che terapia per il borderline

Carissimi

Segnalo nomi di terapie che circa un anno fa pare abbiano passato i test di efficacia a livello internazionale per il trattamento di pazienti borderline:

DBT (Dialectical Behavioural Therapy) - approccio cognitivo
TFT (Terapia Focalizzata sul Transfert) - approccio psicoanalitico
Terapia supportiva - incentrata sulla validazione
Terapia basata sulla mentalizzazione

Alcune di queste si trovano anche in Italia, basta cercare.

Ho amici che si sono trovati bene con la terapia ad approccio fagioliano (con allievi di Fagioli) ma non sono sicura che questi amici miei siano borderline, so solo di molte loro caratteristiche che sono tipiche di questo disturbo.

Assolutamente NO la Gestalt non solo non migliora, ma aggrava sistematicamente la condizione borderline, non lo dico io, è scritto nei manuali di terapia integrativa (non certo su quelli di terapia della Gestalt!)

Diffidate di chi dice che non è la terapia che conta ma la persona del terapeuta, questi non hanno capito che la psicoterapia con i pazienti borderline è radicalmente diversa da quella con gli altri pazienti e commettono errori madornali già dalla prima seduta - evidentissimi a chi abbia capito questa differenza. Non fatevi ingannare dalla sicurezza che dimostrano, è solo incallimento dovuto al mestiere, a volte misto ad arroganza.

Io -che ahimé vivo a Roma- mi sono dovuta accontentare di un terapeuta ad approccio rogersiano, contemporaneamente ad un programma di recupero basato sui 12 passi (CoDA, codipendenti anonimi), più qualche lettura specializzata in lingua inglese. Essendo una borderline che somatizza tutto, ho trovato grandissimo giovamento nella psicoterapia biodinamica di Gerda Boyesen ad approccio corporeo (che ad oggi in Italia ancora non esiste, c'è un massaggio biodinamico con lo stesso nome ma non c'entra niente).

Se poi non vi è possibile accedere a un terapeuta addestrato alle terapie di cui sopra, il consiglio migliore che posso darvi è: imparate l'inglese, comprate su Amazon libri pratici su DBT e Mindfulness Training e cominciate da soli, in attesa di tempi migliori.

Spero che questo post, frutto di 25 anni di disavventure e di scoperte, possa servire ad alleviare le sofferenze di alcuni di voi.

Un caloroso incoraggiamento a tutti/e

Alexa

gentile dottore,
lo psichiatra di mio figlio suggerisce l'analisi per rielaborare un trauma infantile, altrimenti con la sola terapia dialettico comportamentale è come metter un cerotto su una ferita, si riproporrà sempre la fuga dai sentimenti

che ne pensa? l'analisi è davvero necessaria? per diversi motivi (soldi, tempo, difficoltà a rivelare se' stesso)
mio figlio la rifiuta

grazie

Cara Laura,
quello da lei descritto è il problema centrale che caratterizza ogni tentativo di cura di pazienti affetti da DBP: sono stati sviluppati alcuni interventi di definizione iniziale del contratto e dell'alleanza terapeutica, soprattutto di matrice cognitivo-comportamentale, che compensano questa difficoltà, definita tecnicamente pensiero dicotomico (alternanza tra idealizzazione e svalutazione).
A sua disposizione per ulteriori informazioni le porgo
Cordiali Saluti,
Dr. Alessandro Pace

mi autorispondo da sola in quanto ero arrivata in questo forum da altre vie e non avevo visto il Suo sito principale e che lei stesso opera nella zona di Milano.
se secondo lei può essere per me una terapia indicata chiamerò per fissare un appuntamento.
Grazie e cordiali saluti
Laura

buongiorno, mi chiamo Laura, ho 27 anni-.

sono 15 anni che vago da una terapia all'altra, senza trovare quella giusta...
la psichiatra l'anno scorso mi aveva diagnosticato un disturbo borderline, consigliandomi inoltre l'abilify per tenere a bada le mie crisi (a suo dire) psicotiche. (che non ho mai preso perchè fa ingrassare, rifiutandomi di vedere oltre la psichiatra)

sono tornata qualche settimana fa da una psicologa di terapia breve strategica sperando che mi aiutasse nei disturbi alimentari, che mi assillano anch'essi da 15 anni e effettivamente per quel tipo di problema è una terapia fantastica... tuttavia appena cominciati a svanire i sintomi anoressici/bulimici sono andata in crisi nera; inoltre (come penso faccia parte di questo disturbo) come mi sono aggrappata a questa terapeuta inizialmente, idealizzandola, così dopo sole tre sedute è bastato un suo atteggiamento che non mi garbava, una parola detta al momento sbagliato, che mi è crollata improvvisamente e ho cominciato a detestarla, decidendo (ancora) di interrompere la terapia.

insomma, continuo così da anni. 2-3 sedute (a volte anche una sola), all'inizio mi ci aggrappo manco fossero Dio in persona, dopodichè basta un nulla perchè la delusione sia cocente e io non li voglia più vedere
solo con una psicologa ero riuscita ad andare avanti due anni probabilmente perchè non essendo privata, ma con la mutua, avevo la sensazione che l'interesse verso di me fosse un pelino più sincero ...inoltre era stata molto brava e paziente e mi aveva aiutato molto a suo tempo.. l'ho cercata ancora, ha detto che mi avrebbe fatto sapere e non mi ha più richiamata. anche in questo caso mi sono guardata bene dal disturbarla ulteriormente , e tra me l'ho mandata a quel paese.

come posso guarire da questo disturbo se il disturbo stesso mi impedisce di instaurare un rapporto con il terapeuta?
inoltre, quale tipo di terapia è consigliata per questo genere di problemi?
esistono dei centri seri a cui rivolgersi nella zona di Milano?( sono molto scettica, su internet si trovano miliardi di nomi, ma chi sa quanto valgono?)

ringrazio in anticipo e saluti,

Laura