perché il borderline è un mostro?

gentile nyo,
lo psichiatra di mio figlio propone un'analisi per rimuovere e frgli rivevere in maniera diversa il trauma infantile altirmenti con la terapia dialettico comportamentale è come mettere un cerotto su una ferita profonda..

mio figlio ovviamente non ne vuole sapere, per i soldi, il tempo, perchè è inutile, perchè non vule scavare dentro se stesso... io sono perplessa, anche la psicologa parla di trauma infantile, ma sineramente non capisco proprio quale possa essere , anche se il figlio è ossessionato dalla gelosia verso il fratello, questa è emersa in età adulta e piu' che di un amore ferito sembra che si tratti di un esasperato e puntiglioso senso di giustizia che lo vede sempre e comunque vittima...

quale terapia hai seguito tu, se te lo posso chiedere? vuole il dottor pace dirmi se l'analisi è approppriata o fuorviante?

grazie ad entrambi e a chi vuole lasciarmi un suggerimento

piera ha scritto:deimenticavo ti dirti che mio figlio ritiene impossibile ogni cambiamento, pensa di essere irreparabilmente difettoso

Prima di tutto voglio scusarmi se posso avere usato parole non appropriate e voglio darti la mia solidarietà, se per una persona che sta con noi è dura per un genitore lo è dieci volte di più...mio padre piangeva ogni notte dicendomi che sarebbe voluto stare lui così piuttosto che vedere me...ma puoi immaginare facilmente la mia reazione...sono arrivata persino a picchiarlo...e credimi non sono cose facili da dire ora. Quello che posso dirti è che la terapia comportamentale a me ha aiutato tanto, sono stata anche io all'inizio da uno psicoterapeuta, poi sono passata da uno psicologo in ospedale fino ad arrivare ai dottori in quello che prima si chiamava CIM dove fortunatamente ho incontrato una psicologa che mi ha indirizzato in una struttura in cui si faceva terapia comportamentale avendo, forse l'unica fra tutti, capito la mia patologia che infatti mi diagnosticò lei, ma forse solo perchè ha avuto più tempo. Non ti sto a dire che in tre anni, dai 15 ai 18, non ho fatto altro che fare due sedute e scappare perchè all'inizio ognuno di loro era un salvatore sceso in terra ma dopo poco era un bastardo che non capiva nulla e diventava un nemico odioso. E' normale che tuo figlio non accetti di stare male e scommetto che quando gli si dice questo si arrabbia moltissimo come è normale che non voglia andare ancora da altri psicologi è gia tanto che è durato tre anni dalla stessa. Posso portarti la mia esperienza e dirti che le medicine servono quando hai delle crisi depressive, o aggressive, stati d'ansia ma non c'è un farmaco che cura. Per quanto riguarda la ragazza non so se lei sappia del problema di tuo figlio e se loro hanno intenzione di andare a vivere insieme ti converrebbe parlare con lei e spiegarle la cosa prima che diventi anche la sua vita un piccolo inferno e finisca per odiarlo e abbandonarlo, cosa che non farebbe che aggravare la situazione e se gia lo sa tanto meglio. Parlandone insieme potreste fare squadra ed aiutarlo ma ti consiglio vivamente di sentire tu stessa uno specialista e se la ragazza vorrà forse servirebbe anche a lei, prova con quelli che ti hanno suggerito, loro sapranno dirti anche come comportarti, ad esempio posso dirti che quando andai in terapia con loro vollero con me anche i miei genitori...ora questo è il mio caso magari per tuo figlio sarà diverso ma è essenzialissimo che tu ti rivolga a chi di competenza. Prendi i miei consigli come pura esprienza come "cronaca" perchè poi ognuno di noi, anche in questo maledetto male, è diverso, non siamo uno uguale all'altro. Però una speranza te la voglio dare, io ho 36 anni, vengo da un vissuto difficile, in ospedale mi ci hanno portato " a braccio"...combatto da 18 anni precisi...ma ora ho una vita, riesco ad amare, riesco ad accettare molte cose ed a tenerle sotto controllo, me lo porto dentro e lo so ma ci convivo perchè credo di aver incontrato degli angeli che sapevano il loro mestiere e che purtroppo hanno dovuto chiudere una struttura perchè gli hanno tolto i fondi..col tempo ho capito che un motivo per rialzarmi ce lo avevo perchè questo è essenziale, avere una motivazione.. tuo figlio potrà avere una vita normale, potrà avere una famiglia, potrà riavere un rapporto con te...ma vi prego non lo abbandonate, vi prego siate pazienti anche se è impossibile...fatti aiutare e senti gli specialisti...è una prova durissima te lo potrebbero testimoniare anche i miei genitori...probabilmente tuo figlio questo motivo non lo ha trovato e vive da solo nel suo senso di vuoto che gli dice ogni giorno che lui è sbagliato e io sono sicura che lui prova ogni giorno a cambiare quella percezione di se che lo fa vedere sbagliato ma non ci riesce proprio perchè chiede a se stesso un cambiamento impossibile e il senso di inutilità sopravviene. Lui non è sbagliato o difettoso irreparabilmente ma è normale, in questo stato, che lo pensi. Non puoi convincerlo del contrario,nessuno può farlo, come è normale che lui ti ami e poi ti odi, che una persona sia per lui straordinariamente buona e dieci minuti dopo straordinariamente cattiva solo perchè ha sentito una parola mezza storta o semplicemente un accento..è quello che si dice pensiero dicotomico ed è una nostro sintomo purtroppo. I tecnici te lo definiranno pensiero dicotomico...io da paziente te lo potrei spiegare così che il nostro buco emotivo ci fa essere enormemente più fragili e feribili al mille per cento rispetto ad una persona stabile e che siamo talmente facilmente feribili che questo fatto stesso ci fa avere una percezione delle cose distortissima e quindi basta poco a farci cambiare pechè il nostro modo di pensare è solo o bianco o nero. Da persona che ci è passata e che in parte porta strascichi vorrei fare tante cose e non so come dare un mano oltre consigliare di rivolgersi a chi di dovere e parlare della mia esperienza e darvi un pò di sostegno morale ma più di questo non posso fare perchè non sono la persona di competenza. Stai su e fatti forza, fai un piccolo sforzo ancora, non ti abbattere e non perdere mai l'amore per lui anche se so che per una madre è impossibile perdere l'amore per il proprio figlio anche se è il diavolo in persona... ribadirò a morte senti uno specialista e poi informati nelle maniere appropriate, ci sono tante cose in giro che dovrebbero essere eliminate come gli idioti che intitolano una band musicale borderline o linee di borse a cui non sto a fare pubblicità con le linee borderline...si rischia di fare una confusione immensa...e tanta informazione sbagliata. Io non so se può sevirti ma io sono qui anche solo per lo sfogo!

deimenticavo ti dirti che mio figlio ritiene impossibile ogni cambiamento, pensa di essere irreparabilmente difettoso

carissima, ti ringrazio per parole e la spiegazione. credimi, a volte penso di odiare mio figlio, ma è solo disperazione e pena per lui che vive da solo in un mondo sempre piu' piccolo e desolato

il punto è che lui, mio figlio, non mi accetta: se gli manifesto amore, e credimi gli voglio un bene doloroso e terribile, scappa o lo usa contro di me... so da quanto mi dici chiaramente che si tratta di paura, ma lui deride e si fa beffe di ogni mia rassicurazione
ci sono stati solo rarissimi momenti in cui spontaneamente si è avvicinato a me, ma subito si è spaventato e me l'ha fatta pagare

uno psichiatra lo sta curando da tre anni,ma per sua stessa ammissione le medicinepossono fare poco..
mi hanno parlato di terapia dialettico comportamentale, ma mio filgio non vuole vedere uno psicologo, cosi' siamo punto a capo

la sua fidanzata gli ha chiesto di andare a vivere con loei, io spero tanto che riesca a farlo : so che le separazioni sono difficili, ma piuttosto che questo inferno quotidiano.. dici che riuscirà a uscire di casa?

grazie per la comprensione

piera ha scritto:per disperazione, perchè l'amore immenso e inutile che proviamo per voi viene insultato e disotrto, perchè veniamo illusi e beffeggiate da voi..eppure la speranza sempre ci azzanna
ci fate morire e ci accusare di questo
ci fate pena e il nostro amore vi serve per controllarci.. vi vogliamo un bene disperato e ci trattate da bugiardi nessuno riesce a vivere con voi

Gia, non posso darti torto. Io ti parlo da persona che ha questo disturbo ma che ha un passato di anni e anni di terapia comportamentale (che per altro testimonio sia efficace, almeno nel mio caso lo è stata) e forse un passetto avanti ci sono e posso dirti che dopo tanto solamente ora mi rendo conto di come possano stare le persone dall'altra parte, "gli altri". Tu parli di amore e credimi che è una questione di amore lo è sempre stato, siamo il risultato di qualcosa che ci è accaduto e ci ha distorto tutto persino la pecezione di noi stessi ma anche non avendo colpa noi non è comunque una situazione che si può portare avanti tutta la vita senza porre rimedio perchè si finisce per peggiorare, distruggere noi stessi e distruggere gli altri. Io non so se tu stai ancora con questa persona e non so nemmeno se la persona in questione vada in terapia ma se dovessi dire, dal mio punto di vista, qualcosa a te è di non sentirti in colpa se non ce la fai, non ti ci sentire se tu non eri a conoscenza del suo vero stato, potresti essere troppo debole e questa cosa potrebbe schiacciarti. Non è facile per niente stare con noi, per lo più diventa un inferno soprattutto quando non ci rendiamo conto di avere un disagio, quando non ci rendamo conto di avere un disturbo ed è difficile che lo accettiamo e che volontariamente andiamo a farci curare e soprattutto difficile che rimaniamo in terapia senza scappare e lasciare tutto a metà ma non è cattiveria nemmeno questa è proprio il disturbo che ci fa comportare così. Le persone che ci amano non possono "salvarci", non è una questione di "carattere" che può cambiare perchè spesso chi sta con noi non si rende conto di cosa abbiamo e non ne sa nulla e per questo io ribadisco che c'è poca informazione in proposito. Non so se tu stai ancora con questa persona o se sia un tuo familiare o se questa persona si renda conto di avere un problema e si stia curando ma non lo/a odiare, è difficile perchè il risentimento verso chi ti ha distrutto l'amore che provi e ti sta distruggendo interiormente è tanto ma non averlo verso di lui/lei, devi averlo verso questo problema che lo/a ha inguainato/a e reso/a così...ma capisci una cosa fondamentale: quella persona non è tutto quello che vedi, le sue reazioni sono tutti sintomi di una sofferenza oltre i livelli normali di sopportazione, sensi di vuoto, di inutilità e che durano da anni, c'è altro in quella persona ma è in fondo in fondo e non riuscirà ad emergere finchè lui/lei non deciderà per prima cosa di accettare la propria condizione e lasciarsi aiutare da uno specialista, seconda cosa di non sentirsi più solo un malato/a e di scegliere finalmente di vivere. E' una cosa lunghissima e anche questo potrebbe essere deleterio per te. Considera che tutto quello che tu vivi in quei momenti in cui ti fa sentire uno schifo e ti tratta da schifo è quello che noi abbiamo vissuto e viviamo tutti i giorni dentro. A volte mi arrabbio (tanto per cambiare) enormemente con chi sembra dare sentenze...fa male credimi...nel mio caso ti posso assicurare che dopo aver passato delle cose nella mia infanzia che mi hanno portato ad avere questo disturbo sentir dire che siamo anche dei mostri (e il nostro comportamento lo lascia pensare) quando non è colpa nostra perchè non lo abbiamo scelto, quando tutto proviene da una sofferenza che non abbiamo voluto e come nel mio caso da delle situazioni che mai al mondo avrei voluto per me e che purtroppo molti subiscono, non fa semplicemente male ma ti riporta indietro a quei momenti in cui ti hanno fatto credere di non essere altro che un escremento. E fa male tantissimo, va peggiorando la situazione. Se dite "non sei capace di amare" non fate altro che ribadire quello che pensiamo da sempre è come prendere in giro una persona con un handicapp colpevolizzandolo della sua situazione. Ora ti faccio fare un tuffo nel nostro modo di sentire: sai perchè ti tratta da bugiarda? perchè non crede di essere degno/a di essere amato/a perchè sa che un giorno te ne andrai lo/a lascerai sol/a con il suo incubo come fanno tutti come hanno sempre fatto tutti perchè dentro si sente uno schifo, e il tuo amore è solo una cosa che tu pensi di avere e che dopo aver visto chi veramente è passerà e quindi è meglio che tu sparisca per sempre in tutti i modi anche se deve farti del male per ottenerlo ma nello stesso tempo quando tu minaccerai di andartene lui/lei minaccerà di togliersi la vita facendo il diavolo a quattro per non farti andare via per non essere abbandonato/a per farti prendere cura di nuovo di lui/lei...perchè la tua è l'unica forma di amore che conosce, senza quella ricadrebbe in un vuoto maggiore, vuole solo che qualcuno si prenda cura di lui/lei, vuole l'attenzione ma poi dopo diventa di nuovo paura di perdere la stessa attenzione richiesta e si ricomincia con i sensi di vuoto e le cavolate... E' questo il punto. Il nosto è un disturbo che intacca le nostre emozioni, il nostro mondo affettivo è chiaro che proprio in quella sfera noi abbiamo reazioni improponibili, è come dire a una persona sulla sedia a rotelle "dai vai, alzati e fai un bel salto!". C'è speranza ma purtroppo non è quella che si può provare normalmente non è una cosa che passa da se. A te posso dire solo che se non ce la fai è perchè sei umana, non puoi salvare nessuno, puoi provare a stargli/le vicino se ritieni di amare tanto ma se la tua psiche vacilla allora stai attenta perchè se no finsci per starci sotto anche con la salute...anche se lo/a ami tanto... a meno che sia tuo figlio/a e allora hai il dovere di andare avanti. Spero per lui/lei che trovi un motivo per cercare di fare dei passi per stare meglio un motivo per scegliere, perchè questo lo può fare, scegliere di vivere finalmente, di prendere vere decisioni per la sua vita. Io l'ho trovato dopo molti anni da quando mi è stato diagnosticato ed ho iniziato la terapia e di male mi rendo conto di averne fatto tanto ma prima no, non me ne accorgevo e mi piaceva così perchè mi attenuava il mio. Se c'è un cosa che spero è che forum come questi possano aiutare a capire soprattutto alle persone che ci sono vicine che cosa realmente sia questo male,le sue conseguenze, come fare per non essere schiacciati, alle persone come voi che esattamente come noi sono in balia di questo incubo...scusami se mi sono dilungata troppo.

per disperazione, perchè l'amore immenso e inutile che proviamo per voi viene insultato e disotrto, perchè veniamo illusi e beffeggiate da voi..eppure la speranza sempre ci azzanna
ci fate morire e ci accusare di questo
ci fate pena e il nostro amore vi serve per controllarci.. vi vogliamo un bene disperato e ci trattate da bugiardi nessuno riesce a vivere con voi

Ciao Alice, ci sono due punti che mi hanno colpito in ciò che hai scritto, il primo è che ci sono i non malati che pensano di esserlo e che lo vogliono essere a tutti i costi e anche quelli che sono malati d'altro ma che sembra come volessero essere borderline a tutti i costi compresi quelli che leggendo un forum "capiscono" di esserlo; il secondo invece è ovviamente proprio il centro del tuo post, la domanda che ti poni e che credo ci poniamo tutti in questa condizione. Io ho 36 anni e convivo con questo stato da quando ne avevo 18 o meglio a 18 me lo hanno diagnosticato quando i miei genitori mi hanno portato a forza dai dottori e in tutti questi anni mi sono accorta che c'è un fondamentale problema che riguarda la mancata o forse più la sbagliata informazione che si da su questo argomento è quello che succedeva qualche tempo fa con la depressione, nessuno capiva che è una vero e proprio disturbo, ti prendevano per un vittimista piagnucolone e c'era chi per sentirsi figo faceva il depresso cronico come stile di vita e quindi dava una immagine distorta. Credo che succeda esattamente la stessa cosa. C'è tanto malessere in giro e ci sono anche tante patologie ma il borderline (forse è colpa della parola che è pure figa) a volte sembra come una moda o come la risposta a tutto un mondo di insufficienza affettiva, tanto che diventa un qualcosa che non ha importanza che venga diagnosticata da uno specialista ma ci si fa la diagnosi da soli leggendo post o articoli. Non ci si rende conto che è un disturbo vero e proprio e si da un'immagine completamente errata...mi ricordo il boom dei borderline quando tempo fa uscì il film "ragazze interrotte"... e mi ricordo anche e tristemente che quando lo diagnosticarono a me non venne spiegato nulla ai miei genitori di come si dovessero comportare e questo è un grave errore perchè oltre a spiegarti di cosa si tratta e darti la terapia adeguata la prima cosa che si dovrebbe fare è un "libretto d'istruzioni" per come ci debbano trattare perchè noi siamo più fragili, più delicati nonostante sembriamo dei bastardi in piena regola... quando lo spieghi ai tuoi amici, oltre a fartela addosso perchè pensi che a quel punto alzeranno i tacchi e scapperanno, che cosa vuoi che riescano a capire? La cosa che si chiederanno è "come mi devo comportare?" e chi gliela può dare la risposta? Tu che stai male? "Gli altri" non sanno assolutamente come ci si sente perchè non lo vivono e non riescono a capire da soli che stai male anche quando li fai felici e stai male quando li maltratti e stai male sempre e comunque e lo fai per sentire che qualcosa in te è ancora vivo... ti calcolano come se tu stessi bene come loro e reputano i tuoi "scazzi" dal loro punto di vista come se tu fossi cattivo di natura. Fino a quando non ci sarà una giusta informazione su questo stato noi rimarremo i cattivi della situazione e loro le povere vittime malcapitate tradite nel loro amore che voleva salvarci... si l'amore può fare tante cose ma in questo caso non basta...non si può curare una malattia solo con l'amore. Dico anche però che un pò di responsabilità se la potrebbero prendere, se capisci che la persona di cui ti sei innamorato ha questo problema cerca di informarti nelle maniere giuste e senti un professionista, prima di costruici qualcosa di serio cerca di capire se riuscirai a stargli vicino perchè il fatto che non ce la farai lo ucciderà ancora di più, prima di pensare a farci una famiglia pensa a quello che potrebbe succedere. Mi fa un dolore immenso leggere che ci reputino dei mostri, che scrivano cose come "state lontani dai border vi rovineranno solo la vita, loro non sanno amare".... come se parlassero di una razza aliena...cavolo, siamo persone che stanno male... non siamo demoni. Eco, io credo che il poblema sia in questo, nella mancata "giusta" informazione.

Alice, il problema è che c'è una cosa che sicuramente noi borderline non abbiamo, la cattiveria, che invece hanno tante persone ma noi no, perchè noi possiamo fare tante cavolate perchè stiamo male ma non agiamo mai per cattiveria, non fa parte di noi quella cosa. Mentre altre persone magari non sono border ma sicuramente sono solo semplicemente cattive e allora ci odiano, ma non perchè sono malati ma solo cattivi. E probabilmente ci invidiano anche perchè statisticamente è dimostrato che le persone borderline hanno delle facoltà intellettive elevate, come anche abbiamo la capacità di capire il dolore degli altri che molte persone non hanno, nelle loro vite perfette non perdono un minuto a pensare al dolore degli altri. Bisogna sicuramente rispondere a tono a queste persone che ci odiano e fargli notare la loro cattiveria e ipocrisia, poi voglio dire non è che il mondo sia solo dei borderline e dei non borderline, esistono tanti altri disturbi nevrotici di cui soffrono tantissime persone senza neanche saperlo, quindi che nessuno si auto-proclami normale, nessuno può saperlo se è veramente perfetto o se magari non c'è qualcosa che non va anche in lui.

Eh, hai centrato il problema direi. Io ripeto la mia idea, e continuerò a pensarla così finchè non muoio: secondo me è il mondo ad essere malato, noi siamo gli interpreti di questo male e i "normali" sono i dormienti che non vogliono vedere questo male.
E' il mondo ad essere malvagio, è l'essere umano a non poter vivere senza limiti, violenza, ipocrisia o altri simili sentimenti da bestie. I grandi mahatma, primo tra tutti Gesù, e poi Siddartha, Gandhi, Madre Teresa, eccetra, avevano capito e superato i limiti umani; noi li capiamo ma non riusciamo a superarli, il resto della gente non li capisce e non li supera ecco perchè ci detesta.
Che ne dici?

leggevo qua e là per il web, con leggerezza, senza cercare niente. e mi sono accorta che, a parte i malati-sani-che-vogliono-essere-malati-per-forza (cioè quelli che vogliono essere borderline a tutti i costi pure se c'hanno solo la crisi premestruale) ed i malati-di-altre-malattie-che-però-leggendo-su-internet-hanno-capito-di-essere-border, ho trovato tantissima gente che ci odia.
e mi chiedevo: perché?
nel senso, sono la prima a rendermi conto del fatto che certi comportamenti non siano brillanti. che, almeno per quanto mi riguarda, spesso mi manchi un soldo per fare una lira... eppure l'odio non lo capirò mai. non capisco i sentimenti di vendetta, il desiderio di riscatto, il ruolo da vittime degli "altri". gli stessi altri che poi quando c'è da tener duro invece mollano, gli stessi altri che quand'è ora chiudono la porta e se ne vanno, proprio quegli altri che hanno le loro vite e che non hanno idea di cosa sia essere 24 su 24 un border.
mi fa ridere il fatto che le vittime, gira che ti rigira, prendano sempre il ruolo dei carnefici. e anche se toccava a loro piangere, invece poi devono sorbirsi pure il pianto altrui. come a dire: ecco cosa mi fai, non te ne penti?
io mi pento, mi pento continuamente. mi pento di tutto. perfino di essere nata certe volte. perciò, mi chiedo (e vi chiedo e chiedo a tutti quelli che vorranno rispondermi, e pure al padre terno lo chiedo...) ma non bastano i pentimenti quotidiani? dobbiamo pagare proprio fino in fondo la colpa - di chi, poi? - che siamo borderline e che, certe volte, qualcosina ci sfugge???
a me sembra, ma è una mia opinione personale, che a questo mondo non paghino nemmeno gli assassini o i signori delle guerre. però i borderline (o i malati in genere) sì. ci mancherebbe che loro non paghino. perché sono un problema per il normale corso delle cose, perché ridono quando si dovrebbe piangere e perché parlano quando si dovrebbe stare zitti. perché cadono in abissi che non puoi risolvere con due pasticcini e una serata al cinema. perché non sanno da che parte andare e allora restano fermi oppure corrono senza meta. perché sono storti mentre gli altri sono tutti dritti. perché stonano nel coro. perché danno impiccio, come quando da bambini le nostre mamme dovevano passare lo straccio sempre nel posto in cui eri tu e non sapevi dove ca**o metterli i piedi...........................