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Ciao amore mio

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Messaggio  cobordy Mer Feb 19, 2014 6:23 pm

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cobordy

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Ciao amore mio - Pagina 2 Empty Ciao amore mio

Messaggio  Faust Dom Feb 16, 2014 1:17 pm

Ho vissuto per anni un rapporto simbiotico e idilliaco con una ragazza
bellissima, colta, raffinata ed estremamente dolce. Una relazione magica,
praticamente mai minacciata da litigi o incomprensioni, di puro amore,
passione e sostegno reciproco. Lei mi aveva messo su un piedistallo e mi
aveva fatto sentire speciale, io che speciale non sono mai stato. Mi sembrava
di essere una specie di dio in terra, una sorta di eletto. Con lei ho imparato
a volare e per lungo tempo ho guardato da lontano le miserie del mondo.
Poi siamo caduti. Un lutto. Il destino si è accorto di noi, si è accorto di essere
stato ingannato ed è venuto a chiedere il conto. Salatissimo. A quegli anni magici
hanno fatto seguito altrettanti anni orribili.
Depressione, questa la sentenza degli espertoni, ripetuta per tanto tempo.
Nel primo periodo qualche stranezza l'avevo notata, ma ero ebbro d'amore, un tossico che
aveva bisogno della sua dose d'affetto. In fondo non sono uno psichiatra e non ho
mai avuto esperienze con persone che vivevano disagi psicologici. Ho ritenuto a lungo
che questa fosse stata una fortuna, in realtà era semplice, abissale ignoranza che mi ha
ottenebrato la mente e che ho pagato amaramente.
La depressione è un male orribile, che appesta l'aria, distrugge tutto, ma ti lascia la
speranza di una sua remissione a seguito di una cura. Ho provato un dolore atroce nel vedere
quella creatura andare alla deriva. Mi sono fatto in 4, perché l'amavo e perché nessuno
va lasciato indietro. Ho sopportato il dolore, l'impotenza, la frustrazione e per resistere
mi sono aggrapato a quegli anni magici, cullando la speranza che lei potesse tornare ad
essere la mia dea, la ragazza che mi aveva insegnato a volare.
Ma nemmeno questi immensi sacrifici hanno soddisfatto un destino ingordo. Solo poco tempo fa
è arrivata l'etichetta di disturbo borderline.
Immaginate come mi sono sentito leggendone su internet: nemmeno quegli anni magici erano
mai esistiti, almeno non per come li intendevo io. Relazioni interpersonali disfunzionali,
paura dell'abbondono, meccanismi primitivi di difesa. Sono rimasto pietrificato, avevo vissuto
in un sogno.
Ho letto tanti thread di questo forum e mi sono fatto l'idea che il film sia sempre, ineluttabilmente, lo stesso.
Negli anni oscuri ho visto la mia metà della mela trasformarsi letteralmente in un'altra persona, che ha
perso mano a mano il controllo di tutto e ha assunto tutti quegli atteggiamenti che io ho sempre odiato.
Mani bucate, abbuffate, autobotti di alcol shackerate con vagonate di psicofarmaci, telefonate sanguinose nel cuore della notte,
io che la cerco nei bar per riportarla a casa.
E poi una rabbia crescente, furiosa, incomprensibile, a stento anestetizzata da fiumi di alcol; una cattiveria
gratuita con punte di sadismo; crisi depressive acute, un insostenibile aumento esponenziale di panzane spesso ridicole; paranoia;
una sorta di regressione ad uno stato adolescenziale; voglia di trasgressione da teenager
che si sente in gabbia, controllato e perseguitato; ideazione suicidaria; discorsi deliranti e progetti di vita
allucinanti.
Ho provato di tutto per aiutarla ma la situazione è peggiorata costantemente: sono arrivati persino i furti,
l'odio un tanto al chilo per chiunque, la ribellione allo status quo.
Fatta eccezione per i tagli, perché lei è una persona molto paurosa, è l'en plein del DSM IV, che m'è arrivato in faccia e m'è sembrato bello pesante.
Ho scoperto anche di essere codipendente, perché non ci siamo fatti mancare niente del copione.
E tutto questo mentre gli espertoni continuavano a parlare di "semplice" depressione. Ancora non mi spiego
come sia stato possibile un tale ritardo nella formulazione della diagnosi.
Quando ho letto cosa fosse un dbp m'è cascato il mondo addosso. Quando ho letto quanto tempo ci vuole per una
guarigione nemmeno garantita m'è sembrato di morire.
Ho preparato la mia valigia, ci ho messo dentro tutti i miei sensi di colpa e le lacrime che mi erano rimaste
e sono andato via. Rimanere avrebbe comportato la mia definitiva distruzione, ma non mi illudo che il destino
non trovi qualche brillante alternativa.
E poi c'è lei. L'amerò per sempre, non potrò mai dimenticarla. Voglio salvare tutte quelle infinite cose belle
che ho vissuto grazie a lei, voglio ricordare cosa significa sentirsi speciali e desiderati. Voglio rimuovere
l'orrore di vederla soffrire. E' così difficile non rispondere ai suo messaggi, mi sento così solo.
Sono rimasto con un cerino in mano e non ho nemmeno nessuno con chi prendermela. Non è colpa sua, quando diceva
di amarmi lo pensava davvero, quando non mi ha amato più è rimasta con me per la paura dell'abbandono.
Scacco matto.

Faust

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