Personalità multiforme
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WWW.DISTURBOBORDERLINE.COM - Dott. Alessandro Pace, Psicoterapeuta Milano e Pavia Tel.3289549784 :: Disturbi della Personalità
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Re: Personalità multiforme
come mi ritrovo nel tuo messaggio, e questa cosa della scrittura "camaleontica" che noto da quando ero ragazzina e mi sembrava inspiegabile.
In certo momenti mi sentivo difettosa ("non so nemmeno scrivere bene / non riesco a scrivere in modo uniforme") in altri speciale ("che figo posso mutare la mia grafia"), quell'oscillare continuo nell'immagine di me stessa che solo ora che ho una diagnosi comprendo e riesco a inserire in un quadro.
In certo momenti mi sentivo difettosa ("non so nemmeno scrivere bene / non riesco a scrivere in modo uniforme") in altri speciale ("che figo posso mutare la mia grafia"), quell'oscillare continuo nell'immagine di me stessa che solo ora che ho una diagnosi comprendo e riesco a inserire in un quadro.
gliss- Messaggi : 2
Data d'iscrizione : 16.06.21
Personalità multiforme
Mi piacerebbe sapere se qualcuno si ritrova in questo concetto, che spiego brevemente e grossolanamente: premettendo che un disturbo di personalità non significa non avere una personalità, va detto che questa personalità, essendo influenzata da un iper funzionamento delle aree del cervello emotivo e rettiliano, è poco definita e strutturata, in quanto l'area razionale del cervello (che sarebbe in un certo senso la parte più "concreta" di noi stessi) segue a ruota gli interventi dell'ingovernabile e volatile emozionalità… Vi sono troppi neuroni attivi nel cervello limbico e troppo pochi nella corteccia, amigdala iperfunzionante, e tutto quello che ne consegue (stress, cortisolo alto etc).
Il risultato esteriore è che, a seconda delle emozioni che si sentono in un dato momento, si possono compiere scelte, scelte fatte con un senso di discernimento totale, con capacità di argomentare (perché l'area razionale non è obnubilata e in molti conserviamo la capacità di mentalizzare).
Proprio a causa del fatto che l'area razionale comunque conserva una sua funzionalità, se le emozioni dovessero virare verso toni più scuri o più chiari nel giro di qualche giorno o qualche ora (cosa che purtroppo avviene SEMPRE), le scelte fatte poco prima appaiono insensate alla nostra parte razionale, che ha ora assunto un punto di vista che si trova su una linea prospettica troppo lontana dalla precedente! (questo sempre a causa di una forte ricchezza, reattività e motilità delle connessioni neuronali dell'area emotiva) Si fa allora una nuova razionalizzazione, si compie una nuova scelta, si fa un nuovo progetto… per poi buttare tutto all'aria e ricominciare da capo, all'infinito, facendo soffrire un partner bisognoso di stabilità e di dolcezza…...
Si "è" in un certo modo, vivendo con tutti i sensi e con grande convinzione, qualcuno, qualcosa che dopo un po' non è più…
E' come non avere una pelle, e proprio per questo, indossarne tante, tutte, ma è come tentare di vestire una fiamma con un pezzo di carta: l'intensità di un attimo e poi solo cenere uguale a se stessa, e quasi non ci si ricorda nemmeno più, cosa c'era scritto o disegnato sul pezzo di carta. Reset totale.
Un'altra cosa che mi sembra interessante, e anche inquietante, è che questo si riflette anche nella calligrafia, e cioè una componente individuale che nel corso degli anni, in teoria, tende ad assestarsi…. in teoria.
A seconda di chi sono diventata in un certo lasso di tempo, cambio scrittura e magari le A in stampatello le faccio con un semplice triangolo che mi sa di deciso, oppure metto sempre i puntini sulle i, ma dopo un po' smetto di farlo.
La calligrafia in corsivo non ha tutta una serie di varianti ben delineate come succede nei disturbi di personalità multipla, qui è tutto un misto caotico, delineato da più bordi che si sovrappongono (al variare dell'emotività e relative convinzioni, sempre).
Questo si riflette anche nei gusti musicali, ammesso e concesso che ogni musicalità corrisponda a un certo percorso neuronale...non esiste un genere musicale che non conosca o che non mi piaccia.
E' come un teatro dove nessun attore si ferma più di cinque minuti, e questo lo rende sempre uguale e inconcluso. E' come essere schiavi di una indesiderata ricchezza
Il risultato esteriore è che, a seconda delle emozioni che si sentono in un dato momento, si possono compiere scelte, scelte fatte con un senso di discernimento totale, con capacità di argomentare (perché l'area razionale non è obnubilata e in molti conserviamo la capacità di mentalizzare).
Proprio a causa del fatto che l'area razionale comunque conserva una sua funzionalità, se le emozioni dovessero virare verso toni più scuri o più chiari nel giro di qualche giorno o qualche ora (cosa che purtroppo avviene SEMPRE), le scelte fatte poco prima appaiono insensate alla nostra parte razionale, che ha ora assunto un punto di vista che si trova su una linea prospettica troppo lontana dalla precedente! (questo sempre a causa di una forte ricchezza, reattività e motilità delle connessioni neuronali dell'area emotiva) Si fa allora una nuova razionalizzazione, si compie una nuova scelta, si fa un nuovo progetto… per poi buttare tutto all'aria e ricominciare da capo, all'infinito, facendo soffrire un partner bisognoso di stabilità e di dolcezza…...
Si "è" in un certo modo, vivendo con tutti i sensi e con grande convinzione, qualcuno, qualcosa che dopo un po' non è più…
E' come non avere una pelle, e proprio per questo, indossarne tante, tutte, ma è come tentare di vestire una fiamma con un pezzo di carta: l'intensità di un attimo e poi solo cenere uguale a se stessa, e quasi non ci si ricorda nemmeno più, cosa c'era scritto o disegnato sul pezzo di carta. Reset totale.
Un'altra cosa che mi sembra interessante, e anche inquietante, è che questo si riflette anche nella calligrafia, e cioè una componente individuale che nel corso degli anni, in teoria, tende ad assestarsi…. in teoria.
A seconda di chi sono diventata in un certo lasso di tempo, cambio scrittura e magari le A in stampatello le faccio con un semplice triangolo che mi sa di deciso, oppure metto sempre i puntini sulle i, ma dopo un po' smetto di farlo.
La calligrafia in corsivo non ha tutta una serie di varianti ben delineate come succede nei disturbi di personalità multipla, qui è tutto un misto caotico, delineato da più bordi che si sovrappongono (al variare dell'emotività e relative convinzioni, sempre).
Questo si riflette anche nei gusti musicali, ammesso e concesso che ogni musicalità corrisponda a un certo percorso neuronale...non esiste un genere musicale che non conosca o che non mi piaccia.
E' come un teatro dove nessun attore si ferma più di cinque minuti, e questo lo rende sempre uguale e inconcluso. E' come essere schiavi di una indesiderata ricchezza
BastaCosí- Messaggi : 13
Data d'iscrizione : 20.11.19
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