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Manuale di recupero per codipendenti

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Messaggio  ennesimavittima Lun Mag 12, 2014 7:17 pm

Allora...vi dico anche la mia. Partiamo dal presupposto che la codipendenza è uno stato, e non una patologia (quì non accetto contestazioni, perchè affermato dai professionisti del settore).
cemetere, tu parli di guardare la nostra patologia....ebbene ti riassumo all'osso la mia storia, che è durata meno di un anno (ho anche fatto delle sedute di sostegno psicologico).

Quando ti trovi di fronte a una storia nuova e capita che la situazione familiare del partner sia bruttina e soprattutto qualcosa che non sei abituato a vivere, alzi il livello di tolleranza per amore. Il partner ti sembra una persona equilibrata, si sta bene insieme, empatizza con te tenendo in considerazione i tuoi bisogni e tu cerchi di trovare un equilibrio cercando anche di esserci il più possibile per il partner. Ci si bacia, ci si coccola, si fa squadra, si ride insieme nonostante tutto.

Stai col partner un pò di tempo e tutto va bene. Se non hai visto il film funny games vallo a vedere. Due uomini con modi molto gentili iniziano a fare violenza psicologica togliendo piano piano la speranza a una famiglia che si trova segregata in casa (e successivamente uccisa dal primo all'ultimo membro).
Prova a vederti chiuso in una casa con solo il partner border che con modi gentili ti isola e piano piano prova a farti cambiare modo di pensare e di fare, passando piano piano alla violenza psicologica sempre più conclamata fino anche a quasi quella fisica. Mentre il resto del mondo conosce il partner per una persona lodevole e la tua famiglia non ha la minima idea di quello che stai passando. E tu che provi a ragionare tranquillamente fino ad arrivare a urlare il tuo diritto di libertà. Aggiungici pure il fatto che se non sai che vuol dire borderline non sai nemmeno che diavolo succede. Perchè credi di spiegarti con una persona che percepisce la realtà in modo equilibrato. Chiaramente a un certo punto si capisce che qualcosa non va, si ha rispetto per se stessi e si va via. E quì tutti ci rispettiamo abbastanza e ci vogliamo sufficientemente bene da chiudere la relazione. La sofferenza postuma nasce dal fatto che non è facilmente spiegabile (per chi non conosce la patologia, questo tipo di comportamento). E nasce anche dal fatto che il partner non borderline forza i propri sentimenti (prova a smettere di voler bene a qualcuno a comando e se ci riesci dimmi come fai) razionalizzando l'unica soluzione. Andarsene. Trovati davanti a qualcuno che ti prega con le lacrime dicendo di capire di aver sbagliato, che sta male e che promette che tutto andrà bene. Prova a far un discorso dolce e vediti milioni di insulti a manetta, e poi mi dici chi è che deve guardare quale patologia. Vuoi dirmi che chi ama qualcuno e lo vede cambiare di colpo non prova a tollerare? O a capire? O dobbiamo essere tutti così zen da dire subito, va be ciao e tanti saluti?

Vissuto tutto questo capisci che non hai nemmeno con chi prendertela. Nè col border e nemmeno con te stesso (certo cogli l'occasione per migliorare diverse parti del carattere, ma quì nessuno si è fatto ammazzare diventando un oggetto servile. Tutti quì ci siamo resi conto di un problema troppo grosso e tutti, in modo molto triste, abbiamo chiuso).

Hai ragione su un punto comunque. Sto forum non deve solo essere un posto in cui ci si passa una tazza tra le sbarre. Deve essere anche strumento di confronto e ti ringrazio perchè anche grazie a te ciò sta avvenendo

ennesimavittima

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Messaggio  ALE Lun Mag 12, 2014 3:26 pm

"L'amore mancato, l'amore che nessuno può dare prevede che nemmeno nel "codipendente" ci sia amore.
Mi spiego meglio. Se una persona soffre per l'altro lo aiuta. Se l'altro non accetta il supporto e si diverte a distruggere e a far del male, lo si lascia.
Questo è un atteggiamento sano, il contrario esprime una chiara patologia non un eccessivo amore verso persone disturbate.
La persona dipendente non ama né più né meno della persona borderline: sono due anime ugualmente dannate.
Una persona dipendente non è malsana come un borderline semplicemente perché non esplode facilmente. On n'échappe pas de la machine, si è dipendenti dalla Macchina fin dal primo ruttino ma solo un evento forte può portare alla luce la profonda contraddizione amore verso persone disturbate.
La persona dipendente non ama né più né meno della persona borderline: sono due anime ugualmente dannate.
Dire insicurezza vuol dire tutto o niente, se una persona è in grado di farvi sentire male con gesti e parole- una persona soprattutto a voi cara che non avete conosciuto nella prima decade della vostra vita- allora siete patologici. State soffrendo? Empatizzate con la VOSTRA patologia che ha come metafora una persona ancora più sofferente... ma come base voi."

Cimetière cito alcune frasi estrapolate dalle tue osservazioni :

in estrema sintesi siamo noi le persona sbagliate mi sembra di capire e su qui non ci piove giusto?

FANTASTICO!!!!! io non mi sento un'anima dannata o pseudo malata, io mi sono semplicemente innamorata di una persona che ha dei problemi di personalità e di interrelazione, infarciti da depressione e alcolismo e quindi ti anticipo... ma allora perchè non sei scappata visto che qualcuno ti stava minacciando con il coltello... ndr sono sempre tue parole... perchè è solo li che io sono legittimata ed ho pieno titolo a scappare vero? Quindi se non l'ho fatto qualche problemuccio ce l'ho anche io....

Beh nei sentimenti non funziona cosi', sono rimasta e ti diro' di piu' come dice ennesima vittima quando ho scoperto la patologia sono rimasta ancora e con piu' forza, alla faccia della mancata empatia di noi dipendenti, e perche' mai tu ti chiederai?

Si chiama amore... e se tu hai avuto bisogno di un tale amore per capire che sei malata, lo hai detto sempre tu, dovresti sapere di cosa sto parlando.

A me non frega un cazzo dei miei limiti e ne facevo sinceramente a meno di un'esperienza simile per diventare saggia e/o illuminata.

Io volevo solo vivere serenamente con il mio border perchè è lui l'uomo della mia vita o almeno lo ritenevo tale.

Riesci a comprenderlo questo? Riesci ad empatizzare? O pensi ancora che ci stiamo passando le tazze fra le sbarre?

Se vuoi essermi di aiuto e se lo vorrai naturalmente, cerca di farmi capire, in qualita' di border, cosa provi e cosa hai provato nei confronti del tuo partner dipendente e cosa stai facendo per migliorare e/o per convivere con qs.patologia dal momento che di terapie mi sembra di capire che tu non ne stia facendo.

Grazie della collaborazione.

ALE

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Messaggio  Mister Big Lun Mag 12, 2014 3:16 pm

Le cimetière de la morale ha scritto:
Ciao,
Il siparietto era abbastanza sarcastico, mi faceva ridere come tutti sottolineassero di avere una laurea per specificare la loro validità umana e intelligenza. Io sto studiando eh, ma robe diciamo più inutili al mondo fenomenico... e mi piace giocarci sopra Smile
That's all folks.


Ciao Cimitero!

Io temo che la tua sicurezza in te stessa e la tua fretta di prendere per i fondelli (con sarcasmo, si intende) ti abbia fatto prendere un granchio di quelli colossali: nessuno di noi si vantava di lauree che li avrebbero fatti diventare migliori agli occhi del mondo....proprio il contrario! Si rifletteva come gente che nel mondo del lavoro è rispettata, affermata e di successo, nella vita privata si sia fatta raggirare da persone che, in altre circostanze, avrebbero "sbranato" (lavorativamente parlando, si intende) senza il minimo problema.

Si parlava proprio del fatto che siamo tutti intelligenti, gente colta ma che non è in grado di sostenere un ragionamento che non sia lineare. Siamo intelligenti, non siamo furbi. Sappiamo risolvere integrali tripli, sappiamo imbastire cause difficilissime o far riprodurre i soldi fra loro(nel caso degli amici economisti.... Wink ) ma non sappiamo tutelarci e non sappiamo opporci a delle manipolazioni dei sentimenti.

Tu dici che il nostro modus operandi è dettato da un bisogno d'amore. Certo, ho bisogno d'amore per Dio! Se non avessi bisogno d'amore sarei un robot, ma non in modo patologico. Ti sei mai chiesta perché sono sempre i non border a chiudere la relazione?
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Messaggio  Le cimetière de la morale Lun Mag 12, 2014 12:27 pm

Fede ha scritto:Concordo con quello che dici. Penso infatti che la maggior parte delle persone di queste forum dopo aver capito la patologia o comunque qualcosa che non andasse, hanno chiuso la relazione malata. Magari qualcuno ha perseverato ed ha impiegato più tempo ma il risultato è identico.

Vorrei farti una domanda alla luce della tua esperienza. Io non ho avuto la possibilità di aiutarlo perchè lui non è consapevole del suo disturbo. Devo dire che qualche appunto lo farei sulla sua famiglia che, per liberarsi dall'onta di un disturbo in famiglia, attribuiscono il "brutto carattere" ai segni zodiacali. Penso che non c'è nient'altro da aggiungere. E qui, ora ci vuole, parliamo di docenti universitari. Giusto per confermare la tesi che non sono studiare ma neanche insegnare all'università serve a un cazzo. Come si dice a Oxford. Laughing 

Ti volevo chiedere, la terapia o qualsiasi altra cosa tu abbia fatto alla luce di questa nuova consapevolezza, ti ha aiutata, in primis per te stessa, ma anche nella relazione che stavi vivendo? Ovviamente ogni storia è a sè, ma un pò mi è rimasto questo dubbio rispetto alla mia storia, anche se in fondo penso sia andata meglio così.

Ciao Fede, se ti rispondo fra qualche ora, ora sono iper di fretta Smile
Ti premetto che non ho una via, le mie consapevolezze derivano da mille fattori.

p.s. la roba dei segni mi ha fatto morire.

ciao Very Happy 
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Messaggio  Fede Lun Mag 12, 2014 12:24 pm

Concordo con quello che dici. Penso infatti che la maggior parte delle persone di queste forum dopo aver capito la patologia o comunque qualcosa che non andasse, hanno chiuso la relazione malata. Magari qualcuno ha perseverato ed ha impiegato più tempo ma il risultato è identico.

Vorrei farti una domanda alla luce della tua esperienza. Io non ho avuto la possibilità di aiutarlo perchè lui non è consapevole del suo disturbo. Devo dire che qualche appunto lo farei sulla sua famiglia che, per liberarsi dall'onta di un disturbo in famiglia, attribuiscono il "brutto carattere" ai segni zodiacali. Penso che non c'è nient'altro da aggiungere. E qui, ora ci vuole, parliamo di docenti universitari. Giusto per confermare la tesi che non sono studiare ma neanche insegnare all'università serve a un cazzo. Come si dice a Oxford. Laughing 

Ti volevo chiedere, la terapia o qualsiasi altra cosa tu abbia fatto alla luce di questa nuova consapevolezza, ti ha aiutata, in primis per te stessa, ma anche nella relazione che stavi vivendo? Ovviamente ogni storia è a sè, ma un pò mi è rimasto questo dubbio rispetto alla mia storia, anche se in fondo penso sia andata meglio così.

Fede

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Messaggio  Le cimetière de la morale Lun Mag 12, 2014 12:22 pm

Finisco di rispondere agli altri due post, anche se sono sfoghi.

Soprattutto quello di Fede, hai scritto una frase bellissima.
Sei rimasta intrappolata nei sogni, nel bisogno. Hai la possibilità di migliorare come persona, di riuscire a capire questi limiti... e non vi vuole un Buddha per vivere almeno decentemente.

io la vederei come un'occasione di saggezza, esattemtne come vedo io il mio percorso altalenante.

Comunque, un saluto a tutti.
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Messaggio  Le cimetière de la morale Lun Mag 12, 2014 12:16 pm

ennesimavittima ha scritto:Allora...lasciamo stare il siparietto semiserio della laurea in cui è vero che ce l'hanno tutti e l'intelligenza e capacità logiche non vengono dai titoli di studio (o almeno non solo).
È anche vero che chi più e chi meno siamo stati nello stato di codipendenza, ma tutto ciò non è così scontato come lo esprimi tu. Ma chiediamoci da dove viene. In alcuni casi è una tendenza causata dall insicurezza. In altri casi è il border in questione (quello inconsapevole di patologia...ho conosciuto diverse persone border in questo forum che personalmente stimo molto) a creare lo stato di codipendenza inducendo sensi di colpa. Facendo sentire la gente sbagliata e cattiva, dopo averla isolata dal resto del mondo. Andiamo quindi al pensiero dicotomico che attribuisci anche ai codipendenti. Vedere la propria o il proprio partner border come dolce e spietato si avvicina molto alla realtà delle cose. Sono dati oggettivi di comportamento. Nel mio caso bastava na minchiata (e perdonami il francesismo) per farle provare un odio indescrivibile. E per ultimo chiarisco pure un altro concetto. Ci attribuisci una mancata empatia per la patologia. Ebbene non è così (da ciò che ho letto qui in questo forum). Io personalmente non conoscevo la malattia per cui non sapevo nemmeno dove stesse il problema, dando tutte le colpe a me stesso (quando sei isolato e senti solo il suo parere che ti denigra e lo fa con frasi di senso compiuto e rigirandoti tutto ciò che dici senza cambiare una minima parola ma cambiando il senso di queste ultime...). Una volta compresa la patologia (fortuna che conoscevo un amico che aveva già passato una situazione simile) ho empatizzato, o almeno c ho provato. Non sai quanto mi è costato non sentirla il giorno del suo compleanno, sapendo che per lei era la cosa migliore dato il suo bisogno di denigrarmi per pensare di aver perso solo un idiota. E non sai quante cose le avrei voluto dire e non ho potuto perche l avrebbero fatta entrare in un vortice di emozioni e caos. Questo forum serve come sfogo. Da entrambe le parti. Anche io ho sbagliato con la mia border, nessuno è un santo. E forse i miei errori sono pure piu autentici dei suoi (per lo piu inconsapevoli), ma credimi non è questione di dare etichette a nessuno. Si sta solo male e ci si sfoga.

(Scusatemi la forma sia del post di prima che di questo che verr°: scrivo di fretta per il tempo limitato)

Ciao,
Il siparietto era abbastanza sarcastico, mi faceva ridere come tutti sottolineassero di avere una laurea per specificare la loro validità umana e intelligenza. Io sto studiando eh, ma robe diciamo più inutili al mondo fenomenico... e mi piace giocarci sopra Smile
That's all folks.

Tornando alle cose serie: il fatto che sia scontato o meno è soggettivo. Per me è scontato non associare la parola bisogno con amore ma capisco il tuo punto di vista.
Il pensiero ambivalente ha sempre una verità, anche nei casi più folli... è la dose che fa il veleno, in questo caso l'emozione eccessiva e il carico di dolore che il "borderline" si porta dietro.
Non ho detto che manca empatia per la patologia, manca empatia per la persona e per la relazione. E per voi stessi, ovviamente.
Dire insicurezza vuol dire tutto o niente, se una persona è in grado di farvi sentire male con gesti e parole- una persona soprattutto a voi cara che non avete conosciuto nella prima decade della vostra vita- allora siete patologici. State soffrendo? Empatizzate con la VOSTRA patologia che ha come metafora una persona ancora più sofferente... ma come base voi.

Per il resto: lo sfogo ci sta, ma un forum può essere anche qualcosa di più che passare la tazza tra le sbarre.
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Messaggio  Le cimetière de la morale Lun Mag 12, 2014 12:01 pm

ALE ha scritto:Benvenuta,

                 cimetière, e mi fermo qui, non aggiungo de la morale.

Nessuno all'interno di questo forum ha la pretesa di emettere condanne e giudizi, bensì racconta la sua esperienza e porta a fattor comune la sua storia personale per condividere con gli altri un dolore che anche tu hai il diritto di rispettare. Dolore di persone che hanno vissuto e magari tuttora vivono relazioni malate e che si cela dietro ogni storia indipendentemente dai ruoli che ognuno riveste e delle dinamiche intercorse e succedutesi nelle relazioni, senza velleità di ergersi a giudice perche' qui ti ripeto nessuno vuole demonizzare, categorizzare o ghettizzare qualcun'altro.

Non ci sono buoni e cattivi, qui se lo hai capito nessuno polemizza e nessuno fa guerre, ci si confronta e basta, nella speranza di essere di sollievo per gli altri in un'ottica di condivisione reciproca di problematiche ed esperienze comuni, perchè ti posso assicurare che tu, nella parte di border hai citato " ho una diagnosi border line pluri ribadita" cio' significa che qualcuno te l'ha fatta, molto probabilmente qualche specialista, purtroppo invece noi dipendenti l'abbiamo scoperta a spese nostre e sulla nostra pelle ... e le ferite bruciano ancora e chi è guarito, ammesso e non concesso che lo sia, ne porta e ne portera' per sempre le cicatrici, per non parlare dello sgomento quando ci siamo accorti che le persone che amavamo e amiamo hanno questo disturbo.

Se siamo vittime, siamo vittime di un amore malato e mancato, e certo che si, abbiamo desiderio di amore e su questo sono d'accordo con te, ma di un amore sano e giusto, dove sia possibile camminare insieme senza prevaricazioni di sorta ne' sofferenze disumane.

Bene tu dici di non essere laureata, e quasi te ne vanti,  viceversa noi dipendenti nei vari post abbiamo scoperto di essere laureati, ma  è stato del tutto casuale e questo e' stato uno spunto per effettuare delle riflessioni tout court,  ma sicuramente tutto ciò non ci ha condotto a delle conclusioni definitive.

Quindi nessuno di noi è piu' intelligente di altri, non è una laurea che fa la differenza, e la mia anzi la nostra non è retorica, ma semplicemente un tassello in più per me e gli altri per comprendere, per capire, per dare un senso alla nostra sofferenza.


Se poi tu affermi che noi siamo dipendenti dalla dipendenza e non dalla persona border, e qui parlo per me, ti posso dire NO AMICA MIA NON E' PROPRIO COSI', perchè io ho avuto altre storie sentimentali,  di cui una durata diciassette anni peraltro finita, ma non ha avuto sicuramente l'impatto ed il carico di sofferenza di quella vissuta con il mio border per circa sette mesi...capisci che c'e' una bella differenza.

Io so solo che il pensiero di questa persona è costante; è la prima persona a cui penso quando mi sveglio e l'ultima a cui penso quando mi addormento.

Per concludere ognuno porta la sua croce, si è vero, noi dipendenti l'abbiamo portata e tuttora la portiamo...tu dici io porto una piuma, beh mi fa piacere per te che tu porti una piuma.

Che un giorno possa arrivare a dire anche io,  come gli altri dipendenti di qs.forum, che reggiamo solo il peso di una piuma... e se mai arriverà quel giorno, me lo auguro vivamente, ti posso assicurare che tutti noi lo festeggieremo e ti inviteremo ad unirti a noi!!!!!!!!!

Buona giornata  Laughing 






Ciao e grazie per il benvenuta Smile

Vado con ordine. Il mio nick è un film, de la Morale puoi metterlo Very Happy 

Benché sia spiacevole, non credo che nessuno al mondo possa riuscire a non fare le cose che "nessuno vuole fare" in questo forum. Mi riferisco al giudicare, ghettizzare ecc.
In un certo senso, soprattutto se si sta male e nei limiti, mettere etichette serve per la comprensione, per il dialogo e per sfogarsi (ovviamente senza esagerare).
Non criticavo questo, quanto l'impossibilità di cogliere i propri problemi sotto agli (ovvi) squilibri del proprio compagno/compagna.

Sono borderline ma l'ho scoperto perché sono stata con un codipendente Very Happy come vedi è una dinamica simile. Se non avessi mai avuto una relazione avrei continuato a non avere diagnosi.
Sul concetto di amore non concordo.
L'amore mancato, l'amore che nessuno può dare prevede che nemmeno nel "codipendente" ci sia amore.
Mi spiego meglio. Se una persona soffre per l'altro lo aiuta. Se l'altro non accetta il supporto e si diverte a distruggere e a far del male, lo si lascia.
Questo è un atteggiamento sano, il contrario esprime una chiara patologia non un eccessivo amore verso persone disturbate.
La persona dipendente non ama né più né meno della persona borderline: sono due anime ugualmente dannate.

Una persona dipendente non è malsana come un borderline semplicemente perché non esplode facilmente. On n'échappe pas de la machine, si è dipendenti dalla Macchina fin dal primo ruttino ma solo un evento forte può portare alla luce la profonda contraddizione amore-bisogno-dipendenzaossessiva.


Sulla laurea: non ho detto di non essere laureata, ho solo fatto una battuta sulle lauree in ingegneria ecc Very Happy Anche il titolo della canzone era una premessa da intendere " non sono seria, prendete con le pinze ciòche dico".
Insomma, il solito sarcasmo per attaccare bottone in questo forum.

Ad ogni modo, ti risaluto e ti riringrazio Wink 





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Messaggio  Fede Lun Mag 12, 2014 11:10 am

Cimitière,
intanto penso che il tuo intervento comunque per tutti può essere uno spunto di riflessione, in questo periodo in cui (purtroppo ma forse anche per fortuna) ci si sta guardando dentro e non si sta guardando soltanto l'altro.

Per me considerare l'altro border vuol dire pensare una persona che può reagire ad un tuo commento o frase o con un sorriso o con uno sguardo gelido come se ti volesse uccidere con una possibilità di prevedere l'una o l'altra reazione dal lancio di una moneta. Uscire pensando che può essere una giornata meravigliosa o trasformarsi in tragedia perchè un tizio altro, ti ha incrociato lo sguardo. Scoprire, dopo anni, che quella sera in cui ti ha fatto una scenata di gelosia urlandoti offese e spingendoti violentemente dall'auto, stava pensando che il giorno dopo sarebbe partito con la ex in vacanza. E' vero che ognuno ha la sua storia e ogni persona è diversa. Ma per me border è questo e ovviamente mi sono fermata negli esempi perchè potrei scrivere tutto il giorno.

Però su un punto devo darti ragione. Io prima ancora che con lui sono arrabbiata con me stessa. Perchè se sono rimasta intrappolata lo sono stata nei miei sogni, nei miei desideri e anche nei miei bisogni. Però penso che questi sono degli ingredienti che fanno parte ed esistono in tutte le relazioni. Che in queste relazioni, questi aspetti siano stati predominanti e direi "accecanti" per non volere vedere, per negare, io lo ammetto. Ricordo chiaramente alcune situazioni in cui dopo alcuni exploit suoi, pensavo "No, cazzo allora è vero folle!!!" perchè si, questo pensavo...ma lo pensavo con un senso di tristezza per me, non per lui, perchè vedevo svanito il mio sogno. Attenzione, il mio sogno comunque era quello di stare con lui perchè io volevo stare proprio con lui. Però IO, oltre che lui, ho superato il limite. Della sopportazione, della tolleranza, del rispetto verso me stessa. Forse è più semplice e automatico essere arrabbiati verso l'altro o è solo un modo per mantenere alta la guardia abbassata troppe volte. Io le penso come fasi di un percorso che punta all'indifferenza verso l'altro e all'accettazione di quello che mi è successo come occasione di crescita per la mia vita. Non so quanto tempo ci vorrà, certo anche pensare che l'altro magari ti ha archiviato e ha ricominciato la sua danza con un'altra persona un pò fa rosicare, però se così non fosse non starei neanche qui a scrivere.

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Messaggio  Proprioio Lun Mag 12, 2014 11:08 am

Si, ci si sfoga e in qualche modo ci si aiuta. Anche io ho scoperto che il mio ex compagno era borderline solo dopo che sono entrata in terapia io: la mia era una reazione normale a un comportamente che normale non era. Aiuta vedere che non siamo soli in questa esperienza, aiuta sapere che ci sono persone che sono uscite dalla dipendenza e borderline che combattono per imparare a convivere con il loro disturbo. Si, sicuramente ho contribuito anche io con le mie insicurezze a permettergli di farmi quel che mi ha fatto. La fame d’amore annebbia la vista e I sensi. Non penso che il fatto di aver studiato o meno faccia una differenza. L’ambito dei sentimenti prescinde da titoli e qualificazioni: lui é un uomo molto intelligente, sensibile, anche bello ma neanche io sono da buttare: )quel che stupisce è il convivere di due personalità separate e tanto diverse: la sensibilità estrema che li porta all’insensibilità per la sofferenza altrui. So che non lo fa apposta ma non é che io per questo soffra di meno al suo comportamento. Se ne e andato ancora convinto che fosse colpa mia: é questo che io faccio fatica ad accettare. Ma é anche vero che se si ama davvero ci si mette in gioco. Mi domando quindi se mi abbia davvero mai amata, o se anche quello che lui chiamava amore fino a una settimana prima di piantarmi, in realtà non fosse altro che un sintomo della sua malattia. Certo é che sapere che ci sono altri nella mia situazione, aiuta. Aiuta perchè non é solo la fine di una storia d’amore, ma di un amore malato. E penso che solo quelli che ci passano possano davvero comprendere. Mi sento meno sola quando scrivo e leggo qui.

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Messaggio  ennesimavittima Lun Mag 12, 2014 10:09 am

Allora...lasciamo stare il siparietto semiserio della laurea in cui è vero che ce l'hanno tutti e l'intelligenza e capacità logiche non vengono dai titoli di studio (o almeno non solo).
È anche vero che chi più e chi meno siamo stati nello stato di codipendenza, ma tutto ciò non è così scontato come lo esprimi tu. Ma chiediamoci da dove viene. In alcuni casi è una tendenza causata dall insicurezza. In altri casi è il border in questione (quello inconsapevole di patologia...ho conosciuto diverse persone border in questo forum che personalmente stimo molto) a creare lo stato di codipendenza inducendo sensi di colpa. Facendo sentire la gente sbagliata e cattiva, dopo averla isolata dal resto del mondo. Andiamo quindi al pensiero dicotomico che attribuisci anche ai codipendenti. Vedere la propria o il proprio partner border come dolce e spietato si avvicina molto alla realtà delle cose. Sono dati oggettivi di comportamento. Nel mio caso bastava na minchiata (e perdonami il francesismo) per farle provare un odio indescrivibile. E per ultimo chiarisco pure un altro concetto. Ci attribuisci una mancata empatia per la patologia. Ebbene non è così (da ciò che ho letto qui in questo forum). Io personalmente non conoscevo la malattia per cui non sapevo nemmeno dove stesse il problema, dando tutte le colpe a me stesso (quando sei isolato e senti solo il suo parere che ti denigra e lo fa con frasi di senso compiuto e rigirandoti tutto ciò che dici senza cambiare una minima parola ma cambiando il senso di queste ultime...). Una volta compresa la patologia (fortuna che conoscevo un amico che aveva già passato una situazione simile) ho empatizzato, o almeno c ho provato. Non sai quanto mi è costato non sentirla il giorno del suo compleanno, sapendo che per lei era la cosa migliore dato il suo bisogno di denigrarmi per pensare di aver perso solo un idiota. E non sai quante cose le avrei voluto dire e non ho potuto perche l avrebbero fatta entrare in un vortice di emozioni e caos. Questo forum serve come sfogo. Da entrambe le parti. Anche io ho sbagliato con la mia border, nessuno è un santo. E forse i miei errori sono pure piu autentici dei suoi (per lo piu inconsapevoli), ma credimi non è questione di dare etichette a nessuno. Si sta solo male e ci si sfoga.

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Messaggio  ALE Lun Mag 12, 2014 9:57 am

Benvenuta,

cimetière, e mi fermo qui, non aggiungo de la morale.

Nessuno all'interno di questo forum ha la pretesa di emettere condanne e giudizi, bensì racconta la sua esperienza e porta a fattor comune la sua storia personale per condividere con gli altri un dolore che anche tu hai il diritto di rispettare. Dolore di persone che hanno vissuto e magari tuttora vivono relazioni malate e che si cela dietro ogni storia indipendentemente dai ruoli che ognuno riveste e delle dinamiche intercorse e succedutesi nelle relazioni, senza velleità di ergersi a giudice perche' qui ti ripeto nessuno vuole demonizzare, categorizzare o ghettizzare qualcun'altro.

Non ci sono buoni e cattivi, qui se lo hai capito nessuno polemizza e nessuno fa guerre, ci si confronta e basta, nella speranza di essere di sollievo per gli altri in un'ottica di condivisione reciproca di problematiche ed esperienze comuni, perchè ti posso assicurare che tu, nella parte di border hai citato " ho una diagnosi border line pluri ribadita" cio' significa che qualcuno te l'ha fatta, molto probabilmente qualche specialista, purtroppo invece noi dipendenti l'abbiamo scoperta a spese nostre e sulla nostra pelle ... e le ferite bruciano ancora e chi è guarito, ammesso e non concesso che lo sia, ne porta e ne portera' per sempre le cicatrici, per non parlare dello sgomento quando ci siamo accorti che le persone che amavamo e amiamo hanno questo disturbo.

Se siamo vittime, siamo vittime di un amore malato e mancato, e certo che si, abbiamo desiderio di amore e su questo sono d'accordo con te, ma di un amore sano e giusto, dove sia possibile camminare insieme senza prevaricazioni di sorta ne' sofferenze disumane.

Bene tu dici di non essere laureata, e quasi te ne vanti, viceversa noi dipendenti nei vari post abbiamo scoperto di essere laureati, ma è stato del tutto casuale e questo e' stato uno spunto per effettuare delle riflessioni tout court, ma sicuramente tutto ciò non ci ha condotto a delle conclusioni definitive.

Quindi nessuno di noi è piu' intelligente di altri, non è una laurea che fa la differenza, e la mia anzi la nostra non è retorica, ma semplicemente un tassello in più per me e gli altri per comprendere, per capire, per dare un senso alla nostra sofferenza.


Se poi tu affermi che noi siamo dipendenti dalla dipendenza e non dalla persona border, e qui parlo per me, ti posso dire NO AMICA MIA NON E' PROPRIO COSI', perchè io ho avuto altre storie sentimentali, di cui una durata diciassette anni peraltro finita, ma non ha avuto sicuramente l'impatto ed il carico di sofferenza di quella vissuta con il mio border per circa sette mesi...capisci che c'e' una bella differenza.

Io so solo che il pensiero di questa persona è costante; è la prima persona a cui penso quando mi sveglio e l'ultima a cui penso quando mi addormento.

Per concludere ognuno porta la sua croce, si è vero, noi dipendenti l'abbiamo portata e tuttora la portiamo...tu dici io porto una piuma, beh mi fa piacere per te che tu porti una piuma.

Che un giorno possa arrivare a dire anche io, come gli altri dipendenti di qs.forum, che reggiamo solo il peso di una piuma... e se mai arriverà quel giorno, me lo auguro vivamente, ti posso assicurare che tutti noi lo festeggieremo e ti inviteremo ad unirti a noi!!!!!!!!!

Buona giornata  Laughing 




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Manuale di recupero per codipendenti - Pagina 9 Empty Chacun porte sa croix, moi je porte une

Messaggio  Le cimetière de la morale Lun Mag 12, 2014 2:01 am

... plume  Very Happy 

Doverosa premessa.

Ho una diagnosi borderline pluri ribadita, non sono una dipendente né una vittima né una laureata in ingegneria/economia/giurisprudenza (di quest'ultima caratteristica ne vado fiera Laughing ).
Ma mal sopporto il vittimismo in ogni sua forma.
Essere vittima di una persona è, parafrasando in maniera giovanile le semprepiùtrendy filosofie new age, una emerita cazzata.

Una persona codipendente è dipendente dai SUOI problemi e ha bisogno di un carnefice anche per non affrontarsi.
Le citatissime nemiche" svalutazione" e "idealizzazione" sono ben presenti in questi post: da un lato parlate di ex stragnocchi e stra affascinanti e dall'altro demonizzate i vostri mostri casalinghi con marchio borderline.
Ok, sarà vero, ma vi siete mai chiesti cosa voglia dire essere borderline? Direi nulla. Non esiste essere qualcosa, sono queste categorie che continuate ripetere come dei mantra per non capire, per non affrontare voi stessi.
Siete dipendenti dalla dipendenza non dalla persona.
Desiderate Amore esattamente come i vostri nemici ma nessuno di voi nota il totale solipsismo di queste relazioni.

Scusate lo sfogo, mi sembra evidente che i meccanismi malati ci sono da ambo i lati.
Ed è inutile dire "io sono intelligente perché ho una laurea" (porco cane ce l'hanno TUTTI una laurea) oppure vomitare addosso lodi e bestemmie se non capite che i problemi di sofferenza sono sempre individuali ( a meno che uno non vi minacci con un coltello, in quel caso scappare è la soluzione giusta).

Senza polemica, per carità Very Happy 
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Messaggio  ennesimavittima Sab Mag 10, 2014 6:28 pm

Cleo patra, a mio modo di vedere sei invece fortunella in questa disgrazia. Tra le cose da dimenticare non c'è l'aspetto fisico del tizio in questione.

ennesimavittima

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Messaggio  cleo patra Sab Mag 10, 2014 12:56 pm

[quote="ALE"]Cleo..... Ma che sfiga :-))))

:-))))
Come dice ennesima, forse sono un po' nerd...

cleo patra

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Messaggio  ALE Ven Mag 09, 2014 9:52 pm

Cleo..... Ma che sfiga :-))))

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Messaggio  cleo patra Ven Mag 09, 2014 9:22 pm

Il mio ex border non è uno strafigo anzi è bruttarello, pelato e con la pancia.... intelligente ma ha smesso di studiare dopo la terza media...

cleo patra

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Messaggio  ennesimavittima Ven Mag 09, 2014 9:08 pm

Si, questo è un problema serio. Personalmente non riesco a vederne una più bella in giro

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Messaggio  cobordy Ven Mag 09, 2014 8:56 pm

Cavolo ma stile border son tutti fighi e fighe pazzesche?? Ahah
Anche la mia ex di una bellezza disarmante e molto disinibita sessualmente, potete immaginare che razza di collante sia una cosa di questa portata

cobordy

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Messaggio  david jared Ven Mag 09, 2014 8:25 pm

La mia ex era molto bella , non mi spiego infatti come ora possa andare con un ragazzo bruttissimo..ma piu che altro erano la dolcezza e la sensibilità ( finte direi ora) ad attrarmi

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Messaggio  Fede Ven Mag 09, 2014 7:23 pm

Anche il mio ex è un bell'uomo e devo dire che purtroppo l'intesa sessuale ha avuto un ruolo di collante non indifferente. Ma non era solo quello. Per me rappresentava un "ideale" rispetto a tanti aspetti di sè, la creatività, l'energia e tanto altro. Quello che mi ha attratto è stato quello che ho interpretato inizialmente come "essere diretto", aspetto che invece era poi "incapacità di controllo" in forma soft. Non so se ho usato solo la testa. Penso che abbia giocato anche il desiderio di avere una storia seria dopo alcune avventure banali, e lui era lì pronto a darmi tutto quello che volevo. Per questo mi sono attaccata a questo sogno con le unghie e con i denti. Nonostante la realtà mi venisse addosso con la sua bruttura e la sua violenza. Ovviamente laureati e professionisti tutti e due. Per quanto possa valere.

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Messaggio  ennesimavittima Ven Mag 09, 2014 2:19 pm

È vero quanto dice mister big. La capacità di razionalizzazione ci mette nei guai dentro una relazione malata (portandoci anche a pensare che sia tutta colpa nostra), ed aiuta invece quando ne usciamo fuori una volta aver compresa la patologia. Ma la parte complicata è l'amore. E quello ci da una botta in testa e non si capisce piu niente. Non si smette di amare a comando. Smettere di voler bene a qualcuno è complicato, e spesso non vogliamo neanche farlo. Possiamo essere risentiti e arrabbiati, ma queste sono emozioni, non sentimenti. E per citare un certo cantautore... Pioggia e sole abbaiano e mordono, ma lasciano il tempo che trovano

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Messaggio  ALE Ven Mag 09, 2014 11:18 am

CIAO A TUTTI

CONCORDO CON ENNESIMA VITTIMA. IN EFFETTI ANCHE IL MIO BORDER E' BELLISSIMO. SI FORSE BISOGNA SEGUIRE L'ISTINTO E SCAPPARE FINCHE' SIAMO IN TEMPO. MA POICHE' IO FORSE MI SONO VERAMENTE INNAMORATA PER LA PRIMA VOLTA A QUASI 50 ANNI PRORIO DEL MIO BORDER MI SONO VOLUTAMENTE E GIUSTAMENTE LASCIATA TRASCINARE DAI SENTIMENTI .... ERA COSI' BELLO VENIRE IN CONTATTO CON LA MIA PARTE EMOTIVA, IO CHE SONO COSI' RAZIONALE, CONTROLLATA, FREDDA, MISURATA..... L HO DETTO ANCHE IN UN POST PRECEDENTE IO DI LUI HO AMATO IN PRIMIS LA BELLEZZA POI LA SUA PAZZIA, IL SUO ESSERE SOPRA LE RIGHE ... COSI' DIVERSO DA ME... QUANDO MI SONO RESA CONTO CHE LA MALATTIA DI CUI SOFFRIVA ERA COSI' DEVASTANTE ORMAI ERO FRITTA....

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Messaggio  ennesimavittima Ven Mag 09, 2014 9:49 am

Hai ragione. La mia non mi tradiva ma i suoi attacchi di rabbia e piccole cose mi davano dei segnali che io non ascoltavo. Prima perché mi sembravamo di poco conto ma poi vedevo chiaramente che qualcosa non andava. Giustificavo tutto perché in passato aveva sofferto con un ex e perso anche un genitore quando ci siamo conosciuti...fu questo a farmi giustificare tutto, compreso il fatto che lei è bellissima

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Messaggio  Mister Big Ven Mag 09, 2014 9:35 am

Ragazzi miei,

avete notato una cosa: siamo ingegneri, avvocati, economisti.....o comunque sia gente di cultura a cui piace ed è abituata a far girare alla grande il cervello. Abbiamo tutti un QI parecchio alto. Abbiamo vite sociali che sembrano soddisfacenti, ma allora perché siamo finiti in queste situazioni?

Secondo me è perché usiamo la testa ma non usiamo il cuore, l'istinto. Siamo così abituati a ragionare con la testa che non sappiamo più seguire i segnali che il nostro istinto (la nostra "pancia") ci lancia. Io ho seguito 2 volte questi segnali e in entrambi i casi ho smascherato le macchinazioni, i tradimenti e le porcate che faceva la mia ex alle mie spalle. Badate bene, sono riuscito a farlo solo perché il mio istinto urlava tipo il Sergente Hartmann in full metal jacket....non potevo ignorarlo!

Pensateci: avete mai seguito veramente le vostre intuizioni e il vostro istinto di fronte alle macchinazioni dei vostri border? E, se sì, li avete smascherati?

il cuore ha ragioni che la ragione non conosce.......se avessi ascoltato Pascal!!!!
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