Vale la pena vivere da borderline?

Mi colpisce molto quello che scrivi. Ho una storia pesante pure, anni di ricoveri e psicoterapia falliti alle spalle. Sono tua coetanea e anche se non ci conosciamo ti sono solidale quelli che ti fanno la morale lasciali perdere, ignora queste persone che non hanno la sensibilità adeguata per capire.

si quelle che prendo io sono davvero toste, sono un mix di antipsicotici e di stabilizzatori dell'umore, ma almeno fanno bene il loro effetto

Mi dispiace leggere tutto questo...evidentemente la sofferenza è molto forte...spero possa succedere qualcosa che vi faccia stare meglio...

beh vedi la mia storia e' un po' particolare, io ho avuto la diagnosi sopo un paio di anni fa ma manifestavo disagio gia' da adolescente, solo che sono stata bollata come tossicodipendente e di conseguenza stigmatizzata ferocemente dalla societa' e dai miei genitori.
sono stat in terapia per molto tempo entra e esci ma ora non ce la faccio piu', ora dopo aver ricevuto questa diagnosi ed essermi resa conto che ho sprecato tempo a fare cose che non mi hanno aiutato minimamente col disturbo in questione.
se avessi ricevuto il supporto che serviva ad una borderline e non ad una tossicodipendente forse ora a quasi 40 anni non stavo cosi'.
aspetto di prendere coraggio e farla finita perche' so ovviamente che ormai non posso cambiare piu' nulla della mia vita e sono condannata ad una sofferenza che finira'solo con la morte.

Io ho venti per cui non ho questa grandissima esperienza da riportarvi anche se ho alle spalle 6 psicoterapie abbandonate e ultimamente ho chiesto aiuto alla direttrice del centro di salute mentale che mi segue e mi e' stato risposto "non abbiamo altre psicoterapeute a disposizione ma sei troppo giovane e non posso abbandonarti", ho iniziato a prendere antipsicotici perché stavo male..ma ho interrotto perché ho solo 20 anni.. e nessuno in grado di esserci per me, nessuno in grado di lottare con me. Mi chiedo se dopo aver tentato un suicidio solo allora la gente (familiari ecc) si renderebbe conto "che soffrivo davvero".

C'e' una cosa che mi lascia un "po' così"..ovvero leggere di persone che a 30-40 anni ancora non sono usciti dal disturbo (scusate per il poco tatto e se vi siete chiamati in causa) o leggere che la vita di un borderline finisce o in un fallimento o in un suicidio o probabilmente dopo anni e anni di psicoterapia puoi uscirne.
Allora mi chiedo...mentre aspetti, che fine fai te?
Perché devo combattere un disturbo alimentato da un trauma infantile..? Non e' stata colpa mia..

Vorrei solo vivere e basta, ma non così.

(Scusate se mi sono espressa male ma avevo scritto un messaggio prima ma non e' stato inviato..per cui ho provato a riscriverlo).

ah ecco,

No io non sono in terapia al momento. quando lo ero ho provato un po' di farmaci ma molto blandi che non hanno sortito minimamente l'effetto desiderato, nulla in confronto a quello che davano e danno a te ora.

si comunque a me il trattamento farmacologico mi ha aiutato moltissimo per ridurre e quasi del tutto eliminare le mie ideazioni suicidarie, ma grande merito del lavoro è stato quello dei miei psichiatri tu prendi farmaci?

ciao io nella fase acuta ero straimbottita di serenase, infatti lo prendevo la mattina, a pranzo e nel tardo pomeriggio.
adesso prendo la mattina un depakin chrono da 300 mg e uno xanax a rilascio prolungato e nel tardo pomeriggio serenase da 5 mg e un altyro depakin chrono

ciao GIULY
prendi medicine? se si' e se funzionano, che medicine prendi?
ciao

ciao io posso capirti benissimo perchè sto uscendo da un periodo molto brutto della mia vita in cui volevo afrla finita e ho pensato di suicidarmi ris chiando un ricovero in clinica psichiatrica.
devo dirti che ero davvero molto disperata e per questo motivo volevo farla finita, ora non sto qui a farti un pippone con i problemi e con i fattori di stress che mi volevano portare al suicidio però se ne hai voglia possiamo parlarne in privata sede, scrivimi quando vuoi.... lo so anche io che vivere la vita da border è difficile, ma a me per fortuna hanno aiutato anche tante cose, compresi i miei psichiatri che sono stati davvero bravi, perciò se posso darti una mano te la do volentieri un abbraccio

Ciao ErosThanatos,
E' molto triste quel scrivi ma io da borderline posso capirlo.
Ho quasi il doppio della tua eta’ e una diagnosi arrivata troppo tardi.
Quando avevo la tua eta’ non ero ancora distrutta dalla malattia (o forse si’ ma semplicemente non me ne rendevo conto), comunque ora potessi tornare indietro non permetterei ai miei genitori di distruggermi la vita cosi’ come hanno fatto.
Certo a 20 anni gia’ stavo male come te ma tutti se ne fottevano e comunque la colpa di ogni fallimento era sempre mia come hanno sempre tenuto a puntualizzare I miei in ogni circostanza. Morale della favola sono anche io ad aspettare questo vero inizio che non arriva mai e comincio a stancarmi.
Non ho trovato il supporto psicologico e psichiatrico che mi aspettavo, medicine col contagocce, medicine blande che non fanno nulla, terapia psicologica non all’altezza della gravita’ del disturbo in cui verso…. Insomma ho lasciato perche’ tanto non serve a nulla.
Quello che scrivi e’ vero secondo me ma molti la pensano diversamente e cioe’ che siamo persone cattive che non ci impegnamo abbastanza per cambiare e che quindi meritiamo di stare male perche’ in fondo questo malessere e’ colpa nostra.
Quello che mi mantiene in vita e’ la paura di farla finita che mi fa dire che sono una codarda e il bene che mi vogliono gli altri tipo I miei amici very e altri parenti che ho, diciamo che non mi uccido un po’ per loro e un po’ per paura, praticamente aspetto. Che succeda qualcosa di bello che mi dia la spinta per cambiare o di brutto che mi dia la spinta per farla finita.
Buona fortuna

Allora...iniziamo per gradi. Non sono un tipo che segue moralismi o convenzioni sociali perché è una buona prassi. In più non essendo border posso comprendere ciò che provi ma non capire a fondo. Detto questo, e basandomi anche su ciò che ho letto e sentito...il disturbo borderline (inteso come disturbo singolo senza la compresenza di altri) è un disturbo di relazione. Non intacca l intelligenza generale, ma solo quella emotiva. Ciò non vuol dire che sia facile gestirsi la routine quotidiana, ci sono parecchie difficoltà, questo è vero. Ma a mio parere non dovrebbe far avere alla vita un insufficiente rapporto qualità/prezzo. Chi è border può comunque scegliere cosa fare e dove andare, non ha problemi fisicamente invalidanti, in genere avete tante qualità che potete sfruttare in tanti modi per riempire il senso di vuoto o livellare le emozioni quel tanto che basta. Ripeto, non dico che la vita sia semplicissima, ma non ritengo necessario che dobbiate rinunciarci. In più vorrei dire una cosa, sperando di farmi capire bene...non voglio sembrar polemico. Ma si sa che una diagnosi non è qualcosa su cui cullarsi. È motivo di gratificazione soprattutto per se stessi provare a star bene. Faticando e anche con coraggio. Ma un tentativo volto a migliorare la qualità della vita, al di la del risultato, per come la penso io è motivo d'orgoglio personale. La vita non è sempre facile, per nessuno. Ma per come la vedo io vale la pena di provare a prendersi la tranquillità che spetta a ognuno di noi. Ci sono altre cose piu gravi per cui può valere la pena di scegliere di morire per conservare la propria dignità o mettere fine a una sofferenza peggiore della morte sessa...questo secondo me

Non voglio risposte scontate, non voglio risposte di moralisti o da persone che non sanno cosa voglia dire "vivere" da/per un.. borderline. Sono una ragazza, ho venti anni e sono stanca di non riuscire a vivere. Sono stanca di non riuscire a dominare i crolli, la follia, l'instabilità, i tagli, le bruciature, bocciature, di proteggere i miei genitori dalla mia diagnosi e non dare loro il peso di un disturbo..credo che non ci sarà mai un vero "inizio".
E' interessante leggere di una persona di venti anni che vuole morire quando la vita "dovrebbe iniziare da lì".. ma si e' soli, con un disturbo più grande di te, con la gente che si propone di "esserci" e poi scompare.
Una persona a venti anni non dovrebbe voler morire.
Risparmio a voi tutti la mia storia..ma c'e' una cosa che vorrei dire in base ad alcuni argomenti che ho letto in giro:

-I borderline hanno dentro tanto amore e ne hanno bisogno..
-I borderline hanno bisogno di una persona che "sappia esserci" quando il mondo crolla, a tre passi da te ma sempre lì. Per cui se volete bene davvero ad un borderline non vi arrendete..
E quando sei davanti ad uno psichiatra alza lo sguardo e digli che dietro un disturbo c'e' una persona. Tu sei una persona e non quel disturbo. E ricordati..Una cosa che nasce da te non può essere più grande di te.

Questo e' tutto..
Un giorno forse passerà tutto e se non accadrà "perdonatemi non sono riuscita a vivere".