderio). No, è tutto nero o bianco con lei. Prima la capivo e si sentiva amata, dopo "non mi conosci per nulla, mi sento incompresa".

Ho riprovato qualche giorno dopo a riprendere contatto con lei. Mi ha detto di non aver sentito la mia mancanza, di star bene da sola e di non voler avere relazioni adesso. Ho lasciato perdere e da allora ho praticato un rigoroso "no contact". Qualche giorno dopo ancora, mi manda tre sms, per dirmi che la sua gatta fa bisogni sul pavimento. Assurdo. Non ho mai avuto altre notizie da lei.

Alcune informazioni aggiuntive. Dopo i tentativi di suicidio, per i quali è stata ricoverata, ha fatto delle brevi psicoterapie, sempre interrotte. Da almeno un paio d'anni assume 4 psicofarmaci al giorno, fra cui un antidepressivo ed un antipsicotico. È una dose pesante, e sospetto che le faccia male al fegato. Tant'è vero che ho notato, le ultime volte che l'ho incontrata, che aveva gli occhi giallastri. Le ho consigliato di rivolgersi subito al medico, ma non ne ha voluto sapere. È convinta, completamente convinta, di essere incurabile e che i suoi problemi derivino da qualche disturbo organico "il mio cervello non produce serotonina". È estremamente intelligente, ed usa la sua intelligenza per destreggiarsi e anche "giocare" con l'interlocutore inesperto. Ma so troppo bene che le parole che usava erano piantate a caso, tanto per dare un tono tecnico al discorso. Non ha mai ricevuto una seria psicodiagnosi.

È una persona molto manipolativa con i suoi ricatti: "se parli di questo, io ti tolgo la fiducia". Io ho sempre insistito, contro tutti i suoi "amici", perché coltivi i suoi interessi e si sviluppi come persona, per conto proprio. Ho dovuto insistere più volte perché non accantonasse i suoi hobby. L'ho sempre aiutata, in qualunque situazione difficile. Litigava spesso con la madre, che deve avere dei problemi molto molto seri. In definitiva, posso dire che accanto a me il suo umore era più stabile, i suoi sbalzi meno eccessivi, e più inclini alla ripresa.

Tuttavia, si lascia manipolare molto dagli amici. Per esempio lei non beve alcool. Quando le ho offerto un po' di vino ha detto che non le piaceva e non voleva provare perché sta male, non lo digerisce bene. Ho lasciato perdere. Quando una volta è invece uscita con gli amici, questi hanno insistito perché bevesse e lei ha bevuto, sentendosi poi male in seguito e parlandomi con animo sconvolto perché si è sentita costretta a fare molte cose che le danno fastidio. Sembra che faccia le cose per non perdere la stima degli altri, per non fare la parte della outsider e venire scacciata. Nonostante tutto, lei mi ha accollato ogni colpa. Io avrei tentato di manipolarla. Io l'avrei costretta a star con me, io l'avrei costretta a vivere la sessualità, ecc.

È una persona estremamente timida, ma al contempo tende a voler essere al centro dell'attenzione. Adora ricevere complimenti ed essere corteggiata, anche se tiene a distanza ogni "pretendente". Tuttavia, anche stando con me (come con i suoi ragazzi precedenti) non voleva mai si venisse a sapere in giro che aveva delle relazioni. Nelle relazioni passate, da quanto ho capito, ha avuto anche reazioni più violente, arrivando anche a picchiare i suoi ex ragazzi che hanno osato "contraddirla".

Io mi sento sottosopra. A volte ho sensi di colpa, e penso che avrei dovuto avere più "tatto" (come dice lei), ma poi mi rendo conto che non c'entra nulla. Poi subentra la tristezza, e poi la rabbia. Sento un caos di emozioni che riesco a mala pena a definire. Non è stato così nelle mie relazioni precedenti.

Sono passati tre mesi, ed io non l'ho più contattata, né ho avuto altri segnali da lei.
Io non so per certo cos'abbia. Ho pensato possa aver subito qualche forma di violenza sessuale da piccola. Ad ogni modo, credete rientri nel quadro borderline? Sapete dirmi cosa dovrei mai aspettarmi? Sono passati tre mesi e non ho avuttutto come se nulla fosse? Io non ho confdenza con questo problema, e non mi attendo una diagnosi accurata, solo vorrei poter capire, anche per metabolizzare meglio questa storia. Vi riconoscete in queste vicende?

Rob88

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