Il trauma della diagnosi

Ciao gente, sono una matricola, in tutti i sensi.
Volevo chiedervi una cosa: mettete caso che seguivate una psicoterapia per altri motivi ed un giorno la vostra psicoterapeuta vi dice : "quello che provi tu ha un nome, si chiama disturbo borderline"
Come diavolo avete reagito?
Vi spiego: io sono due anni che vado da una psicoterapeuta per motivi diversi, partiti ovviamente dalla sofferenza atroce di un ragazzo. Ho passato due anni e mezzo soffrendo come un cane e passando tutto quello che ovviamente troverete in un forum o blog sul disturbo in questione. Senza mai saperlo.
Senza mai avere un minimo sospetto ma solo stando concentrata sul casino che hai dentro. E un giorno ti piazzano davanti questo: specifico, il giorno è arrivato una settimana fa. Non so voi, ma io è una settimana che ci capisco meno di prima. è come se avessi perso tutti i miei punti di riferimento, non capisco più cosa è giusto o sbagliato per me, cosa mi manda in crisi, perché ho reagito in alcuni modi degli ultimi anni. Devo ancora affrontare tutto e seguire una farmaco terapia e ok, ma ho attacchi di panico ogni giorno almeno tre volte al giorno, passo da uno stato d'animo ad un altro nel giro di tre minuti, non sono capace di prendere delle scelte, voglio stare da sola ma mi sento abbandonata da tutti. Non so se posso andare in ospedale, se ha senso andarci o cosa fare. Per ora sto aspettando che la mia psicoterapeuta mi dica come procedere e quando vederci, ma sto passando dei giorni infernali, peggio di prima. Che qualcuno mi dica che, nel paradosso della situazione, tutto questo è "normale", in questa circostanza.