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Messaggio  dedi12 Ven Gen 03, 2014 11:26 am

Buongiorno,premetto che mi sono iscritto a questo forum per avere delle risposte da chi è competente o da chi comunque questa malattia l’ha vissuta,la vive o comunque è a contatto perché ha un familiare o un coniuge affetto da questo disturbo.
Personalmente non sono sicuro di avere la borderline ma di certo ho diversi sintomi che mi fanno pensare di essere affetto da questa patologia.
Ho fatto delle sedute che dovrò continuare con una brava psicologa che però mi ha solo fatto parlare mettendomi a mio agio e alla quale ho potuto raccontare tutti i miei trascorsi,dall’infanzia all’età adulta ma senza dirmi cosa secondo lei avessi,visto che ci sono andato di mia volontà per capire cosa non và in me.
Adesso inoltre dovrò fare delle sedute con uno psichiatra che dovrebbe finalmente spiegarmi da che cosa sono affetto perché ci sono delle sintomatologie che mi portano a pensare ciò che ho scritto.
Di tutti i disturbi che ho cito alcuni,altri li descriverò nel seguito della discussione.
Tendenzialmente bevevo fino allo stordimento pur non essendo un’alcolista in quanto ho passato mesi interi non toccando nemmeno un caffè corretto e non sentendone nemmeno il bisogno,adesso bevo qualche birra nell’arco della settimana (un paio al massimo) e devo dire che mi sento molto meglio,ad onor del vero questo succedeva sia in stati di profonda contentezza che in stati di tristezza eallora annegavo i dispiaceri o enfatizzavo le gioie.
Ho degli scatti di nervoso violenti,se per ipotesi qualcosa non và come dovrebbe andare spacco tutto,per esempio stavo levigando un pezzo di legno per hobbistica con un levigatore,questo non andava come volevo perché la carta si spaccava ed io l’ho tirato per terra rompendolo e facendolo a pezzi coi piedi,pochi minuti dopo mi sono pentito,questo mi succedeva spesso anche in altre situazioni,magari un caso limite ma rende bene l'idea.
Quando mia moglie ha detto di volersi separare mi sono tagliato un braccio col coltello nella speranza di attirare l’attenzione più che volermi suicidare,ho cercato di avvelenarmi con le pastiglie,ho cercato d'impiccarmi,poi ho scoperto che è bipolare e adesso è in cura e stà nel complesso bene.
Quando mi lego ad una persona e penso che sia il mio confessore ritengo che debba in qualche maniera coccolarmi chiedendomi come và,se ho bisogno di qualcosa,ma non per niente,probabilmente ho voglia di sapere di essere al centro delle attenzioni di quella persona,cosa che se non mi viene concessa mi sento scartato e usato.
Sono molto sensibile alle critiche,faccio molta attenzione alla postura e sono convinto che molta gente mi guardi giudicandomi,criticandomi,insomma mi sento spesso inferiore agli altri.
Avendo un buon fisico,praticando palestra e quant’altro tutti mi dicono che sono fisicamente molto prestante e la cosa mi inorgoglisce,ma allo stesso tempo mi convinco che mi stanno prendendo in giro perché a volte,allo specchio,mi vedo veramente muscoloso,altre volte mi vedo grasso e se mi guardole braccia senza l'ausilio di uno specchio mi vedo addirittura esile,credetemi che è bruttissimo per me non capire come gli altri mi vedono,che percezione hanno di me.
Un altro fatto che comunque è emerso dai colloqui con la psicologa e che mi sono accorto da solo è il fatto che quando espongo le vicende accorsemi nell’arco degli anni passo da ricordi dell’infanzia a episodi recentissimi per poi buttarmi in ricordi adolescenziali e quando mi rendo conto di essere andato fuori strada torno sulle mie e continuo nell’esposizione ma comunque andando incontro ad una confusione nella stesura dei fatti che mi lascia perplesso e non riesco a seguire una cronologia ma salto di palo in frasca (passatemi il termine) con una facilità estrema e la cosa m'imbarazza perchè vorrrei seguire un filo logico ma non ci riesco.
Tante persone dicono di me che sono permaloso ma non è vero e mi vergogno a dire loro che se accentuano i miei difetti mi sento talmente a disagio che vorrei andarmene però se autoironizzo sul mio corpo non ci trovo niente di male,anzi mi prendo in giro da solo (in ambito di una compagnia,non che parlo da solo,questo non ancora....),ma se penso al perchè è forse la ricerca di una smentita che si trasformerebbe inevitabilmente in un complimento o un'apprezzamento,il che gofierebbe il mio ego.
Per adesso penso che sia già troppo così,nel ringraziare quanti vorranno commentare il mio scritto magari facendo riferimento alle proprie esperienze o competenze,almeno da capire se sono un borderline o meno.
Grazie per lo spazio concesso e a risentirci.

dedi12

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