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E' possibile liberarsi di un borderline

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Messaggio  Malvina Mar Ott 18, 2016 11:07 pm

Cvd.

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Messaggio  Funambolo Mar Ott 18, 2016 10:52 pm

Per me il forum può essere utilizzato da chiunque abbia a che fare col disturbo ma mi sembra sciocco dire che non serve a nulla il commento dei borderline e che quindi siano mal visti i loro contributi perchè "non riescono a guarire il loro disturbo,come possono discuterne?"

Funambolo

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Messaggio  Malvina Mar Ott 18, 2016 10:03 pm

Non c'è scritto da nessuna parte che questo è un forum nato per riunire persone che soffrono dello stesso disturbo. Testualmente dice "Scambio di esperienze sul disturbo borderline", quindi esperienze che possono provenire da tutti quelli che hanno a che fare col disturbo, da chi ne è colpito, dai partner sentimentali, dai familiari, dai terapeuti...Mi son presa la briga di leggerlo quasi tutto e all'inizio interveniva anche il suo creatore, il dott. Pace, dando consigli soprattutto a persone che hanno avuto relazioni di vario tipo coi borderline. Forse per questo qui ci sono più "codipendenti" che border, ma non è un forum dedicato solo ai codipendenti come ce ne sono altri che lo dicono esplicitamentr. Che poi io ci andrei anche piano con la parola "codipendente" perché implica che una persona ricada sempre negli stessi comportamenti (un po' come un border che con poche variazioni ripete sempre gli stessi schemi nelle reazioni), mentre la maggior parte di chi scrive qui, e alcuni li sento anche in privato, dopo un'esperienza di questo tipo si guarda bene dal ripeterne una simile. Io stessa nonostante sia dovuta star dietro a una border per quasi 30 anni non ho mai avuto altri comportamenti da codipendente. Comunque se uno vuole ci sono forum frequentati prevalentemente da chi soffre del disturbo, non li cito qui perché non so se è consentito, ma basta fare una semplice ricerca. Io ho provato a frequentarli per un po', non avendone capito subito l'utenza, ma ci ho rinunciato, mi sembrava di tornare all'esperienza alienante con la mia border, perché tutto quello che dicevo veniva negato, frainteso o addirittura preso in giro. Invece capisco certe uscite di persone che hanno avuto una relazione con un border, anche se non sono molto "politically correct" o piene di compassione e buoni sentimenti, perché so a che livelli di esasperazione si può arrivare. So anche che periodicamente sul forum arriva il border di turno che nega che esista il disturbo, oppure attacca i codipendenti per qualche uscita non proprio soave, e in qualche caso nasce una discussione come. Io credo di capire i "cod" forse perche' ne condivido l'esperienza, sembra assurdo sentirsi dare consigli su come comportarsi o addirittura sentirsi criticare da chi ha il disturbo che ci ha devastato la vita. Quando frequentavo il forum dei border mi hanno riempito di suggerimenti che mi sembravano veramente assurdi. Ho evitato di discuterci perché credo che abbiamo una percezione della realta' completamente differente. Certo non ero ancora arrivata a sentire qualcuno che dichiarava assurda la presenza dei codipendenti, questa mi mancava, visto che è nella natura del disturbo stesso coinvolgere altre persone. In realtà non so quanto sia bene avere un forum misto border-codipendenti, raramente vedo uno scambio costruttivo. My two cents.

Malvina

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Messaggio  Funambolo Mar Ott 18, 2016 8:19 pm

"Mi fa sorridere che qualcuno si sia preso la briga di giudicare noioso un mio precedente intervento. Bene, se una lunga descrizione può esser utile a persone in grosse difficoltà, come ho avuto io, ben venga. Temo inoltre che partecipanti al forum ai quali sia stato diagnosticato il disturbo facciano bene a portare il loro contributo, ma non credo siano in grado di dare utili valutazioni del problema, se per definizione degli esperti non sono in grado di elaborarlo e uscirne, nemmeno nel loro caso personale, se non con salti mortali del terapista. Ho il massimo rispetto per tutti, ma se davvero un border fosse in grado di dare consigli a partner non border che scrivono qui, non credete che il problema in generale non ci sarebbe? Sì ci può essere un contributo di vissuto, punto. "

nessuno meglio di un borderline può spiegare le motivazioni e le reazioni di un altro borderline. Ma capire non significa cambiare la nostra personalità.. Questo non può la sola comprensione. Ma ciò che dici è insensato,io non capisco la presenza qui di persone co-dipendenti quando questo forum dovrebbe riunire solo persone con lo stesso disturbo e non servire a riparare i cuori infranti nonostante,come detto,nessuno meglio di un altro borderline può fare.

Funambolo

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Messaggio  Dianaz Lun Ago 29, 2016 10:18 pm

Mi fa sorridere che qualcuno si sia preso la briga di giudicare noioso un mio precedente intervento. Bene, se una lunga descrizione può esser utile a persone in grosse difficoltà, come ho avuto io, ben venga. Temo inoltre che partecipanti al forum ai quali sia stato diagnosticato il disturbo facciano bene a portare il loro contributo, ma non credo siano in grado di dare utili valutazioni del problema, se per definizione degli esperti non sono in grado di elaborarlo e uscirne, nemmeno nel loro caso personale, se non con salti mortali del terapista. Ho il massimo rispetto per tutti, ma se davvero un border fosse in grado di dare consigli a partner non border che scrivono qui, non credete che il problema in generale non ci sarebbe? Sì ci può essere un contributo di vissuto, punto.
Ad ogni modo poi non mi piace troppo l'ostentazione del termine co-dipendente da parte di persone alle quali sia stato diagnosticato un conclamato disturbo di personalità che ne altera la visione del mondo e dei rapporti. Ha un che di vendetta e di sbeffeggiamento in molti casi.
Ricordiamo che non esiste la patologia "co-dipendenza" anche se per alcuni periodi una persona può avere questi atteggiamenti, ma sono transitori e a volte nemmeno si tratta di co-dipendenza, ma come constato dal forum, molto spesso si tratta di grande generosità, idealismo, o stupida sopravalutazione delle proprie forze.
Tanto co-dipendente che ho reciso il legamea e per sempre. Anche se il sentimento c'era. Devo ringraziare nel forum in particolare Francesco1999 e Tbm.
Un messaggio "noioso" a tutte le persone che si trovano in condizioni di soffrire a causa di un legame con un/una partner borderline: il mondo è molto vasto, le persone che possiamo incontrare sono tantissime, il vostro io interiore è molto più luminoso e ricco di potenzialità di quell'essere incerto, impaurito, stanco nel quale una relazione malata vi ha trasformati! Non esiste una malattia di co-dipendenza a meno che non vi sia a vostra volta stato diagnosticata una patologia della psiche, esistono atteggiamenti sbagliati, che una persona intelligente e ricca interiormente può rigettare una volta per sempre, parlandone in primo luogo, qui, con gli amici più cari, i familiari ecc anche a costo di risultare noiosi o minuziosi, a persone disturbate che anche nel forum portano la loro visione distorta con loro


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E' possibile liberarsi di un borderline - Pagina 2 Empty Avete tutti ragione.

Messaggio  Pandora Lun Ago 15, 2016 7:27 pm

Rapidamente.. capisco la tesi di WhiteSilence. La verità è che una gran parte di persone non border si sottrae in breve tempo alla relazione col partner border, non tanto perchè consapevole del disturbo e di ciò che ne deriva, ma semplicemente perchè ne avverte senza distorsioni emotive/affettive la problematicità e la inadeguatezza a far parte di una relazione "sana" e prende le dovute decisioni, troncando per tempo o addirittura evitando proprio l'inizio della relazione stessa.
Chi cade e permane a restare in una relazione disfunzionale, soprattutto quando il livello del disturbo è alto, è ovviamente una persona non border con altri generi di problemi che vanno riconosciuti ed affrontati con umiltà.
Da parte mia, invece di continuare a rimuginare sul comportamento del mio ex border, sto passando più tempo a rimuginare su di me.
Ormai ho capito quale è la sentenza finale. Sono davvero pochi i casi di border in grado di seguire una terapia sino al successo di questa.
Il mio ex, nonostante abbia avuto di recente la diagnosi, si da già per perso. Mi ha fatto sapere che sa di non poter guarire.
Detto questo, ora è il caso che io pensi a me stessa, perchè io invece ho una volta per tutte deciso che voglio uscire dalla dipendenza affettiva.
Sono d'accordo con Dianaz sul fatto che sia impossibile, per chi abbia le caratteristiche per entrare in risonanza emotiva con un border nella fase di mirroring, stabilire a priori di poterne uscire a comando senza conseguenze, se non con un atto di volontà estrema come quello di amputarsi un braccio che sta andando in cancrena. E amputarsi un braccio fa male in tutti i sensi, anche se lo si fa per la propria salvezza.

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Messaggio  Francesco1999 Sab Lug 02, 2016 4:13 pm

Per un non è difficile lasciare andare via una/un partner border perché spesso si rimane attaccati alla prima fase di mirroring ed idealizzazione che rendono la relazione intensissima a livello emozionale. Non tutti i border sono gravi ma esistono diversi gradi di severità del disturbo. Nei casi lievi e moderati la presenza di comportamenti disfunzionali è minore e quindi il partner non deve sopportare comportamenti distruttivi, tradimenti, eccessi di rabbia frequenti (con la mia ex in una storia a distanza a parte 2-3 episodi in 2,5 anni non ho mai avuto problemi, anzi è andato sempre tutti benissimo finché non ha percepito un abbandono non reale (ma reale per lei) e mi ha mollato pochi giorni dopo). Ero innamorato di lei e lo sono tutt'ora e credo che dovrò rassegnarmi ad amarla per tutta la vita, anche se dopo aver letto per decine e decine di ore del disturbo sono consapevole a livello razionale di tutte le dinamiche. Adesso non ci vediamo più e ci sentiamo raramente su what's app. Lei è consapevole di avere dei problemi, sta cercando delle informazioni per migliorarsi, ma non ha ancora compreso la dimensione e la natura del suo problema. Io le ho dato qualche input e nei rari momenti che ci sentiamo la sostengo.

Il problema maggiore dei border è che hanno un disordine legato all'attaccamento (i border sono tutti diversi come i non ma il disturbo ha come problemi chiave l'attaccamento disfunzionale e la paura dell'abbandono) ad altre persone per la mancanza del "sé", hanno bisogno di un'altra persona per sopravvivere e non sentirsi annientati. Il partner non è insostituibile, è come un oggetto che viene cambiato quando non è più utile per i bisogni primari del border. A livello emozionale sono come bambini di 3 anni nel corpo di adulti, mentre gli altri aspetti sono integri. Un bambino di 3 anni non è in grado di fornire l'amore come noi non ci aspettiamo (non tutti i non sono comunque in grado di amare e oltre al disturbo border esistono altri disturbi e patologie più gravi), un amore maturo e funzionale, un rapporto che si consolida col tempo dove alla passione iniziale subentrano altri meccanismi che stabilizzano la coppia. E' come un fuoco di paglia, intenso, breve ed evanescente.

Detto questo io adoro alcuni aspetti della mia ex e anche ora che sono consapevole del suo lato oscuro la amo per i suoi pregi, per la sua energia, per la sua bellezza ed intelligenza anche se non la vedo da mesi. Quando la storia si è interrotta ho deciso di lavorare su me stesso, anche io ho dei problemi e ringrazio molto la mia ex per 2 motivi:
- Mi ha fatto passare i 2.5 anni più belli ed intensi della mia vita (il suo disturbo è lieve e fortunatamente e la nostra storia è stata priva di comportamenti gravi)
- Mi ha permesso di capire parte dei miei problemi e di conoscermi, di guardare dentro di me e di lavorare su me stesso. Quello che tutti dovrebbero fare.
Essere Non significa non essere borderline, ma non di essere esenti da problemi.

Quando la storia finisce o i comportamenti abusivi sono intollerabili bisogna andarsene, senza voltarsi indietro, capire cosa caratterizza il disturbo borderline per non commettere nuovamente gli stessi errori e lavorare su noi stessi per risolvere i nostri problemi.

Francesco1999

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Messaggio  WhiteSilence Lun Giu 27, 2016 10:34 pm

Dianaz ha scritto:
WhiteSilence ha scritto:È  un po che non scrivo.. sicuramente molti di voi si troveranno in contrasto con alcune delle mie idee però davvero rimango sempre più basito dai compromessi che attuate nei vostri stessi confronti pur di mantenere vivo un briciolo di relazione con personalità  border.  In più molti di voi ne hanno piena consapevolezza ma a quanto pare i problemi di autogestione  emozionale non riguardano solo i border e surclassano persino il vostro fine raziocinio (lo si capisce chiaramente da come scrivete). Da questa desolante incredulità passerò ora a qualcosa a mio parere più  concreto, i border, premesso tutto quello che già è stato più volte detto, sono persone in grado di farti vivere ( per quanto riguarda una relazione amorosa in primis) emozioni fortissime, bellissime nella prima fase (up) , una chimica mentale e fisica d'intensità tale da essere praticamente introvabile in una persona comune. Detto ciò, munendosi di tanta autoconsapevolezza, perché non "vivere " quello che un border ha da dare in positivo e...appena inevitabilmente il rapporto degenera, finirlo come si finiscono tante altre relazioni. Un pò di sano egoismo ed istinto di autoconservazione nell'ignorare tutti quei meccanismi di "ritorno" del partner e basta? Viverla a tempo una volta arrivati alla consapevolezza del disturbo del proprio partner? Lasciarsi trasportare senza mai entrarci del tutto? Tutto questo non vale ovviamente per chi ha border all'interno della famiglia o ci ha creato una famiglia.

Noto una tendenza da parte di persone alle quali è stato diagnosticato il disturbo (e ricordiamolo, si tratta di un disturbo, di un riconosciuto malfunzionamento relazionale) la tendenza -a tratti di riscossa, con punte di vendetta nei peggiori casi- a voler a tutti i costi individuare nei partner di persone disturbate un disturbo. O il tentativo di svilirle, WhiteSilence parla di "persone comuni" per i non border, come se i border fossero speciali, dei simpatici originali, con una marcia in più, vicini a dio? Ora premesso che non c'è un meglio e un peggio, ma un diverso, partiamo dal presupposto che la comunità scientifica internazionale riconosce gli uni come capaci di rapportarsi all'altro in maniera sana, costruttiva e partecipativa in una relazione, gli altri no. E questo è un dato. Se mettiamo in discussione questo allora vale tutto, anche dire che chi si crede Napoleone a giorni alterni può essere funzionale se dobbiamo andare a Waterloo e non sappiamo dov'è.
Certo è probabile -e fortunatamente pare sia così- che anche a un border dopo la terapia non sia preclusa la strada di una relazione appagante. L'attaccamento del partner di border al border può portare a disastri, certo ma non è indice di una patologia, a meno che anche al partner sia stata diagnosticata una patologia. Certo ci sono atteggiamenti non sani, in primo luogo l'incredulità di fronte agli atteggiamenti "doppi" del border, ma questo succede perché nella maggior parte dei casi gli abitanti di questo pianeta non hanno questa "scissione" e quindi il partner del border si ostina a comportarsi come farebbe con un non-border. Cosa farebbe un leone di fronte a un altro leone che ogni tanto volasse? Non crederebbe ai suoi occhi e si ostinerebbe a chiedergli di tornare a terra per continuare la caccia alle gazzelle, per la sopravvivenza del gruppo. Poi forse si abituerebbe a vedere i voli li parrebbero divertenti, ma il gruppo intanto crepa di fame.
Per estremizzare come si fa a concepire che la persona con la quale fino a un minuto prima stavi bene ora si crede Napoleone?
Credo che per assurdo il partner non-border voglia così bene al border da volerlo vedere nei canoni, con il limite di non riuscire ad accettare la diversità e anche perché nella diversità percepisce un pericolo, un male, di fatti siamo di fronte a un disturbo, che in primo luogo non fa bene a chi lo ha.
Ma questa incredulità non è frutto di patologia, certo può essere idealista, stupida, ingenua o controproducente.
Per assurdo poi non credo che persone alle quali è stato diagnosticato un disturbo che li rende non funzionali in una relazione sia la persona più adatta a dispensare consigli sulle relazioni, anche se le opinioni di tutti restano ben accette. E utili. Io non do consigli di parapendio se soffro dalla nascita di vertigini.
Per quanto concerne i presunti "up" straordinari che verrebbero dai border...certo belli, ma in realtà è come se fossero finti, perché non sono poi congrui a un tutto, come succede nelle coppie non border. Anche l'eroina o l'lsd possono darti un "up" ma i colori sgargianti sono illusori e poi magari stai peggio e ti sei pure rovinato neuroni, fegato ecc.

Il consiglio di WhiteSilence di gestire la relazione a tempo ci potrebbe anche stare. Ma anche qui vale la differenza: la persona funzionale si lega come è naturale succeda. Certo ci si può provare, ma non si prenderebbe in giro lo stesso border che magari nella sua non funzionale maniera si è innamorato?
La triste considerazione è che le differenze sono così profonde da precludere la felicità a entrambi, temo. Il consiglio di WhiteSilence è valido se si rimane sul piano dell'amicizia o di una storia di semplice attrazione. E' il piano dei sentimenti a essere vissuto troppo diversamente. Il non border non ha un malfunzionamento a livello emozionale come dice WhiteSilence, si ostina semplicemente -e questo è un limite- a voler applicare i funzionamenti connaturati alla maggior parte di soggetti funzionali a chi non può funzionare in un rapporto per il suo stato patologico, salvo dovute cure e percorsi.
Quel "malfuzionamento emozionale" dei non border che dice WhiteSilence che può assumere persino tratti autolesionistici, proprio perché dotato di componente sovrumana- si chiama amore, una dimensione purtroppo preclusa nei suoi aspetti più sani a chi è intrappolato nei suoi limiti e cieco alla sua stessa condizione (egosintonia). Limiti che fortunatamente pare che le terapie possano aiutare a spezzare.
Dunque da dove incominciare...innanzitutto apprezzo il tuo sforzo immane anche se lo trovo decisamente molto noioso nella sua prima parte così minuziosamente analitica e piena di paragoni generici tutti uguali ed adattabili a più di una situazione ; ) Nella seconda metà che dire...se un co-dipendente non ha un malfunzionamento emozionale nel cercare di stare a tutti i costi con un border come altro chiamarlo? Osi davvero chiamarlo amore??? Leggo di ricatti, minacce, manipolazioni, tradimenti e altro e tu sei in grado di amare chi ti provoca tutto ciò?? Tu non stai amando tu stai subendo!!!Altro punto.. tanti giri di parole per riassumere con una sola di queste un altro aggettivo che con l'amore non ha nulla a che fare per quel che mi riguarda: idealizzazione. Detto ciò quante storie a tempo iniziamo pur sapendo che sono passioni che una volta esaurite non hanno più nulla da dire se non attraverso ricordi? Ovvio che per chi cerca la storia della sua vita sarà davvero difficile da poter realizzare con un partner border (anche se inizialmente potrà sembrare proprio l'inizio della storia della sua vita) ma in molti casi c'è molto da vivere a livello emozionale in POSITIVO proprio in quelle fasi up che tu tanto declami finte (io non le trovo poi del tutto finte) quando di finto c'è molto di più nelle relazioni di tutti i giorni. Concludo dicendo che sia la figura del border che quella del cod non sanno davvero amare in entrambi i casi ma quello che si possono scambiare raggiunge un'intensità emotiva fortissima che con consapevolezza almeno di una parte, può essere vissuta sino ai limiti dell'accettabile.
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Messaggio  Dianaz Dom Giu 26, 2016 1:07 pm

WhiteSilence ha scritto:È  un po che non scrivo.. sicuramente molti di voi si troveranno in contrasto con alcune delle mie idee però davvero rimango sempre più basito dai compromessi che attuate nei vostri stessi confronti pur di mantenere vivo un briciolo di relazione con personalità  border.  In più molti di voi ne hanno piena consapevolezza ma a quanto pare i problemi di autogestione  emozionale non riguardano solo i border e surclassano persino il vostro fine raziocinio (lo si capisce chiaramente da come scrivete). Da questa desolante incredulità passerò ora a qualcosa a mio parere più  concreto, i border, premesso tutto quello che già è stato più volte detto, sono persone in grado di farti vivere ( per quanto riguarda una relazione amorosa in primis) emozioni fortissime, bellissime nella prima fase (up) , una chimica mentale e fisica d'intensità tale da essere praticamente introvabile in una persona comune. Detto ciò, munendosi di tanta autoconsapevolezza, perché non "vivere " quello che un border ha da dare in positivo e...appena inevitabilmente il rapporto degenera, finirlo come si finiscono tante altre relazioni. Un pò di sano egoismo ed istinto di autoconservazione nell'ignorare tutti quei meccanismi di "ritorno" del partner e basta? Viverla a tempo una volta arrivati alla consapevolezza del disturbo del proprio partner? Lasciarsi trasportare senza mai entrarci del tutto? Tutto questo non vale ovviamente per chi ha border all'interno della famiglia o ci ha creato una famiglia.

Noto una tendenza da parte di persone alle quali è stato diagnosticato il disturbo (e ricordiamolo, si tratta di un disturbo, di un riconosciuto malfunzionamento relazionale) la tendenza -a tratti di riscossa, con punte di vendetta nei peggiori casi- a voler a tutti i costi individuare nei partner di persone disturbate un disturbo. O il tentativo di svilirle, WhiteSilence parla di "persone comuni" per i non border, come se i border fossero speciali, dei simpatici originali, con una marcia in più, vicini a dio? Ora premesso che non c'è un meglio e un peggio, ma un diverso, partiamo dal presupposto che la comunità scientifica internazionale riconosce gli uni come capaci di rapportarsi all'altro in maniera sana, costruttiva e partecipativa in una relazione, gli altri no. E questo è un dato. Se mettiamo in discussione questo allora vale tutto, anche dire che chi si crede Napoleone a giorni alterni può essere funzionale se dobbiamo andare a Waterloo e non sappiamo dov'è.
Certo è probabile -e fortunatamente pare sia così- che anche a un border dopo la terapia non sia preclusa la strada di una relazione appagante. L'attaccamento del partner di border al border può portare a disastri, certo ma non è indice di una patologia, a meno che anche al partner sia stata diagnosticata una patologia. Certo ci sono atteggiamenti non sani, in primo luogo l'incredulità di fronte agli atteggiamenti "doppi" del border, ma questo succede perché nella maggior parte dei casi gli abitanti di questo pianeta non hanno questa "scissione" e quindi il partner del border si ostina a comportarsi come farebbe con un non-border. Cosa farebbe un leone di fronte a un altro leone che ogni tanto volasse? Non crederebbe ai suoi occhi e si ostinerebbe a chiedergli di tornare a terra per continuare la caccia alle gazzelle, per la sopravvivenza del gruppo. Poi forse si abituerebbe a vedere i voli li parrebbero divertenti, ma il gruppo intanto crepa di fame.
Per estremizzare come si fa a concepire che la persona con la quale fino a un minuto prima stavi bene ora si crede Napoleone?
Credo che per assurdo il partner non-border voglia così bene al border da volerlo vedere nei canoni, con il limite di non riuscire ad accettare la diversità e anche perché nella diversità percepisce un pericolo, un male, di fatti siamo di fronte a un disturbo, che in primo luogo non fa bene a chi lo ha.
Ma questa incredulità non è frutto di patologia, certo può essere idealista, stupida, ingenua o controproducente.
Per assurdo poi non credo che persone alle quali è stato diagnosticato un disturbo che li rende non funzionali in una relazione sia la persona più adatta a dispensare consigli sulle relazioni, anche se le opinioni di tutti restano ben accette. E utili. Io non do consigli di parapendio se soffro dalla nascita di vertigini.
Per quanto concerne i presunti "up" straordinari che verrebbero dai border...certo belli, ma in realtà è come se fossero finti, perché non sono poi congrui a un tutto, come succede nelle coppie non border. Anche l'eroina o l'lsd possono darti un "up" ma i colori sgargianti sono illusori e poi magari stai peggio e ti sei pure rovinato neuroni, fegato ecc.

Il consiglio di WhiteSilence di gestire la relazione a tempo ci potrebbe anche stare. Ma anche qui vale la differenza: la persona funzionale si lega come è naturale succeda. Certo ci si può provare, ma non si prenderebbe in giro lo stesso border che magari nella sua non funzionale maniera si è innamorato?
La triste considerazione è che le differenze sono così profonde da precludere la felicità a entrambi, temo. Il consiglio di WhiteSilence è valido se si rimane sul piano dell'amicizia o di una storia di semplice attrazione. E' il piano dei sentimenti a essere vissuto troppo diversamente. Il non border non ha un malfunzionamento a livello emozionale come dice WhiteSilence, si ostina semplicemente -e questo è un limite- a voler applicare i funzionamenti connaturati alla maggior parte di soggetti funzionali a chi non può funzionare in un rapporto per il suo stato patologico, salvo dovute cure e percorsi.
Quel "malfuzionamento emozionale" dei non border che dice WhiteSilence che può assumere persino tratti autolesionistici, proprio perché dotato di componente sovrumana- si chiama amore, una dimensione purtroppo preclusa nei suoi aspetti più sani a chi è intrappolato nei suoi limiti e cieco alla sua stessa condizione (egosintonia). Limiti che fortunatamente pare che le terapie possano aiutare a spezzare.

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Messaggio  WhiteSilence Sab Giu 25, 2016 11:40 pm

È  un po che non scrivo.. sicuramente molti di voi si troveranno in contrasto con alcune delle mie idee però davvero rimango sempre più basito dai compromessi che attuate nei vostri stessi confronti pur di mantenere vivo un briciolo di relazione con personalità border. In più molti di voi ne hanno piena consapevolezza ma a quanto pare i problemi di autogestione emozionale non riguardano solo i border e surclassano persino il vostro fine raziocinio (lo si capisce chiaramente da come scrivete). Da questa desolante incredulità passerò ora a qualcosa a mio parere più concreto, i border, premesso tutto quello che già è stato più volte detto, sono persone in grado di farti vivere ( per quanto riguarda una relazione amorosa in primis) emozioni fortissime, bellissime nella prima fase (up) , una chimica mentale e fisica d'intensità tale da essere praticamente introvabile in una persona comune. Detto ciò, munendosi di tanta autoconsapevolezza, perché non "vivere " quello che un border ha da dare in positivo e...appena inevitabilmente il rapporto degenera, finirlo come si finiscono tante altre relazioni. Un pò di sano egoismo ed istinto di autoconservazione nell'ignorare tutti quei meccanismi di "ritorno" del partner e basta? Viverla a tempo una volta arrivati alla consapevolezza del disturbo del proprio partner? Lasciarsi trasportare senza mai entrarci del tutto? Tutto questo non vale ovviamente per chi ha border all'interno della famiglia o ci ha creato una famiglia.
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Messaggio  Dianaz Lun Apr 11, 2016 5:42 pm

Ale questa cosa del gas e' gravissima e nessuno qui e' in grado o idoneo a esprimere consigli. Mi sembra che questa persona stia intanto gia' facendo del male a te. L'unica cosa che mi sento di dirti e' di non portare da sola questo peso: informa i tuoi famigliari e gli amici fidati e se serve chiedi consiglio a consultori tipo i centri donna del comune dove si puo' avere sostegno gratuito e riservato

ieri io ho ceduto a scrivere un messaggio di pace al soggetto senza ovviamente avere risposta. E' strano ma non riesco a schiodarmi da quel po' di affetto anche se so che potrei ambire a molto di piu' ...passera'..spero presto

Dianaz

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Messaggio  ALE Lun Apr 11, 2016 9:04 am

Dianaz ha scritto:@ALE ciao, tutti noi siamo in difficoltà o lo siamo stati, ma la tua Ale, mi sembra una situazione dai risvolti particolarmente negativi e perfino pericolosi. Che dire Ale... come va ora? che via di uscita prospetti? tienici informati!
@ Francesco: ammiro molto la tua lucidità di visione. Intuisco che tu sia un ragazzo straordinario. Sai ho come l'impressione che però tu sia incappato nel mio stesso errore, entrambi portati all'analisi e allo studio, temo abbiamo trovato un modo per spiegarci da un lato la relazione malata, dall'altro per restarci legati!
Io sento che un po' sto facendo così. Purtroppo. Nel frattempo, come previsto, l'uomo che sto frequentando si è rifatto vivo, non sono riuscita a portare avanti il no-contact. Lui ha atteggiamenti assolutamente ambigui, sembra che non possa stare senza vedermi, però come ci vediamo attacca con scenate e svalutazione del rapporto. Nell'ultimo incontro -quando ancora insisteva a smentire le mie osservazioni circa una sua bugia (certa e documentata, ma non gli ho voluto rinfacciare le mie "prove", ho continuato sulla via signorile della richiesta di spiegazioni)- gli ho offerto la possibilità di ammettere di avere mentito. Non lo ha fatto e per me è stato ancora più fastidioso vedere che se prima si era inventato una bugia magari per comodo ora mi mentiva in faccia senza ritegno. Ha fatto così l'offeso (lui!) da minacciare di lasciar perdere (per la millesima volta). Quando ha buttato lì che se non mi fido allora mi vede solo come una amica, ho preso tutto il mio coraggio e gli ho detto "ok" e me ne sono andata io. E' assurdo e pesantissimo, perché è come se ci dicessero "sono attaccatissimo a te, che farei senza di te? ma se non ti spremo come un limone e non ti esaspero non mi soddisfo". Sono una condanna 'ste persone. Cerco di convincermi che è tempo che mi dedichi a un po' di sano eremitaggio...spero di riuscirci. Tra l'altro questa bugia ha gettato ombra sul passato...e temo mi abbia mentito mille altre volte, ma naturalmente sono stata presentata come la colpevole...quella che non si fida. insomma una specie di fissata! Ma so che non è così e ho avuto sempre modi civilissimi di richiedere spiegazioni.
Per voi come procede? Ammetto non ne sono ancora fuori e questo mi scoccia molto.


Chiaro che non ne sei fuori, si crea mutua dipendenza, il nirvana si raggiunge con l'indifferenza, finche' ci sara' anche solo un singolo pensiero sulla persona e' evidente che siamo ancora invischiati e che quello che ci fa piu' incazzare e' appunto l'esserne coscienti ma il non poterlo evitare. Come se la nostra volonta' non ci rispondesse. Tra il pensiero e l'azione c'e' un lasso di tempo che ci dovrebbe consentire l'opzione di scelta, noi e' come se azzerrassimo questo lasso di tempo ed agiamo senza pensare.


Ieri ho raggiunto un nuovo stadio di consapevolezza; è vero c'e' la promoscuita' sessuale, il suo agire insensato-ndr abbandonare il lavoro- ma di fondo c''e l'incapacita' di rendere felice se stesso e quindi l'altra persona...ora pero' si e' aggiunto un tassello in piu' che a mio avviso, ancor peggio della frequentazione coi trans e donnine varie in uno a bugie su bugie,e he mi ha gettato nello sconforto, ma che mi ha consentito di prendere atto della non percorribilita' di qualsiasi azione nei suoi confronti. Il tubo del gas.... mi ha aspettato e mi ha detto ....io senza di te non posso vivere e mi suicido ho gia' comprato il tubo del gas... io al momento ho rispsoto... si va beh inventane un'altra....

La cosa è finita li.....però purtroppo ho aperto il suo bagagliaio ed il tubo del gas c'e' veramente ed io non so piu' cosa fare.....




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Messaggio  Dianaz Sab Apr 09, 2016 4:19 pm

@ALE ciao, tutti noi siamo in difficoltà o lo siamo stati, ma la tua Ale, mi sembra una situazione dai risvolti particolarmente negativi e perfino pericolosi. Che dire Ale... come va ora? che via di uscita prospetti? tienici informati!
@ Francesco: ammiro molto la tua lucidità di visione. Intuisco che tu sia un ragazzo straordinario. Sai ho come l'impressione che però tu sia incappato nel mio stesso errore, entrambi portati all'analisi e allo studio, temo abbiamo trovato un modo per spiegarci da un lato la relazione malata, dall'altro per restarci legati!
Io sento che un po' sto facendo così. Purtroppo. Nel frattempo, come previsto, l'uomo che sto frequentando si è rifatto vivo, non sono riuscita a portare avanti il no-contact. Lui ha atteggiamenti assolutamente ambigui, sembra che non possa stare senza vedermi, però come ci vediamo attacca con scenate e svalutazione del rapporto. Nell'ultimo incontro -quando ancora insisteva a smentire le mie osservazioni circa una sua bugia (certa e documentata, ma non gli ho voluto rinfacciare le mie "prove", ho continuato sulla via signorile della richiesta di spiegazioni)- gli ho offerto la possibilità di ammettere di avere mentito. Non lo ha fatto e per me è stato ancora più fastidioso vedere che se prima si era inventato una bugia magari per comodo ora mi mentiva in faccia senza ritegno. Ha fatto così l'offeso (lui!) da minacciare di lasciar perdere (per la millesima volta). Quando ha buttato lì che se non mi fido allora mi vede solo come una amica, ho preso tutto il mio coraggio e gli ho detto "ok" e me ne sono andata io. E' assurdo e pesantissimo, perché è come se ci dicessero "sono attaccatissimo a te, che farei senza di te? ma se non ti spremo come un limone e non ti esaspero non mi soddisfo". Sono una condanna 'ste persone. Cerco di convincermi che è tempo che mi dedichi a un po' di sano eremitaggio...spero di riuscirci. Tra l'altro questa bugia ha gettato ombra sul passato...e temo mi abbia mentito mille altre volte, ma naturalmente sono stata presentata come la colpevole...quella che non si fida. insomma una specie di fissata! Ma so che non è così e ho avuto sempre modi civilissimi di richiedere spiegazioni.
Per voi come procede? Ammetto non ne sono ancora fuori e questo mi scoccia molto.

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Messaggio  Francesco1999 Mar Apr 05, 2016 10:54 am

Dianaz ha scritto:@Francesco: mi correggo, leggendo vari tuoi post non penso che il 1999 possa essere il tuo anno di nascita, cmq intendevo dire che per chi è in età da poter avere una famiglia è doppiamente importante tenersi alla larga da individui così instabili

Ho 30 anni, 1999 è un numero casuale. Concorso sul fatto incontrarli in età da famiglia è più pericoloso per noi non-border. La mia ex voleva un figlio e stavamo per andare a convivere, sono stato molto fortunato a schivare il proiettile. Quasi sempre dopo il matrimonio o una gravidanza (ancora peggio) i comportamenti abusivi e i problemi aumentano. Dopo questi 2 eventi aumentano il controllo su di te e tu sei molto committato nella relazione e non puoi più mollare da un momento all'altro. Ho letto di persone con figli che vivono un vero inferno, soprattutto gli uomini, che per non perdere l'affidamento dei figli e per non lasciarli in un ambiente non sano rimangono sacrificandosi e vivendo anni o decenni di infelicità.
Ricordiamoci sempre che comunque i border sono persone e nel caso della mia ex ha degli aspetti veramente meravigliosi ed è molto funzionale ed intelligente. Sono l'amigdala e le zone cerebrali deputate alle emozioni che non funzionano correttamente. I border sono come bambini a livello emotivo nel corpo di adulti, molti studi mostrano che c'è un arresto delle emozioni nell'età del trauma. Vi faccio un'analogia:

"Una ragazza border prende un cellulare nuovo e molto bello e se ne innamora. Un giorno gli cade e si rompe, ma la colpa non è sua (i border non si prendono quasi mai colpe), la colpa è del pavimento troppo duro o dello schermo troppo fragile.
Va in un negozio e compra un telefono nuovo; questa volta però ha pochi soldi e ne prende uno da poco, un rimpiazzo al quale tiene meno, però senza telefono non può stare. (i border non sanno stare soli per periodi di tempo prolungati e quindi a volte prendono delle persone a cui non tengono solo per riempire i vuoti e non avendo un sé strutturato hanno bisogno di appoggiarsi a qualcuno). Dopo qualche mese perde il telefono, sta un po' male e sente subito il bisogno di uno nuovo.
Su internet trova uno smartphone ultimo modello e si innamora perdutamente, si trova molto bene ma dopo un mese viene rubato. Ci soffre un po' ma non ha molta importanza perché tanto sa come fare a procurarsene uno nuovo. Gli amici/e iniziano a domandarsi come mai così spesso cambia telefono. Per lei è solo un oggetto del quale non può fare a meno ma che può essere sostituito e sa come fare."
Per tanti di loro noi non siamo che il "telefono".

Per i border non trattati con la psicoterapia noi non siamo assolutamente indispensabili, a volte si innamorano di una persona, hanno aspettative molto alte, per loro se il suo salvatore e principe azzurro e ti idealizzano; ma nessuno è perfetto e prima o poi finisci per tradire tutte queste aspettative dopo che hai dato anima e corpo e in quel momento non avrai più valore, verrai dipinto di nero, come il cattivo e il carnefice. E dopo pochissimo ti sostituiscono, proprio come un oggetto, a volte di una persona di cui sono invaghite, altre volte il rimpiazzo è la prima persona che capita e che serve a colmare i loro bisogno in quel momento. Sanno come fare per non rimanere da sole/i.
Inoltre le belle parole dette non sono supportate dai fatti, la mia ex mi disse che ero l'uomo della sua vita, che non aveva mai amato qualcuno così tanto e in quel momento le sue emozioni erano fortissime (e ci credo) però le emozioni cambiano facilmente quando non sono profonde e strutturate e le parole non vengono supportate dai fatti. Una persona che ci ama non ci fa soffrire e si comporta in modo molto diverso. Il loro è un amore infantile, come un bambino che adora il suo orsetto di pezza, però nulla a che vedere con quello di una persona adulta che è in grado di amare (non tutti non-border lo sono).

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Messaggio  ALE Mar Apr 05, 2016 9:25 am

Francesco1999 ha scritto:Può rifarsi vivo come non farsi vivo (anche se statisticamente tentano di reciclare la relazione o comunque di averti sotto controllo). Praticamente sempre quando si torna assieme le cose vanno peggio. I border solo con una fortissima motivazione e consapevolezza + una psicoterapia da un professionista specializzato + medicinali sono in grado di migliorare e gestire il disturbo MA non guarire; questo però avviene raramente visto che una delle caratteristiche peculiari del disturbo è l'anosognosia (non riconoscono di avere un disturbo) e in quei casi dove c'è la consapevolezza devono essere molto motivati ed avere mezzi economici per sostenere psicoterapie che durano anni; sono casi rari, qui sul forum pare ce ne siano un paio (io credo di aver letto migliaia di esperienze e le storie di successo sono molto poche). Senza terapia il disturbo NON regredisce e NON sparisce quindi non c'è nessuna possibilità di instaurare una relazione sana.
Il no contact totale + un lavoro di auto analisi o con l'ausilio di uno psicoterapista + il tempo guariscono le ferite sui non border.
E' molto facile a dirsi ma più difficile da farsi e spesso tanti di noi finiscono in 3-5-10 recicli fino a toccare il fondo e a soffrire le pene dell'inferno per convincersi.


Grazie Francesco sei stato perfetto nel descrivere il meccanismo border-non border. Condivido in toto quanto da te espresso in quanto provato per esperienza. Il disturbo e' ego sintonico cioe' in sintonia con il loro essere quindi non viene ne' riconosciuto ne' accettato dal border. Il mio caso e' molto simile a quello detto da Dianaz e cioe' un uomo con forti problematiche di alcolismo non risolte nonostante innumerevoli ricoveri, quindi recidive continue, non riesce a mantenere la sobrieta' per piu' di sei mesi, passato di sostanze quali cocaina e altre schiefezze, perdita di lavoro , perdita di denaro e promiscuita' sessuale... anche deviata.

Alla fine entri in un circolo vizioso anche tu, perche qs.persone si fanno terra bruciata intorno e rimani solo tu co-dipendente, e un po' per amore, per affetto e per quelle motivazioni espresse da Dianaz continui la relazione.
Nel mio caso ad esempio la famiglia stava e sta tuttora cercando di rifilarlo a me in nome di un grande amore che io proverei per lui, del resto il ragionamento e' ....se sei rimasta fino adesso perche lo vuoi abbandonare, stagli vicino e curalo oppure tienitelo cosi come e', come se dieci minuti di bei momenti potessero compensare ore poi di inferno emotivo. Bella faccia tosta!!!!!!!!!!!

Per farla breve io dopo che lui ha distrutto il suo lavoro gliene ho trovato un altro, che peraltro gli fa schifo- lavoro di merda lo definisce- ed ha ripreso a bere, la mia fortuna e' ed e' stata che l ho sempre frequentato fuori dalla mia famiglia insomma non ci convivo e non lo porto nel mio entourage di amici/conoscenti/colleghi.

L'ultima bravata e' stato un bel pesce di Aprile - si proprio il primo aprile- quando ho scoperto che, a fronte di una mia assenza serale- per un compleanno di un'amica-ha pensato bene di bere come un ossesso e farsi un bel giretto in una nota zona di TRANS e sottolineo TRANS e farsi fare un bel servizietto.

Ora io dico che davvero sono io ad avere toccato il fondo....Devo il piu' velocemente possibile riprendere in mano la mia vita senno ci lascio la pelle pure io, in senso metaforico naturalmente. Ho ricevuto una botta alla mia autostima che meta' basta ma ce la devo fare a rialzarmi il piu' in fretta possibile e cercarmi una relazione sana.

Meglio un foglio bianco che un foglio non scarabocchiato come ha detto DIANAZ, ma io dico imbrattato di merda, scusate il termine e lo sfogo.



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Messaggio  Dianaz Lun Apr 04, 2016 10:21 pm

@Francesco: mi correggo, leggendo vari tuoi post non penso che il 1999 possa essere il tuo anno di nascita, cmq intendevo dire che per chi è in età da poter avere una famiglia è doppiamente importante tenersi alla larga da individui così instabili

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Messaggio  Dianaz Lun Apr 04, 2016 9:59 pm

ALE ha scritto:MESSAGGIO PER DIANAZ.

SI CHIARO CHE SI RIFA' VIVO. IL COPIONE E' SEMPRE IL MEDESIMO. RITORNANO COME GLI ZOMBIE.SCAPPA SCAPPA SCAPPA. NON NE ESCONO LORO E NON NE ESCI TU.ACCETTA IL TUO FALLIMENTO E NO CONTACT ASSOLUTO.

Grazie Ale e grazie Francesco 1999, riporto il testo di Ale: quello "scappa, scappa, scappa" dovrebbe proprio diventare la nostra bandiera, ragazzi.
Mi fa un po' impressione Francesco, lascia perdere 'sta "bellezza"...sai quante belle ragazze ci sono? questa donna che descrivi mi fa pensare a una di quelle mele belle fuori, ma marcia dentro, e che te fai, allora? vuoi una mamma così per i tuoi figli? (leggo 1999 e suppongo sia il tuo anno di nascita), ma l'osservazione è valida in ogni caso!
In quanto a me, mi aiuta un po' il fatto di non essere innamorata pazza dell'uomo in questione ..ho un matrimonio andato in fumo alle spalle e un'età che mi fa essere un po' più corazzata in quel senso, tuttavia non nego di aver sviluppato un forte attaccamento.
Ovviamente si è già rifatto vivo con un messaggio! Da una parte sono orientata al no-contact totale, dall'altra temo ritorsioni se non gli rispondo o lo ignoro del tutto. Abitiamo vicino e frequentiamo gli stessi posti più o meno quindi è abbastanza facile incontrarsi per caso. Pensavo di lasciar passare tempo il più possibile e se lui riproponesse uscita o incontro vorrei buttarla su mantenere un rapporto civile (per poi non cercarlo, però) e spiegargli che ho un sacco di faccende personali da risolvere e sbrigare. Insomma diluire gli entusiasmi

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Messaggio  Francesco1999 Lun Apr 04, 2016 9:00 pm

Può rifarsi vivo come non farsi vivo (anche se statisticamente tentano di reciclare la relazione o comunque di averti sotto controllo). Praticamente sempre quando si torna assieme le cose vanno peggio. I border solo con una fortissima motivazione e consapevolezza + una psicoterapia da un professionista specializzato + medicinali sono in grado di migliorare e gestire il disturbo MA non guarire; questo però avviene raramente visto che una delle caratteristiche peculiari del disturbo è l'anosognosia (non riconoscono di avere un disturbo) e in quei casi dove c'è la consapevolezza devono essere molto motivati ed avere mezzi economici per sostenere psicoterapie che durano anni; sono casi rari, qui sul forum pare ce ne siano un paio (io credo di aver letto migliaia di esperienze e le storie di successo sono molto poche). Senza terapia il disturbo NON regredisce e NON sparisce quindi non c'è nessuna possibilità di instaurare una relazione sana.
Il no contact totale + un lavoro di auto analisi o con l'ausilio di uno psicoterapista + il tempo guariscono le ferite sui non border.
E' molto facile a dirsi ma più difficile da farsi e spesso tanti di noi finiscono in 3-5-10 recicli fino a toccare il fondo e a soffrire le pene dell'inferno per convincersi.

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Messaggio  ALE Lun Apr 04, 2016 3:29 pm

MESSAGGIO PER DIANAZ.

SI CHIARO CHE SI RIFA' VIVO. IL COPIONE E' SEMPRE IL MEDESIMO. RITORNANO COME GLI ZOMBIE.SCAPPA SCAPPA SCAPPA. NON NE ESCONO LORO E NON NE ESCI TU.ACCETTA IL TUO FALLIMENTO E NO CONTACT ASSOLUTO.

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Messaggio  Francesco1999 Lun Apr 04, 2016 11:23 am

E' molto difficile il distacco. Io provavo e provo un amore ancora molto forte, misto ad ossessione ed un forte desiderio sessuale per lei (è molto bella, se non fosse così bella per me sarebbe più semplice). Dopo 4 mesi non c'è giorno a cui non penso a lei, alcuni giorni sono semplici ed altri difficili. Ieri non ho resistito e sono andato a curiosare sulla sua pagina FB e mi ha causato dolore, anche se meno rispetto a mesi fa. L'unico modo per il distacco completo è il no contact totale e completo che non sono ancora in grado di sostenere.

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Messaggio  Dianaz Dom Apr 03, 2016 10:50 pm

già qualche giorno di no-contact, spero di avere la forza di starmene per conto mio. immagino che si rifaccia vivo, puntualmente succede e questo lo sa bene chi ha avuto questo tipo di esperienza. Si rifanno vivi come se tornassero dalle vacanze o sia come se niente fosse, e magari ci avevano fatto una scena madre attaccandoci senza mezze misure l'ultima volta che li abbiamo visti. Questa volta mi aspetto che si sia trovato un'altra. Per quasi due anni è stato assiduo, ma mi sono fatta più diretta nelle osservazioni che gli ho rivolto e via via più ferma nel fargli capire che dal mio punto di vista scenate e bugie non sono accettabili. Credo che questo lo abbia spinto a guardarsi intorno cercando situazioni più facili, "prede" da intortare con la sua chiacchiera, con le quali ricominciare il teatrino. Nonostante la consapevolezza dello scarso valore della persona fa male l'ennesimo fallimento, il rendersi conto di essersi aggrappati a un sogno e di essere in realtà soli....mi sforzo di ripetere a me stessa che in fondo una pagina bianca è meglio di un foglio scarabocchiato

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Messaggio  tbm15 Gio Mar 31, 2016 10:05 pm


Ciao Diana.
Sì, diciamo che siamo propensi ad fare da "crocerossini". Forse perché si tratta di bassa autostima per noi stessi. Cerchiamo di legare le altre persone a un loro bisogno che loro hanno di noi che sono attratte da quello che possiamo fare per loro (loro ci fiutano, ci avvertono) più che per altre cose che invece dovrebbero essere la base di una relazione sana.
Concordo su tutto il resto che hai qui scritto. È come dici tu, la necessità, la debolezza che individuiamo in borderline, ci fa sentire (illusoriamente) molto più forti e per certi versi, padroni della situazione.
Ma questa è la base di un rapporto malato.
Bisogna partire dall'apprezzare noi stessi, accettandoci e dandoci il giusto valore, amando noi stessi. Coltivando le nostre passioni, scoprendo lati di noi stessi che spesso neanche conosciamo.
Rafforzandoci in questo modo, entrando in una dimensione sana e costruttiva, poi si attirano persone e situazioni sulla stessa linea, che siano amici o partner.
È come dici tu, inconsciamente pensiamo di avere il controllo, è il sentirci utili per loro che ci fa restare e alimenta la storia.
Ma questo non è normale, non sono queste le basi per una relazione equilibrata e sana.
La consapevolezza è il primo passo verso l'accettazione. Forse non si supera mai, ma conoscere i meccanismi aiuta a non far accadere nuovamente situazioni simili.
Sapremo accettare un partner alla nostra altezza, avvertiremo la differenza, e fidati che sarà tutta un'altra musica. Alla fine tutto ha un senso e tutti i pezzi del puzzle andranno al loro posto.

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Messaggio  Dianaz Gio Mar 31, 2016 4:15 pm

@Tbm
con una specie di tenerezza leggo il tuo testo, sei la stessa persona che mi ha incoraggiata con tanta fermezza. Ecco sicuramente questo è un buon punto sul quale riflettere, forse potremmo dire che chi si imbarca in queste storie malate ha tendenzialmente molta forza per gli altri e molta lucidità di visione quando si tratta di altri da aiutare e proteggere, ma molto meno per se stessi. Temo che tutto parta da una errata valutazione di forze..ho fatto in altro contesto il paragone con chi muore di infarto dopo aver salvato qualcuno che stava per annegare. Rivelo nella maggior parte delle persone che hanno creduto e sofferto in queste storie: altruismo, intelligenza, forza, generosità, idealismo. In un mix nocivo, però. Manca l'ingrediente della concretezza e della autoconservazione. Osservo tra i miei amici e amiche tantissimi che mai si lascerebbero trascinare in situazioni come quelle che abbiamo vissuto: gente che ha messo alla porta il partner alla prima c.....
Si pecca di un eccesso di sogni e forse c'è anche un lato oscuro, se dobbiamo fare un mea culpa. Non sarà, ma ipotizzo solo, che la debolezza che individuiamo in borderline, ci fa sentire (illusoriamente) molto più forti e per certi versi, padroni della situazione?
Sì, tolleriamo una serie di capricci e stranezze, ma sapremmo accettare un/una partner con le p... /con le o.... che ci tenga testa? O preferiamo il nostro/la nostra "fuori di testa", perché in fondo ci sembra di poterli avere sotto controllo? Non ne sono sicura e mai ho pensato di fare così. E' solo una ipotesi da discutere ...


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Messaggio  Cely Mar Feb 23, 2016 4:41 pm

tbm15 ha scritto:Ciao a tutti. Riapro il topic per degli aggiornamenti, anche se non è su questi che vorrei poi riflette con voi.
E' successo che dopo l'estate ci siamo ripresi, o meglio me la sono ripresa. E, sinceramente, non ha neanche dovuto faticare più di tanto per riprendermi. A distanza di tre mesi, stesse problematiche, stesse azioni-reazioni fino a quando non ho sbroccato.
Quello che a livello personale mi è capitato è questo: quando ero con lei in questo ultimo periodo, vedevo le cose in maniera chiara, lampante, tutte le problematiche e le dinamiche erano quasi scontate. E insieme a  questo avevo la chiara idea di come volessi fosse la mia relazione, l'opposto di quello che stavo vivendo. Per questo, ho chiuso e anche in maniera molto serena.
A distanza di tempo, questa sensazione di chiarezza si è affievolita, come se la nostalgia e il pensiero di lei sia in qualche maniera tornato anche se in modo diverso.
Io penso sia la voglia di una relazione sana dopo tanto tempo di sofferenza a farmi sentire così. Il pensiero di lei non in quanto lei, ma in quanto persona al mio fianco. Non sono proprio sicuro, cosa ne pensate?

Hai detto bene, non ti manca lei mma una persona al tuo fianco. Se ti fai 2 conti capirai che la relazione serena e piacevole piace a tutti, è molto più vantaggiosa della relazione fatta di rancori e litigi, quindi? Devi capire cosa vuoi!!! Sicuro che te voglia lei? O vuoi solo una persona di cui innamorarti ma che non trovi? Ti stai accontentando per tappare una volta per tutte il tuo senso di vuoTo o vuoi davvero lei?
Si dice che se non stai bene con te stesso non stai bene nemmeno con gli altri, ed è vero!
Fatti 2 domande, capisci cosa vuoi (qun non te lo può dire nessuno, non ti leggiamo nella testa) e va a prenderlo Wink

Cely

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Messaggio  tbm15 Gio Feb 18, 2016 10:15 pm

Ciao a tutti. Riapro il topic per degli aggiornamenti, anche se non è su questi che vorrei poi riflette con voi.
E' successo che dopo l'estate ci siamo ripresi, o meglio me la sono ripresa. E, sinceramente, non ha neanche dovuto faticare più di tanto per riprendermi. A distanza di tre mesi, stesse problematiche, stesse azioni-reazioni fino a quando non ho sbroccato.
Quello che a livello personale mi è capitato è questo: quando ero con lei in questo ultimo periodo, vedevo le cose in maniera chiara, lampante, tutte le problematiche e le dinamiche erano quasi scontate. E insieme a questo avevo la chiara idea di come volessi fosse la mia relazione, l'opposto di quello che stavo vivendo. Per questo, ho chiuso e anche in maniera molto serena.
A distanza di tempo, questa sensazione di chiarezza si è affievolita, come se la nostalgia e il pensiero di lei sia in qualche maniera tornato anche se in modo diverso.
Io penso sia la voglia di una relazione sana dopo tanto tempo di sofferenza a farmi sentire così. Il pensiero di lei non in quanto lei, ma in quanto persona al mio fianco. Non sono proprio sicuro, cosa ne pensate?

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