Non se ne va

ciao luk,
nessun è qui per giudicare. Siamo qui, credo, per confrontarci, sostenerci, e per quanto possibile, cercare di capire.
Siamo tutti feriti, e siamo stati tutti male per esserci innamorati. Non è una gara. E te lo dice uno che nella vita si è innamorato forse due volte. Ma innamorarsi di persone che, come dici, sono "programmate" in maniera diversa è difficile, e il fatto che sia difficile anche per voi non rende la cosa più facile, non rende più semplice elaborare il dolore. Anzi. in un certo senso, noi non ci siamo abituati. Voi sì, e davvero mi spiace tanto.
Se rileggi il mio intervento, non c'è nessun tipo di giudizio. C'è l'amarezza di essersi sentiti dire delle cose ed aver vissuto dei fatti completamente contrastanti. C'è il dispiacere e il dolore di averci creduto, di essersi fidati, e di essere stati abbandonati. Di essere stati dipinti e ricordati come mostri. La mia storia è una, ed a parte. Ho senza dubbio le mie colpe. Ma se in trent'anni non mi sono mai sentito dire "ti odio", "mi hai ferito", o cose simili è perché credo di non meritarmelo.
E per quanto noi possiamo passare per la parte "normale", credimi, e te lo dice uno a cui non era mai successo prima, queste cose ti spezzano in due. Soprattutto se te le senti dire da qualcuno a cui non avresti mai voluto fare del male.

Scusate io sono un ragazzo border. So di avvere attrattiva e ascendente e un certo potere con le varie tecniche che a volte usiamo con questo disturbo. Però vi giuro, non facciamo apposta c'è tanta sofferenza dietro e vedere che le persone soffrono per i nostri comportamenti dispiace, non vogliamo veramente. Ma è come se il nostro cervello fosse programmato per girare su un certo circuito, non è il vostro lo so, na ci possiamo impegnare una settimana, due, poi torna tutto su quel binario. Credetemi, se vi siete innamorati di uno di noi, non vogliamo farvi sempre deliberatamente del male, stiamo già tanto male noi, ma aiutateci, sosteneteci, la cosa migliore che mi possa essere capitata è sentirmi accolto, compreso in tutte le mie manifestazioni, perdonato soprattutto... si perche facciAmo del male, e poi vogliamo essere perdonati. Se volete stare con noi è così, altrimenti,veramente non arrovellatevi il cervello lasciate stare. Ve lo dice uno che ci orova a stare con una ragazza, ma trovo enormi difficoltà, lasciate perdere subito se non ve la sentite, ma non ci colpevolizzate per favore, si soffre come cani davvero.

ciao fuzion9k,

anche io, purtroppo, mi trovo in una situazione simile per una storia molto più breve.
Per ora, per me, non ha funzionato niente. Non ha funzionato viaggiare, non ha funzionato uscire con altre ragazze. Funziona, forse, e poco, la terapia. Ma serve tempo. E serve tempo credo e soprattutto per accettare di non poter capire. È quello che ti ammazza. Che tu ragioni in modo, loro ragionano in un altro. Che tu stai lì a pensare a quanto è stato bello quel mese, o quell'attimo, a quanto siano rare quelle emozioni che hai provato. Mentre per loro è il quotidiano. Loro lo fanno con tutti, l'hanno fatto con quello prima e lo faranno con quello dopo. Ti mettono di fronte al tuo non essere speciale. Dopo avertelo ripetuto mille volte, quanto eri speciale. E tu. Coglione. Ci hai creduto.
Come dici tu, Yehp, per esempio. Il sesso. Il fatto che a me, a te credo, serva tempo o una persona davvero rara per raggiungere una certa intimità. Mentre per loro funziona con chiunque. Perché non è desiderio, è bisogno. E quando ti piove addosso tu non sei pronto a distinguere. Non conosci nemmeno la differenza. Non dovrebbe esistere quel tipo di bisogno, per "noi" non esiste.
Non so neanche se è vero, poi. Ma so che la maggior parte di noi sta qua a logorarsi, invece di uscire a vivere la propria vita, mentre la maggior parte delle nostre ex border è saltata nella relazione successiva nel giro di quattro minuti. E si fa delle grosse risate. Senza dimenticarsi di darti la colpa di tutto, senza dimenticarsi di farti sentire un mostro. E cazzo se fa male.

Se avessi una soluzione ve la darei.

Mi trovo sulla tua stessa barca. Il primo periodo con lei è durato circa nove mesi alla fine dopo vari tira e molla col sospetto di un tradimento l'ho lasciata. Dopo un paio di mesi si è riavvicinata ma non scorgendo una vera convinzione nell'impegnarsi in un cambiamento non l'ho riaccettata. Dopo altri tre mesi si è rifatta viva e questa volta sono stato io a cedere alle sue parole che, come ben sai, sono solo parole del momento messe alla prova alla prima crisi. La serenità è durata una ventina di giorni, interrotta da una banalissima lite del tutto assurda per motivi infondati, lì mi sono reso conto che (ma ci voleva poco ad immaginarlo) nulla era cambiato. Accuse infondate ed esagerate e rabbia. Da quel momento alti e bassi con liti a frequenza settimanale, tira e molla continui, il solito insomma. Quindi dai primi di luglio siamo arrivati alla fine di dicembre dove ho deciso di interrompere nuovamente la relazione anche in seguito (ma ero già intenzionato ad interrompere) ad un probabile tradimento. Ora siamo ad un mese e mezzo e non posso nascondere che mi manchi, che non passi giorno che non pensi a lei costantemente. Purtroppo la ragione non riesce a sovrastare la dipendenza perché dubito che si tratti di amore. Credo che ci si abitui così tanto a quell'altalena adrenalinica tra lite e riappacificazione, a quel modo di fare sesso, ad essere sempre disponibile nel farlo ed a farlo con quella dedizione e voglia mai visti prima che ci si resta invischiati. Spero di uscirne fuori anche se sono all'inizio. Dopo il primo periodo cinque mesi non sono bastati a dimenticarla e sono ricaduto tra le sue grinfie. Credo che mi abbia sempre tradito tra un litigio e l'altro anche se ha sempre negato e si mostrava come una persona bigotta in quel senso, monogama. Questi soggetti come ho letto e da come mi sono fatto un'idea io non lo sono affatto monogami, fanno i bacchettoni con gli altri ma di nascosto sono molto infedeli. Ovviamente hanno dietro tutta una schiera di personaggi (ex o sfruttatori) sempre disponibili. Ho sentito parole del tipo, con te il migliore sesso della mia vita, con te la mia vita non ha senso, e cose simili, io non credo che siano cose vere, lo dicono per manipolare, per adulare, per raggiungere un obiettivo (riconquistarti, tenerti legato). Sanno essere molto cattivi, e spesso se pensi di aver sentito cose cattive sono sicuro che il peggio nemmeno l'hai sentito. L'ho sentita parlare male di una sua collega ed ero esterrefatto per le cattiverie che era in grado di proferire. Dubito che siano in grado di amare, non sono affatto interessate ai problemi di chi gli sta a fianco, sono solo interessate a loro stesse, qualsiasi attenzione possono avere per l'altra persona è solo per la loro economia, non per amore. Vivono alla giornata fluttuando tra una relazione ed un tradimento, tra una lite ed una riappacificazione con il partner, un familiare o un'amica tra una gioia incontrollata ed un pianto estremo con relativo autolesionismo. Provo molta compassione per lei che credo non ne uscirà mai e rovinerà la sua vita, senza titolo di studio, con un lavoro precario a pochi euro al mese, figli da sistemare, un disastro. Ho vissuto nella frustrazione per l'impossibilità di sistemare le cose, di trovare una strategia vincente, non c'è nulla. Il paradosso è che se sei imperfetto non vai bene per amarla e se sei perfetto vive con la paura di perderti e quindi ti mette costantemente alla prova per verificare la tua perfezione quasi con la speranza che tu non sia perfetto e quindi fuggire per potersi finalmente liberare di quella paura di perderti. Come si suol dire, come fai sbagli, non c'è salvezza. Leggere di te che hai una relazione ma pensi a lei mi rattrista perché non mi fa ben sperare sul mio processo di disintossicazione. A volte penso che forse sarebbe meglio non mollare mai e stare sempre con loro accettando tutto per toccare il fondo, forse allora si è più pronti a risalire. Il fatto è che quando vivi quella relazione ci sono dei momenti in cui stai veramente male e vuoi scappare via, non ce la fai più a sentirti accusato di tutto, del fatto che vai in palestra, che vai al centro commerciale solo, tutto è un rischio e deve eventualmente essere vendicato in qualche modo.
Vabbè mi sono dilungato troppo, scusate lo sfogo.
Mi dispiace vedermi qui a pensare a lei ed invece lei sicuramente sta già con qualcun altro, noi parliamo di perdono ed amore e loro pensano a ben altro. Magari tra un po' quando avrà incasinato qualcun altro in maniera irreparabile si ripresenterà, ed io dovrò avere tutte le forze per respingerla.
Spero non accada mai....

Per quello che può contare, mi dispiace molto che tu sia capitato in questo frullatore di emozioni e, come certamente saprai, io e tutti gli altri partenrs dei border ci troviamo o ci siamo trovati in condizioni analoghe.

A me dopo 16 anni non è mai uscita dalla mente e ha condizionato tutta la mia vita nella relazioni future.
Ci risentiamo da 3 mesi e dop un periodo iniziale di assoluta serenità e anzi direi felicità, sono ricominciati i suoi scompensi emotivi con tutta la devastazione emotiva che per me comporta.

Noi che li amiamo tanto riusciremo sempre a vedere la loro anima stupenda al di là di quel muro gigantesco che inconsapevolmente ergono... ma non possiamo far altro che scavare con un cucchiaino e soffrirne enormemente... oppure accettare che il terzo incomodo, la malattia, sarà sempre lì e non possiamo farci un maledettissimo niente.
Bisogna fare un grandissimo lavoro su se stessi, magari con l'aiuto di professionisti e farsene una ragione.

Per qualsiasi cosa rimango in ascolto, non ti conosco ma ti comprendo e ti sono vicino con grande empatìa.

Mah. Chissà cosa cerco. Provo ad essere chiaro.
Prima una nota. Non sono un terapeuta. Gli unici strumenti che ho sono quelli imparati nell'arco di un mio percorso terapeutico e ciò che leggerete non sono assolutamente elementi di tipo "clinico".

Sono passati 3 anni da quando ci siamo conosciuti. Uscivo da da una storia di quasi 5 anni con la mia ex. Era passato un anno. Ero molto ferito. Ci siamo conosciuti. Bang. La sensazione di averla sempre avuta a fianco. Io e lei. Mai avuto un trasporto del genere. Lei che sembra presissima. Creatura molto indipendente. Grazie a dio. Si spinge in avanti.
" Non mi sono mai sentita così. Mai fatto così l'amore. Quand'è che ti presento i miei amici". Un paio di mesi così. Poi la sua scomparsa. Prima mi attacca per una presunta storiella avuta prima di stare con lei. Poi se ne va. Comportamenti contraddittori. Acquisisco informazioni.
Gli amici per lei sono tutto. Poi però taglia improvvisamente con tutti. Nuovi amici. Tranne un nucleo solido che non riesce mai a mollare. Forse troppo?
" Con te sto benissimo, ma non riesco a tenere le cose sotto controllo. Mi viene l'ansia." Ciao. Nel mezzo molta nebbia. Mi dice che sta facendo un suo percorso con una professionista da 4 anni. Che è sempre stata un casino. Nonostante la sua vita sembra scorrere tutto sommato tranquilla. Con una storia molto lunga finita da un annetto (come me). La saluto. Un tonfo sordo. Difficile abbandonare il campo così. Senza molto senso. Rimango con i cocci in mano. Cerco di capirla, ma sopratutto di capirmi. Forse è solo la paura di un nuovo rapporto. La mia "gola" dice di no.
Un anno di silenzio. Ritorno. Improvviso. In due ore siamo di nuovo a letto. Il tempo sembra mai passato. "Scusa sono un casino". Poi due giorni di silenzio.
"anche se con le parole non sono brava, sappi che con te sto sempre bene. Ci vediamo quando torno dalle vacanze."
Parto io, parte lei. Foto messaggi promesse. Torno a casa. Sparita di nuovo. Non so cosa voglio. Comportamenti contradditori continui. Piccoli episodi di rabbia intensa sopratutto a fronte di gesti di affetto. La voglio vedere, mi dice che forse ha un altro in testa. Chiudo. Vuole rivedermi.
Poi vuoto. Mi dice che adesso non è la sua strada. Che è difficile starmi vicino, perchè io "capisco" la sento. E' vero. Sento qualcosa che è "cupo", sento sicuramente un dolore strano. Cerco di farle capire che lo sento e lo vedo, ma pur non facendomi mangiare, non mi spaventa. Cerco di farla "scoprire".

Io nel frattempo ho altre storie. Cerco di mettere mano alla vita, di lasciar fare l'inspiegabile. Capisco le mie ferite. Forse codipendenza? In qualche modo si. Il mio percorso di psicoterapia dice che in qualche modo è così. No. Non sono perfettamente la persona che è disposto a tutto per... ma in qualche modo si forse c'è una parte di me di quel tipo. Lei Border? Forse. Probabile. Chissà non me lo avrebbe mai detto.

Un altro anno. Ed eccola. Di nuovo. Cerco di capire di nuovo. Fa un po' la vittima. "Che ci fai con una come me" "scusa ho sempre sbagliato tutto".
Ci vediamo è quasi provocatoria. Mi lancia frecciate. La stoppo. Le spiego che non posso giocare una partita che non è la mia. Poi di nuovo. A letto insieme.
"Stammi vicino perchè sento di non esistere.. di volare via". Io che cerco di capire cosa sta succedendo. Intimità. Vicinanza. Mi allontano. Poi di nuovo 3 giorni di silenzio. Provo un nuovo contatto. Lei di nuovo distante. "Non so se sono in grado di buttarmi in una storia con te." Ciao. Di nuovo.

Passano mesi. Di nuovo per il mio compleanno "adesso frequento qualcuno, ma spero che le nostre vite si incrocino di nuovo."

Io vado avanti. Adesso ho accanto una ragazza che oggettivamente mi fa stare bene. La porto tra le costole. Non c'è una settimana che non la penso. Non so cosa ho visto. Ancora a volte non capisco cosa ho sentito. So che c'era qualcosa di più di una semplice indecisione. Non sono mai stato così attaccato a qualcuno ed allo stesso tempo così improvvisamente massacrato. La vita va e so che non la cercherò più. Non so neanche se la rivorrei.
Ma non riesco a scordarla. Maledizione. Tengo rinchiuso questo demone per proteggere me chi mi sta accanto