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quanta sofferenza

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Messaggio  Riccardo Ven Dic 08, 2023 3:33 pm

Riccardo ha scritto:Caro Laurent, esperienza in molti punti  simile alla mia conclusasi un mesetto fa in maniera  improvvisa, traumatica e devastante dopo una relazione composta da due periodi: il primo dove sono stato trattato da principe con mille attenzioni, premure, con un amore mai provato prima, e poi il secondo fatto di un continuo tira e molla, estenuante e snervante causato da mille stronzate tirate in ballo da lei, ma dove sono arrivato al punto di dovermi scusare anche per colpe non mie e sentirmi io quello sbagliato… una manipolazione continua della realtà… pur  cosciente ora di cosa sia successo, continuo ad amarla, a sentirne la mancanza… purtroppo sono così, vedono tutto bianco o tutto nero, prima ti idealizzano poi ti svalutano e ti mollano perché hanno paura di essere abbandonate, di non essere amate abbastanza etc, e quando ti mollano hanno già il sostituto da spolpare, quando sarà spolpato torneranno da noi per vedere quanto le amiamo e se siamo disponibili ad altro giro sulle montagne russe… nonostante i fatti siano così, non la odio, seppure mi abbia fatto ingoiare tanta merda, la amo ancora… ti entrano in testa, ti stregano,  non ne puoi fare a meno, una vera dipendenza… se ti va possiamo discuterne tra di noi, in fondo siamo tutti sulla stessa barca e siamo delle povere vittime , mi trovi su telegram con @ritchie_75
scusa laurent, mi sono confuso volevo rispondere all’utente più sotto, la cui esperienza è molto simile alla mia

Riccardo

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Messaggio  Riccardo Ven Dic 08, 2023 3:12 pm

Caro Laurent, esperienza in molti punti simile alla mia conclusasi un mesetto fa in maniera improvvisa, traumatica e devastante dopo una relazione composta da due periodi: il primo dove sono stato trattato da principe con mille attenzioni, premure, con un amore mai provato prima, e poi il secondo fatto di un continuo tira e molla, estenuante e snervante causato da mille stronzate tirate in ballo da lei, ma dove sono arrivato al punto di dovermi scusare anche per colpe non mie e sentirmi io quello sbagliato… una manipolazione continua della realtà… pur cosciente ora di cosa sia successo, continuo ad amarla, a sentirne la mancanza… purtroppo sono così, vedono tutto bianco o tutto nero, prima ti idealizzano poi ti svalutano e ti mollano perché hanno paura di essere abbandonate, di non essere amate abbastanza etc, e quando ti mollano hanno già il sostituto da spolpare, quando sarà spolpato torneranno da noi per vedere quanto le amiamo e se siamo disponibili ad altro giro sulle montagne russe… nonostante i fatti siano così, non la odio, seppure mi abbia fatto ingoiare tanta merda, la amo ancora… ti entrano in testa, ti stregano, non ne puoi fare a meno, una vera dipendenza… se ti va possiamo discuterne tra di noi, in fondo siamo tutti sulla stessa barca e siamo delle povere vittime , mi trovi su telegram con @ritchie_75

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Messaggio  Laurent Sab Ott 07, 2023 10:14 pm

Ciao a tutti,
Vorrei brevemente condividere ciò che mi sta succedendo.
La mia ormai ex compagna Borderline purtroppo in pieno mi ha rubato un figlio di quasi 5 anni e un altro che nasce fra 20 giorni attivando un codice rosa per maltrattamento e denunciandomi per maltrattamenti e violenza sessuale.
Abbiamo avuto la prima udienza pochi giorni fa e la stanno scoprendo, fra 20 giorni nasce il secondo bambino e ci stiamo distruggendo in tribunale.
Ma non ci sono altre strade.
Mi sono fatto torturare per 5 anni
So bene cos’è una border line
Di peggio non esiste

Laurent

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Messaggio  poe Ven Ago 11, 2023 4:18 pm

Buongiorno a tutti,

vorrei raccontare e condividere la mia esperienza sentimentale con una donna affetta -secondo gli specialisti che ne sono venuti indirettamente a conoscenza- dal disturbo borderline di personalità. Premesso che viviamo in città diverse e che è parecchio più giovane di me (ma alla fine questo sarebbe l'ultimo dei problemi...), mi "aggancia" per motivi di lavoro circa tre anni fa. Io rimango un po' sorpreso dal suo modo di porsi subito molto confidenziale ma non ci faccio molto caso, né immagino che, proprio per la differenza di età (vent'anni), possa mai nascere una relazione sentimentale. Per parecchi mesi ci sentiamo ogni tanto, poi sempre più spesso, sempre in modo piacevolissimo. A detta di entrambi, le telefonate potrebbero durare ore e non ci stancheremmo mai. Mi racconta di un matrimonio fallito quasi subito e che mai avrebbe dovuto vivere e di una lunga storia di sofferenza per una relazione tossica vissuta con un narcisista patologico che l'ha portata ad un passo dalla morte. Con il passare del tempo sento che il mio sentimento sta cambiando, trasformandosi in qualcosa di più della semplice amicizia. Non essendo capace a nascondermi, mando in crisi la relazione con la mia compagna che durava da sei anni, generando dolore e fortissimi sensi di colpa. Per mia fortuna lei si dimostrerà donna splendida ed intelligente e riusciremo a trasformare il nostro rapporto in una bellissima amicizia che dura tuttora. Quando mi dichiaro, mi dice che si sta vedendo con una persona che le piace molto e che ha sempre inteso il nostro rapporto come di piacevole amicizia e niente più. Rimango molto male e parecchio sorpreso perché mai me ne aveva parlato prima ma vado avanti. In fondo sembra soltanto una delusione come tante. A fine estate torna a farsi viva: la sua relazione è finita, le sono mancato molto e desidera vedermi. Mi sembra di rinascere. Per un mese torniamo a sentirci al telefono, come prima, più di prima, molto meglio di prima. E' dolce, sensuale e fragile ad ogni parola e nessuna donna mi è mai piaciuta così prima d'ora. Ci vediamo a pranzo agli inizi di ottobre: non vedo l'ora, salvo trovarmi davanti una persona che non riconosco: fredda, distaccata, desiderosa di concludere e di tornare a casa prima possibile. Mi dice che non ha nessuna voglia di cominciare una storia a distanza con un altro uomo molto più grande di lei e che non vuole più sentirmi. Rimango semplicemente stupefatto; il viaggio di ritorno è pieno di dolore e di amarezza e non mi sembra vero. E' solo il primo episodio di una serie lunghissima di alti e bassi, ritorni ed allontamenti che si sono protratti fino ad oggi, generandomi una incredibile quantità di dolore e sofferenza e di cui riporto solo i fatti principali:
- a dicembre dello stesso anno, dopo che per una mia frase del tutto normale, mi minaccia di denunciarmi ai carabinieri qualora fossi andata a trovarla a casa sua (mai pensato di farlo) mi telefona qualche giorno dopo invitandomi da lei. E' la sera del mio compleanno e sarà quella delle nostre "prime volte", tutte (purtroppo) bellissime ma a cui lei si lascia andare soltanto dopo aver bevuto. Mi dice di sentirsi finalmente amata, di provare lo stesso anche lei ma di essere terrorizzata dell'amore. Io sono pronto ad aspettarla tutto il tempo che vorrà. Dopo una settimana mi manda un messaggio scrivendomi di non volermi vedere mai più e che con lei funziona così: "si va a letto insieme, poi ciao". Non so ancora come io abbia fatto a sopravvivere e a non cercarla;
- tre mesi dopo ritorna ed io "naturalmente" l'accolgo. Tornano gli alti e bassi ma è il periodo dove ci vediamo di più: ma solo qualche volta ed un solo we (pensate...) perché lei da una parte dice di desiderarmi e di amarmi ma dall'altra mi respinge dicendo di non volermi vivere. Io, ahimé, non trovo la forza di andarmene perché spero sempre che alla fine decida finalmente di abbandonarsi all'amore. Continuo a sentire che potrebbe essere la storia d'amore più bella della mia vita. Nel frattempo, prima dell'amore (e della sua meraviglia), ha spesso bisogno di bere per lasciarsi andare;
- a fine estate scorsa il clou: io vado in vacanza (da solo) ma ci sentiamo tutti i giorni più volte al giorno. Per una settimana è un incanto mai vissuto: messaggi appena sveglio, frasi d'amore bellissime mai sentite, lunghissime telefonate dove non manca niente, nemmeno l'eros (virtuale) più bello e coinvolgente di sempre. Non vediamo l'ora di vederci a settembre: finalmente, mi dico, proveremo a viverci di persona. Ma un giorno, quando la vacanza sta per finire, al telefono è fredda, depressa e nervosa. Le chiedo il motivo: mi dice che la sua vita è una m...a e che non sarà mai felice. Non capisco, mi innervosisco, lei reagisce con aggressività ed io, d'istinto, chiudo la teelfonata. Dopo un minuto mi manda un messaggio dicendo che la nostra storia finiva lì: ci avevamo provato ma non c'eravamo riusciti. Non voglio crederci. Mi sento morire;
- a dicembre scorso viene a trovarmi a casa; ritorniamo a fare l'amore ma ancora una volta lei prima deve bere. Io purtroppo non riesco a fermarla; poi lo facciamo ed è sicuramente la volta più bella di tutta la mia vita. Dice di amarmi e sono purtroppo ancora convinto che sia sincera. Ma anche questa volta non è l'inizio di una relazione fatta di stare insieme e di condivisione. Lei riprende a dirmi che non vuole vivermi, salvo telefonarmi e scrivermi in continuazione (accadrà moltissime altre volte);
- a primavera credo arrivi una svolta: a sopresa lei chiede il trasferimento per lavoro nella mia città, dove abita una sua cara amica. Non voglio illudermi ma considero questa scelta come un avvicinamento nei miei confronti. Torno a sperare (tanto) e a riprendere il solito rapporto fatto di tante telefonate e messaggi ma di zero incontri. Appena glieli propongo la sua risposta è sempre la stessa: no
- a fine giugno, sapendomi in viaggio e dicendosi in pensiero per non aver avuto notizie mi chiama più volte quasi disperata. Le dico che non resisto più questa storia senza vedersi ma con i contatti di due fidanzati innamoratissimi. Le dico di confessarmi che per lei il rapporto è solo di amicizia e di compagnia e che l'avrei perdonata pur di rassegnarmi e di non soffrire più. Mi giura tra le lacrime che non è vero, che è "cotta" e che non sarebbe lì da due anni ma che non riesce a superare certi traumi. Sono felice di sentirla, ricomincio ancora. Ma nei giorni dopo continuo a non sentirmi contento di una relazione così inappagante. Mi chiedo, come tanti amici, perché mi debba accontentare di quelle briciole. Passa una settimana: mi telefona ed io le rispondo, sicuramente un po' distaccato ma non certamente male, di essere impegnato con un lavoro e che ci saremmo risentiti. Non l'ho mai più sentita. Come altre volte, qualche giorno dopo mi ha cancellato da Facebook salvo richiedermi (ed ...ottenere) l'amicizia nei giorni successivi. Ma senza più nemmeno un like ai miei post.
Spero soltanto di essere arrivato in fondo a questa incredibile sofferenza. So anche che dipende da me.
Grazie a chi ha voluto leggermi fino in fondo.
Un saluto a tutti.

poe

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