Ambiguità mi spiegate come la vivete?

Che dubbio hai? Che tra voi potesse nascere qualcosa? Non capisco se tu ne fossi innamorata. Guarda, io dopo aver compreso la patologia (e non fino in fondo), mi sono resa conto che dice queste cose per provocare. So assolutamente di non avere nessuna colpa, se ne avessi avute non sarebbe manco tornato. Lui sa perfettamente che il disturbo è il suo, ed io volevo affrontarlo prendendolo a muso duro, avevo sbagliato proprio approccio. Facesse ciò che vuole. Ieri sorrideva, era felice di vedermi, e vederlo sorridere mi fa stare bene, visto che accade moooolto raramente siccome è sempre arrabbiato e rabbioso verso il mondo esterno. Ci tengo a precisare che lui con me non è mai aggressivo, violento, prepotente, non so se questo suo lato non si sia ancora rivelato, ma lui è molto coccolone, dolce, adorabile, presente, quando sta su. Quando sta giù sembra di avere a che fare con un bambino di tre anni a cui tutto sia dovuto. Se rimango solida e stabile lui si tranquillizza e si calma, se lo prendo di petto si arrabbia e sparisce, bloccandomi ovunque come ha fatto venti giorni fa. Io l’ho minacciato di andarmene per sempre e se n’è andato prima lui. l’unica cosa che gli ho chiesto ieri è stata quella di non bloccarmi più e lui, a questo proposito, mi ha risposto: “e tu non ti fare più bloccare!” Un bambino... Comunque quando non c’è mi manca, soprattutto in questo periodo che sto affrontando anche questo lutto. Quindi non mi impunto proprio più, voglio provare ad essere accogliente e vedere come si comporta. Io ho la mia vita, il mio lavoro, non affrontavo bene i suoi distacchi, mi facevo prendere dall’ansia, adesso ho capito che fanno proprio parte di lui, e non voglio aumentare il suo stress, anche perché quasi tre mesi sono pochi, poi man mano introdurrò anche l’argomento terapia, etc

Tu credi sia colpa tua il suo allontanamento?
Scusa se te lo sottolineo, ma penso sia importante. Se credi di avere colpa per il suo allontanamento, ok. Se invece non pensi di avere colpe, che cosa gli hai risposto in merito?

Per quanto riguarda me, ormai io e lui non abbiamo più nulla in comune, lui ha la sua vita e io la mia. Solo che temo mi resterà il dubbio in eterno, e non voglio... Ecco perché ho scritto qui. Per tentare di rimediare a questo dubbio.

Ciao Closer, grazie per avermi dato la possibilità di confrontarmi con te. Quindi, se ho capito bene, non siete mai stati insieme fisicamente. Mmm... No. Nel mio caso non è così. Noi invece siamo partiti subito in quarta, come succede solitamente con i border, amore alla follia, sembrava che ci conoscessimo da sempre. Intesa fisica pazzesca e dal primo momento. Abbiamo iniziato questa storia al 100% condividendo tutto, rimanendo insieme anche per giorni e giorni senza staccarci e stancarci mai. Fin da subito condividendo anche i problemi della quotidianità: problemi economici, bollette, lavoro, emozioni. Abitiamo molto distanti e per forza di cose quando ci vediamo abitiamo insieme per diversi giorni, ma fin da subito lui mi ha chiesto di stare a casa sua. Poi sono iniziate le crisi depressive profonde, gli sbalzi d’umore, il giorno prima stava benissimo il giorno dopo nel letto con il valium e la voglia di morire. Ho scoperto l’abuso di sostanze stupefacenti pesanti e i vari down da cocaina. Ho provato a stargli vicino ma quando entra in crisi mi allontana. Cerca il mio aiuto per mettermi alla prova e poi si isola per giorni. Io ero decisa a lasciarlo definitivamente 20 giorni fa, ma in questi giorni ho patito un gravissimo lutto e ho scoperto che la persona in questione nell’ultimo periodo aveva problemi di personalità seri e che tutti gli amici lo avevano abbandonato al suo destino, questa morte mi ha fatto riflettere anche sul mio ruolo con il mio uomo. Lui ieri è tornato come se niente fosse accaduto, al solito ha detto che era colpa mia il suo allontanamento e che lui ci tiene a me, non me la sono sentita di mandarlo via. Effettivamente èun tormento rimanere in bilico nel tuo caso, ma ti parla di altre storie? Ma tu lo vuoi fisicamente?

Ciao Closer, grazie per avermi dato la possibilità di confrontarmi con te. Quindi, se ho capito bene, non siete mai stati insieme fisicamente. Mmm... No. Nel mio caso non è così. Noi invece siamo partiti subito in quarta, come succede solitamente con i border, amore alla follia, sembrava che ci conoscessimo da sempre. Intesa fisica pazzesca e dal primo momento. Abbiamo iniziato questa storia al 100% condividendo tutto, rimanendo insieme anche per giorni e giorni senza staccarci e stancarci mai. Fin da subito condividendo anche i problemi della quotidianità: problemi economici, bollette, lavoro, emozioni. Abitiamo molto distanti e per forza di cose quando ci vediamo abitiamo insieme per diversi giorni, ma fin da subito lui mi ha chiesto di stare a casa sua. Poi sono iniziate le crisi depressive profonde, gli sbalzi d’umore, il giorno prima stava benissimo il giorno dopo nel letto con il valium e la voglia di morire. Ho scoperto l’abuso di sostanze stupefacenti pesanti e i vari down da cocaina. Ho provato a stargli vicino ma quando entra in crisi mi allontana. Cerca il mio aiuto per mettermi alla prova e poi si isola per giorni. Io ero decisa a lasciarlo definitivamente 20 giorni fa, ma in questi giorni ho patito un gravissimo lutto e ho scoperto che la persona in questione nell’ultimo periodo aveva problemi di personalità seri e che tutti gli amici lo avevano abbandonato al suo destino, questa morte mi ha fatto riflettere anche sul mio ruolo con il mio uomo. Lui ieri è tornato come se niente fosse accaduto, al solito ha detto che era colpa mia il suo allontanamento e che lui ci tiene a me, non me la sono sentita di mandarlo via. Effettivamente èun tormento rimanere in bilico nel tuo caso, ma ti parla di altre storie? Ma tu lo vuoi fisicamente?

Camilla, nessun disturbo figurati!
Ti spiego un po' meglio la sua ambiguità. Ci siamo conosciuti ed è partita subito una intesa incredibile, intesa e vicinanza. Intesa non sessuale, non siamo mai stati insieme, ci siamo però sempre cercati tantissimo. Io credo che questo facesse parte del suo essere borderline, il fatto di sviluppare un attaccamento così speciale, forte, quella sensazione di unicità che riescono a sviluppare le persone bord. Lo credo ora, all'epoca non ci capivo una mazza. Poi però questo attaccamento è diventato problematico perché non era ne amicizia, ne storia d'amore. Era qualcosa di molto molto speciale, che mi rendeva confusa ed eccitata, ed è lì che sta la mia responsabilità, il fatto di non essere stata chiara e di aver accettato questo rapporto nonostante ci soffrissi parecchio. La sua ambiguità sta nel dire "siamo amici" e poi abbracciarmi, isolarsi con me, creare situazioni di unicità (tipo "questa cosa la faccio solo con te, come sempre faccio questa cosa solo con te, ecc"). Insomma, a parole dichiarare una cosa, e nei fatti mostrarsi tutt'altro che disinteressato. Parliamoci chiaro: amici maschi ne ho e ne ho avuto tanti, e con nessuno di loro ho avuto dubbi che si trattasse di amicizia. Con lui invece.. Poi certo, io lo desideravo e lo respingevo, avevo molta paura che potesse trasformarsi in una relazione, perciò anche io mi tenevo a debita distanza. Ma tuttora i suoi comportamenti mi restano difficili da comprendere. Trovi qualcosa di simile?

Scusatemi se mi intrometto, mi sono appena registrata, e il primo thread che ho trovato è questo. Non vorrei aprirne uno nuovo, visto che sono qui per motivi simili a quelli di Closer.
Vorrei capire in che modo vivono le relazioni le persone che hanno questo disturbo della personalità. Posso raccontarvi la mia storia se volete, non andava avanti da anni come nel caso di Closer, è durata solo due mesi, poi lui è sparito. Anche nel caso del mio uomo oltre al disturbo borderline, era stata diagnosticata una depressione cronica. Non mi ha mai trattato veramente male, ma aveva distruttivi sbalzi di umore, io passavo dallo stare benissimo con lui allo stare malissimo. Mi ha lasciato più volte in due mesi, anche platealmente, ma dopo poche ore tornava, anche come se non fosse successo niente. Mi sembrava che lui mi lasciasse per farsi cercare, è possibile questo? Anche in quest’ultima discussione io volevo lasciarlo definitivamente e lui mi ha anticipato. Ma ho avuto come la sensazione che facendolo lui si aspettava che io poi stessi malissimo e che lo avrei ricercato, cosa che non ho fatto. Ma vorrei capire meglio, anche se eventualmente ritornerà come comportarmi. Io non riesco ad abbandonarlo a sé stesso.
Fatemi sapere se devo aprire un’altra discussione o possiamo continuare qui. Closer, se ti dà fastidio cambio subito luogo e mi scuso, ma magari potremmo anche confrontarci tra di noi.

beh da come l'hai scritto sembrava non sapessi di cosa soffrisse e quel "o depresso" di per sé non diceva molto.
Sono dell'idea che uno dei due deve avere una posizione chiara. Solo così puoi stabilire che l'altro sia ambiguo. I borderline non sono ambigui di solito, lo sono più gli istrionici, disturbo che può essere in comorbidità con quello borderline..

Scusa funambolo, perché parli di superficialità? Ho scritto borderline e/o depresso perché ricordo che mille anni fa lui stesso mi disse che gli avevano diagnosticato un disturbo della personalità borderline, e depressione bipolare cronica. Non parlo tanto per. Ho scritto qui per confrontarmi con qualcuno che abbia una diagnosi di tipo borderline, per sapere come vive una persona borderline le relazioni, ed in particolare l'aspetto della ambiguità. E non mi sono meravigliata che la relazione non si sia concretizzata, so bene quale è stata la mia parte. Sono passati tanti anni, e io ho smesso di assecondare questi comportamenti (quindi ho fatto luce sulle mie responsabilità), ma mi resta ancora il dubbio sul suo comportamento. La domanda del topic è di raccontarmi come vivete l'ambiguità.

Non so perché ma mi rivedo nella storia, quando stavo con un'altra borderline. Certo dire borderline e/o depresso lo trovo davvero superficiale. Se sei venuta a chiedere di uno "solamente" depresso qui, hai sbagliato posto..
Se tu hai giocato quanto lui, non puoi meravigliarti se non si è concretizzata la relazione. Perché dai a lui delle ragioni che magari dipendono da te. Non possiamo sapere com'era la relazione o com'era quella persona da quel poco che hai scritto. Quindi, come hai detto, ognuno è diverso e i meccanismi di una relazione sono sempre nuovi e diversi.

Aiutatemi a capire. Una persona borderline e/o depresso in che  modi manifesta l'amore? Ovvio, ognuno è diverso, ma..
Ho passato ANNI ad assecondare l'ambiguità di una persona che ha creato con me un rapporto mai concretizzato in relazione vera e propria. Certo, io ho "giocato" tanto quanto lui, visto che gli ho permesso di essere ambiguo. Ma il dubbio mi resta: io ho immaginato che quello fosse il suo modo di manifestare l'amore. E che non sfociasse in qualcosa di più concreto per magari troppa paura, troppi freni (miei e suoi). A distanza di tanti anni mi chiedo se fosse ambiguo per sua convenienza (assicurarsi la mia presenza senza però avere una storia con me) o se fosse innamorato ma troppo problematico per lasciarsi andare davvero con qualcuno.