sono nuova...vorrei qualcuno con cui par

Perchè si...perchè dovrei ammettere di aver qualcosa che non va, perchè anche avendo provato a comunicare qualche disagio, sono stati presi per capricci. Perchè non voglio fare questo a mia madre, e perchè perderei la posizione che ho cercato di costruire per anni davanti a tutti.

bulsaria ha scritto:Non voglio andare da uno psicoterapeuta

Perché non vuoi andare?

Cavoli, io non ho nessuna diagnosi, è dopo l'ennesima pazza lite furiosa avuta ieri col mio ragazzo, che, per come sono andate le cose, ho cominciato a pensare che forse qualcosa non va. E mi sono imbattuta in questi discorsi. Perchè diavolo mi rivedo in tutto?? Negli anni mi sono sentita dire dal mio ragazzo che non sono la persona che ha conosciuto, che so uccidere con le parole, ieri sono arrivata alle mani, ho reazioni spropositate, quando litighiamo mi sembra di impazzire perchè lui NON CAPISCE come mi sento in quei momenti e mi punta il dito, allora piango, trattengo le urla quando posso, stringo i pugni...e se non basta, urlo e rompo tutto. Mi rivedo in questo. Non voglio andare da uno psicoterapeuta, non voglio parlarne coi miei. Ma sto male, davvero. Non so cosa fare, aiuto.

Ciao Lady, la mia migliore amica è borderline. Capisco le tue domande e i tuoi dubbi..è bello che tu voglia capire quali sono i comportamenti "da correggere", dove sbagli..io dalla mia parte provo qualcosa di simile, vorrei capire cosa di ciò che faccio ferisce la mia amica borderline e vorrei imparare a modificare il mio atteggiamento in modo da non ferirla. Voi siete ipersensibili ed è questo che ai nostri occhi vi rende così speciali..però noi, pur essendo persone sensibili e impegnandoci al 100%, facciamo sempre inavvertitamente qualcosa che vi delude e ci scredita ai vostri occhi..vi sentite feriti e attaccate..ma noi abbiamo solo le migliori intenzioni e vogliamo solo il vostro bene..

ladyoftheflowers ha scritto:Beh, che dire...sono io. Uguale. Cioè, sono le stesse cose di cui si lamenta il mio ragazzo: mancanza di pace e tranquillità. L'unica differenza è che le cose che scatenano le mie reazioni non sono tanto parole che io percepisco come giudizi da parte sua, quanto parole che dal mio punto di vista denotano scarsa qualità sensibilità da parte sua e quindi mi feriscono.
Proprio l'altro giorno lui mi ha detto, dopo una litigata, che a volte sembro cattiva. Un minuto prima sono carina e va tutto bene e poi succede una cosa anche piccola e cambio espressione.  Questo mi ha detto ed ha aggiunto che mi dovrei guardare in quei momenti.  Ti suona familiare?
Ti ringrazio molto per aver condiviso la tua esperienza, mi aiuta molto e mi farebbe piacere se mi raccontassi di più, è utile per me sentire da una persona esterna quali sono I comportamenti distruttivi da correggere.

Dolore molto, ma anche i momenti più belli della mia vita, è questa la fregatura.

La mia vita è cambiata sicuramente dopo questa esperienza

E' davvero molto bello questo. Immagino il dolore che hai provato stando con lei e la devastazione che ha causato nella tua vita. Io vorrei che il mio ragazzo ci tenesse abbastanza da cercare di capire (dico cercare perchè capire totalmente è impossibile).

La mia relazione è durata un anno.
Sì, ho messo tutto me stesso in questa relazione, ero davvero innamorato perso, ed è per questo che ho studiato il disturbo.

Cobordy posso chiederti quanto è durata la tua relazione? Trovo bello comunque che tu ti sia documentato così tanto su questo disturbo.

Immagino che tu l'abbia fatto per capire, per cercare di stare meglio con lei. Io invece sto con una persona a cui non importa granchè di capire nè di fare niente per me. Forse vedo le cose in modo distorto, anzi sicuramente, e so di non essere una person facile con cui stare, ma già è difficile essere così, vivere con questo problema, se poi accanto hai una persona egoista è la fine. Io ce l'avevo, anni fa, una persona che davvero mi amava, peccato che io all'epoca non avessi tutta la consapevolezza che ho oggi, e ho distrutto tutto. E' un mio grande, grandissimo rimpiato quello.

ladyoftheflowers ha scritto:La rabbia così come viene se ne va, però per me resta il rimugino. Se una persona mi ha ferito io continuo a pensarci per giorni...e in questo modo magari la rabbia torna. Che ne pensi?

Sì, il rimuginio ce lo aveva pure la mia ex, ripercorrere, rileggere sms, è chiaro che così la rabbia rimonta di nuovo, concordo.

ladyoftheflowers ha scritto:Per me la domanda più difficile è : "chi sei?" Sembra una domanda banale, ma quando la mia terapista me l'ha posta mi sono resa conto di non saper rispondere. E' molto triste.

Sì, lo credo pure io che sia triste e contribuisca al malessere di fondo che provate.

Grazie, cercherò il thread sulla manipolazione che mi hai consigliato.

Prima ho scritto che il mio ragazzo mi ha detto che a volte sembro cattiva e se la cosa ti suonava familiare, ma in realtà mi hai già risposto senza volerlo quando hai detto che nei momenti di rabbia siamo cattive. E' vero, solo che non ce ne rendiamo conto. Io mi sento spesso vittima, invece magari sono carnefice e non me ne rendo conto.

Il fatto che noi dopo un litigio siamo capaci di cambiare umore rapidamente credo sia dovuto, almeno per me, anche al senso di colpa che proviamo quando cominciamo a renderci conto delle nostre reazioni eccessive e di come abbiamo trattato quella persona. E' come se ci fosse un interruttore delle emozioni, che ci permette di oscillare facilmente. La rabbia così come viene se ne va, però per me resta il rimugino. Se una persona mi ha ferito io continuo a pensarci per giorni...e in questo modo magari la rabbia torna. Che ne pensi?

Per quanto riguarda l'assenza di identità, è una cosa di cui mi sono resa conto recentemente. Se ripercorro la mia vita, mi sembra di aver vissuto tante vite diverse e di essere stata anch'io una persona diversa. Sicuramente in qualche modo ci facilita, perchè ci permette di ricominciare ogni volta senza troppe difficoltà, ma dall'altra contribuisce al senso di vuoto. Per me la domanda più difficile è : "chi sei?" Sembra una domanda banale, ma quando la mia terapista me l'ha posta mi sono resa conto di non saper rispondere. E' molto triste.

Per quanto riguarda la manipolazione, ho capito che spesso non ne siete consapevoli, parlando con vari border, spesso si sono resi conto soltanto in terapia.
Manipolazione può voler dire mettere una maschera che è la proiezione dei desideri dell'altro, oppure raccontare un fatto omettendo cose e dando un significato voluto anzichè quello reale, oppure agire sui sensi di colpa dell'altro per avere da lui attenzioni etc..
Per questo tema puoi leggere il thread di Faust, ne abbiamo parlato pure lì.

Per l'abbandono.... La manipolazione ad esempio è un modo per non farsi abbandonare.
Comunque in genere c'è un terrore dell'abbandono, un tale terrore che pure un breve distacco può creare paura. Io ad esempio andavo all'estero per lavoro una settimana e lei la prendeva male. Oppure rincasava e non c'erano i suoi ed aveva paura che l'avessero abbandonata.
L'abbandono è temuto perchè in genere c'è la paura di essere indegni di essere amati e che quindi l'altro ti abbandonerà-
Per evitare l'abbandono si usano tutti i mezzi, pure minacce di suicidio...

Per la rabbia... In quei momenti siete cattive, fate del male senza pietà, colpite con le parole ed a volte anche fisicamente   
Reazioni senza senso davvero...
Avete difficoltà a gestire le emozioni negative e la rabbia appunto.

Per quanto riguarda quanto detto da te prima che chiedi non ho capito, puoi rifare la domanda?

Per il fatto che dall'esterno non si vede, concordo, anche la mia ex sembrava un'altra, poi conoscendola....

Il fatto di non avere una vera identità vostra v agevola secondo me perchè potete mettere tutte le maschere che volete ed adattarvi.

La mia ex ad esempio non aveva principi propri, li prendeva in prestito dall'esterno, per capirsi poteva effettuare una scelta importante per la sua vita dando ascolto ad una frase sentita da un semisconosciuto al bar...

Hai ragione, di argomenti ce ne sono tanti, in realtà quelli che mi piacerebbe approfondire sono abbandono, manipolazoone ( perché io non riesco a capire se lo faccio o meno) e la rabbia, insomma quello di cui parlavi tu prima, l'attaccare per difendersi.
Io non saprei definire il mio grado di geavitá: sono una di quelle persone che all'esterno sembra non avere niente che non va, con le persone che non conosco indosso una maschera, mentre le persone che mi sono più vicine sperimemtano l'altra faccia della medaglia.

Mi piacerebbe sentire la tua opinione in merito agli argomenti cje ti ho detto e anche magari a quello che ho scritto prima.

Lady,
ce ne sarebbero talmente tanti di argomenti...

Diciamo che certi comportamenti schematici sono più o meno comuni a tutti i border, poi però come tutte le persone ognuno è unico e con le sue caratteristiche, ed io aggiungo probabilmente con i suoi gradi di gravità...

Temi ce ne sono troppi: abbandono, condotte pericolose (rapporti con cibo, sesso, gioco etc...), non senso di identità, mancanza empatia, senso di vuoto, bugie, manipolazioni......... Troppi davvero.

Se hai tu un argomento in particolare proponilo...

Beh, che dire...sono io. Uguale. Cioè, sono le stesse cose di cui si lamenta il mio ragazzo: mancanza di pace e tranquillità. L'unica differenza è che le cose che scatenano le mie reazioni non sono tanto parole che io percepisco come giudizi da parte sua, quanto parole che dal mio punto di vista denotano scarsa qualità sensibilità da parte sua e quindi mi feriscono.
Proprio l'altro giorno lui mi ha detto, dopo una litigata, che a volte sembro cattiva. Un minuto prima sono carina e va tutto bene e poi succede una cosa anche piccola e cambio espressione. Questo mi ha detto ed ha aggiunto che mi dovrei guardare in quei momenti. Ti suona familiare?
Ti ringrazio molto per aver condiviso la tua esperienza, mi aiuta molto e mi farebbe piacere se mi raccontassi di più, è utile per me sentire da una persona esterna quali sono I comportamenti distruttivi da correggere.

eh, un lungo elenco !!!

Poi devo dire che andando avanti nella relazione i problemi si sono modificati, alcuni sono spariti altri sono apparsi, è stata una situazione dinamica.

Comunque uno di questi è sicuramente l'impossibilità di avere pace e tranquillità. Praticamente se anche eravamo felici, questo non poteva durare, qualcosa doveva succedere per andare al litigio. Spesso nel parlare c'era qualcosa che lei percepiva come un GIUDIZIO e reagiva (è il vostro meccanismo di difesa primitivo) ed andavamo a litigare perchè lei poi attaccava.
Io magari rimanevo arrabbiato tutto il giorno, lei invece dopo 1 ora era capace di chiamarmi con voce dolce chiamandomi "amoruccio mio...", io mi chiedevo come fosse possibile dopo una furibonda litigata che lei non avesse più niente mentre io ero ancora incavolato nero.
E così ripartivamo, dolcezza.... Litigate e rabbia... Dolcezza.... Rabbia...
Altalena continua, MAI TRANQUILLITà

Il problema è che lei , molti border credo, era molto sensibile e percepiva qualsiasi cosa, lo capiva da un tono di voce, da uno sguardo, da tutto, solo che lo interpretava male e reagiva, pensava sempre che di là ci fosse una persona malvagia che vuole far male, sentiva che qualcosa sarebbe andata storta, era a volte pure paranoide.

Questo era un aspetto ma ce ne erano migliaia... Un altro era l'incapacità di capire l'altro , cioè, io potevo aver avuto una brutta giornata al lavoro ed avere un tono di voce triste, ecco per lei era un qualcosa contro lei; non rispondevi subito ad un sms perchè stavi lavorando? Allora non le volevi bene oppure stavi scrivendo ad un'altra donna....

Insomma mille cose e non solo di questa natura.... Aggiungo PURTROPPO

Visto che tu sei stato con una borderline forse puoi aiutarmi a capire. Io, come molte persone con questo disturbo, ho enormi problemi con le relazioni, specialmente quelle con gli uomini. Per te che eri, per così dire, "dall'altra parte della barricata" quali erano I problemi principali nella relazione?

Eh, ho capito perché sono stato assieme con una persona con tale disturbo ed ho vissuto praticamente in simbiosi con lei.
Ho studiato molto questo disturbo, ho parlato con mite persone che lo hanno, insomma ho una bella esperienza, per questo comprendo.

Però dire come si distingue.... è un'altra storia.

Persino per le persone senza disturbo riconoscere le persone cattive è complicato

Hai ragione, e infatti sono seguita da una terapeuta, però vorrei anche opinioni di chi come me vive con questo disturbo. Hai capito perfettamente cosa volevo dire: spesso non capisco quando sono le altre persone a sbagliare e quando invece sono io a vedere la cattiveria nelle cose avendo reazioni che gli altri considerano esagerate. Io poi rimango a pensare ad una parola o una cosa che mi ha ferito per giorni. Succede anche a te? Secondo te come si fa a capire?

Cara Lady,
Posso provare ad immaginare cosa provi, considera però che certe risposte te le può dare solo un terapeuta esperto.
Qui sul forum puoi trovare opinioni e certo pure consigli, ma per affrontare certe cose, che non sono da sottovalutare occorre farsi seguire da un professionista.

Credo di aver capito cosa intendi, alcune parole e comportamenti degli altri tu li interpreti subito in modo diciamo "avverso" e reagisci di conseguenza. Questo anche se l'intento originale degli altri magari era benevolo....

Grazie cobordy. Ad esempio, come fare a distinguere la realtà dalla mia visione distorta delle cose? Se mi fido delle mie emozioni spesso creo casini. Tutte le mie relazioni vanno a rotoli...sempre per colpa mia dovrei dire a questo punto.

Si vede che sei agitata... cerchi risposte a quali domande?

Qualche risposta...per favore :-(

Si, so che tipo fi forum è:-) uno psichiatra mi ha diagnostico il disturbo bipolare di tipo 2 mentre la mia terapeuta mi ha detto che la mia personalità ha molti tratti borderline.

Stai scrivendo in un forum di un certo tipo, hai già una diagnosi oppure sospetti qualcosa?

Sicuramente quello che scrivo è trito e ritrito: mi sento sola, non capita da nessuno...amici, fidanzato, famiglia...non riesco a comunicare davvero con nessuno e parlare di come mi sento...quando ci provo non capiscono. Io non riesco più a sopportare di vivere con questo dolore perenne che mi sta mangiando viva. Ma quasi sempre faccio finta di niente. Indosso la mia maschera e fingo che sia tutto ok.