Perle di saggeZa cercasi:

Innanzitutto grazie, non sapete quanto abbia trovato un conforto, per lo meno sapere che non sono l'unica a essere destabilizzata, hai perfettamente ragione quando dici che la speranza ci frega, ed è quella che dobbiamo togliere, ho investito così tanto emotivamente che mi manca come l'aria, ma ora sono consapevole che era tutto un bluf, io cercavo il sogno e lui me lo ha dato ma per bisogni totalmente differenti, una persona strutturalmente sana sarebbe scappata tempo fa a gambe levate,qui sta il lavoro che dobbiamo fare, su noi stessi, perché non accada più, la consapevolezza è un grande passo, ci sto arrivando passami il termine sputando sangue, magari apro una discussione perché da cellulare non capisco chi mi risponde, ancora grazie

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Ciao dark shadow.mi sn appena iscritta e non capisco bene cm funziona ma cmq mi pare molto bello

La soluzione sai quale potrebbe essere nel tuo caso (e forse anche nel mio)? La consapevolezza. Sapere con chi si ha a che fare. Choacchiere di circostanza, il saluto, far finta di considerarli quando non se ne può proprio fare a meno...una sorta di controrecita...e stop. Nessun coinvolgimento emotivo, non aspettarsi nulla da loro, zero. Se proprio non si può applicare il no-contact. Paletti su paletti, proprio come fanno loro.

@Destino80: temo che gli psicologi in questi casi servano in parte. Sai perché? Perché la forza di reagire deve venire da dentro di noi. Uno psicologo può aiutarci a capire da dove provengano certe dinamiche di attaccamento come la codipendenza, però sta a noi comunque razionalizzare e reagire e questo non sarà facile. Bisogna oltretutto trovare un professionista serio e competente, altrimenti sono solo soldi buttati al vento. Cerca di capire dentro di te come mai sei arrivata a questa situazione e secondo la mia modesta quanto personale opinione puoi capirlo benissimo. In sostanza lui può solo darti gli strumenti per la "guarigione", tu li devi applicare. Già però mi dici che lo psicologo non ci abbia preso molto, quindi...mah...vedi tu se proseguire. In queste circostanze serve una persona vicina con cui sfogarsi, un amico, un compagno, qualcuno...e poi il tempo. Il tempo lenisce ogni male. Il problema è vederseli davanti ogni giorno, se non ci fosse questa complicanza i tempi si dimezzerebbero. Io passo giorni dove sto benino, altri dove sono colmo di rabbia e altri dove prevale una sorta di malinconia. La devastazione è proprio questa...ma parliamoci chiaro, sai qual è la più grande di tutte? La speranza. La speranza che prima o poi le cose si possano normalizzare o meglio ancora tornare come prima, ai tempi dell'idillio. È una speranza inconscia, che in verità continuo ad avere. Ma la realtà mi dice che ciò non avverrà mai. In un certo senso siamo più suonati di loro, perché se analizzo a freddo la situazione queste persone prendono, prendono, ma non ci danno nulla, vero? Cosa ti ha dato in concreto questa persona, pensaci...a me zero. Non mi faceva neanche gli auguri di compleanno o di Natale. E sai quante volte gliel'ho fatto presente? Lo faceva apposta. Ogni tanto usciva allo scoperto...per esempio io gestisco una pagina FB, le avevo chiesto il like. Me lo ha dato. A distanza di giorni mi dice: "certo ora tu ti aspetti i "mi piace" sui post che pubblichi eh?" Il tutto con fare di sfida...La mia risposta? "Non mi aspetto nulla", e ti giuro questa cosa non mi era neanche balenata nell'anticamera del cervello. Hai capito come ragionano? È un continuo creare situazioni di provocazioni, conflitti, di ricerca dei punti deboli...sono veramente fuori di melone in pratica. Ma non è colpa loro...neanche nostra però...questo sito cmq mi sta servendo molto e servirà anche a te. Quando vuoi sfogarti, scrivi, scrivi, scrivi...

[quote="Dark shadow"]Sta cercando di riagganciare...sappi che le belle parole e le belle sensazioni sono finite. Sono stato svalutato diverse volte, ma ogni volta che il rapporto riprendeva, era peggiorato qualcosa. Sono stato senza litigare con lei per oltre 2 anni, certo per merito mio, perché siamo chiari, una persona normale li sgancia nel giro di poco tempo. Anche noi abbiamo dei trascorsi emozionali che ci inducono a sopportare questo tipo di personalità...penso che la differenza tra noi e loro non sia poi così grande, loro hanno sviluppato la malattia, noi l'abbiamo evitata ma ci sono rimaste delle "falle"...io la penso così...il fatto che loro sappiano dove colpirci è palese, ci hanno studiato nei minimi dettagli, abbiamo qualcosa che a loro manca, li affasciniamo in qualche modo. Ti faccio un esempio:lei non mi ha mai concesso l'amicizia su Facebook, adducendo svariate scuse. Era uno dei suoi tanti modi per manipolarmi e umiliarmi. Mi accorsi, mentre ci smanettava sopra e cercava qualcuno, che io ero tra i primissimi risultati delle ricerche...ecco, loro sono così. Sanno come farti del male e sparano a colpo sicuro. Per questo ora stiamo lì a rosicare...[/quo

quanto mi riconosco nelle tue parole, sono convinta anche io che se siamo stati "agganciati" e comunque abbiamo tollerato cose intollerabili è perchè qualcosa tra noi si è incastrato con questo tipo di personalità, non ci sono dubbi, ora mi aspetto di tutto, oggi non l'ho considerato se non molto superficialmente..intanto esco dal lavoro e vado dalla psicologa, che non mi sembra aver per nulla compreso con chi ho a che fare

yukoku ha scritto:
Ti rispondo, il rapporto di amicizia-conoscenza circa 1 anno, quello di sostegno da parte mia verso di lei è durato circa 6 mesi: non mi sono reso conto di quello che stava accadendo fino al suo ultimo tentativo di compromettermi professionalmente; se sono riuscito a eliminarla è stato grazie ANCHE all'intervento di due funzionari che hanno messo a posto la cosa. Si era spinta talmente avanti a livello di  diffamazione che mi consigliarono di fare una segnalazione per stalking e diffamazione. Tieni conto che il rapporto di conoscenza è durato molto di più, e anche in questo caso non si contano gli episodi di attacchi dietro le spalle, voci false, frecciate, ecc., SEMPRE e SOLO rigorosamente alla schiena, mentre DAVANTI era la pecorella smarrita: è questo che fotteva me e i miei colleghi, perché eravamo increduli (letteralmente) che una piccola creatura indifesa potesse fare queste cose.

ha tentato di diffamarmi e minacciarmi ma sono riuscita a impedirlo, nessuno sa come sia realmente, sul lavoro credo di cavarmela, è emotivamente che non so come uscirne, intanto più leggo e più i miei dubbi trovano conferma, il punto è come sganciarsi definitivamente quando poi ti fa quello sguardo dolcissimo.
Maledetta me che mi sono fidata, mi ha conosciuta più di altri e adesso "usa" le conoscenze per farmi del male,sono certa che non proverò mai più sensazioni simili a quelle provate con lui ma sia cosi' se il prezzo da pagare è la distruzione totale della mia personalità.

Ho tralasciato: per uscirne ho impiegato mesi, non scherzo e non ho paura di dirlo. Ma queste/i ci ricascano sempre, e tornano sempre lì: è per questo che rimangono in una solitudine spaventosa.

Ti rispondo, il rapporto di amicizia-conoscenza circa 1 anno, quello di sostegno da parte mia verso di lei è durato circa 6 mesi: non mi sono reso conto di quello che stava accadendo fino al suo ultimo tentativo di compromettermi professionalmente; se sono riuscito a eliminarla è stato grazie ANCHE all'intervento di due funzionari che hanno messo a posto la cosa. Si era spinta talmente avanti a livello di diffamazione che mi consigliarono di fare una segnalazione per stalking e diffamazione. Tieni conto che il rapporto di conoscenza è durato molto di più, e anche in questo caso non si contano gli episodi di attacchi dietro le spalle, voci false, frecciate, ecc., SEMPRE e SOLO rigorosamente alla schiena, mentre DAVANTI era la pecorella smarrita: è questo che fotteva me e i miei colleghi, perché eravamo increduli (letteralmente) che una piccola creatura indifesa potesse fare queste cose.

Dark shadow ha scritto:Sta cercando di riagganciare...sappi che le belle parole e le belle sensazioni sono finite. Sono stato svalutato diverse volte, ma ogni volta che il rapporto riprendeva, era peggiorato qualcosa. Sono stato senza litigare con lei per oltre 2 anni, certo per merito mio, perché siamo chiari, una persona normale li sgancia nel giro di poco tempo. Anche noi abbiamo dei trascorsi emozionali che ci inducono a sopportare questo tipo di personalità...penso che la differenza tra noi e loro non sia poi così grande, loro hanno sviluppato la malattia, noi l'abbiamo evitata ma ci sono rimaste delle "falle"...io la penso così...il fatto che loro sappiano dove colpirci è palese, ci hanno studiato nei minimi dettagli, abbiamo qualcosa che a loro manca, li affasciniamo in qualche modo. Ti faccio un esempio:lei non mi ha mai concesso l'amicizia su Facebook, adducendo svariate scuse. Era uno dei suoi tanti modi per manipolarmi e umiliarmi. Mi accorsi, mentre ci smanettava sopra e cercava qualcuno, che io ero tra i primissimi risultati delle ricerche...ecco, loro sono così. Sanno come farti del male e sparano a colpo sicuro. Per questo ora stiamo lì a rosicare...

Sì, totalmente d'accordo: hanno questa capacità, sanno cogliere quel qualcosa.

@Yukoku: da quanto tempo ne sei uscito?

Se all'epoca avessi saputo, se all'epoca avessi capito... Ma non sarebbe stato possibile, sono profondamente convinto che ci dovevo sbattere faccia e naso per capire. Le domande che ti poni (@Destino80) su di lui sono legittime, ovviamente, perché me le ponevo anche io e qualche altro mio collega, ma sono poste da una prospettiva (la NOSTRA) che, pur con tutte le diversità, è comunque "normale", dotata di buon senso, aderente al dato reale, basata su valutazioni bene o male oggettive, altrimenti non si capisce come mai, dopo un certo tempo, queste persone si ritrovino completamente sole e detestate da tutti! (ed è questa la loro fine)

Te lo ripeto: i suoi modi di avvicinarti (come stai? tutto bene? c'è qualcosa che non va? posso offrirti un caffè? caramella? ) sono TUTTI riconducibili alla sua volontà maligna (perché lo sanno benissimo) di tenerti in condizione di dipendenza, la quale porta a cascata una serie di altri problemi che tutti noi conosciamo perché li abbiamo sperimentati. L'unica differenza è che tu sei pure innamorata di questo rifiuto umano: i consigli che hai ricevuto dovrebbero essere più che sufficienti per farti capire che l'unica soluzione è quella indicata. Come diceva Dark Shadow: "Certo, a parole è facile, nella pratica noi rimaniamo sconcertati. Io lo sono tuttora, non immagini quanta è la voglia di far capire cosa si prova a questa gente, cercare le parole per spiegare.": concordo, ma se hai la fortuna di avere qualcuno che ti crede (colleghi, amici, famiglia, ecc.) sei già a buon punto per liberarti di quella presenza a cui non fotte nulla di te.

Anch'io manifesto una certa difficoltà ad affrontarla...ho sempre paura che esploda...e non ho voglia di piazzate sul posto di lavoro, altrimenti viste le diffamazioni che sto sibendo l'avrei già acchiappata per il cravattino...ma arriverà quel giorno in cui le vomiteró in faccia quello che penso, oh se arriverà...solo così sarò in pace, lo so già.

Sta cercando di riagganciare...sappi che le belle parole e le belle sensazioni sono finite. Sono stato svalutato diverse volte, ma ogni volta che il rapporto riprendeva, era peggiorato qualcosa. Sono stato senza litigare con lei per oltre 2 anni, certo per merito mio, perché siamo chiari, una persona normale li sgancia nel giro di poco tempo. Anche noi abbiamo dei trascorsi emozionali che ci inducono a sopportare questo tipo di personalità...penso che la differenza tra noi e loro non sia poi così grande, loro hanno sviluppato la malattia, noi l'abbiamo evitata ma ci sono rimaste delle "falle"...io la penso così...il fatto che loro sappiano dove colpirci è palese, ci hanno studiato nei minimi dettagli, abbiamo qualcosa che a loro manca, li affasciniamo in qualche modo. Ti faccio un esempio:lei non mi ha mai concesso l'amicizia su Facebook, adducendo svariate scuse. Era uno dei suoi tanti modi per manipolarmi e umiliarmi. Mi accorsi, mentre ci smanettava sopra e cercava qualcuno, che io ero tra i primissimi risultati delle ricerche...ecco, loro sono così. Sanno come farti del male e sparano a colpo sicuro. Per questo ora stiamo lì a rosicare...

Dark shadow ha scritto:Perché questo è il loro modo di essere...informati sul disturbo, loro non tengono realmente a noi, tengono alla figura che si sono creati di noi, è diverso. Per loro siamo una sorta di contenitore delle emozioni, dove riversano in maniera altalenante i loro stati mentali. Non amano nessuno, sei una sorta di orsetto di peluche...te ne renderai conto nel momento in cui sarai completamente svalutata. Sembra incredibile ma è così. Certo, a parole è facile, nella pratica noi rimaniamo sconcertati. Io lo sono tuttora, non immagini quanta è la voglia di far capire cosa si prova a questa gente, cercare le parole per spiegare. Purtroppo è tutto inutile.

Mi sa che un pò l'ho già visto..mi sono informata ed è come dici..ma fa malissimo, sono già stata svalutata, mi ha insultata con una cattiveria che mai avrei immaginato (e per una colpa che NON avevo)..poi lo guardo e a volte rivedo quella persona meravigliosa che ho conosciuto, mai avrei immaginato una situazione simile.
Sono arrivata a avere crisi di ansia fortissima per le sue continue accuse infondate, non sapevo più a un certo punto come prenderlo, avevo paura che si arrabbiasse e mi ferisse (mi disse una volta che sapeva come farmi male).
Adesso è in una fase che non riscontro in quello che ho letto...sembra sereno ma nessun tipo di parola carina nei miei confronti, non si arrabbia più, ma mi chiede come sto ossessivamente..

Perché questo è il loro modo di essere...informati sul disturbo, loro non tengono realmente a noi, tengono alla figura che si sono creati di noi, è diverso. Per loro siamo una sorta di contenitore delle emozioni, dove riversano in maniera altalenante i loro stati mentali. Non amano nessuno, sei una sorta di orsetto di peluche...te ne renderai conto nel momento in cui sarai completamente svalutata. Sembra incredibile ma è così. Certo, a parole è facile, nella pratica noi rimaniamo sconcertati. Io lo sono tuttora, non immagini quanta è la voglia di far capire cosa si prova a questa gente, cercare le parole per spiegare. Purtroppo è tutto inutile.

yukoku ha scritto:
Lo sguardo da pecorella smarrita? Si chiama tentativo di manipolazione. Chiederti come stai? Si chiama tentativo di manipolazione. Ti comunica che è un periodo nero e che va tutto male? Si chiama tentativo di manipolazione. Sono cose che funzionano quando ci si trova in posizione di dipendenza o subalternità o incredulità per quello che si sta passando. Un'overdose di no-contact fermo, cortese e implacabile e tutto è finito.

mi chiede ogni due minuti come sto...
in ufficio cerco di evitare il contatto ma qualcosa è inevitabile..se passa un po' di tempo se ne esce con una richiesta (esempio caramella o info su qualcos di lavoro)..
quello che non so gestire e se mi scrive quando esco, cortese e implacabile, non so come fare..
Mi chiedo ancora perchè? percheè torturarmi così..

@Yukoku: mi sa che 'sti film li hai visti anche tu...io non so come caspita faccia, di fatto io lascio un saluto veloce e manco ci guardiamo, eppure riesce a comunicarlo...hanno una abilità manipolatoria eccezionale, bisogna ammetterlo.

Benvenuta nel club...

Lo sguardo da pecorella smarrita? Si chiama tentativo di manipolazione. Chiederti come stai? Si chiama tentativo di manipolazione. Ti comunica che è un periodo nero e che va tutto male? Si chiama tentativo di manipolazione. Sono cose che funzionano quando ci si trova in posizione di dipendenza o subalternità o incredulità per quello che si sta passando. Un'overdose di no-contact fermo, cortese e implacabile e tutto è finito.

Dark shadow ha scritto:Oggi l'ho incrociata, sembra un cucciolo smarrito a guardarla in faccia...è il suo modo del menga per cercare di riattirarmi nel vortice...la conosco troppo bene. Solo che stavolta si attacca...

conosco benissimo quello sguardo...non cedere

Dark shadow ha scritto:Lavorare insieme è una complicanza non da poco. Dipende se siete nello stesso ufficio o no. Se non siete nello stesso ufficio cerca di evitarlo con un po' di attenzione e blocca whatsapp, Messenger e telefono. Sappi però che con un borderline in fase di idealizzazione è dura, le tenterà tutte per non farsi abbandonare. A differenza tua io sono stato svalutato e quindi non dovrei correre rischi concreti. Diciamo che attualmente il mio è più un problema di orgoglio ferito, acuito dal fatto che ogni tanto mi arriva qualche voce diffamante. Il mio attuale desiderio sarebbe di riuscire a rinfacciarle questa cosa, anche se non so poi alla fine quanto possa servire...

siamo a pochi metri purtroppo....e con scuse varie (adesso capisco molte cose) si fa sentire..
non credo sia più nella fase idealizzazione, lo vedo molto "sereno" e distaccato nei miei confronti..il mio e' un dolore mai provato, dalla persona migliore che conoscevo adesso non so più chi mi trovo di fronte, ci sono arrivata troppo tardi..vorrei solo piu' che mi lasciasse in pace, ma so che se sente il mio distacco probabilmente fara' qualcosa, e io penserò ancora che lo fa perchè tiene a me...quanto è dura essere razionali.
Non credo serva rinfacciarle nulla perchè forse non capirebbe e saresti punto e a capo..

Oggi l'ho incrociata, sembra un cucciolo smarrito a guardarla in faccia...è il suo modo del menga per cercare di riattirarmi nel vortice...la conosco troppo bene. Solo che stavolta si attacca...

Confermo quanto detto da Dark Shadow: purtroppo stare nello stesso ufficio - e con ufficio intendo luogo di lavoro, non necessariamente la stessa stanza - è un piccolo inferno, soprattutto in questa fase, quando lei/lui persevera senza alcun tipo di problema nella sua condotta nei tuoi confronti. Mi ricordo perfettamente come all'epoca, nonostante lei sapesse perfettamente che io sapevo non solo quello che aveva fatto ma anche quello che stava continuando a fare (attacchi continui alle spalle, diffamazione, ecc.), si comportava davanti a me come se nulla fosse, e anzi rinfacciandomi, a volte gentilmente, a volte in modo più o meno paternalistico, il mio più che comprensibile allontanamento da lei. All'epoca non capivo che avevo a che fare con una persona mentalmente instabile, caratterizzata da dinamiche che io, nella mia ingenuità e ignoranza, non potevo e non avrei potuto comprendere, e per questo motivo proseguiva questo tira e molla, interrotto solo da una presa di coscienza e dalle voci sempre più insistenti sulla sua malattia mentale: voci che, ripeto, non erano a livello di pettegolezzo, ma provenivano dalla stessa amministrazione. Purtroppo la verità uscì molto tardi, ma mi permise di attuare senza scrupoli il no-contact: e anche in questo caso ci provò a ritornare, come se nulla fosse accaduto. Fu in quel frangente che mi convinsi che avevo davanti una persona irrimediabilmente compromessa, ormai tagliata fuori da tutto e da tutti, visto il vuoto che è andato nel frattempo a crearsi intorno a lei. E' quello che meritano, nessuno sconto.

Lavorare insieme è una complicanza non da poco. Dipende se siete nello stesso ufficio o no. Se non siete nello stesso ufficio cerca di evitarlo con un po' di attenzione e blocca whatsapp, Messenger e telefono. Sappi però che con un borderline in fase di idealizzazione è dura, le tenterà tutte per non farsi abbandonare. A differenza tua io sono stato svalutato e quindi non dovrei correre rischi concreti. Diciamo che attualmente il mio è più un problema di orgoglio ferito, acuito dal fatto che ogni tanto mi arriva qualche voce diffamante. Il mio attuale desiderio sarebbe di riuscire a rinfacciarle questa cosa, anche se non so poi alla fine quanto possa servire...