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Relazione (a distanza) con una persona borderline: cosa fare e come aiutarla?

3 partecipanti

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Messaggio  Ospite Lun Lug 22, 2013 1:24 pm

ciao Pensatore,
mi spiace, purtoppo anch'io sono stata fregata da una relazione di queste nata in chat....
si chatta si chatta ci si conosce ci si svela e poi si scopre che la persona con cui chattavamo era fidanzata e prossima al matrimonio....
e che ovviamente aveva altre relazioni virtuali....
se lei e' borderline probabilmente e' in cerca di continue conferme e ha il terrore di essere abbandonata, oltre ad avere problemi a prendere decisioni e fare progetti, le e' bastato avere il parere contrario tuo sui medicinali ed ha smesso. chissa' magari aveva dei benefici, non importa, ha smesso semplicemente perche' una persona conosciuta da poco le aveva consigliato di smettere, io credo lo abbia fatto per compiacerti, per paura di perderti, ma in modo impulsivo. l'mpulsivita' e'un altro aspetto che caratterizza molti border, se no tutti, ahime'.
credo che ci sia poco che tu possa fare al momento, a meno che tu non sia disposto a subire i suoi continui sbalzi di umore...
la terapia pare che ci aiuti, spero che lei ne tragga beneficio.
pensa anche a te pero' a stare meno male possibile, mi raccomando!
hugs!

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Messaggio  Legolas Lun Lug 22, 2013 6:54 am

Mecojons!

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Relazione (a distanza) con una persona borderline: cosa fare e come aiutarla? Empty ECHEPALLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Messaggio  MONIA Lun Lug 22, 2013 2:15 am

Che PALLE! Sono stufa di leggere gente come voi, di sopportare gente come voi, di sopportarvi!
ANDATE A FARE IN CULO UNA VOLTA PER TUTTE, ignoranti senza senso!
E per cortesia, smettetela di scrivere su questo forum, tanto qui nessuno vi darà risposte, perché le risposte che cercate LE TROVATE SOLO A PAGAMENTO .... e forse nemmeno lì.
CHE TU SIA L'ULTIMO ROMPICOGLIONI SPERO!
VAI E PAGA!!!  Twisted Evil

MONIA

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Messaggio  Legolas Dom Lug 21, 2013 10:41 pm

Non so come sia andata a finire poi la tua storia...ma credo che man mano che hai rielaborato tutto in "chiave" differente ti sarai reso conto da solo di quello che era stato....

Legolas

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Messaggio  Pensatore29 Dom Ago 26, 2012 5:27 pm

Salve.
Ho scoperto questo forum cercando di documentarmi un poco su ciò che mi ha sconvolto la vita, ovvero una relazione “a distanza” con una persona che ho scoperto avere questo disturbo.
Ci siamo conosciuti via internet e abbiamo chattato e parlato al telefono per un paio di settimane. Già lì mi aveva svelato la prima serie di cose che non andavano: primo cambio di personalità, non era single ma in fase di divorzio…
Ci vediamo circa un mese dopo dalla prima conversazione a casa mia. Ne ero attratto principalmente a livello mentale: una ragazza brillante, intelligente, con cui si poteva conversare senza annoiarsi dopo pochi minuti. A livello fisico glielo dicevo che non mi sentivo attratto in quel momento, anche se abbiamo avuto dei rapporti. In più ha iniziato a raccontarmi della sua infanzia, della sua vita. Ho provato un senso di tenerezza infinita. Non era amore o innamoramento, ma gioia nel passare del tempo con lei, voglia comunque di starle vicino.
Ci vedevamo una volta al mese, ma io non sapevo praticamente nulla dei suoi orari, del suo lavoro, dei suoi impegni, anche perché per mesi e mesi mi ha raccontato una “storia alternativa”.
Circa un anno fa c’è stata una profonda crisi, ma da settembre in poi ho capito che era lei che volevo. Non era solo affetto e neanche voglia di attenzioni sessuali da parte sua. Mi ero innamorato e ovviamente anche i miei comportamenti sono diventati più “sdolcinati e romantici”. Ogni volta che ci vedevamo era sempre più bello.
Ma dopo la prima volta che ci siamo visti con me “innamorato” lei via sms mi ha detto che c’erano altre verità che non conoscevo ora che poteva sperare di far parte della mia vita.
Insomma altro cambio di nome, di città, di situazione familiare (abitava ancora con il marito o ex o quel che è), di genitori, parenti…
Non mi importava, ero innamorato e sono andato oltre anche a queste bugie. Ha continuato a raccontarmi della sua vita e mi sentivo così contento, mi sentivo utile nel farla stare bene.
Ogni tanto ho commesso degli errori perché io purtroppo ho il “difetto” di essere sincero (come quando le dissi se era sicura di non voler riprovarci col marito). Volevo solo la certezza di non essere un passatempo del momento.
Insomma, le ho proposto di venire a vivere da me se lo voleva. Era entusiasta! Ho scoperto solo dopo 10 mesi che non abitavamo a pochi km di distanza, ma in due regioni differenti. Quattro o tre treni da prendere… e parecchie ore di treno che lei faceva sempre per venire da me, anche perché io non sapevo neanche dove abitava all’inizio o poi che stava col marito perché non poteva permettersi un appartamento da sola. Da qui è nata la mia proposta.
Fino a maggio è andato tutto bene, almeno credevo. Mi ha scritto una lettera meravigliosa a metà maggio colma di sogni e speranze del nostro futuro insieme.
Ma quando è rimasta da maggio da sola a casa col marito che è andato a vivere all’estero è crollata e io non lo sapevo. A giugno sono andato da lei per la prima volta e lì ha iniziato a dirmi che non ce la faceva più ad andare avanti, che non voleva più vivere con questo dolore. Dolori fisici (crampi, tremori, affanno nella respirazione…) e anche vuoto e aridità interiori. Mi diceva che non sentiva niente.
Successivamente ho scoperto che nella sua vita c’era un’altra persona. Il mio mondo è crollato. All’inizio mi è parso il più banale dei tradimenti. Col passare delle settimane ho capito….
Sbalzi d’umore repentini, promesse poi non mantenute. Desiderio di staccarsi e poi veniva a cercarmi dicendomi che mi amava, l’unico amore della sua vita. Io non sapevo cosa fare e solo in questi ultimi giorni ho iniziato a leggere qualcosa sul disturbo e mi sono iscritto a questo forum.
A metà agosto mi proponeva una vacanza insieme, mi diceva che non può stare senza di me, che mi ama tantissimo.
Da circa 10 giorni mi evita in ogni modo, non posso neanche telefonarle e da ieri mi ha detto che adesso è sola completamente e che non vuole vedermi né sentirmi.
Al di là della distanza ora capisco tutto.
Per mesi mi sono accusato di non aver fatto abbastanza nel dimostrarle quanto contasse per me per il fatto che era sempre lei a venire e io non sapevo dove andare a incontrarla… e ho sbagliato nell’esagerare con le mie attenzioni da giugno in poi: poesie, canzoni, disegni, regali. Ho fatto di tutto per ricucire il rapporto, farle capire con atti concreti e parole che quel “Ti amo” che non le avevo ancora detto espressamente ma mostrato con gesti e affettuosità era reale.
A volte mi accusava di non aver fatto abbastanza, di aver perso il treno. In altre di non volermi fare soffrire perché è tutto nella sua testa, che a volte pensava che io non esistessi e mi avesse inventato lei.
Ho letto i sintomi: paura dell’abbandono, idealizzazione e svalutazione successiva, frequenti cambiamenti d’obiettivo e impulsività, attacchi di panico, ansia, senso di vuoto e tristezza, ira improvvisa, spesso si giustificava dicendo “Mi dispiace, non succederà più”.
Le avevo detto che tornando a casa da un viaggio con i miei genitori volevo andare a trovarla e me lo ha impedito. Però il giorno stesso mi ha scritto che sognava di vedermi scendere dal treno nella sua città…
L’indomani ho presto tre treni e sono andato sotto casa sua, per due ore aspettando che accendesse il cellulare. Inutile dire che la sorpresa è stata disastrosa. Alternava pianti e nervosismo a momenti di tenerezza e desiderio in cui mi abbracciava e voleva delle coccole.
Io non so cosa fare. Ho sofferto ovviamente la fine del sogno di vivere insieme a una persona speciale, ma da giorni leggo queste notizie e sono ancora più triste nel saperla così lontana, sola e potenzialmente esposta a ogni tipo di rischio.
Al momento non l’ho cercata come mi ha chiesto, ma sbaglio? O forse si aspetta che dovrei chiamarla e cercarla ancora?
Mi sono limitato a sms con scritto “Buonanotte”.
Le avevo anche chiesto via mail di dirci addio se voleva, ma almeno guardandoci negli occhi… via sms, mail o che altro non mi sembrava neanche una maniera “umana”.
Ma ora ho davvero paura di sbagliare tutto qualunque cosa faccia: cercarla o non cercarla?
Mi ha detto che aveva tanto sperato in me come una sorta di cura miracolosa, come la persona con cui aprirsi e che l’ha conosciuta meglio di chiunque altro nella vita.
So solo una cosa: la amo in maniera dolce e terribile al tempo stesso, nonostante tutto. Mi sono chiesto se sarei in grado di starle vicino tutta la vita. Quello che mi ha dato lei non l’ho mai trovato in nessun’altra ragazza. Leggevo che ci sono situazioni familiari simili e che comunque continuano e ho una speranza. Se solo lei volesse continuare, ma mi dice sempre che “ha paura delle scelte che fa”.
So che prende dei farmaci (daparox credo, ma io da inesperto e ignorante in materia tempo fa le dissi che a me i farmaci fanno paura e aveva smesso….) e che adesso va dallo psicologo.
Sentirmi rinfacciare tutta una serie di mancanze in questi ultimi tre mesi mi ha fatto stare malissimo e pensare che avevo rovinato tutto. Ma poi ora ho capito che in una situazione simile si passa da un’adorazione (e a volte mi chiedevo davvero cosa ci trovasse di tanto speciale in me…) a una sorta di odio.
Confido in risposte e consigli da parte di medici e non per capire cosa posso e devo fare in tempi brevi per non lasciarla sola. Per farle sentire che la amo, nonostante tutto e tutti i problemi.
Grazie.

Pensatore29

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