A proposito di partner Borderline...

luckey io credo che borderline o meno, tutti hanno diritto a trovare la propria serenità nella vita. Al di là di quello che dice la gente credo che questa sia la cosa fondamentale.
I non borderline sono comunque più fortunati perchè hanno una scelta. Uscire da una relazione che reputiamo distruttiva o meno.
Il borderline questa scelta non ce l'ha. O meglio non può scegliere di non soffrire. Tutto ciò è ingiusto ma può e deve scegliere di curarsi, cosa che al di là dei risultati, almeno un pò aiuterà nel rapporto con se stessi e con gli altri

Csongrad84 ha scritto:è vero, ad un occhio esterno (amici non stretti, amicizie fuori dalla coppia) un borderline risulta allegro, elegante ed intraprendente, una persona comune con qualche guizzo di umore, nulla di più. Può capire lo stato delle cose solo chi ci ha a che fare realmente ed incomincia a stabilire un legame (in particolare partner, ma talvolta anche amici stretti).

"Intraprendente"? XD

ennesimavittima ha scritto:lucky, non ho capito una cosa...siete entrambi borderline? o lo è solo il partner?
Per quanto riguarda tutto ciò che è esterno alla coppia...il borderline non fa capire agli altri la sua situazione. Tutto resta sempre all'interno della coppia. Per quanto mi riguarda chi conosce la mia border ne parla benissimo. Parla di una ragazza allegra, efficientissima ed intelligentissima. Peccato che ero solo io a sapere che in realtà c'era altro. Era me che insultava a morte. Se un giorno lei dovesse raccontare a qualcuno la nostra relazione (dal suo punto di vista) tutti direbbero di me che sono il peggior ragazzo sulla faccia della terra

Borderline lo ero soltanto io; e nel mio caso si potrebbe dire l'esatto opposto: lui non mi descriverebbe in termini negativi semplicemente perchè determinati atteggiamenti non gli si sono manifestati. Diversamente, se si chiedesse di me in giro tutti potrebbero dire che "non sto bene" o simili.
Tendo ad un'esternazione del disagio su piani diversi da questo, semplicemente.

esatto. e tutto questo ti fa sentire solo. e a volte anche sbagliato. visto che er tutti lei è perfetta

è vero, ad un occhio esterno (amici non stretti, amicizie fuori dalla coppia) un borderline risulta allegro, elegante ed intraprendente, una persona comune con qualche guizzo di umore, nulla di più. Può capire lo stato delle cose solo chi ci ha a che fare realmente ed incomincia a stabilire un legame (in particolare partner, ma talvolta anche amici stretti).

inoltre è innegabile che anche i border siano vittime. Non è colpa loro, ma molto probabilmente dei genitori (a cui nel mio caso io due sberle le avrei date per come hanno rovinato la figlia).

lucky, non ho capito una cosa...siete entrambi borderline? o lo è solo il partner?
Per quanto riguarda tutto ciò che è esterno alla coppia...il borderline non fa capire agli altri la sua situazione. Tutto resta sempre all'interno della coppia. Per quanto mi riguarda chi conosce la mia border ne parla benissimo. Parla di una ragazza allegra, efficientissima ed intelligentissima. Peccato che ero solo io a sapere che in realtà c'era altro. Era me che insultava a morte. Se un giorno lei dovesse raccontare a qualcuno la nostra relazione (dal suo punto di vista) tutti direbbero di me che sono il peggior ragazzo sulla faccia della terra

C'è qualcosa che proprio non riesco a tollerare, ed è il modo in cui le personalità Borderline pare vengano date per "spacciate" nelle relazioni di coppia.
Ho avuto anch'io una relazione simile a quelle di cui ho letto (non solo su questo forum): alti e bassi, crisi violente scatenate da paranoie assolutamente ideali seguite da calma piatta (le definisco "ideali" poiché, dopo aver capito com'è che funzionava, mi sono costretta a fare il possibile per evitare qualsiasi evento potesse causargli tali paranoie; intendo dire che parlavo con le persone di qualsiasi sesso il meno possibile.
Annullarsi, beh si, io di certo mi sono annullata; sono stati due anni composti di ansia.
Nel mio caso però il fattore "borderline" (così com'è sempre accaduto) non veniva trasmesso all'esterno: amavo quel ragazzo e dunque ogni dannato sentimento ambivalente (è impossibile non rendersi conto che sia folle del resto) lo gestivo da sola perché mai avrei potuto attaccare la nostra relazione. Ad attaccarla era lui. Io mi beccavo le peggiori giornate della mia vita, gli stavo accanto, aspettavo che si calmasse perché nello stato in cui mi riducevo solo non sentirlo così lontano mi avrebbe risollevata (e, certo, vedermi ancora lì dopo tutta la merda che mi aveva gettato contro, avrebbe sollevato anche lui) ma, intanto maturava in me la convinzione che non potesse farmi bene stare con lui. Voi di certo potrete capire cosa possa significare per una persona che ha la fobia dell'abbandono sentirsi minacciata di quest'ultimo ogni giorno ed essere realmente abbandonata ogni settimana. Ho provato a lasciarlo un milione di volte, ma lui non voleva essere lasciato (stiamo parlando di Stalking) ed, in fondo, anche una parte di me non voleva abbandonarlo a se stesso.
Il tutto è stato terribilmente complicato dall'assenza di comunicazione; essendo depersonalizzata (da quando ne ho memoria a dirla tutta) cado nell'assenza totale a me stessa ogniqualvolta mi si presenta una situazione che non riuscirei a gestire. Con lui non sono mai riuscita a parlare, parlare voleva dire mostrare se stessi, le proprie idee; se l'avessi fatto lui avrebbe potuto trovare nelle mie parole qualcosa che non gli sarebbe piaciuto ed allora sarebbe stata la fine. Ansia, solo ansia e nient'altro.
Dopo essere riuscita a lasciarlo definitivamente è cambiato tutto, semplicemente perché io ero cambiata. Avevo solo bisogno di mettermi in un cavolo di angolo buio da sola, a riflettere, a ricordarmi di chi diamine fossi Io, nulla di più, questo l'avevo sempre saputo, ed in effetti era così. Ho avuto modo di dirgli tutto quello che non ho mai potuto dirgli, perché ormai non esisteva alcuna dipendenza da parte mia.
Siamo amici ora, ed io gli voglio un bene dell'anima; quel che un po' mi ha stupido (e sollevato) è aver notato dei cambiamenti abnormi anche in lui.
Lui è solo una vittima della vita, come me, come tutti.
So di per certo che se non fossi stata Borderline la relazione non sarebbe potuta continuare (aveva alle spalle una caterva di tremende relazioni che ai Borderline fanno un baffo). Non sono mai riuscita a capire esattamente di cosa soffrisse, sembrava quadrare con un disturbo narcisistico di personalità... ad ogni modo...
Ho voluto raccontarvi questa di storia semplicemente per testimoniare che una personalità Borderline può tranquillamente evitare di manifestare all'esterno i propri conflitti interni ed evitare, in tal modo, di ferire l'altra persona; i conflitti quando restano in testa maturano, si annullano a vicenda e s'impara a prenderla semplicemente come un "ah ecco, questa è un altra idea folle".
Ma, ovviamente, avere un disturbo in comune non vuol dire essere la stessa persona, uno stesso disturbo può essere causato da diversi fattori e può, dunque, essere di carattere diverso.