Studenti di psicologia e disturbo borderline

io avevo dubbi sulla mia diagnosi di docp e studio psicologia,ho iniziato a pensare di poter avere il disturbo bordeline.dopo me l'hanno diagnosticato

La questione posta è interessante: nonostante il disturbo borderline sia caratterizzato da "egosintonia" (sia cioè compatibile con i propri modelli di riferimento, quindi difficilmente percepibile come problematico) spesso accade che le richieste di aiuto e di cura provengano direttamente da un paziente che si è riconosciuto nel disturbo, ad es. leggendone su intenet o affrontando questo tema durante il proprio percorso di studi. Ciò dipende dal fatto che i sintomi presentati, per quanto egosintonici, se non curati vanno solitamente incontro ad un progressivo peggioramento, divenendo quindi maggiormente riconoscibili.
Questo naturalmente va distinto dalla naturale tendenza (magari aiutata da una "vena ipocondriaca") a riconoscersi nella maggior parte dei disturbi che si stanno studiando, e che gli studenti di medicina e psicologia ben conoscono: in sostanza, mai fidarsi di un'auto-diagnosi e chiedere consulenza ad uno specialista.
Un caro saluto,
Dr. Alessandro Pace

chi ne soffre anche se può essere consapevole di avere questo disturbo (sia un medico o un paziente), ma difficilmente riusciura' ad ammettere che i suoi comportamenti sono "anomali". Oltretutto queste persone attuano delle continue macchinazioni per giustificare i propri comportamenti che gli è molto difficile accorgersi di proprie azioni legate al disturbo.
Secondo me possono sapere di avere il disturbo ma con difficoltà ammettere i comportamenti errati causati dal disturbo e questo dovrebbe valere anche per uno specialista che ne è affetto (se fosse consapevole e riuscisse a controllare i suoi comportamenti non ci sarebbe il disturbo...)


ps
vivo da 12 anni con una persona che soffre di questo disturbo e posso confermare che la sua percezione di "disturbo" si riduce a pochissimi episodi di consapevolezza!

Ciao a tutti!!!
Avrei una domanda da porvi, su una questione che mi sta abbastanza a cuore!
Sono una studentessa di psicologia clinica, e conosco molto bene nella teoria il disturbo e i vari criteri diagnostici del DSM, ho letto molto sull'argomento ecc ecc.. ma mi stavo chiedendo: può una persona del campo (psicologo o psichiatra che sia) riconoscere ed ammettere di avere tale disturbo, o è una cosa impossibile dato le problematiche che il disturbo stesso si porta dietro? Avete qualche esempio del genere da raccontare????
Grazie mille!