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Amica borderline

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Amica borderline  Empty Re: Amica borderline

Messaggio  melodie.lunelle Lun Lug 04, 2022 3:24 pm

Ciao Andrea, un po' posso comprendere ciò che provi.
Forse in un certo senso ti è più semplice "occuparti" della sua vita piuttosto che della tua, credo che questo possa avere origini antiche e fare riferimento al rapporto coi tuoi famigliari, ma non è detto.
Io ti consiglierei di pensare di più a te stesso, dal momento che non è compito tuo accudire continuamente questa tua amica e salvarla.
Sii più egoista, se tu stessi male lei ci sarebbe per te?
Perdonami se mi sto soffermando molto su questo aspetto e meno sulle vostre dinamiche affettive, perché credo che, soprattutto se si tratta di persone con dpb, il rischio è quello di romanticizzare la relazione, perdendo di vista gli aspetti tossici di essa.
Tu hai fatto del tuo meglio per lei, questo in un certo senso ti fa onore come essere umano, ma ora è giunta l'ora di distaccarsene, magari mantenendo una comunicazione soft (non so se questo sia possibile coi border).
In bocca al lupo,
Elisa

melodie.lunelle

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Messaggio  Delfino81 Mar Mag 03, 2022 11:12 pm

Un saluto a tutti gli utenti del forum. Ho 40 anni e la mia è una lunga storia, che parte da lontano, da 14 anni fa.

Nel lontano 2008 Mi ero appena trasferito a Roma dalla Puglia dopo la laurea per lavorare, Non conoscendo nessuno, mi iscrissi in una chat, dove conobbi una ragazza, di 5 anni piu piccola di me. Io ne avevo 26, lei 21. Ci siamo fatti una storia di qualche mese, ma poi abbiamo deciso di non proseguire di comune accordo. io non ero innamorato di lei, lei non lo era di me.

Tuttavia,dal momento che era una ragazza con un passato difficile (aveva perso la mamma un anno prima e soffriva di disturbo borderline con marcate crisi isteriche dove a volte puo andare anche in stato di semicoscienza, come se fossero crisi epilettiche), e, seppur non provassi attrazione e non avessi mai provato amore, mi ero affezionato, le sono stato vicino in tutti questi anni come amico. Piu che amico una sorta di "fratellone-badante" diciamo...

Questa ragazza non guida, non lavora (ci ha provato ma la cacciavano dopo poco per le crisi a lavoro), percepisce solo una piccola pensione di invalidità, e viene mantenuta dal papà e dalla sorella con cui vive ma se posso le dò una mano economicamente anche io. La aiuto nella spesa, o, sostituendomi al padre che spesso è fuori per lavoro per accompagnarla in auto a visite o servizi vari, e lei si sdebita cucinandomi, dato che è molto brava in cucina e io so na mezza chiavica.

In questi anni, ne ho viste di tutti i colori. L'ho soccorsa spesso quando aveva le crisi, ho sopportato i suoi cambi d'umore, l'ho dovuta bloccare quando diventava violenta e alzava le mani, l'ho salvata da un paio di "finti tentati suicidi" con impasticcamenti vari, ci stavo rimettendo un dito nel cercare una volta di toglierle un coltello da cucina dalle mani con cui si voleva (a parer mio sempre per finta) far del male puntandoselo contro il petto.

Ad oggi posso dire che mi sento svuotato, in burnout, come ci arrivano a volte medici e infermieri che stanno sempre a contatto coi malati.

Ho letto su altri forum di "codipendenza" dai borderline, di fidanzati super-innamorati che non riescono a staccarsi da loro, e muoiono di gelosia quando vengono traditi. Io forse sarò codipendente ma in modo molto strano: non sono innamorato, e, anzi,nelle tante storie che si è fatta (l'ultima delle quali con un musulmano con cui è stata anche sposata e poi ha divorziato), respiravo, dato che passava piu tempo con la "nuova fiamma di turno" che con me. Fino a quando poi veniva scaricata. Io stesso sono un single convinto, e nessuna delle ragazze che ho avuto è mai stata gelosa, capendo bene la situazione. Sono io proprio che sono arrivato al limite.

Oserei dire che continuo a restare a Roma solo per esserle d'aiuto, perche da quando ho perso il lavoro in banca con la crisi tanti anni fa (nel 2012), e ne faccio un altro meno retribuito, non mi conviene piu. Ho avuto altre proposte in altre città tra cui la mia città natale, in Puglia, ma ho paura ad abbandonarla, che possa fare una brutta fine. Ormai nelle tante volte che dice che si vuole uccidere, le rispondo solo "buon viaggio". Ma non lo fa. Eppure ho paura che non riesca ad andare avanti, anche economicamente. Non so se è per spirito da buon samaritano, o, perche comunque le voglio bene, come se fosse mia sorella, oppure ancora, come mi disse uno psicologo tempo fa, semplicemente la uso come "scusa" per non prendermi le mie responsabilità e addossarle le colpe dei miei fallimenti...un po' come feci da ragazzo, che volevo lasciare l'università, nn lo feci per non deludere i miei, a cui ancora rinfaccio di aver preso una laurea che non mi è servita a nulla. Forse sono solo un vigliacco. Rolling Eyes

Va beh, scusate per lo sfogo e la lunghezza del post. E se volete esprimere una vostra opinione sarò ben lieto di leggerla.

Andrea

Delfino81

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