partner borderline?

Penso che una relazione affettiva matura e soddisfacente sia solo uno dei possibili fattori POTENZIALMENTE in grado di ristrutturare una struttura si personalità con aspetti disfunzionali, ma che la disfunzionalità si può manifestare anche attraverso un distorsione delle relazioni...se bastasse il rapporto di coppia per fortuna, o purtroppo, non esisterebbero più gli psicoterapeuti...
Un caro saluto, Dr. Alessandro Pace

Gentile dottore,

si, la parte tronca è minima, dicevo di aver letto che l'amore puòaiutare i soggetti con distur borderline, ma nel mio caso, nonostante l'amore, la situazione è rimasta inviariata.
Lei che ne pensa?
Per il resto la ringrazio e la sua risposta che non mi è parsa affatto 'stonata'.
Cordiali saluti,

nadia

Cara Nadia,
capisco che il mio intervento possa sembrarle "stonato", però, visti tutti i tentativi di messa in gioco fatti dal suo partner:
- non avete ancora trovato psicoterapeuta adatto (cosa probabile: purtroppo non sono molti i terapeuti specializzati nel trattamento di questo disturbo);
- forse effettivamente lei stessa potrebbe giovarsi di un percorso individuale;
Se ci pensa bene, cosa l'ha spinta a continuare una relazione tanto problematica?
Qualche aspetto disfunzionale potrebbe essere all'origine del bisogno, per lei, di avere accanto qualcuno che le causa anche tanta sofferenza.
Purtroppo temo che la parte finale del suo messaggio sia stato troncato, per cui, se non le fossi stato d'aiuto, la invito a riscrivermi,
un caro saluto,
Dott. Alessandro Pace

Gentile Dr. Pace,

mi rivolgo innanzitutto a lei, ma sarà gradito anche il parere di qualche utente, per sottoporle il mio problema.
Ho una storia d'amore da tre anni con un uomo di 52 anni che a mio giudizio potrebbe rientrare nella definizione "borderline".
Continui gli altri e bassi che caratterizzano la nostra storia. Lui passa da momenti in cui mi dichiara il suo amore ad altri in cui non fa altro che criticarmi su tutti i fronti per trascendere spesso in insulti pesanti e attacchi d'ira.
Io ho reagito utilizzando la più vasta gamma di possibilità ma i risultati sono solo temporanei e i seppur piccoli progressi non sono mai definitivi.
Ieri c'è stata, ad esempio, una ricaduta molto grave a mio giudizio.
Ha ripreso a giudicarmi pesantemente per incontri (brevissimi)avuti prima del nostro incontro, con persone (2) non libere, in un momento di debolezza della mia vita in cui ero stata tradita da mio marito. Periodo ripeto brevissimo che ho raccontato per essere compresa nella mia difficoltà. L'effetto ottenuto è stato evidentemente il contrario, ma il problema è che a distanza di tre anni lui è ancora lì a puntare il dito sulla mia immoralità....
io sono una persona con valori e principi, non ho mai tradito, e lui lo sa bene, in quel momento della mia vita (durato un paio di mesi) non mi sono preoccupata della sofferenza che avrei potuto arrecare a terze persone, pensando fossero un problema di chi stava in coppia e non mio.
Non posso passare tutta la vita a giustificarmi per questi episodi, che sono chiaramente dei pretesti....
Nonostante le umiliazioni, le offese non riesco a lasciarlo, ogni volta mi illudo che sia vero ciò che dice e sono anche convinta che nel momento in cui dice certe cose le pensi davvero. Lui è convinto di amarmi anche se è possesso il suo. E' molto narciso, a volte mi parla come se stesse con me per beneficienza, spesso dimostra che non è così, ma è destabilizzante.
Le persone intorno a me mi dicono di lasciarlo, ma, seppur una parte di me considera questa soluzione, un'altra non ce la fa proprio.....
vorrei aiutarlo e aiutarmi...
l'ho spinto ad andare da una psicologa....ha fatto qualche seduta...non mi ha mai permesso di esserci o contattarla...e ha smesso perchè sostien che la psicologa gli abbia detto che non aveva bisogno di contintuare e di dirmi che sono una donna fortunata...
è passato del tempo,l'ho convinto ad andare per una terapia di coppia. Ho accennato allo psicologo in seduta privata quali fossero i miei dubbi, ma negli incontri che abbiamo avuto non ha fatto nulla in quella direzione, ci ha anzi detto che siamo due persone con caratteri molto simili che hanno una forte attrazione ma difficilmente potranno gestire una convivenza se non dopo aver lavorato su noi stessi.
A questo punto sono completamente disarmata. Il mio partner forte di queste affermazioni sostiene di essersi sentito dire cose che ha sempre pensato...
Ma mi domando, la cronologia degli eventi non conta? dopo mille attacchi ed insulti se reagisco attaccando ed insultando anch'io significa che siamo sullo stesso piano?
forse alla fine scoprirò di essere io la borderline, non fosse altro perchè mi ostino a stere con lui....
sono anche andata a fare due sedute di psicologia emotocognitica per intervenire indirettamene...ma è molt difficile... in questo caso lo psicologo sosteneva che tutto il detto nei momenti d'ira non è ciò che pensa realmente e che dovrei farmi scivolare tutto....ho provato...in effetti si placa molto prima...ma ho difficoltà a trattarlo come se fosse malato....che fatica...
in una sua risposta ho letto che l'amore i soggetti borderline. Ammesso che LUI lo sia, cosa posso fare ancora?
Gazie per avermi letta.
nadia