Forse mi piace essere borderline

Non penso che mio figlio porti nessun peso, è un bambino allegro, fa amicizia con tutti e siamo molto legati, oltre ad essere molto legato anche ai nonni, l'unica cosa è che gli manca un pò il fatto di non avere un padre vicino e poi che è un pò (a volte un pò molto) disubbidiente, però può darsi che questo possa anche risolversi con l'età, magari è solo molto vivace e non riesce a capire quando è il caso di calmarsi. E poi anche io sono una frana come educatrice perchè io stessa le regole non le ho mai accettate, anche se quando ero piccola ero tranquilla, però non ho mai tollerato l'autorità altrui, e lo stesso il padre, quindi può darsi che abbia ereditato da noi questa caratteristica.

everose ha scritto: Dunque da un lato sono felice e da un lato mi deprimo perchè non posso essere come le altre mamme sposate, senza problemi economici, dove c'è un padre che collabora nell'educazione del bambino, e dove tutto è regolare non come è da me che è solo un gran casino. E' difficile per me essere completamente felice in questa situazione.

senti, se sembrava che volessi fare la moralista del cazzo scusami.
non volevo.
è che io per mio figlio mi porto dentro sensi di colpa grandi come una casa e quindi mi sembra sempre che debbano tutti sentirsi uno schifo come me.
scusami.
non dovevi darmi nessuna spiegazione.
in ogni caso non ti dirò che "sei sicuramente una brava madre" perché, quando qualcuno che non vede che fatica sia da quando mio figlio si sveglia fino a che non va a dormire, mi sento esplodere la testa. e quindi non dirò la stessa frase fatta di circostanza per farti sentire meglio. magari sei una brava madre, magari no. sono affari tuoi. però pensa (lo dico a te, a me, a tutti quelli che hanno i figli e l'hanno fatti senza nessuna certezza a cui appoggiarsi...) che il tuo bambino non ha colpa di quella che sei o delle scelte che fai. è un peso che non deve portare.

Gran parte delle mie disavventure si sono svolte prima di avere mio figlio, che l'ho avuto a 22 anni e la gran parte delle cavolate avevo già smesso di farle. Poi sono stata leggermente meglio, ma solo il fatto di avere mio figlio non mi è comunque bastato per stare bene, perchè comunque essendo ragazza madre e abitando con i miei genitori ho avuto parecchi problemi nella gestione sia di tipo economico essendo prevalentemente disoccupata e sia per quanto riguarda l'interferenza continua nel rapporto con mio figlio da parte dei miei genitori. In più non avevo praticamente amici e avevo comunque il bisogno di confrontarmi anche con altre persone "adulte", non mi è bastato solo il fatto di avere mio figlio, avevo bisogno anche di altro. Comunque sicuramente con mio figlio mi sento meno sola di prima, prima stavo peggio, solo che nel mio malessere non riesco a gestirlo, nel senso che non riesco ad educarlo nel modo giusto e per questo fa un pò tutto quello che vuole e mi cammina praticamente in testa nel senso che non ha nessun rispetto per la mia autorità, sempre che io un'autorità l'abbia mai avuta. Dunque da un lato sono felice e da un lato mi deprimo perchè non posso essere come le altre mamme sposate, senza problemi economici, dove c'è un padre che collabora nell'educazione del bambino, e dove tutto è regolare non come è da me che è solo un gran casino. E' difficile per me essere completamente felice in questa situazione.

leggendo quello che hai scritto, e pur capendo la tua sensazione di "vuoto" adesso che stai bene, mi è venuta spontanea una domanda: ma tuo figlio?
sai, io sono mamma.
e mi ha colpito il fatto che in tutte le tue avventure/disavventure tuo figlio venga menzionato solo di sfuggita.
come mai?

Volevo scrivere questo messaggio nella speranza di ricevere una risposta dal Dott. Pace o da chiunque altro volesse. La mia situazione è un pò complicata, sono borderline, non so da quando, so che per la maggiorparte della mia vita ho avuto qualcosa di diverso dagli altri, quando ero piccola avevo difficoltà a socializzare con le persone, ero molto sola, a 12 anni ho tentato il suicidio. A 13 anni ho iniziato a uscire con ragazzi e ragazze più o meno della mia età ma avevo la tendenza a mettermi con un ragazzo dopo l'altro e a 13 anni ho avuto anche la mia prima volta. Ovviamente mi criticavano per i miei comportamenti quindi stavo male, a volte bevevo, pensavo al suicidio, a periodi mi tagliavo le braccia con una lametta e tentavo spesso di tagliarmi le vene dei polsi. A 17 anni dopo varie relazioni turbolente ho conosciuto un ragazzo di cui mi sono innamorata che faceva uso di droghe e con lui ho iniziato a fare uso di tutto, prima di droghe leggere e poi di pesanti, in quel periodo sono scappata di casa più volte, ho tradito ripetutamente il mio ragazzo, ho fatto cose scandalose per procurarmi i soldi per la droga e anche per pagarmi un posto dove stare quando ero fuori di casa (ho tentato poi nuovamente il suicidio con una boccetta di xanax). A 19 anni ho visto il mio primo psicologo quando sono andata al SERT e lui ha capito qual'era il mio problema anche se non mi ha detto esplicitamente la diagnosi del mio disturbo. Dopo di che ho smesso con le droghe, volevo ricominciare una nuova vita con il mio ragazzo, sposarmi e avere una famiglia, così abbiamo deciso di avere un figlio, solo che quando sono rimasta veramente incinta lui mi ha fatto capire che non aveva intenzione di sposarmi e che me la dovevo arrangiare da sola, oltre al fatto che non aveva nessuna intenzione di smettere con le droghe. Dopo di che in gravidanza ho avuto una depressione tremenda, un pò meno quando è nato mio figlio ma comunque non stavo bene, il giudice dei minori ha ricevuto la mia relazione dello psicologo del sert dove c'era scritto tutto quello che avevo combinato e anche la diagnosi di disturbo borderline e mi ha imposto di farmi seguire da uno psicologo, allora sono andata al centro di salute mentale e lì mi ha seguita una psicologa con cui mi sono trovata bene, un pò meno invece con la psichiatra. Ho avuto poi altre relazioni, uno dei ragazzi con cui sono stata mi ha lasciata e ho minacciato di togliermi la vita con la pistola di mio padre, allora lui che era poliziotto mi ha mandato la polizia a casa e hanno ritirato le armi. Altre relazioni...poi ho conosciuto un ragazzo con cui sto ancora adesso e di cui mi sono innamorata appena conosciuto, il primo periodo mi lasciava in continuazione allora io ho tentato il suicidio tagliandomi le vene, mi sono drogata di nuovo (una volta sola però), ho fatto sceneggiate sotto casa sua con urla ecc., ho lanciato anche un uovo contro casa sua, l'ho denigrato pubblicamente raccontando ad alcuni suoi amici particolari suoi intimi imbarazzanti. Poi mi sono messa con un suo amico per farlo ingelosire quando mi aveva lasciata. Dopo tutto questo macello comunque siamo tornati insieme e stranamente la nostra coppia è da un pò di tempo che è particolarmente stabile e solida. Ma anche tutto il resto della mia vita ora è abbastanza regolare e stabile, non faccio neanche più psicoterapia, prendo solo antidepressivi, sono anni che non tento il suicidio (anche se qualche volta l'ho pensato), dopo quell'ultima volta non ho più toccato droghe, non ho più fatto sceneggiate, sono rimasta assolutamente fedele al mio ragazzo dopo l'ultima riconciliazione (che è stata più di 2 anni fa). Insomma ora potrei quasi sembrare una persona normale, però al di là delle apparenze io a volte sto male, e mi manca non fare più tutte quelle cavolate che facevo prima per stare meno male. Mi manca a volte il mio essere borderline a tutto spiano! Mi sentivo più viva, ora mi sento quasi una nullità e nei momenti di solitudine vorrei fare qualcosa di grandioso, a volte bevo un pò di birra che mi dà la sensazione di tornare ai vecchi tempi, tempi che un pò temo e un pò rimpiango! Perchè mi succede questo? Perchè ho il coraggio di rimpiangere a volte quei momenti schifosi del passato e mi viene la tentazione di riportarli nel presente? Non ci capisco più niente.