Ciao a tutti

Quando ho un attimo di tempo...e quando riesco ad inviare in mess. privato ti rispondo

Ti ringrazio per l'empatia. Comunque riguardo la terapia, per adesso sto seguendo solamente quella farmacologica con delle tirocinanti presso una struttura ospedaliera qui di Roma (stiamo cercando un'alternativa di supporto ai farmaci con qualche collega , essendo la Sapienza a corto di psicologi - all'attuale tutti in pensione!-).
Io purtroppo nella situazione attuale non posso che permettermi l'assistenza pubblica quindi sto aspettando una risposta. Ho fatto recentemente 3 colloqui con una psicologa del CSM che però mi ha dato un out out, chiedendomi di scegliere tra la sua struttura (si sentiva più sicura a fare tutto "in casa") e l'ospedale presso il quale ero già in cura per la terapia farmacologica; nemmeno a dirlo ho optato per la seconda visto che lei era una precaria e a novembre mi avrebbe comunque lasciata. Ho precedenti affini e un'esperienza di due anni (per me ancora ad oggi importante e profonda) con l'analisi jungiana. Devo dire che se potessi tornare indietro però, forse opterei per qualcosa di più "pratico".
Posso chiederti in quanto persona "al di fuori" come hai gestito la situazione nei periodi più duri? Cioè, se ti ha toccato da vicino, cosa ti sarebbe tornato utile che la persona direttamente interessata avesse fatto per cercare in qualche modo di tamponare il "danno"? Scusami per la domanda se troppo intima, mi serve per cercare di affinare la mia di capacità di comprensione dell' "altro", che a suo modo è pur sempre una vittima.
Crepi il lupo e GRAZIE ancora!

Mi spiace molto per quest'ultima "tragedia" ma vedo con piacere che hai un fidanzato "santo" che ti è vicino. Parli di farmaci... ma fai anche terapia, individuale e/o di gruppo ? Io non soffro del disturbo border,ma ho avuto a che fare con una persona che ne soffre. Leggendo qui e guardando altri siti ho capito che una buona terapia può fare molto. Magari riesci a gestire meglio ciò che ti succede. In bocca al lupo !

Ciao a tutti,
sono nuova e sento davvero il bisogno di scrivere. Oggi dopo l'ennesima "tragedia" in casa del mio fidanzato, mi sento proprio persa..mi sento incompresa (non da lui che è davvero un santo!). Io sono sotto psicofarmaci da qualche mese (da dieci anni a fasi alterne - che secondo me non mi hanno fatto granché bene, visto che da bipolare mi sono vista validare una semidiagnosi di "borderline"-) e con queste medicine riesco a stare anche bene, non mi appesantiscono e mi limitano molto nelle fasi aggressivo-(auto)lesionistiche. Però ogni tanto 'sto maledetto mostro esce fuori, non so come contenerlo, e la cosa più aberrante è il disagio e la vergogna di rimettere ogni volta i pezzi al loro posto.
Mi scuso per la pessima scrittura ma davvero sto scrivendo di getto e da "ammaccata" come mi sento adesso.
Questo è un po' un SOS per non sentirmi ancora più sola, per esternare in qualche maniera quello che viene fuori sempre in maniera esplosiva ed errata. Vi ringrazio per la lettura.
Per un benvenuto avrei preferito qualcosa di meno pesante