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Fede_incammino
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Messaggio  vessilla Gio Apr 09, 2015 12:15 am

Ciao Fede_incammino... sul punto "demonizzazione", in ordine sparso:

condivido che ognuno è responsabile per sé e per le proprie azioni al di là di ogni condizione in cui si ritrova, diagnosticabile border ai sensi dell'n-simo Dimmi Subito la Malattia, non border, occidentale, apolide, ecc.; e non si tratta di una scelta ma di un dato di fatto. Poi uno può cercare o meno di capire fin dove si ramificano le sue responsabilità o sbattersene, provare o meno a modificare le proprie azioni di conseguenza, ecc. ecc.

il mio ex funziona in modo talmente diverso da me, nonostante siamo apparentemente due persone molto compatibili e simili (per citarti Smile ), che ho dovuto imparare l'equivalente del dialetto cinese di una remota provincia rurale per iniziare a capirci qualcosa. Border o non border. Infelicità nel mondo? Cercare delle vere medicine? Dare gioie ad altri esseri umani? Assumersi la responsabilità? Stai parlando in altre lingue, di altri mondi! Che esistono e che non sempre si comprendono. Cercare di sbrogliare le matasse altrui è un bel modo per restare attaccati al proprietario della matassa (e io sono ancora attaccata alla matassina)

Questa è per sdrammatizzare: se dovesse capitare l'occasione, ti prego non provarci mai con me con l'argomentazione infelicità nel mondo. Si presenta anche nelle varianti del "poteva andarti peggio, guarda quegli altri" (ma io guardo sempre a chi sta meglio, perché sono ambiziosa), "cosa soffri di depressione che sei bello e ricco" (partita persa per abbandono del campo) e, versione gastronomica, "sei vegetariana? con tutti i problemi che ci sono nel mondo tu ti preoccupi degli animali/con tutta la gente che muore di fame tu sprechi la carne?" (di solito a quel punto sfodero la mia faccia più angelica e rispondo "in effetti, ora che mi ci fai pensare, il prossimo Natale imbusto una bistecca e la spedisco a un bambino abusato e affamato, grazie del suggerimento").
No davvero, a livello emotivo a me non si smuove nulla se non che mi irrito per l'illogicità argomentativa Smile scusa ma stasera sono un po' incarognevole.

Per tornare nel tracciato, anche a me scoccia, ma tanto, essere "demonizzata" dal mio ex. Io??? lasciarmi addossare colpe che sono stracerta di non avere? Chiudere con lui che spaccia la versione "brutta, cattiva, colpevole"??? Quante discussioni ho riacceso, quando lui se le era chiuse con "Sei stata brutta! Ma adesso vieni qui che mi sei mancata tanto", perché non accetto più questo stravolgimento della realtà. Quante volte io ho provato a dire a lui "tu non stai capendo, come staresti tu se...?". E' un tentativo di far empatizzare? E' un fare la vittima? Ma soprattutto, giurerei che questo stesso discorso vale, rigirato su di lui, col mio ex. Lui??? lasciarsi addossare colpe che è stracerto di non avere? Permettermi di stravolgere la realtà? Sono io che "non lo sto capendo!" come starei io se...? Insomma... non so se mi sono spiegata... Smile

vessilla

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Messaggio  Fede_incammino Mer Apr 08, 2015 9:09 pm

Non è il mio caso nel senso che, oggettivamente, tolte le "sovrastrutture", io e lui siamo due persone molto compatibili e simili, anche ora che non siamo più insieme. Se lui in pratica non avesse questo disturbo che lo fa scappare e distruggere, saremmo stati proprio oggettivamente due persone che insieme potevano costruire qualcosa. Questa qui invece non me lo spiego proprio come ci sia finito... Diciamo che è il prototipo di femminilità che lui ha sempre criticato aspramente....

Sulla questione rabbia-energia-trasformazione..... Bella la tua osservazione, si, giusto... Sono d'accordo...

Su Freud....... Io amo Jung..... :p

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Messaggio  Orchite Mer Apr 08, 2015 8:27 pm

Fede_incammino ha scritto:Si, sono assolutamente d'accordo sulla parte dell'eliminazione sia degli aspetti svalutativi che di quelli idealizzanti. Non era il mio caso, ma è vero che ho visto border spaziare tra tipologie di partner agli antipodi quasi, plasmandosi e plasmando... In una ricerca di identificazione del Sé mancante. Il classico "non sa cosa vuole"....

Per curiosità, come fai a dire che non era il tuo caso? Lo chiedo perché precedentemente hai detto che il tuo ex si è messo con una instabile, molto diversa, quindi, da te. Ho capito male?

Fede_incammino ha scritto:
Non sono invece completamente d'accordo sulla questione felicità mia > infelicità degli altri. Il confronto riabilita e modera le prospettive su ciö che è universalmente giusto e cosa no, e traspone il soggetto consapevole da una condizione di passività ad uno di attività. Ci sono molti esempi di vittime di abuso che hanno preso questo dolore e lo hanno trasmutato energicamente in qualcosa tipo "esempio negativo", un ideale al contrario, un ecco tutto ciò che io non voglio essere. Questo trasforma la rabbia in energia per fare meglio...

Non tutti coloro che subiscono abusi di qualsivoglia tipo sono borderline, il che vuol dire che, magari, quelli che trasformano la rabbia in energia, al netto degli abusi, hanno comunque gli strumenti per gestire certe situazioni. E' oggettivamente "un po'" difficile trasformare la rabbia in energia quando non si è proprio in grado di gestire la rabbia. Fra l'altro quella rabbia appare appropriata e assolutamente giusta.

Fede_incammino ha scritto:
E alla lunga spesso, il proprio benessere porta a liberare il dolore verso quelli che ce lo hanno fatto. Quando ci si rende finalmente conto che con i nostri "carnefici" non si ha nulla in comune per scelta consapevole, ci si sente davvero liberi di prendere la vita in mano, sapendo che qualsiasi cosa si farà, non danneggerà ancora altri esseri umani. È come spezzare la ruota di un karma....

E' il discorso di un trauma primordiale che viene rivissuto nella quotidianità: persino Freud ci ha lasciato le corna analizzando il dpts

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Messaggio  Fede_incammino Mer Apr 08, 2015 6:22 pm

Si, sono assolutamente d'accordo sulla parte dell'eliminazione sia degli aspetti svalutativi che di quelli idealizzanti. Non era il mio caso, ma è vero che ho visto border spaziare tra tipologie di partner agli antipodi quasi, plasmandosi e plasmando... In una ricerca di identificazione del Sé mancante. Il classico "non sa cosa vuole"....
Non sono invece completamente d'accordo sulla questione felicità mia > infelicità degli altri. Il confronto riabilita e modera le prospettive su ciö che è universalmente giusto e cosa no, e traspone il soggetto consapevole da una condizione di passività ad uno di attività. Ci sono molti esempi di vittime di abuso che hanno preso questo dolore e lo hanno trasmutato energicamente in qualcosa tipo "esempio negativo", un ideale al contrario, un ecco tutto ciò che io non voglio essere. Questo trasforma la rabbia in energia per fare meglio... E alla lunga spesso, il proprio benessere porta a liberare il dolore verso quelli che ce lo hanno fatto. Quando ci si rende finalmente conto che con i nostri "carnefici" non si ha nulla in comune per scelta consapevole, ci si sente davvero liberi di prendere la vita in mano, sapendo che qualsiasi cosa si farà, non danneggerà ancora altri esseri umani. È come spezzare la ruota di un karma....

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Messaggio  Orchite Mer Apr 08, 2015 3:11 pm

Fede_incammino ha scritto:
- si, io credo di essere stata davvero amata come mai prima e come credo mai più (e questa è una delle cose che non riesco a gestire emotivamente). Ho dentro due pensieri-emozioni contrastanti: il primo che rievoca il suo modo di amarmi, di cercare di rendermi felice con ogni gesto, ogni sguardo, ogni attenzione piccola e quotidiana; il secondo che ripensa alle lettere trovate ed indirizzate alle sue ex, che seguivano lo stesso schema (poesie lasciate su tovaglioli di carta, messe nei libri, piccole o grandi cose), che smontano improvvisamente l'immagine della storia d'amore perfetta che ho e che mi fanno sentire un'illusa. Eppure ho la fama di essere tutto tranne che superficiale, ed io che sono stata amata come non mai l'ho davvero sentito dentro, non l'ho immaginato, ed ero orgogliosa di stare con un uomo così "particolare". Fino al giorno prima di lasciarmi sentivo amore malgrado la rabbia improvvisa e la sempre più frequente svalutazione, e sentivo amore fino a molti mesi dopo avermi lasciata (e infatti non ho mai capito perché si sia rifiutato di ritentare pur essendo tornato ad un'idealizzazione di me). Avevo compreso la "natura" della sua rabbia, della sua repressione silenziosa....ma l'inesperienza ha fatto sì che ogni volta cercassi di mostrargliela e di spingerlo ad affrontarla. Gli dicevo da dove veniva, gli ricordavo che tutto quell'odio l'avrebbe dovuto trasformare in energia proattiva, in rabbia assertiva, in qualcosa di grandioso come lui sapeva fare benissimo. Ma non capivo che più ci "prendevo", più l'odio cresceva... ero convinta che stessimo facendo un percorso insieme, di crescita, di esplorazione e di maturazione....

è un amore colossale, ma è un colosso dai piedi d'argilla, perché nasce da presupposti peculiari: tanto velocemente nasce, tanto velocemente muore. Per questo tutti finiscono col chiedersi: "ma sono stato davvero amato?". Diciamo che è una sorta d'orgasmo, in quanto orgasmo non può durare per sempre, altrimenti si morirebbe di estasi. Tutti finiscono per illudersi che una eventuale cura rimuoverebbe solo la fase svalutativa. In realtà rimuoverebbe anche l'idealizzazione e immagino che tante relazioni finirebbero all'istante, proprio perché sono nate da presupposti particolari.

Fede_incammino ha scritto:
Ma ci pensate mai a quanta sofferenza c'è nel mondo? A quanto si è fortunati solo pensando in quale parte di mondo siamo nati?! Basterebbe alzarsi tutte le mattine con questa consapevolezza per smetterla di essere arrabbiati con l'Universo. Poi ce la possiamo menare con tutte le sofferenze del mondo (e fidatevi che io ce ne avrei da raccontare, non sono una principessina fortunata, anzi), ma a volte mi chiedo: perché i paesi più poveri del mondo sono anche quelli con la minore incidenza di disturbi del genere (vedi ad es. il narcisismo). Forse non ne hanno proprio il tempo?!!!

i criteri della psicologia occidentale non valgono altrove, semplicemente perché sono diversi i sistemi di valori ed educativi: in questo senso è facile capire che la psicologia è "localizzata": gli americani o gli occidentali in genere, per esempio, devono confrontarsi spesso con problemi di narcisismo a causa delle enormi pressioni che società e famiglie generano: bisogna realizzarsi, altrimenti si è dei falliti; non stupisce che gli americani discutano dell'eliminazione o meno del disturbo narcisistico dal DSM.
quanto al quotato... non si deve banalizzare: ci sono borderline che sono stati abusati sessualmente da piccoli o comunque largamente maltrattati o abbandonati e questo è semplicemente il frutto di un sistema di valori del cazzo e di merdavigliose (sì, proprio merdavigliose, non meravigliose) famiglie del cazzo nate dal nulla e che scoppiano alla prima occasione. Che culo nascere nello splendido splendente Occidente. Chi se ne frega di quanta sofferenza c'è nel mondo, ognuno deve pensare alla sua, che spesso è davvero opprimente.

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Messaggio  Fede_incammino Mer Apr 08, 2015 1:08 pm

Ciao a tutti! Intanto grazie per le risposte, anche se poi queste hanno aperto le porte ad altri quesiti... Non so usare bene i codici per citare solo le parti di testo che mi interessano ancora, farò pratica man mano... Razz
Dunque, per ampliare il quadro della situazione dirò che:
- si, io credo di essere stata davvero amata come mai prima e come credo mai più (e questa è una delle cose che non riesco a gestire emotivamente). Ho dentro due pensieri-emozioni contrastanti: il primo che rievoca il suo modo di amarmi, di cercare di rendermi felice con ogni gesto, ogni sguardo, ogni attenzione piccola e quotidiana; il secondo che ripensa alle lettere trovate ed indirizzate alle sue ex, che seguivano lo stesso schema (poesie lasciate su tovaglioli di carta, messe nei libri, piccole o grandi cose), che smontano improvvisamente l'immagine della storia d'amore perfetta che ho e che mi fanno sentire un'illusa. Eppure ho la fama di essere tutto tranne che superficiale, ed io che sono stata amata come non mai l'ho davvero sentito dentro, non l'ho immaginato, ed ero orgogliosa di stare con un uomo così "particolare". Fino al giorno prima di lasciarmi sentivo amore malgrado la rabbia improvvisa e la sempre più frequente svalutazione, e sentivo amore fino a molti mesi dopo avermi lasciata (e infatti non ho mai capito perché si sia rifiutato di ritentare pur essendo tornato ad un'idealizzazione di me). Avevo compreso la "natura" della sua rabbia, della sua repressione silenziosa....ma l'inesperienza ha fatto sì che ogni volta cercassi di mostrargliela e di spingerlo ad affrontarla. Gli dicevo da dove veniva, gli ricordavo che tutto quell'odio l'avrebbe dovuto trasformare in energia proattiva, in rabbia assertiva, in qualcosa di grandioso come lui sapeva fare benissimo. Ma non capivo che più ci "prendevo", più l'odio cresceva... ero convinta che stessimo facendo un percorso insieme, di crescita, di esplorazione e di maturazione....
- la fase svalutativa è subentrata quando ho cominciato a parlare di formare una famiglia e fare dei figli in maniera concreta e non fantasticata. Prima ero la sua regina; dopodiché una donna di merda... L'improvviso cambio ce l'ha avuto proprio in concomitanza di questa richiesta e della mia crisi lavorativa e personale. Quando mi sono ripresa... mi ha detto che era tardi, e che potevamo ritentare ma con i suoi tempi, modi, spazi e che questo non avrebbe garantito un ritorno definitivo. Comprenderete che non avrei mai potuto accettarlo....
- mi ha lasciata, ma questa svalutazione e rimozione nei miei confronti è subentrata solo da qualche mese, da quando cioè si è rifidanzato (e subito convivenza, in casa "nostra"). Da quel momento io ho iniziato a dover essere cancellata ed ignorata, e questa cosa (a parte che lei lo controlla ed è gelosa all'inverosimile) non la capisco... Ma io che gli ho fatto??! Prima del fidanzamento, pur avendomi lasciata, per ben 8 mesi trovava ogni scusa per rimanere "agganciato" a me, telefonarmi, mandarmi messaggi, informarsi del mio benessere e raccontarmi della sua vita.
- per rispondere alla questione del suo grande cambiamento di personalità si, c'è stato, ma nulla di trascendentale o non in linea col mio. Anzi, oggi, che ho ritrovato un lavoro e sono uscita anche io dal mio periodo "debole" (l'ultimo ricordo che lui ha) sono ritornata ad essere la persona di cui lui era follemente innamorato.
- Non è invece mai stato uno da "storielle", anzi, lui idealizza la coppia e ricerca solo rapporti stabili e duraturi, che poi inevitabilmente fa fallire se sono con brave ragazze, o che fanno fallire le sue compagne se sono più superficiali di lui. In ogni caso non ha mai avuto la fama del dongiovanni, pur essendo decisamente un ragazzo carino. Io, finora, sono la storia più lunga che ha avuto.
- mi ha confessato (anche se lui pensa di avere ragione malgarado le mie spiegazioni) che lui ha percepito tutto il mio disagio interiore e la mia scontentezza (avevo appunto perso il lavoro ed ero in una fase di confusione sul cosa fare nella mia vita) come se fosse rivolto a lui, come se io gli avessi detto che lui era parte del problema. Malgrado le mie spiegazioni e smentite, non mi ha voluto concedere una chance. Mi ha solo risposto che lui l'ha sentita così, che non si spiega come sia arrivato a questo punto, e che prima di tornare insieme avrebbe dovuto smalitre tutta quella rabbia, quel fallimento. Alle mie osservazioni sul fatto che il fallimento lo stava creando lui, e che io ero lì, lui non sapeva cosa rispondere, e si spazientiva... confronto, zero!!!
- ho letto su altri forum alcuni commenti di persone con dbp; ho notato che molti fanno della loro sensibilità un vanto, un punto di forza, ma la usano con presunzione. Ovvero, basano le loro percezioni distorte su questa presunta sensibilità, e se l'altro smentisce quanto loro "sentono", usano l'arma del "io so cose di te che nemmeno tu ti rendi conto di essere". Quindi non se ne esce: se pensano di avere ragione hanno ragione in quanto persone "speciali" (occhio al narcisismo). Concordate?
- Cmq..... come avrete capito, anche io ho bisogno di aiuto, di confronto..... la cosa che proprio non riesco a tollerare è questa idea malsana e distorta che si è fatto di un rapporto invece bellissimo e che poteva funzionare alla grande, che tutti vedono e che lui disprezza improvvisamente. Ma non c'è possibilità che il disinvestimento affettivo faccia "dietrofront"? Non so se riuscirei a tornarci insieme senza affrontare un percorso terapeutico, ma il sapere che mi ha in qualche modo riabilitata, mi darebbe l'idea (l'illusione) di un suo ritorno alla "normalità".
- Domanda per i border: ma voi ai vostri ex ci pensate? fate paragoni? Pensate mai a quello che gli avete fatto? Con qualcuno vorreste mai tornare indietro (pur magari non facendolo)? O siete concentrati esclusivamente su voi stessi? Qualcuno si rende conto che a volte fate finire storie che non c'era ragione di far finire? Sapete, il capire come ragionate voi, mi aiuta ad elaborare la cosa, anche se.....finora...... ho capito bene in teoria, in pratica, non ne esco.... la ferita è enorme....
- Ultimissima cosa: capisco che molti siano scontenti di essere "demonizzati", ed è giusto, anche io credo che una persona con un disagio sia da considerare diversamente da una persona cattiva, ma questo non vi può servire da attenuante per non chiedere mai scusa, o per considerarvi vittime di voi stessi. Troppo, davvero troppo facile dire "voi non potete capire, come stareste voi se...". Assumersi la responsabilità della propria vita, essere il cambiamento che si vuole vedere nel mondo, sapere di essersi sforzati con tutte le proprie forze per seminare qualcosa di buono e che dia gioia ad un altro essere umano e non solo a sé stessi, questo, questa può essere la vera medicina, più di anni e anni di (sole) chiacchiere con terapeuti, che dovrebbero essere un trampolino di lancio verso l'autonomia, non l'ennesimo contenitore affettivo da colmare e riempire di "scorie di insoddisfazione esistenziale". Ma ci pensate mai a quanta sofferenza c'è nel mondo? A quanto si è fortunati solo pensando in quale parte di mondo siamo nati?! Basterebbe alzarsi tutte le mattine con questa consapevolezza per smetterla di essere arrabbiati con l'Universo. Poi ce la possiamo menare con tutte le sofferenze del mondo (e fidatevi che io ce ne avrei da raccontare, non sono una principessina fortunata, anzi), ma a volte mi chiedo: perché i paesi più poveri del mondo sono anche quelli con la minore incidenza di disturbi del genere (vedi ad es. il narcisismo). Forse non ne hanno proprio il tempo?!!!
Scusate lo sfogo....anche io sono partita moggia moggia, e ho concluso incazzata....

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Messaggio  Cely Sab Apr 04, 2015 6:43 pm

1)Possibile che non ricordi nulla della nostra storia? (a volte ho la sensazione come di essere stata rimossa)

Penso che sia un suo modo di non rievocare i tuoi ricordi, non so perché, effettivamente per me è strano distruggere anni di relazione in un secondo, a meno che la relazione non sia stata una croce o pura convenienza(ma non penso sia il caso)



- sono la persona che lo ha amato di più, e anche l'unica con cui non vuole avere nulla a che fare, pur non avendo mai risposto alla sua violenza ed al suo odio con la stessa moneta. Come mai ha così poco rispetto per me oltre che per la storia?

Ecco, anche qui è difficile rispondere, ma penso che sia tipico della natura umana, chi ti tratta da cane ti incute una sorta di timore, ti fa stare al tuo posto, se un persona appare Buona come un distributore d'amore, si innesca il pensiero di superiorità. Ma non penso di averti risposto, come dici te, non ha avuto rispetto per la storia, se una persona ti ha amata davvero, un minimo di rispetto per ciò che c'è stato rimane. Evidentemente ha avuto un cambiamento interiore e ti ha identificata come un errore da non ripetere

- ho avuto (ed anche le persone che hanno vissuto accanto a me la non-fine della nostra storia) la sensazione che lui abbia fatto una sorta di faticosissimo autotraining per convincersi che non mi amasse più, quando la sensazione "vibrazionale" era esattamente l'opposto...

Penso di aver capito, lo rivedi e senti che c'è dell'attrazione nei tuoi confronti, ma sembra non fregarsene nulla. Come ho detto sopra può essere che abbia avuto un cambiamento radicale (con svalutazione, come dice orchite) e ti ha identificata come una storia sbagliata che non gli si addice a ciò che è diventato dentro la sua testa.

- come mai la nostra storia è durata tanto a lungo e lui non se ne è andato prima?

Ci possono essere tanti motivi per cui uno non se ne va, te hai sentito che già mentre stavate insieme il sentimento era svanito? Probabilmente ha ragione orchite, cioe per lui eri una risorsa affettiva importante, ma non solo, dopo anni di storia e convivenza diventa difficile abbandonare una persona, significa ripartire da 0.

- che "molla" gli è scattata per essere così certo e sicuro della sua scelta? In fondo mi ha lasciato davvero senza motivo. I motivi li ha creati tutti di sana pianta....

O la svalutazione aveva raggiunto l'apice (e quindi ha capito che era più vantaggioso lasciarti che non stare con te) oppure ha avuto un cambiamento come ti ho scritto sopra. Proprio un cambiamento di personalità. Cioè non so se questa ipotesi regge, ma io mi sono spesso accorta di essere stata tante persone diverse in relativamente poco tempo, come se avessi personalità multiple. Se lui era uno che passava ad es. Dal volere solo avventure con sconosciute al volere una storia seria e totalmente chiusa, puoi sospettare questa sua personalità sfaccettata e capire che può aver cambiato del tutto rotta, scegliendo di non averti più nel suo futuro.

- è impossibile mantenere o recuperare almeno un rapporto civile in futuro?

No, non penso, se come dici ha rimosso la storia come si rimuovono i ricordi di una serata dopo una grande sbornia, beh la vedo molto dura. Però potrebbe anche capire che te sei stata l'amore più importante nella sua vita, man mano che si fa altre storie, allora forse si, ma non so.

- perché ha questa immagine di me così negativa? Cosa gli ho fatto nella sua mente
Magari è tutta una montatura, oppure la ha appunto per svalutazione mista a cambiamento interiore

Considera che sono solo ipotesi, cara Fede Smile

Cely

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Messaggio  Orchite Sab Apr 04, 2015 5:26 pm

Fede_incammino ha scritto:A qualcuno basta una "sigarettina" per varcarlo, ahahahahah!!!

uno stargate psicoattivo, volendo...

Fede_incammino ha scritto:
Ed ora le famose domande:
- possibile che abbia finto di amarmi per sei anni?

nel periodo iniziale, la luna di miele, e nei successivi momenti di idealizzazione sei stata davvero molto amata.

Fede_incammino ha scritto:
- possibile che due persone instabili (lui è borderline conclamato, ma ormai lo nega, ritiene di essere semplicemente speciale e vittima di un sistema che si diverte a classificare per vendere, ed in parte sono comunque d'accordo) possano stare insieme meglio di come stava con me?

2 (instabiltà) > 1, no?

Fede_incammino ha scritto:
- possibile che non ricordi nulla della nostra storia? (a volte ho la sensazione come di essere stata rimossa)

disturbi della memoria esclusi, potrebbe esserci stato un processo di negazione nevrotica per attenuare la sofferenza, perché
le emozioni fuori scala (ad esempio il dolore della relazione finita) devono essere contenute in qualche modo, piuttosto che una
forclusione: il tutto, comunque, dipenderebbe dalla suo essere più vicino alla nevrosi che alla psicosi.

Fede_incammino ha scritto:
- sono la persona che lo ha amato di più, e anche l'unica con cui non vuole avere nulla a che fare, pur non avendo mai risposto alla sua violenza ed al suo odio con la stessa moneta. Come mai ha così poco rispetto per me oltre che per la storia?

la fine della relazione diventa accettabile con la svalutazione totale dell'altro e della relazione stessa, come dire: "fai così schifo e la nostra relazione è talmente disastrosa che se vado via
non perdo niente".

Fede_incammino ha scritto:
- ho avuto (ed anche le persone che hanno vissuto accanto a me la non-fine della nostra storia) la sensazione che lui abbia fatto una sorta di faticosissimo autotraining per convincersi che non mi amasse più, quando la sensazione "vibrazionale" era esattamente l'opposto... qualcuno ha provato lo stesso?

a me esattamente il contrario, per evitare il senso di colpa della fine della relazione, ma poi dipende da che tipo di persona è lui: i sintomi si innestano
comunque su personalità sempre diverse.

Fede_incammino ha scritto:
- come mai la nostra storia è durata tanto a lungo e lui non se ne è andato prima?

perché tu ti occupavi di lui, gli facevi da madre, parole tue, lo facevi sentire amato ed eri una risorsa importante per la sua autostima. Probabile il senso
di colpa, che interviene dopo momenti di svalutazione: difficile lasciare quando si ha la sensazione che l'altro sia un buono e comunque una risorsa affettiva importante
a cui è difficile rinunciare, anche se il grande amore e la passione sono ormai sfioriti. Tu hai rappresentato una barriera ed un contenitore per stati emozionali di un certo rilievo.

Fede_incammino ha scritto:
- che "molla" gli è scattata per essere così certo e sicuro della sua scelta? In fondo mi ha lasciato davvero senza motivo. I motivi li ha creati tutti di sana pianta....

penso che un ideale si sia sgretolato. Ritengo che siano relazioni che nascono nella fantasia (come tutte le relazioni), continuano a svilupparsi nella fantasia (e non
nella realtà, come avviene normalmente per le relazioni), vengono uccise dalla realtà.

Fede_incammino ha scritto:- è impossibile mantenere o recuperare almeno un rapporto civile in futuro?

questo dipende dalle peculiarità della vostra personalità e dal grado di coinvolgimento.

Fede_incammino ha scritto:
- perché ha questa immagine di me così negativa? Cosa gli ho fatto nella sua mente (ipotesi di voi esperti)...

Come sopra, sei stata svalutata, non hai superato il raffronto con la rappresentazione fantasticata che aveva di te.

Queste sono solo mie opinioni e specifico di non essere borderline. Va detto, comunque, che fai domande molto specifiche, riguardanti lui, e
mai generali. E' chiaramente difficile per chiunque, borderline o meno, rispondere senza generalizzare o far riferimento alla propria esperienza
di vita, senza conoscere lui e dovendo comunque prendere
per buono tutto quello che dici tu.

Orchite

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Messaggio  Fede_incammino Sab Apr 04, 2015 12:01 am

A qualcuno basta una "sigarettina" per varcarlo, ahahahahah!!!
Cmq, eccomi qui, e grazie per la disponibilità.
Intanto qualche breve cenno: 6 anni di storia, convivenza iniziata subito...tipico effetto "tela di ragno"... io personalità forte, energica, solare...quella che si definirebbe una donna con le palle, molte palle.... palle che a volte mi facevano sentire quasi in colpa, per essere sempre così chiara, senza esitazioni, ma soprattutto senza lati "oscuri", come se la "diversa" (passatemi il termine ma scrivo di getto) fossi io... e lui lì ha trovato terreno fertile... ha lavorato di fino fino a smontare la mia forza, e nel frattempo se ne è nutrito. All'inizio una favola, poi due personalità le nostre creative, molto "intellettuali"... ma lui era sempre così instabile, sempre con queste improvvise scenate per un nulla, sempre con improvvisi cambi di umore...a volte si "assentava" per ore, pur stando con me, e guai a chiedergli cosa avesse... all'inizio, i primi anni, mi facevo molto rispettare, e lui si comportava come la povera vittima della situazione, come se io non gliene facessi passare nemmeno una. Ci ho messo tantissimi mesi, una volta "disintossicata" dalla lontananza da lui, dopo che mi aveva lasciata all'improvviso e cacciata di casa, per ricordarmi chi fossi io e cosa succedesse in realtà nelle nostre dinamiche di relazione. Ero talmente assuefatta alla sua illogicità che mi sono tormentata l'anima pensando che io avessi esagerato qualcosa, che sarei dovuta essere (ancora) più accondiscendente, mentre invece poi i ricordi della vera realtà hanno iniziato ad affiorare: che gliele ho fatte passare tutte, strillando e spronandolo, andando sempre fino alle sue viscere, mettendolo a nudo, e mettendomi io per prima a nudo con lui, non mollando mai; lavorando io per due, lavando io per due, pagando io per due bollette, affitti, scadenze, macchine, rate, vestiti ecc. Lui, lui era bravissimo ad idealizzarmi, a vezzeggiarmi, a costruire il suo rapporto fatato e perfetto, da mulino bianco, senza mai però sporcarsi le mani con la realtà dei comuni mortali. Non sopportava l'idea che dopo mesi spesso di silenzi e di pazienza da parte mia per non urtare la sua fragile suscettibilità, iniziassi a lamentarmi circa il fatto che mi sentivo sola, mi sentivo come se cercasse sempre di sabotare il nostro rapporto, autosabotare sé stesso, disintegrare me per mettermi alla prova e vedere se malgrado tutto non l'avrei abbandonato.
Io l'ho capito, ed infatti non l'ho abbandonato. Volevo dimostrargli che sapevo andare oltre, e che non ero come la sua famiglia, che invece l'aveva lasciato solo quando aveva più bisogno di loro. Ahi, che sindrome della crocerossina!!! Più gli gridavo che io non volevo fargli da madre, più mi ritrovavo a farlo!
Mi ricordo che fin dai primi mesi della storia, diventavo matta perché era impossibile un vero confronto....ovvero....noi filosofeggiavamo per ore, tutta teoria...poi all'atto pratico un confronto vero non era mai possibile con lui. Intanto per cominciare, si inventava le cose di sana pianta; era convinto di aver detto o fatto cose che erano invece solo nella sua testa, e spesso, non avendo io testimoni, non potevo dimostrargli il contrario e mi faceva passare come quella che voleva sempre avere ragione. Se provavo a riportare l'attenzione sulla questione, iniziava sempre con lo sminuirmi: sei aggressiva, sei violenta (ioo??), mi interrompi, gesticoli, sei come la tua famiglia, alzate sempre il tono della voce. Negli anni è peggiorato, fino a diventare il mantra per eccellenza: SEI UNA DONNA DI MERDA, SCHIFOSA BASTARDA!!! Io uscivo a fare passeggiate lasciandolo a fare schiuma dalla bocca, sapendo che al mio rientro, impassibile, mi avrebbe detto: amore preferisci le penne o i rigatoni?! Il crescere lo ha portato ad essere sempre più presuntuoso. Alla fine, in pieno delirio di onnipotenza, definiva sé stesso una specie di semidio, ovviamente urlandomi in faccia che si era rotto le palle di stare con una donna perfetta, e che non sbaglia mai!!! Comunque... mi ha lasciata....senza mai lasciarmi davvero... continuava a ripetermi che io ero la donna della sua vita, una persona bellissima e l'unica con cui si sentirebbe di fare progetti, ma che io e lui non possiamo stare insieme perché io gli tiro fuori il peggio. La colpa di tutto è la mia (ovviamente) e lui non ha sbagliato nulla. Diceva sempre...PER ORA mi sento di stare così, credo di non essere alla tua altezza e devo fare le mie esperienze, e cmq mi ci vorranno anni prima che riuscirò a smaltire la rabbia che provo per te. Ogni volta che gli dicevo: bene, allora ti starò lontana, perché ti amo talmente tanto che credo sia giusto lasciarti andare, non sei di mia proprietà e se la tua felicità senti che è altrove vai. E lui non se ne andava...poi è arrivata la nuova "donna della sua vita", e a me improvvisamente mi odia, non mi rivolge più la parola e mi considera una persona da ignorare!!! Ho saputo che lei è più instabile di lui, che ovviamente già convivono e che sono più le volte che lei si fa le valige che quelle che è a casa. Tutto perché stavolta è lei che si è tatuata dopo una settimana le iniziali, che è ossessiva, gelosa in modo maniacale, gli fa piazzate per qualsiasi cosa...
Ed ora le famose domande:
- possibile che abbia finto di amarmi per sei anni?
- possibile che due persone instabili (lui è borderline conclamato, ma ormai lo nega, ritiene di essere semplicemente speciale e vittima di un sistema che si diverte a classificare per vendere, ed in parte sono comunque d'accordo) possano stare insieme meglio di come stava con me?
- possibile che non ricordi nulla della nostra storia? (a volte ho la sensazione come di essere stata rimossa)
- sono la persona che lo ha amato di più, e anche l'unica con cui non vuole avere nulla a che fare, pur non avendo mai risposto alla sua violenza ed al suo odio con la stessa moneta. Come mai ha così poco rispetto per me oltre che per la storia?
- ho avuto (ed anche le persone che hanno vissuto accanto a me la non-fine della nostra storia) la sensazione che lui abbia fatto una sorta di faticosissimo autotraining per convincersi che non mi amasse più, quando la sensazione "vibrazionale" era esattamente l'opposto... qualcuno ha provato lo stesso?
- come mai la nostra storia è durata tanto a lungo e lui non se ne è andato prima?
- che "molla" gli è scattata per essere così certo e sicuro della sua scelta? In fondo mi ha lasciato davvero senza motivo. I motivi li ha creati tutti di sana pianta....
- è impossibile mantenere o recuperare almeno un rapporto civile in futuro?
- perché ha questa immagine di me così negativa? Cosa gli ho fatto nella sua mente (ipotesi di voi esperti)...
Scusate il papiro, la prox volta sarò brevissima.... Razz
Notte a tutti!



Orchite ha scritto:
Fede_incammino ha scritto:lo psichiatra S.Grof, autore da me stimato e inventore della respirazione olotropica).

Interessante, ho googlato: livello transpersonale con superamento del confine spazio-tempo. Per il rasoio di occam e senza dunque nemmeno scomodare gli amici della fisica quantistica, avrei giurato bastasse il vino  Very Happy  ma mi piacerebbe conoscere il metodo grof per varcare il confine cronotopico...

Fede_incammino ha scritto:
qualcuno vorrà aiutarmi, vi "sparerò" a raffica tt le cose che mi vengono in mente, e poi lascio a voi la parola.... Grazie. Fe

Spara, dai, sicuramente otterrai le risposte che ti servono...

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Messaggio  Orchite Gio Apr 02, 2015 2:55 pm

Fede_incammino ha scritto:lo psichiatra S.Grof, autore da me stimato e inventore della respirazione olotropica).

Interessante, ho googlato: livello transpersonale con superamento del confine spazio-tempo. Per il rasoio di occam e senza dunque nemmeno scomodare gli amici della fisica quantistica, avrei giurato bastasse il vino Very Happy ma mi piacerebbe conoscere il metodo grof per varcare il confine cronotopico...

Fede_incammino ha scritto:
qualcuno vorrà aiutarmi, vi "sparerò" a raffica tt le cose che mi vengono in mente, e poi lascio a voi la parola.... Grazie. Fe

Spara, dai, sicuramente otterrai le risposte che ti servono...

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Messaggio  sopravvissuto1974 Gio Apr 02, 2015 11:06 am

Mister Big ha scritto:Ciao Fede e benvenuta sul forum.

A volte sbrogliare la matassa è impossibile, a volte è inutile. Quello che ho capito dalla mia esperienza è che si deve sbrogliare la parte di matassa fatta con i nostri fili, tutto il resto lo puoi lasciare ad altri.

concordo...

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Messaggio  Mister Big Gio Apr 02, 2015 10:22 am

Ciao Fede e benvenuta sul forum.

A volte sbrogliare la matassa è impossibile, a volte è inutile. Quello che ho capito dalla mia esperienza è che si deve sbrogliare la parte di matassa fatta con i nostri fili, tutto il resto lo puoi lasciare ad altri.
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Messaggio  Alexb Gio Apr 02, 2015 4:20 am

Fede_incammino ha scritto:Ciao a tutti! Mi sono appena iscritta, dopo aver letto qualche 3d dei vostri. Il mio è un percorso lungo, di tutta una vita, una vita di una persona che ha da sempre sentito l'impulso di "sentire" come sentivano gli altri, e di "capire" la vastità delle possibilità dell'animo umano. Questo ahimé l'ho fatto inconsapevolmente, e quando appunto si è inconsapevoli ci si scotta spesso col fuoco. Un po' come il viaggio simbolico dell'eroe, che prima di salvare la sua amata deve affrontare il drago... È ormai un anno e mezzo che "teoricamente" è finita la mia lunga e ovviamente massacrante ma bellissima convivenza con un border. Si, anche bellissima, perché gli assoluti non esistono, ed il bello di queste personalità, se le sai "ascoltare" ed osservare, è proprio nella capacità di farti arrivare a "vibrare" in un modo che altrimenti i filtri di noi "normali" impedirebbero di fare. È affascinante l'incoerenza, un diverso e pazzesco modo di sentire, che nella sua assurdità ha una sua logica stonata. A volte smaschera le falsità ed i condizionamenti....... Ma molto più spesso, uccide. Io sono morta. Avete presente cat woman?! Ecco, io sono dovuta morire a me stessa per rinascere, perché lui mi ha ucciso. La parrucchiera un mese fa, quando mi sono tagliata la mia lunga chioma facendo un taglio pazzo e corto mi ha detto che per colpa sua i miei capelli si sono ammalati e si sono diradati, che sono molti meno di prima!!! Mi ha lasciata dicendomi ti amo, sei la donna della mia vita ma non capisci che io ho sofferto troppo per stare con te, perché tu mi tiri fuori il peggio (più una lista di altri mesi di parole ed atteggiamenti totalmente assurdi e massacranti). E pensare che quando l'ho conosciuto me l'aveva anche detto che gli avevano diagnosticato il disturbo (usciva da una depressione acuta e sindrome tipo schizoide o roba simile, dove sentiva le voci e parlava con gli animali), ma era riuscito a manipolare la mia mente (proprio giocando sulla cultura che a me piace tanto, ed analizzando con me i casi di "emergenza spirituale" individuati dallo psichiatra S.Grof, autore da me stimato e inventore della respirazione olotropica). Mi aveva insomma convinto che lui (noi) eravamo i più sani del creato in questo mondo di schizzati. Me ne ha dette e fatte di tutti i colori, senza dilungarmi in particolari, che tanto conosciamo tutti, e mi ha anche amato, per quanto amare sia possibile in questi casi di "amorefinoaduncertopuntopoihopauradimoriredamore".
Ora ho molte domande, e vorrei che proprio voi, border e non mi aiutaste a sbrogliare un po' una matassa che io riesco a comprendere fino ad un certo punto, poi subentra l'irrazionalità, il sentimento, il sentimento negato, la rabbia, la compassione ecc. e perdo di vista qualche passaggio.
Se qualcuno vorrà aiutarmi, vi "sparerò" a raffica tt le cose che mi vengono in mente, e poi lascio a voi la parola.... Grazie. Fe

Comincia a preparare i ferri da calza se vuoi sbrogliare la matassa bella!!!😏

Scusa ma stanotte sono in trigono mistico, e domani lavoro.....👍

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Messaggio  Fede_incammino Mer Apr 01, 2015 12:51 am

Ciao a tutti! Mi sono appena iscritta, dopo aver letto qualche 3d dei vostri. Il mio è un percorso lungo, di tutta una vita, una vita di una persona che ha da sempre sentito l'impulso di "sentire" come sentivano gli altri, e di "capire" la vastità delle possibilità dell'animo umano. Questo ahimé l'ho fatto inconsapevolmente, e quando appunto si è inconsapevoli ci si scotta spesso col fuoco. Un po' come il viaggio simbolico dell'eroe, che prima di salvare la sua amata deve affrontare il drago... È ormai un anno e mezzo che "teoricamente" è finita la mia lunga e ovviamente massacrante ma bellissima convivenza con un border. Si, anche bellissima, perché gli assoluti non esistono, ed il bello di queste personalità, se le sai "ascoltare" ed osservare, è proprio nella capacità di farti arrivare a "vibrare" in un modo che altrimenti i filtri di noi "normali" impedirebbero di fare. È affascinante l'incoerenza, un diverso e pazzesco modo di sentire, che nella sua assurdità ha una sua logica stonata. A volte smaschera le falsità ed i condizionamenti....... Ma molto più spesso, uccide. Io sono morta. Avete presente cat woman?! Ecco, io sono dovuta morire a me stessa per rinascere, perché lui mi ha ucciso. La parrucchiera un mese fa, quando mi sono tagliata la mia lunga chioma facendo un taglio pazzo e corto mi ha detto che per colpa sua i miei capelli si sono ammalati e si sono diradati, che sono molti meno di prima!!! Mi ha lasciata dicendomi ti amo, sei la donna della mia vita ma non capisci che io ho sofferto troppo per stare con te, perché tu mi tiri fuori il peggio (più una lista di altri mesi di parole ed atteggiamenti totalmente assurdi e massacranti). E pensare che quando l'ho conosciuto me l'aveva anche detto che gli avevano diagnosticato il disturbo (usciva da una depressione acuta e sindrome tipo schizoide o roba simile, dove sentiva le voci e parlava con gli animali), ma era riuscito a manipolare la mia mente (proprio giocando sulla cultura che a me piace tanto, ed analizzando con me i casi di "emergenza spirituale" individuati dallo psichiatra S.Grof, autore da me stimato e inventore della respirazione olotropica). Mi aveva insomma convinto che lui (noi) eravamo i più sani del creato in questo mondo di schizzati. Me ne ha dette e fatte di tutti i colori, senza dilungarmi in particolari, che tanto conosciamo tutti, e mi ha anche amato, per quanto amare sia possibile in questi casi di "amorefinoaduncertopuntopoihopauradimoriredamore".
Ora ho molte domande, e vorrei che proprio voi, border e non mi aiutaste a sbrogliare un po' una matassa che io riesco a comprendere fino ad un certo punto, poi subentra l'irrazionalità, il sentimento, il sentimento negato, la rabbia, la compassione ecc. e perdo di vista qualche passaggio.
Se qualcuno vorrà aiutarmi, vi "sparerò" a raffica tt le cose che mi vengono in mente, e poi lascio a voi la parola.... Grazie. Fe

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