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SOS incerto

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Messaggio  Fiore di loto Lun Apr 06, 2015 8:05 pm

scusate l'intervento tardivo,ma mi sento di dare un piccolo contributo a chi è alla ricerca del migliorare la propria condizione..dopo lunghissimo peregrinare tra terapeuti(psicoanalisti e cognitivo-comportamentalisti) e psichiatri(all'attivo 7),ho deciso di tentare con un approccio credo già citato in questo post,la dbt(terapia dialettico-comportamentale)..consiste(sommariamente)in una seduta individuale,una di gruppo e un sostegno farmacologico a seconda delle esigenze,teso comunque ad essere ridotto al minimo se non addirittura a scomparire..il percorso dura ben 2 anni,io lo seguo da settembre in individuale e da ottobre in gruppo..e fa decisamente miracoli,facendo sedute di gruppo è facile vederne gli effetti..inoltre giusto per far presente che non abbiamo la sabbia nel cervello,il metodo è stato ideato dalla dottoressa Marsha Linehan che(indovinate un po'?)è borderline,che dopo aver appassito l'adolescenza in ospedali psichiatrici perché ritenuta schizofrenica,si è liberata dell'etichetta sbagliata che le avevano affibbiato per avere una diagnosi corretta e lavorare sul suo disturbo per aiutare gli altri..se potete fateci un pensiero,ne vale davvero la pena..

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Messaggio  Lisbeth Mer Feb 04, 2015 7:19 pm

TantaSfiducia ha scritto:
Lisbeth ha scritto:Comunque, al di là di gente disperata che sparla a caso, io volevo dirti che mi sento molto vicina a te. Come te ho 28 anni e una famiglia che non ha mai voluto capire, e mi ci son voluti due anni per accettare che non vogliono capire perché per loro sarebbe troppo doloroso e dovrebbero ammettere di aver fatto errori con me; per l'età che hanno i miei questo è praticamente impossibile. Per loro io ho gli attacchi di panico come a 16 anni e va bene così, Sono rarissimi i casi in cui un genitore si impegna per capire ed aiutare il figlio border.
Ma sono d'accordo con @amitriptilina sul fatto che un lavoro aiuti a distrarre dal groviglio di pensieri negativi e indecifrabili; può anche aiutarti a sentirti "utile" e poi potresti ricercare qualcuno che possa aiutarti. So che per noi è difficile, io ho dovuto cambiarne qualcuno ma dopo 10 anni ho trovato quello per me. Non abbatterti, e ricordati che si impara a gestire meglio sia la rabbia che gli altri sentimenti negativi, ma che ci vuole tempo e pazienza.
ti abbraccio!
                                                                                                                                                                                                    Ciao Lisbeth. Onestamente tendo a non immischiarmi nelle faccende e negli screzi altrui né a farmi un'idea della gente per sentito dire, quindi per quel che mi riguarda, così come ho ignorato i commenti su di te di disperato farò altrettanto con i tuoi su di lui. Credo che nessuno dovrebbe giudicare a priori, proprio perché ognuno ha un suo percorso che nessun'altra può capire, non avendolo vissuto. E chi meglio di noi può affermarlo? Wink . Ti capisco quando parli della famiglia che non ha mai voluto capire. Solo una volta ho chiesto aiuto a mia madre e non mi ha presa affatto sul serio. Nonostante i più grandi attacchi di rabbia io li abbia avuti con lei, così come gli attacchi di panico. Diciamo che c'ho fatto il callo. Per quanto riguarda il lavoro ho appena risposto a Eli descrivendole il mio punto di vista. Purtroppo ho dovuto accettare un compromesso tempo addietro, per non rischiare di peggiorare ulteriormente la situazione, e per nessuna ragione al mondo tornerei a fare la vita di prima.


Sono felice di vedere persone che non ascoltano i commenti negativi su altre, e mi scuso con te se ti ho fatto assistere ala mia reazione arrabbiata, ma ci sono cose che per me sono importanti, proprio perché questo è un posto nato per confrontarsi ma se mi sento etichettata mi inca... e metto un muro. E questa più che una reazione da border mi sembra una reazione umana. Io posso provare a capire empaticamente la sofferenza di una persona, ma mi aspetto lo stesso trattamento, anche perché, come ho spiegato in qualche altro post, io sono sì border, ma sono stata codipendente di un bipolare e narcisista patologico (che mi ha lasciato un disturbo post traumatico da stress) ma non per questo attacco tutti quelli a cui hanno diagnosticato tratti narcisistici. Penso che dietro ogni disturbo ci sia sempre una grande sofferenza e la responsabilità della persona è quella di farsi aiutare da un esperto per non far male agli altri o a se stessa.
So che è difficile crederci, ma nonostante tutto io non riesco ad odiare una categoria e nemmeno persone con la stessa diagnosi. Io odio lui e basta.

Anch'io ho avuto le peggio sfuriate con i miei, e quest'estate ho raggiunto il picco ma non riesco, fortunatamente, a mettere le mani addosso a nessuno. Ero 36 kg e per loro ero un po' sottopeso. Solo adesso, tornata a vivere lontano da loro e con uomo che mi capisce e mi spinge lui per primo a verbalizzare le mie emozioni, il processo terapeutico può proseguire senza gravi intoppi. Ma credo che ci voglia tanta fortuna a trovare uno psicoterapeuta decente per il nostro disturbo, almeno di questi tempi. Ho tante amiche e amici border e anche loro faticano a trovare una persona che li aiuti nel modo giusto per loro. Sono gli stessi psicologi spesso a fare casino nelle diagnosi e non usare abbastanza tatto. Crying or Very sad

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Messaggio  TantaSfiducia Mer Feb 04, 2015 6:59 pm

Lisbeth ha scritto:Comunque, al di là di gente disperata che sparla a caso, io volevo dirti che mi sento molto vicina a te. Come te ho 28 anni e una famiglia che non ha mai voluto capire, e mi ci son voluti due anni per accettare che non vogliono capire perché per loro sarebbe troppo doloroso e dovrebbero ammettere di aver fatto errori con me; per l'età che hanno i miei questo è praticamente impossibile. Per loro io ho gli attacchi di panico come a 16 anni e va bene così, Sono rarissimi i casi in cui un genitore si impegna per capire ed aiutare il figlio border.
Ma sono d'accordo con @amitriptilina sul fatto che un lavoro aiuti a distrarre dal groviglio di pensieri negativi e indecifrabili; può anche aiutarti a sentirti "utile" e poi potresti ricercare qualcuno che possa aiutarti. So che per noi è difficile, io ho dovuto cambiarne qualcuno ma dopo 10 anni ho trovato quello per me. Non abbatterti, e ricordati che si impara a gestire meglio sia la rabbia che gli altri sentimenti negativi, ma che ci vuole tempo e pazienza.
ti abbraccio!
                                                                                                                                                                                                    Ciao Lisbeth. Onestamente tendo a non immischiarmi nelle faccende e negli screzi altrui né a farmi un'idea della gente per sentito dire, quindi per quel che mi riguarda, così come ho ignorato i commenti su di te di disperato farò altrettanto con i tuoi su di lui. Credo che nessuno dovrebbe giudicare a priori, proprio perché ognuno ha un suo percorso che nessun'altra può capire, non avendolo vissuto. E chi meglio di noi può affermarlo? Wink . Ti capisco quando parli della famiglia che non ha mai voluto capire. Solo una volta ho chiesto aiuto a mia madre e non mi ha presa affatto sul serio. Nonostante i più grandi attacchi di rabbia io li abbia avuti con lei, così come gli attacchi di panico. Diciamo che c'ho fatto il callo. Per quanto riguarda il lavoro ho appena risposto a Eli descrivendole il mio punto di vista. Purtroppo ho dovuto accettare un compromesso tempo addietro, per non rischiare di peggiorare ulteriormente la situazione, e per nessuna ragione al mondo tornerei a fare la vita di prima.

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Messaggio  TantaSfiducia Mer Feb 04, 2015 6:45 pm

Grazie Eli anche per la tua risposta. Quello che dici tu non è sbagliato. Non credo assolutamente nei miracoli, anzi. Però credimi, ho provato tante volte a cambiare vita, a cambiare lavoro, a cambiare compagnie, a cambiare città. Ho provato a dedicarmi a qualcosa che mi facesse stare bene ma qualsiasi cosa io provi dopo un po' mi ritrovo sempre dentro lo stesso vortice. Ciò che oggi mi da felicità e spensieratezza domani perde d'interesse. Non è facile da spiegare, ma più di una volta ho creduto di stare bene. Non sono sempre così cupa, ho anche io periodi di serenità, solo lasciano il tempo che trovano. E, soprattutto, sono sempre molto brevi. E' anche per questo che ho perso fiducia in me stessa. Alla fine arrivi ad un punto in cui non hai più neanche voglia di dedicarti a qualcosa di nuovo perché parti già con la presunzione che andrà male comunque. E che probabilmente non sarai l'unica a soffrirne. Non ho detto di non lavorare. Non ho un lavoro fisso ma questa è stata una mia scelta. Faccio diversi lavoretti, sono un po' una tuttofare. Tempo fa ho pensato: "se devo lavorare 8 ore al giorno (cosa che ho fatto dai 15 anni a un anno fa) per massimo 1000euro al mese, e di quei mille 700 spenderne tra affitto e bollette, tanto vale lavorare meno per 4/500euro al mese e vivere in una roulotte dove non pago affitto e bollette. Se non altro ho tempo per pensare a me stessa". E ti dirò, non mi definisco soddisfatta della mia vita, né di me stessa, ma un po' furba si. Non ho, purtroppo, la fortuna di avere gli studi pagati. Non ho neanche il diploma proprio perché sin da giovanissima ho dovuto lavorare e occuparmi di mio fratello e mia madre, finché non me ne sono andata (e ho forti sensi di colpa per questo). Quindi ti prego di capire perché parlare di lavoro non è la cosa migliore con me. Ti ringrazio comunque tantissimo. Mi auguro che tu riesca a trovare la serenità.

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Messaggio  Lisbeth Mer Feb 04, 2015 6:43 pm

Comunque, al di là di gente disperata che sparla a caso, io volevo dirti che mi sento molto vicina a te. Come te ho 28 anni e una famiglia che non ha mai voluto capire, e mi ci son voluti due anni per accettare che non vogliono capire perché per loro sarebbe troppo doloroso e dovrebbero ammettere di aver fatto errori con me; per l'età che hanno i miei questo è praticamente impossibile. Per loro io ho gli attacchi di panico come a 16 anni e va bene così, Sono rarissimi i casi in cui un genitore si impegna per capire ed aiutare il figlio border.
Ma sono d'accordo con @amitriptilina sul fatto che un lavoro aiuti a distrarre dal groviglio di pensieri negativi e indecifrabili; può anche aiutarti a sentirti "utile" e poi potresti ricercare qualcuno che possa aiutarti. So che per noi è difficile, io ho dovuto cambiarne qualcuno ma dopo 10 anni ho trovato quello per me. Non abbatterti, e ricordati che si impara a gestire meglio sia la rabbia che gli altri sentimenti negativi, ma che ci vuole tempo e pazienza.
ti abbraccio!

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Messaggio  Lisbeth Mer Feb 04, 2015 6:24 pm

disperato ha scritto:Allora, io non sono border ma una border me la sono smazzata quattro anni.  
Mi sono informato tantissimo ( meglio, ho studiato proprio) sull'argomento anche se c'è qualcuno qui che dice che è meglio che io non dia consigli, ma visto che ne chiedi, ti do un parere

Qui nel Forum si è recentemente introdotto un genio border, che risponde al nome di Lisbeth, che affrema di stare  ormai benissimo
Non ti fidare perchè i suoi sintomi sono lievissimi rispetto a quelli che descrivi e a quelli di un borderline "normale" ( cioè che risponde ad almeno 5 dei 9 criteri standard.


Grandissimo non ti dico cosa, io non ho mai detto di stare benissimo! Vuoi la reazione border? Ok, l'avrai, grandissimo superficiale ed incompetente, perché ora mi hai rotto le scatole, mi citi e parli male di me, e non sai nulla di nulla sul mio conto. Non ti dico appositamente quali dei 9 criteri mi corrispondono perché odio farmi incasellare (sono una persona!!!) e odio chi pensa di sapere qualcosa su un disturbo psichico perché "ha studiato"; e lo faccio appositamente perché so che rosichi a non sapere e a pensare che io mi vedo qualcosa di più che un'elenco di caratteristiche. Io ho amici bipolari o antisociali, ma lascio parlare loro del loro disturbo nonostante abbia studiato molto sul bipolarismo avendo un ex bipolare. Ma ogni disturbo si manifesta in modo diverso in ogni persona (e pensa che il bipolarismo è più schematico come diagnosi) e tu sei solo una persona piccola, infima, perché ti accanisci contro una delle poche che non ha tratti narcisisti. Mi credi un anello debole? Posso essere molto cattiva, ma prima di solito do più di una possibilità come ho fatto anche con te.
Adesso smettila di nominarmi.
E fatti curare, perché tu da quella storia ci sei uscito molto male e non ammetti mai di aver sbagliato, proprio come i border che dici di odiare tanto.
Io sono stata molto pacata all'inizio perché ti ho solo detto che ste cose le devi lasciare agli esperti e perché hai il tatto di un rinoceronte sbronzo.
Fatti curare l'odio che provi verso i border a causa di quella storia e poi ne riparliamo.

Lisbeth

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Messaggio  disperato Mer Feb 04, 2015 5:21 pm

Ecco brava
La mia ex ancora l'altra sera mi ha chiamato e mi ha giurato che se io l'avessi amata veramente avrebbe smesso di bere
in realtà il punto è esattamente il contrario, finchè uno abusa di sostanze non c'è modo di uscire dal tunnel del border

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Messaggio  Ospite Mer Feb 04, 2015 5:20 pm

Ciao cara, ho deciso d rispondere a questo argomento xke capisco ke sia difficile la tua situazione. Cm te pure io nn ho i soldi per affrontare adeguatamente un percorso. Abbiamo più o meno la stex età, ma io sn ancora mantenuta per terminare gli esami degli ultimi 3 anni.
nn ho nemmeno io tanta fiducia, ho mollato qnd mi hanno detto ke percorso avrei dovuto seguire.
Ciò ke ti consiglio è di nn fare troppo affidamento su possibili soluzioni miracolose. I farmaci da un lato ti aiutano, dall'altro ottieni effetti peggiori. Se poi hai 1 vita nn bella, nn la vedrai miracolosamente stupenda grazie ad 1 compressa. Datti una botta di vita, hai detto ke nn lavori, penso ke 1 posticino di lavoro possa aiutare. Forse all'inizio starai peggio, ma se una xsona nn ha la mente impegnata è facile il rischio d suicidio. So ke trovare un lavoro nn è facile, ma nn mollare.
inizia a cambiare la tua vita prima d frequentare il terapista di turno. Io in alcuni xiodi sn stata bene xke la mia vita era migliore e più soddisfacente. Ora sto frequentando di + l'ambiente uniersitario (certo, a 27 anni ti senti 1 po fuori luogo) un buon ambiente lavorativo, se nn parti sfiduciata nei confronti altrui potrebbe giovarti.
In sostanza, rivedi un po i tuoi obiettivi e ciò ke vorresti dalla vita, poi lotta per ottenerlo. Tieni la mente impegnata, nn fare affidamento in maniera eccessiva sugli altri, prima di tutto devi volerlo tu il cambiamento. Facci sapere Smile
Eli

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Messaggio  TantaSfiducia Mer Feb 04, 2015 4:56 pm

Dimenticavo. Per quanto riguarda l'abuso di alcol o droghe ho avuto a che farci fino a che gli attacchi di panico non sono diventati insopportabili, tre anni fa. Ho notato che, specialmente con l'alcol e le sostanze eccitanti, gli attacchi aumentavano. Quindi ho mollato tutto. Tutt'ora, quando non mi sento nelle piene facoltà mentali, vado in panico. Anche quando sto per addormentarmi e entro in quella fase in cui senti che la mente ti abbandona mi capita. Figuriamoci con quella roba. Ora al massimo mi capita di farmi due tiri di erba ogni tanto. Quella mi rilassa.

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Messaggio  TantaSfiducia Mer Feb 04, 2015 4:36 pm

Ti ringrazio per la tua risposta. Proverò a leggere i testi che mi hai consigliato. Ogni consiglio è ben accetto e saperne di più non credo potrà far male. Onestamente no, non ho contattato né il dottor Pace né altri dottori. Non tanto per una questione di fiducia quanto economica. Anche col massimo stipendio che ho raggiunto in passato riuscivo a malapena a pagarmi da e dove vivere. Purtroppo viviamo tempi duri e per me non è diverso. Anche in passato non sono andata mai privatamente ma solo tramite consultorio o, come dicevo, al centro di igiene mentale dove mi hanno indirizzata. C'era un altro ragazzo che, come me, andava lì. Ci vedevamo spesso al centro e capitava parlassimo dei nostri problemi insieme. Poi un giorno si è suicidato con gli stessi farmaci che gli prescrivevano da anni. Fu allora che realizzai che non sarei più voluta andare in un centro simile. Ormai mi metteva l'ansia anche solo passarci vicino con il pullman. Più di un anno fa ho fatto un'unica seduta da una psicoterapeuta la quale mi disse, appunto, che era di una psicoterapia che avevo bisogno. Non di uno psicologi o né di uno psichiatra. E' stata la prima volta che mi sono sentita a mio agio a parlare con una dottoressa. Purtroppo era la psicoterapeuta di un'amica dalla quale mi aveva portato e si trovava a 300km da casa mia (ero andata a farle visita). Se non potevo permettermi lo psicoterapeuta figuriamoci il viaggio per arrivarci. Chiarita la questione tale dottoressa mi propose di scriverle delle e-mail, per di più ad un prezzo bassissimo. Peccato non abbia mai risposto. Mi dispiace per la tua brutta esperienza. Dal mio canto posso dirti che io non ho mai avuto intenzione di ferire nessuno. Ammetto di averlo fatto, ma questo è uno dei motivi che mi ha portata ad isolarmi da tutti. Non mi ritengo una persona cattiva, seppure ci sono momenti in cui non riesco a gestire la rabbia e vado fuori di testa. Ma ho imparato a sfogarla su me stessa anziché su altre persone. Credo sia già un passo avanti. La consapevolezza non mi manca. Sono le possibilità a mancarmi. Grazie ancora, davvero.

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Messaggio  disperato Mer Feb 04, 2015 3:54 pm

Allora, io non sono border ma una border me la sono smazzata quattro anni.
Mi sono informato tantissimo ( meglio, ho studiato proprio) sull'argomento anche se c'è qualcuno qui che dice che è meglio che io non dia consigli, ma visto che ne chiedi, ti do un parere
Il tasso di suicidi più alto nei borderline si riscontra attorno ai trent'anni ( una fonta tra le altre "les borderlines" Professor Bernard Granger Parigi) proprio perchè uno le ha provate tutte, non è riuscito ad ottenre niente, ha perso la fiducia e vede nero
Se anche uno non si siìuicida è l'età della presa di coscienza che "così non si può andare avanti"
Al proposito illuminanti sono " Borderline" di Valentina Colombani e "il corpo non dimentica" Di violetta bellocchio
Giusto così, se vuoi sapere che condividi una situazione abbastanza normale nelle borderline
Detto ciò, Non c'è nessun modo di uscirne se non quello di farsi aiutare da un professionista
Tipicamente uno sui trent'anni ha già provato diversi terapeuti e li ha mollati tutti ( o è stato mollato) ma quella è lunica strada
non contare sul riacquistare la fiducia da sola perchè è impossibile
Qui nel Forum si è recentemente introdotto un genio border, che risponde al nome di Lisbeth, che affrema di stare ormai benissimo
Non ti fidare perchè i suoi sintomi sono lievissimi rispetto a quelli che descrivi e a quelli di un borderline "normale" ( cioè che risponde ad almeno 5 dei 9 criteri standard.
Visto che scrivi su questo forum, hai contattato il Dottor Pace?
La terapia dialettico comportamentale associata ai farmaci è l'unica che funzioni ma ci vogliono almeno due anni di continuità per cominciare a migliorare e circa 6 per avere una certa stabilità
nel frattempo l'età aumenta e la rabbia, fisiologicamente, diminuisce.
No so se tu abusi di sostanze, ma forse un'occhiatina ai due film " Factory Girl" e " Anna Nicole" ti può aiutare a capire che non c'è molto tempo da perdere
Apprezzo molto che tu ti sia aperta completamente e, nonostante noi che abbiamo avuto esperienze con una border abbiamo sofferto come cani e abbiamo un certo risentimento per la "categoria", ti auguro che queste righe ti siano state utili e che tu possa cavartela

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Messaggio  TantaSfiducia Mer Feb 04, 2015 3:23 pm

Salve a tutti. E' la prima volta che mi capita di navigare sul web alla ricerca di risposte. Solo fino ad oggi, e tutt'ora, non ho ancora le domande giuste. Non mi presenterò come una borderline. Per quanto io sia conscia di avere seri problemi di personalità mi rendo conto che un'autodiagnosi non è di alcun aiuto. Tantomeno posso permettermela, dal momento che il mio parere su me stessa cambia attimo dopo attimo. Tre anni fa, all'età di 24, mi sono rivolta ad un consultorio per giovani dove sono stata affidata per la prima volta ad una psicologa. E' stata dura ammettere a me stessa di avere dei problemi, ma alla fine ce l'ho fatta. Il risultato? Dopo tre mesi, quando si è iniziato a parlare di pensieri suicidi, la psicologa ha mollato il colpo spedendomi da una psichiatra al centro di salute mentale. Inizialmente ho pensato:"Ok! Forse è più grave di quel che pensassi, ma si sistemerà tutto!". Dopo il colloquio di presentazione ho avuto modo di parlare con la dottoressa in questione che, in cinque minuti (e non è un'esagerazione), ha capito che ero depressa e mi ha mandata a casa con una prescrizione di ansiolitici (xanax) e antidepressivi (cypralex). Voglio specificare che la depressione era l'ultimo dei miei problemi. In quel periodo mi ero rivolta ad una psicologa perché soffrivo di attacchi di panico frequenti (almeno uno al giorno), ansia costante, agorafobia, crisi di pianto e rabbia acute e più di una volta ho meditato il suicidio (mai provato perché, in tutto ciò, ho sempre avuto sulla coscienza il peso di una madre che sapevo mi avrebbe seguita e un fratello troppo piccolo per essere lasciato in balia del mondo). Ho un passato che ricordo a tratti e di cui parlo come se l'avessi vissuto in terza persona. E' strano ma a ripensarci nulla di ciò che ne fa parte mi emoziona. Nè in positivo né in negativo. Violenze sessuali in età precoce spacciate per giochi divertenti, una madre che mi amava al punto da non sopportare neanche che mio padre mi tenesse in braccio, al punto da trasferirsi con me a centinaia di chilometri da lui e dal resto della nostra famiglia. Un padre che, dopo l'allontanamento, ha preferito fare finta che io non esistessi più per poi ripresentarsi quando avevo 16 anni (il rapporto è stato troncato che ne avevo 4 e io non l'ho mai voluto recuperare). Una madre alcolizzata che aveva rapporti occasionali con uomini dei quali si innamorava puntualmente e che la facevano stare solo peggio. Violenze fisiche subite dall'unica babysitter che ho avuto. E poi col crescere l'incapacità di farmi degli amici, poi un fidanzato, poi un qualsiasi rapporto. Ora, a quasi 28 anni, vivo da un anno come un randagio. Non mi soffermerò troppo sulla mia vita attuale. Dirò solo che ho interrotto i colloqui con la psichiatra più di un anno fa perché stavo solo peggio, così come l'assunzione dei farmaci. Prendo qualche goccia di xanax all'occorrenza. Gli attacchi di panico e tutto il resto ci sono sempre ma cerco di combatterli. Ho imparato che camminando riesco a tenerli un po' a bada. Vivo lontana da tutto e da tutti e non riesco a fidarmi più di nessuno, neanche di me stessa. Non ho un lavoro fisso, mi arrangio con lavoretti qua e là. Nonostante sia sempre stata un'ottima lavoratrice negli ultimi anni ho avuto sempre più discussioni sia con colleghi che con superiori. Sono sempre più frequenti episodi di rabbia incontrollata e terminano quasi tutti con sfoghi violenti, spesso su me stessa. Una volta amavo leggere, amavo disegnare, mi aiutava a sfogare. Oggi come oggi passo le giornate sdraiata su un letto aspettando solo che il tempo passi velocemente e mi porti via da questa realtà che odio con tutta me stessa. Non ho fiducia in mia madre che, nonostante tutti i miei sos, non ha mai capito come mi sentissi e anzi, ha sempre fatto si che io mettessi da parte i miei problemi per pensare ai suoi. Non ho fiducia negli psicologi né negli psichiatri che non hanno fatto altro che darmi dei farmaci e spedirmi a casa. Non ho fiducia nelle persone perché ho avuto modo di imparare che tanto tutti sono pronti ad aiutarti finché c'è un riscontro, poi ti voltano le spalle. E, cosa più grave, non ho fiducia in me stessa, perché nella mia testa c'è un groviglio di pensieri che non so interpretare, che mutano in continuo e ai quali non so stare dietro sennò mi assale il panico. A volte penso di riprovare, ma non ho una famiglia su cui contare, non un lavoro che mi permetta di avere abbastanza soldi da potermi curare, nessuno a cui chiedere aiuto. Quindi la mia domanda è: cosa si dovrebbe fare in questi casi? Perché io non lo so davvero più.

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