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ragazza borderline... e forse anche io

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Messaggio  .paak Sab Feb 24, 2018 7:48 pm

ciao a tutti

ho letto molte storie su internet e vedo che la mia non è diversa da tante altre

verso la fine dell'estate scopro che una ragazza che conoscevo di vista e mi è sempre piaciuta si è lasciata con il suo ragazzo storico, decido di provare a farmi avanti. la conosco via social network, perchè in città non la incrocio mai. entriamo presto in confidenza parlando delle rispettive vicende psicologiche/psichiatriche... lei mi dice subito di essere borderline e di essere in una fase in cui si sta rifacendo una vita dopo che il suo ragazzo (12 anni più grande) l'ha cacciata di casa, mi racconta il percorso che sta facendo e i suoi progressi dopo anni in cui si era persa completamente. io le racconto la mia storia fatta di ansia e attacchi di panico, il mio carattere narcisista autosabotante che mi ha creato tanti problemi da cui stavo finalmente uscendo, dopo quasi 15 anni di terapia. le dico che anche a me in sede di diagnosi, nove anni fa, erano stati trovato dei lati caratteriali compatibili con un disturbo borderline, ma non abbastanza per farmi rientrare in quella categoria.
ci sentiamo ogni tot settimane, molto tranquillamente, l'interesse è reciproco ma nessuno forza la mano.
verso fine ottobre arrivo finalmente in una fase in cui riesco ad accettare la mia condizione di single (tre anni dopo che la precedente ragazza mi aveva tradito con un minorenne, brutta storia che mi ha lasciato tanti segni), lei nel mentre sparisce dai radar ma non cruccio molto.
poi ricompare e riusciamo finalmente a vederci. andiamo subito a letto. vivo male la cosa, penso di allontanarmi, ma lei mi cerca per chiedermi scusa per l'aggressività, mi mostra un lato umano, equilibrato, tranquillo. decido di andare avanti, di godermi il fatto che una ragazza bella e interessante si stia prendendo per me. in fondo, mi piace essere oggetto del desiderio, sentire per una volta di avere io in pugno la cosa. e a livello sessuale ho finalmente trovato qualcuno che regga il mio passo. lei chiude una frequentazione a distanza con un'altra persona (la vedeva ogni due-tre mesi) perchè vuole pensare a me. andiamo avanti un mese in cui non mi sento coinvolto più di tanto ma sto bene.

lei nel mentre inizia ritirare fuori il suo ex, dicendo che ogni tanto si vedevano ancora, che lui la rivoleva ma lei gli aveva detto che ora era concentrata su altro. nel mentre ai primi di dicembre mi dice "mi sono innamorata". io le chiedo tempo.
di lì a poco mentre è con me mi accorgo che gli sta scrivendo al telefono. le parlo, dicendole che la cosa mi preoccupava perchè avevo già visto troppe cose assurde, su me e sugli altri, e non volevo più intrecci strani. lei mi dice che sta pensando solo a me
pochi giorni dopo mi accenna di non stare benissimo, mi dimostro disponibile a parlare ma preferisco non sviscerare la cosa. lei è abbastanza vaga sulla sua non-tranquillità.
nel mentre verso metà dicembre mi accorgo che sto iniziando ad affezionarmi e ad accoglierla. ciononostante non smetto di sentire attrazione per altre ragazze, in fondo vorrei averne altre, ho sempre tinder installato sul telefono, scrivo a ragazze che mi piacciono ma poi mi do alla macchia per non rovinare il rapporto con lei. intanto il suo ex diventa sempre più pressante, le scrive tutti i giorni, cerca di convincerla a tornare, le dice che è cambiato, le dice che sarà diverso, le dice che non è geloso di me, che io sono solo una parentesi e che loro si ritroveranno con calma e staranno bene. lei reagisce scegliendo di andare avanti con me e chiudendo con lui, iniziando a bloccarlo e non rispondendo più alle telefonate. io nel mentre mi allontano una settimana dalla città e colgo il suo disagio per la vicenda, ma penso siano solo sensi di colpa. affronto la cosa facendo ancora il ruolo del fidanzato super maturo e razionale

quando torno ci rivediamo una sera a casa di suo padre e lui arriva ubriaco sotto casa, lei chiama la polizia per mandarlo via. trova 50 chiamate perse sul telefono. lei con sua madre pensa di denunciarlo per stalking, ma lo perdona, visto che già gli hanno fatto una multa e tolto la patente. io resto fuori da queste decisioni, sempre fedele alla mia scelta di non essere invadente e di restare indipendente.

da lì lui sparisce e il nostro amore decolla. a gennaio le dico di amarla e lei ricambia. lei gonfia il mio ego come un turbocompressore. a livello sessuale continuamo a parlare di tutto quello che vogliamo sperimentare e realizziamo che siamo i primi partner totalmente disposti a soddisfare ogni fantasia dell'altro (so che la sessualità spinta è tipica dei borderline). mi dice che sono il primo ragazzo che non è un rimpiazzo, che vuole costruire qualcosa di grande con me, che abbiamo un rapporto splendido di dialogo che non aveva mai avuto. io però non la metto su un piedistallo, sempre seguendo la mia idea di non aver un rapporto ossessivo, e crogiolandomi in questo. nel frattempo mi racconta peste e corna del suo ex, con cui aveva un rapporto malato, dove arrivavano a picchiarsi, con lui che ha fatto un migliaio di cose assurde anche verso la sua famiglia. mi dice che era stata con lui perché ossessionata dal portare avanti un rapporto a lungo per una volta. iniziamo a prenderlo regolarmente in giro per tutte le sue bizzarie.
mi dice che con me non sperimenta la fusione totale avuta precedentemente con l'altro, ma è felice così, le sembra un amore equilibrato. io mi sentivo perfetto, solo un po' troppo geloso di lei, ma dissimulavo la cosa con tanta ironia. nel mentre pensavo meno ad altre donne, anche se a volte mi ricapitava di avere slanci narcisistici e cercare attenzioni (da rifiutare subito ovviamente, mi bastava il riscontro).
verso fine gennaio una sera mi confessa che la notte precedente era stata in giro ubriaca fino alle 5, era stata da sola a ballare. io le parlo e le dico che temo che il suo disturbo possa portarla ad avere attrazione per altri uomini e tradirmi, le dico che voglio meditare sulla nostra relazione perché non voglio mai più tradimenti. lei prima mi dice che potrebbe succedere solo per via dell'alcol e non dell'essere b, poi ritratta ancora dicendo che non si sognerà mai di farlo. qualche giorno dopo rivedo la mia ex (con cui sono rimasto in ottimi rapporti nonostante la carognata che mi fece anni fa), lei prima fa quella matura dicendo che non c'è problema, poi mentre sono con lei inizia a tempestarmi di messaggi, nega di essere gelosa, ma dice di essere incazzata perché non le ho risposto subito, ho riso del suo disagio ecc... parliamo, finisce tutto bene con il solito "siamo una coppia meravigliosa che sistema tutto parlando"

intanto mi accorgo che sul suo profilo di fb ricompaiono i like del suo ex. mi dice di averlo sbloccato per non essere infantile. io non mi preoccupo, mi sento infinitamente "meglio" di lui, sento che lei è completamente mie.
inizia febbraio e va tutto bene, è solo molto stressata per gli esami. una sera mi scrive che le manca la sua gatta, che si era tenuta il suo ex, e io le dico che avrebbe potuto rivederla e non sarei stato geloso. mi fa che lo ha già ricontattato.

due settimane fa, di sabato, viene a casa mia, pranza con me e mio padre. mi dice di amarmi, stiamo assieme tutto il pomeriggio, ci promettiamo di vederci il giorno dopo.
il giorno dopo scompare, mi scrive in ritardo dicendo di non stare bene, poi sparisce di nuovo, mi dice di essere confusa, che avremmo parlato di persona dopo giorni. io insisto e riesco a vederla lunedì, ma avevo già capito tutto, sapevo che mi aveva tradito.
lei però riesce a sorprendermi comunque: mi spiega che l'ex le aveva scritto il sabato sera per il compleanno di lui, lei si è dimenticata di me ed è voluta andare a rivederlo. è stata tutto il giorno e tutta la notte con lui. prima nega di esserci andata a letto, poi ammette di averlo fatto. sembra regredita completamente, parla come se fosse lobotomizzata. mi dice che non è più sicura di nulla, che è influenzabile, che ha iniziato a pensare che tutte quelle teorie che reputava strampalate adesso le sembrano forse corrette. ammette di essersi dimenticata i farmaci per un po', non sa quanto, ripenso al fatto che non andava dalla psichiatra da qualche mese.

io la lascio subito e vado via. poi inizio a essere confuso io. prima penso sia tutta colpa di una sua "crisi", e cerco di dirle che ha solo avuto un momento di debolezza, le dico di stare lontano da lui perché ha sofferto tanto e regredirà. ma lei non mi viene incontro, inizia a dirmi cose strane, che non si ricorda di avermi amato, che se stava bene con me non era per me ma era tutto merito suo... io sono sempre più spaventato e mi allontano di nuovo. le mi cerca per dirmi che la mia scelta di allontanarmi per tutelarmi è molto coraggiosa, che io sono stato perfetto, che non proverà a riconquistarmi perché è tardi... io le rispondo che non mi sto tutelando ma non voglio perdere tempo con chi non mi ascolta. lei mi risponde in un modo stranissimo e infantile, dicendo che si sente imbecille e mi ringrazia.
non ci sentiamo per qualche giorno ma sono preoccupato per lei. avviso sua madre della situazione che mi ringrazia e riesce ad affrontare la situazione con calma, senza arrivare a scontri che avrebbero portato lei a scappare di casa come ha fatto tante volte in passato.

nel mentre lo scorso weekend ci ricasco, penso a fare un po' il sentimentale per smuoverla. mi tratta sempre peggio. litighiamo, le chiedo spiegazioni sul perchè sia passata dal dipingermi come l'uomo ideale, bistrattando il suo ex e dipingendolo come un folle, a dimenticarsi di me e volere di nuovo lui. ci vediamo lunedì e sembra una bambina, mi dice "ho fatto un pasticcio". io le dico che non voglio più spiegazioni e vado via. lei dopo 5 minuti mi scrive dei messaggi killer, in cui dice che in autunno mi aveva voluto inspiegabilmente, che non ha mai smesso di rivolere il suo ex, che tutto ciò di positivo che ha fatto verso me era il riflesso dei miei atteggiamenti, che non mi amava ma mi rispettava e in quel momento pensava che l'amore consistesse con il rispetto perché con l'ex c'era solo irrispetto, mi dice che per stare con me ha lottato contro la sua natura e l'ha fatto per il mio bene

mi disintegra, mi sento improvvisamente vuoto, senza più nulla, ma nel mentre cerco una logica in quello che sta facendo, cerco di capire se davvero è sempre stato così, se invece sta riscrivendo tutto, rileggo tre mesi di messaggi che ci eravamo scambiati, insomma impazzisco.
le dico che sto male, che penso al suicidio. lei scappa ma va da sua madre a chiedere come sto. ieri lo strappo definitivo via messaggio. scoppio io di rabbia e le dico che non capisce nulla, che sta male, che sta facendo la scelta sbagliata, lei mi risponde che sono io quello dipendende e manipolatore, che il suo ex e ora nuovo ragazzo è un'altra persona, che ora saranno felici assieme, io rispondo che il suo nuovo ragazzo in realtà non si è messo a posto e loro torneranno a stare male (idea che hanno tutti quelli che li conoscono). lei mi tratta sempre peggio, io inizio a fare il sarcastico ricondandole tutte le prese in giro nei confronti di quella persona, a quel punto mi blocca.


io oggi ho deciso di attuare quella su internet è chiamata regola del "no contact" e cercare di dimenticarla. però è durissima. cerco di pensare che il nostro amore era finto, che lei mi ha fatto vedere solo un lato di sé perché in quel momento la sua patologia la spingeva a fare così. ma la distanza dalla persona che ho amato è tremenda, anche se quella persona probabilmente non esiste. riemergono tutte le mie paure che credevo sopite, paura di restare da solo per sempre, paura di essere dimenticato, paura di rimpiangere la mia ultima relazione per sempre.


e le domande sono infinite:
davvero lei mi ha usato solo come prova di collaudo per un rapporto adulto e ora stara bene con il suo ex?
se mai avrà problemi con quella persona, mi cercherà ancora o il fatto di aver chiuso lei i contatti per prima mi rende solo un rifiuto del passato? mi ha completamente dimenticato o le ho lasciato qualcosa? e perché dentro di me spero che torni? è il mio narcisismo, è il mio desiderio di non essere ignorato, a costo di avere una persona problematica nella mia vita? ho sviluppato una competizione con quell'uomo tanto quanto lui l'ha sviluppata con me?
ho sbagliato a non tagliare subito tutti i ponti? non l'ho spinta da lui con quel tira e molla di 10 giorni in cui ho avuto tutte quelle discussioni? ho agito troppo tardi?
in tutta questa vicenda di tre mesi io facevo parte della sua dinamica borderline con il suo ex, oppure ero io in quel momento l'oggetto d'amore da torturare e lui è rientrato per quello, oppure sono situazioni parallele che lei ha intrecciato sapientemente?
sono diventato co-dipendente e sono stato "scelto" come partner perché adatto a sviluppare dipendenza? oppure sono anche io appunto in parte borderline e uso e gioco con le persone, e a mio modo ho giocato con lei, facendomi desiderare all'inizio, e poi preparando il terreno per farla ingelosire (tinder, ragazza contattate, uscita con la ex), e una volta avvenuto il tradimento ho cercato anche io tutti i modi per farla stare male, a costo di scriverle anche io bugie, reinterpretazioni e cattiverie?


ho scritto tanto, spero che qualcuno legga e mi dia un qualsiasi tipo di parere...

.paak

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