In una relazione con un borderline

Provo a darti una risposta. Non entro nei meccanismi di questa persona perchè non saprei da dove cominciare. Aggiungo però un punto, il più importante. Capire perchè una persona fa una cosa ti permette sicuramente di avere uno sguardo più reale sulle cose ed in ogni caso a metterti un po' il cuore in pace, ma c'è un ma. Non ti permette di risolvere una situazione.

Inizio a fare una disamina analitica di quanto dici (mi riesce molto bene sugli altri, molto meno su di me).

" Il problema è che quando lui è tranquillo è la persona migliore del mondo, io sto benissimo con lui, parliamo, ridiamo, scherziamo, condividiamo cose, i problemi subentrano quando lui poi si accorge che sta nascendo un legame, mi allontana e si chiude.
Gli avevo chiesto di non bloccarmi più, nell’ultimo litigio pretestuoso scatenato da lui la settimana scorsa, mi ha bloccata di nuovo."


Sono vere entrambe le cose, così com'è vero che l'alcool ti fa stare molto bene e poi molto male. Non c'è un giudizio. E' solo la realtà delle cose.

Fingo indifferenza, simulo distacco e allegria attraverso i social, che non so se controlla, ma non è la realtà. Vorrei fargli capire che mi manca ma poi ho paura perché so che se ne approfitterebbe.

In questo momento il tuo comportamento è subordinato a quello di qualcun altro. Quindi di fatto non sei te stessa. Questo non può far stare bene. Stai giocando una partita con le regole di qualcun altro.

. Come può una persona darti tutto quello che desideri: attenzioni, emozioni, presenza, coinvolgimento, progetti e in cinque minuti ribaltare tutto?

Non lo so, ma questo fa capo al punto iniziale. Ho provato esattamente le tue stesse cose. Probabilmente le tue intuizioni sui suoi problemi sono reali, forse sai già più di quanto pensi di sapere, ma aspetti di capire di più. Vorresti vedere se c'è una strada che potrebbe portare ad un cambiamento e la verità durissima è che forse c'è, ma probabilmente no. Fa parte di quella parte stronza della vita che crea la distanza tra "potenziale" e "reale". L'unica ottima notizia è che non dipende da te. Non sei tu che stai passando la mano ed in ogni caso non puoi farci niente.

Penso di esserne innamorata.
Certo e forse i suoi ritorni dimostrano anche il suo attaccamento, che però non ha la tua stessa natura. Essere innamorati non basta. Non parlo neanche di "costruire" perchè qui siamo avanti. Parlo di una linearità di percezione di uno stimolo. Se qualcuno mi fa stare bene, cerco di replicarlo e poi replicarlo e poi replicarlo, fino a quando quello stimolo non cambia e diventa negativo a quel punto interrompo una qualsiasi forma di relazione.
E' probabile che in persone che presentano un disturbo, tipo quello border, questo meccanismo non funziona o funzioni al contrario. Che fregatura eh?

Da qui un'unica cosa: non troverai più risposte di quelle che hai, non ci sarà un qualcosa che magicamente farà cambiare la situazione, non sarai tu la protagonista di questa partita se non per la tua parte. Il resto non è sotto il tuo controllo. Ogni altro ragionamento o scelta la lascio a te. Anzì aggiungo che la vita è ancora più stronzetta: si sceglie anche quando a scegliere non puoi essere tu. Questo è lancinante ma ci si convive. E forse dovrai proteggere anche le nuove persone che incontrerai da questa "ferita" che è così difficile da risarcire. Faticosissimo, ma mi sono accorto che è possibile.

Un abbraccio

Salve a tutti .vi scrivo per un.confronto.ho avuto una relazione.con una.donna borderline bulimica.malata di schopping.compulsivo e tante altre dipendenze.dopo la fine della storia con lei .sono rimasto letteralmente solo.mi ha fatto terra bruciata intorno e mi ha pure denunciato perche ha.paura che io racconti in giro tutti I suoi priblemi.ora sono depresso non.ho piu amici e vivi di sensi di.colpa in quanto prima di lei avevo.una fidanzata che mi amava.

Salve a tutti, ho già commentato sotto qualche post recente. Ho una relazione con un uomo borderline depressivo (conclamato) da quattro mesi (circa), e a volte ho bisogno di parlare con qualcuno che possa capire, o anche mostrarmi punti di vista diversi dal mio, magari per comprenderlo meglio.
Attualmente la relazione è stata nuovamente interrotta da lui da meno di una settimana. Ho vissuto giorni di rabbia profonda questa volta, ma stanotte mi manca.
Razionalmente so che la cosa migliore da fare sarebbe quella di interrompere la relazione, non per la problematica in sé ma perché lui non vuole farsi aiutare, ma ecco che arrivano questi momenti e mi manca.
Che cosa mi manca? Il problema è che quando lui è tranquillo è la persona migliore del mondo, io sto benissimo con lui, parliamo, ridiamo, scherziamo, condividiamo cose, i problemi subentrano quando lui poi si accorge che sta nascendo un legame, mi allontana e si chiude.
Gli avevo chiesto di non bloccarmi più, nell’ultimo litigio pretestuoso scatenato da lui la settimana scorsa, mi ha bloccata di nuovo.
Io non lo cerco mai per prima, di solito lo fa lui.
Può darsi che questa volta non mi cerchi più, però stanotte mi manca e non posso dirglielo.
Sono stati quattro mesi intensi, vissuti al limite, abbiamo condiviso di tutto: da esperienze estreme a problemi della quotidianità.
Non escludo l’utilizzo di alcol e di sostanze stupefacenti da parte di lui quando poi vira atteggiamento nei miei confronti. È totalmente autodistruttivo.
Il suo silenzio più lungo è durato venti giorni. Fingo indifferenza, simulo distacco e allegria attraverso i social, che non so se controlla, ma non è la realtà. Vorrei fargli capire che mi manca ma poi ho paura perché so che se ne approfitterebbe. Anche se torna quanto dura? Tre settimane? Poi trova di nuovo il pretesto per mandarmi via... Come può una persona darti tutto quello che desideri: attenzioni, emozioni, presenza, coinvolgimento, progetti e in cinque minuti ribaltare tutto? Ho paura che se cedo la mia immagine ai suoi occhi si svaluti ancora di più...
Non ho intenzione di cercarlo per prima, né di supplicarlo di sbloccarmi, anche se a volte penso che lui vorrebbe vedermi strisciare, o implorare il suo ritorno. Penso di esserne innamorata.