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Re: più chiaro di così
sopravvissuto1974 ha scritto:Gli incontri che abbiamo avuto sono stati veri e propri agguati non dava la delega ai nonni per obbigarmi a recarmi io stesso e avere modo di incontrarmi ..però sono sempre riuscito a svincolarmi in fretta praticamente senza darle modo di aggredire.pero è stato brutto ugualmente perché comunque mi ha braccato..in effetti la cosa più brutta è la tensione che in qualche modo riesce a provocare. .fisicamente non la temo è più facile che convinca qualcuno a farmi del male magari inventandosi chissa quali torti subiti..ma qui sarebbe una cosa estrema
È una situazione davvero complessa, soprattutto perché nel contenzioso Cè un minore, io non saprei davvero cosa consigliarti è proprio fuori dalle mie possibilità, ma se capitasse a me cercherei qualcuno di davvero bravo e che conosca il disturbo a 360 gradi, sia a livello psichiatrico sia legale, poiché in certe situazioni, bisogna arginare ad un livello prossimo allo 0 possibili imprevisti... Ricorda la vendetta e rabbia possono prendere dimensioni inaspettate, quindi tanto vale dormire sonni tranquilli.. Per tutti...
Alexb- Messaggi : 508
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Re: più chiaro di così
Gli incontri che abbiamo avuto sono stati veri e propri agguati non dava la delega ai nonni per obbigarmi a recarmi io stesso e avere modo di incontrarmi ..però sono sempre riuscito a svincolarmi in fretta praticamente senza darle modo di aggredire.pero è stato brutto ugualmente perché comunque mi ha braccato..in effetti la cosa più brutta è la tensione che in qualche modo riesce a provocare. .fisicamente non la temo è più facile che convinca qualcuno a farmi del male magari inventandosi chissa quali torti subiti..ma qui sarebbe una cosa estrema
sopravvissuto1974- Messaggi : 64
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Re: più chiaro di così
sopravvissuto1974 ha scritto:mi piace quello che hai scritto. .è molto più vicino alla mia idea dell atteggiamento da seguire per non scappare dal problema comprendo però che se ci si sente emotivamente coinvolti sia veramente difficile gestire la situazione a livello razionale..io ci ho messo sei mesi e con fortissima motivazione prima di riuscire ad affrontare faccia a faccia la madre di mia figlia. .ora non mi fa più tremare ..riesco ad affrontare il suo gioco proprio perché so che è una illusione. . Le sue parole per quanto cattive sono solo create per ferire..Alexb ha scritto:federicodj ha scritto:Ma lo capite che nn bisogna studiarli i borderline sono da , marchiare, evitare e considerare malati , nn esiste cura !
Questo Peró significa temerlo.... Ti assicuro che è semplice in realtà prevedere cosa farà, basta entrare nell ottica giusta... Sul fattore stare o meno con una persona il cui equilibrio è compromesso rispetto agli stadi normali... Ognuno è libero di scegliere, chi ormai come voi ha visualizzato ció che succede a stare con un border avrà sicuramente la capacità di cogliere prima determinati segnali... E al bisogno alzare i tacchi se crede, del resto penso che ognuno possa stare meglio e fare progressi, tenendo conto peró che quasiasi eccitante alcol droghe caffè, inibitori di serotonina ecc, può decuplicare l instabilità emotiva di certi soggetti.. Quindi dipende molto da cosa vogliono loro e voi non potrete mai fare nulla se si oppongono..infatti c'è chi conduce una vita prettamente normale e chi invece finisce in psichiatria...
L importante sarà sempre avere come punto fermo fare ciò che ci rende felici..Qualsiasi cosa questo significhi..
Bene, ricorda però che il contatto diretto porta comunque a degli strascichi, anche inconsci, pertanto abbi solo l accortezza di sentire quando il tuo fisico e la tua mente si sentono provati e sopratutto evita in ogni caso di rimanere in caso di sfuriate, se succede è meglio non fare da parafulmine, perché anche quello è preludio di codipendenza, sai co dipendente non lo si è solo se si dà retta al prossimo ma anche se si rimane inermi davanti ai deliri, significa accettarli.. Capisco che tu sia spinto da cause di forza maggiore che ti obbligano per così dire al contatto, ma nessuno è obbligato a farsi vessare, anzi!!
Alexb- Messaggi : 508
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Re: più chiaro di così
mi piace quello che hai scritto. .è molto più vicino alla mia idea dell atteggiamento da seguire per non scappare dal problema comprendo però che se ci si sente emotivamente coinvolti sia veramente difficile gestire la situazione a livello razionale..io ci ho messo sei mesi e con fortissima motivazione prima di riuscire ad affrontare faccia a faccia la madre di mia figlia. .ora non mi fa più tremare ..riesco ad affrontare il suo gioco proprio perché so che è una illusione. . Le sue parole per quanto cattive sono solo create per ferire..Alexb ha scritto:federicodj ha scritto:Ma lo capite che nn bisogna studiarli i borderline sono da , marchiare, evitare e considerare malati , nn esiste cura !
Questo Peró significa temerlo.... Ti assicuro che è semplice in realtà prevedere cosa farà, basta entrare nell ottica giusta... Sul fattore stare o meno con una persona il cui equilibrio è compromesso rispetto agli stadi normali... Ognuno è libero di scegliere, chi ormai come voi ha visualizzato ció che succede a stare con un border avrà sicuramente la capacità di cogliere prima determinati segnali... E al bisogno alzare i tacchi se crede, del resto penso che ognuno possa stare meglio e fare progressi, tenendo conto peró che quasiasi eccitante alcol droghe caffè, inibitori di serotonina ecc, può decuplicare l instabilità emotiva di certi soggetti.. Quindi dipende molto da cosa vogliono loro e voi non potrete mai fare nulla se si oppongono..infatti c'è chi conduce una vita prettamente normale e chi invece finisce in psichiatria...
L importante sarà sempre avere come punto fermo fare ciò che ci rende felici..Qualsiasi cosa questo significhi..
sopravvissuto1974- Messaggi : 64
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Re: più chiaro di così
federicodj ha scritto:Ma lo capite che nn bisogna studiarli i borderline sono da , marchiare, evitare e considerare malati , nn esiste cura !
Questo Peró significa temerlo.... Ti assicuro che è semplice in realtà prevedere cosa farà, basta entrare nell ottica giusta... Sul fattore stare o meno con una persona il cui equilibrio è compromesso rispetto agli stadi normali... Ognuno è libero di scegliere, chi ormai come voi ha visualizzato ció che succede a stare con un border avrà sicuramente la capacità di cogliere prima determinati segnali... E al bisogno alzare i tacchi se crede, del resto penso che ognuno possa stare meglio e fare progressi, tenendo conto peró che quasiasi eccitante alcol droghe caffè, inibitori di serotonina ecc, può decuplicare l instabilità emotiva di certi soggetti.. Quindi dipende molto da cosa vogliono loro e voi non potrete mai fare nulla se si oppongono..infatti c'è chi conduce una vita prettamente normale e chi invece finisce in psichiatria...
L importante sarà sempre avere come punto fermo fare ciò che ci rende felici..Qualsiasi cosa questo significhi..
Alexb- Messaggi : 508
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Re: più chiaro di così
ALE ha scritto:
Accomodatevi se volete ma sappiate che sono cosi, prendere o lasciare è il loro motto.
ALE che dici posso buttarmi ora dal terrazzo di casa o posso aspettare domani???
..abito al terzo piano...faccio un bel botto
dibrim- Messaggi : 171
Data d'iscrizione : 31.12.13
Re: più chiaro di così
Sarei già felice di poter avere una diagnosi .nero su bianco.io mi trovo a dover prendere decisioni difficili e per ora devo farlo solo basandomi sul mio istinto. Quando cerco di convincere gli altri che siamo in presenza di una malattia percepisco la reazione di incredulità .la maggior parte di noi ha avuto qualche conforto solo dopo episodi di violenza documentata e spesso irreparabile. .io non accetto di dover aspettare che il fiume esondi..preferisco cercare di prevederlo e limitare iv danni
sopravvissuto1974- Messaggi : 64
Data d'iscrizione : 06.02.15
Re: più chiaro di così
Io non ho questa pretesa ..ci sono persone che sono preposte a farlo..semplicemente però io il problema di dover aver rapporti con lei per tutta la vita.riflettiamoci ..se il malato è vostro figlio o vostro fratello pensate che potreste vivere la vostra esistenza senza dover fare i conti con il suo disturbo ?credo che la nostra attività sia quella di sostenerci tra noi ed aiutare a chi deve intervenire.il disturbo mentale è qualcosa che deve essere studiato a lungo.ma ci sono stati anche dei risultati in mezzo a tanti fallimenti .intanto noi possiamo farci sentire e dare risalto a un problema che abbiamo vissuto. .
sopravvissuto1974- Messaggi : 64
Data d'iscrizione : 06.02.15
Re: più chiaro di così
Caro sopravvissuto 1974, se hai velleità di aiutare qualcuno e parlo anche per me, facciamolo pure, ma con loro ti posso assicurare è tempo perso, prendi atto della loro malattia e gira i tacchi.
Vai alla Caritas a fare volontariato, ne riceverai sicuramente piu' soddisfazione e vedrai che il tuo contributo è prezioso e aiuta veramente qualcuno.
Il border vampirizza e quando non avrai piu' sangue cercherà un'altra vittima e tu rimarrai li prosciugato dalle tue energie, scornato e deluso.
Non è colpa loro, io solo so quanto ho voluto bene e voglio ancora al border, ma non è possibile stare con loro se non a scapito della propria salute psico fisica...
E' dura da dirsi, ma è cosi, prima lo si accetta meglio è.
Non sono persone da marchiare a fuoco, quello no, sicuramente soffrono, ma sono malati di difficile guarigione, poi ognuno è libero di fare le proprie scelte. Stare accanto a loro è un sacrificio immenso, certo poi alcuni momenti vissuti con loro possono ripagarti di altri momenti negativi, bisogna mettere sul piatto della bilancia tutto ciò, vuoi essere tradito, manipolato, ingannato ecc ecc magari è un si, ma devi saperlo e non illudert.....i
Vai alla Caritas a fare volontariato, ne riceverai sicuramente piu' soddisfazione e vedrai che il tuo contributo è prezioso e aiuta veramente qualcuno.
Il border vampirizza e quando non avrai piu' sangue cercherà un'altra vittima e tu rimarrai li prosciugato dalle tue energie, scornato e deluso.
Non è colpa loro, io solo so quanto ho voluto bene e voglio ancora al border, ma non è possibile stare con loro se non a scapito della propria salute psico fisica...
E' dura da dirsi, ma è cosi, prima lo si accetta meglio è.
Non sono persone da marchiare a fuoco, quello no, sicuramente soffrono, ma sono malati di difficile guarigione, poi ognuno è libero di fare le proprie scelte. Stare accanto a loro è un sacrificio immenso, certo poi alcuni momenti vissuti con loro possono ripagarti di altri momenti negativi, bisogna mettere sul piatto della bilancia tutto ciò, vuoi essere tradito, manipolato, ingannato ecc ecc magari è un si, ma devi saperlo e non illudert.....i
ALE- Messaggi : 284
Data d'iscrizione : 16.04.14
Re: più chiaro di così
Sante parole, non possono considerarsi persone normali, anche se si curano possono migliorare, ma proprio perche' sono instabili ed incostanti il piu' delle volte non portano a termine le cure, sempre che le iniziino, continuo a ricordare il loro e' un disturbo ego sintonico cioe' in sintonia col proprio io per cui loro non trovano nulla di disfunzionale o malato nei loro comportamenti, semmai sono gli altri a sbagliare.
Ed anche se le cure vengono portate avanti e' difficile, ma per esperienza personale con un border, confermo che le cure le dismettono, e la giustificazione magari e' banale, l'ultima volta e' stata, mi stanno sul c.... quelle pastiglie....niente logica e niente buon senso.
Per poi riprenderle dopo due settimane perchè stava male.....non lo sapeva che sospendendo la cura sarebbe stato male????? forse si forse no, loro agiscono con impulsività, ogni giorno parte un treno, oggi dicono e fanno una cosa, domani dicono e fanno l'esatto opposto del giorno prima.
Imprevedibilità, incostanza, incoerenza, inffidabilità sono le loro caratteristiche.
Accomodatevi se volete ma sappiate che sono cosi, prendere o lasciare è il loro motto.
Ed anche se le cure vengono portate avanti e' difficile, ma per esperienza personale con un border, confermo che le cure le dismettono, e la giustificazione magari e' banale, l'ultima volta e' stata, mi stanno sul c.... quelle pastiglie....niente logica e niente buon senso.
Per poi riprenderle dopo due settimane perchè stava male.....non lo sapeva che sospendendo la cura sarebbe stato male????? forse si forse no, loro agiscono con impulsività, ogni giorno parte un treno, oggi dicono e fanno una cosa, domani dicono e fanno l'esatto opposto del giorno prima.
Imprevedibilità, incostanza, incoerenza, inffidabilità sono le loro caratteristiche.
Accomodatevi se volete ma sappiate che sono cosi, prendere o lasciare è il loro motto.
ALE- Messaggi : 284
Data d'iscrizione : 16.04.14
Re: più chiaro di così
Se sono malati è giusto provare a capirli ed aiutarli.la malattia non è la scelta di una cattiva strada ma una condizione imprevedibile
sopravvissuto1974- Messaggi : 64
Data d'iscrizione : 06.02.15
Re: più chiaro di così
Ma lo capite che nn bisogna studiarli i borderline sono da , marchiare, evitare e considerare malati , nn esiste cura !
federicodj- Messaggi : 23
Data d'iscrizione : 08.02.15
Re: più chiaro di così
Certo certo, è ovvio che non tutti quelli che hanno avuto un certo tipo di vita diventano border. E poi lo dissi pure io che non tutti siamo figli di alcolisti o cresciuti in mezzo a 10 suore perché siamo stati abbandonati dopo la nascita. Alcuni di noi (tipo anche la Colombani, da ciò che so, pur non avendo letto il suo libro) vengono da famiglie "attente".
Però è chiaro che ciò che vivi non si può trascurare. Questa cosa delle esperienze vissute me la disse anche un dottore con cui uscivo (era stato ad un mare di conferenze di un altro esperto di dbp, non do altre informazioni qui per una questione di privacy, ma se ti interessa puoi scrivermi in ptv)
Però ti do ragione, molte cose che facciamo non hanno una ragione, è così e basta
Sinceramente io qualche farmaco ho dovuto prenderlo perché studio lontano da casa, torno 2 volte all'anno, ho avuto un po di problemi ingestibili e per 3/4 mesi ho avuto bisogno di un Anti depre Adesso però sto molto meglio nonostante tutto e ho ripreso a fare una vita normale.
Però è chiaro che ciò che vivi non si può trascurare. Questa cosa delle esperienze vissute me la disse anche un dottore con cui uscivo (era stato ad un mare di conferenze di un altro esperto di dbp, non do altre informazioni qui per una questione di privacy, ma se ti interessa puoi scrivermi in ptv)
Però ti do ragione, molte cose che facciamo non hanno una ragione, è così e basta
Sinceramente io qualche farmaco ho dovuto prenderlo perché studio lontano da casa, torno 2 volte all'anno, ho avuto un po di problemi ingestibili e per 3/4 mesi ho avuto bisogno di un Anti depre Adesso però sto molto meglio nonostante tutto e ho ripreso a fare una vita normale.
Cely- Messaggi : 752
Data d'iscrizione : 20.09.13
Re: più chiaro di così
Cely ha scritto:Questa cosa dispe è molto interessante. Ma te credi più ad un fatto biologico o ad un fatto di esperienze vissute? Alla fine tanta gente abusa di sostanze essendo comunque totalmente regolato dal punto di vista emozionale (ho un esempio molto vicino, conosco un ragazzo che usa ogni tipo di droga, lo vedo praticamente sempre, è una persona tranquilla, fa il suo lavoro, ha i suoi amici...)
Comunque a favore di questa teoria ti posso dire che di fatto gli antidepressivi mi hanno aiutato un sacco, adesso dopo un mese di sospensione, sono molto tranquilla, sembra più o meno (nei limiti del possibile) che la mia vita stia migliorando.
Ciao Cely, le ricerche più recenti tendono a dare un peso sempre maggiori ad un disfunzionamento neurobiologico che si sommerebbe a fattori legati all'esperienza vissuta.
Infatti non tutti quelli che hanno vissuto esperienza negative nell'infanzia diventano Border, ma solo i predisposti.
Secondo me questa teoria (basata su studi di risonanza del cervello) spiega benissimo una cosa che chi ha avuto una stretta relazione con un border non riesce altrimenti a spiegarsi.
alla domanda PERCHE' LO FAI, PERCHE' L'HAI FATTO?
la risposta è , (fatte salve tutte le scuse, i ribaltamenti di frittate, le proiezioni, le accuse, gli autoconvincimenti che ci sia un vero motivo alla base)
NON LO SO
alla ulteriore domanda: SE SAI GIA' CHE LE CONSEGUENZE DI QUELLO CHE FARAI SARANNO NEGATIVE, PERCHE' CONTINUI A FARLO?
la risposta è: E' PIU' FORTE DI ME, NON POSSO CONTROLLARMI.
ora se essere border fosse solo un fatto legato alle esperienza negative, ogni tanto, qualche volta, il border sarebbe in grado di ragionare sul perchè fa certe cose e sarebbe in grado di calcolare un rapporto costi benefici.
Invece non solo non lo fa, ma persevera in comportamenti che non gli sono per niente favorevoli
non lo fa perchè non può
Capisci che da un punto di vista evolutivo il border si estinguerebbe immediatamente, perchè i suoi comportamenti impulsivi lo esporrebbero a sicure conseguenze mortali
Il comportamento della mia ex è perfettamente spiegabile in base a questa teoria, compreso il suo sguardo vuoto mentre cerca di dare un senso a ciò' che ha appena fatto. Quando dopo un po' smette di "inventare perchè", se le richiedi " allora, perchè l'hai fatto?", lei scuote di colpo la testa da un lato e grida: "SENTI NON SO PERCHE' LO FATTO, OK ??!!"
da qualche parte ho letto ( sito serio) : chiedere ad un border di smetterla di comportarsi in maniera assurda e irrazionale è come chiedere ad un malato di alzheimer di smettere di tremare
semplicemente NON PUO' FARLO
Se io non avessi capito questa cosa, avrei ceduto alle continue lusinghe della mia ex ed ai suoi buoni propositi, ma purtroppo, semplicemente, lei promette cose che non può mantenere
Cely è una cosa durissima da accettare anche per "noi"
capisci che i farmaci aiutano, ma fino al momento di prenderli il border ha avuto dei comportamenti disfunzionali, quindi deve Apprendere da zero dei comportamenti funzionali per il futuro
ecco perchè l'unica cosa che funziona è la psicoterapia+i farmaci, e nessuna delle due da sola
disperato- Messaggi : 147
Data d'iscrizione : 30.08.14
Re: più chiaro di così
Questa cosa dispe è molto interessante. Ma te credi più ad un fatto biologico o ad un fatto di esperienze vissute? Alla fine tanta gente abusa di sostanze essendo comunque totalmente regolato dal punto di vista emozionale (ho un esempio molto vicino, conosco un ragazzo che usa ogni tipo di droga, lo vedo praticamente sempre, è una persona tranquilla, fa il suo lavoro, ha i suoi amici...)
Comunque a favore di questa teoria ti posso dire che di fatto gli antidepressivi mi hanno aiutato un sacco, adesso dopo un mese di sospensione, sono molto tranquilla, sembra più o meno (nei limiti del possibile) che la mia vita stia migliorando.
Comunque a favore di questa teoria ti posso dire che di fatto gli antidepressivi mi hanno aiutato un sacco, adesso dopo un mese di sospensione, sono molto tranquilla, sembra più o meno (nei limiti del possibile) che la mia vita stia migliorando.
Cely- Messaggi : 752
Data d'iscrizione : 20.09.13
più chiaro di così
Dal sito
www.ampsico.it
ALCUNI ASPETTI NEUROBIOLOGICI DEL DISTURBO DI PERSONALITA' BORDERLINE di Ada Moscarella
Aggressività impulsiva e da irritazione, comportamento suicidario impulsivo, personalità instabile, alcuni tipi d’abuso d’alcool, abuso di sostanze farmacologiche, comportamento omicida su base impulsiva, possono essere analizzati come prodotti di un’interazione di sistemi neurobiologici di personalità. In senso più ampio, possiamo dire che la struttura del comportamento riflette l’esistenza di sistemi neurocomportamentali-emozionali, che determinano e motivano esperienze emotive soggettive ed espliciti pattern di comportamento in risposta a particolari classi di stimoli. Uno dei sistemi neurocomportamentale-emotizionale più usati è il BFS (Behavioral Facilitation System – Sistema di facilitazione comportamentale). Si tratta di un sistema emozionale caratterizzato da una motivazione di tipo incentivo-gratificazione e da sentimenti soggettivi di desiderio e positività che attivano l’anteropulsione e il comportamento di ricerca quale mezzo per soddisfare il bisogno di cibo, partner sessuali, interazione sociale, rifugio, ecc…Il BFS ha quindi la funzione di mettere il soggetto in contatto con quella classe di stimoli facilitatori condizionati e incondizionati che implicano una gratificazione e dai quali è pertanto attivato. Nei disturbi borderline potrebbero avere un ruolo importante la serotonina, la noradrenalina e la dopamina.
Lo scarso funzionamento del sistema serotoninergico ha tre principali conseguenze. - L’instabilità emotiva. - Risposte esagerate a stimoli che inducono una facilitazione di tipo dopaminergico (verso cioè i comportamenti di tipo incentivo-ricompensa). - Irritabilità-ipersensibilità di fronte alle perturbazioni ambientali e a diversi stimoli, compresi quelli tattili, uditivi e visivi. La serotonina ha un’influenza di tipo tonico sugli effetti facilitatori mediati dalla dopamina sull’inizio dell’attività locomotoria, sull’attività esplorativa in ambienti nuovi, sulla risposta alla ricompensa, sull’aggressività e sulla reattività emotiva in generale. Animali ed essere umani con bassi livelli di serotonina sono generalmente descritti come emotivamente iperattivi o labili nella gran parte dei contesti di tipo incentivo-ricompensa. I ricercatori hanno inoltre notato una reattività eccessiva sia in animali sia in esseri umani con bassa attività serotoninergica, nei confronti di qualsiasi forma di stimolazione, anche di bassa intensità. E’ come se l’individuo possedesse una sensibilità particolare agli impulsi sensoriali, che lo porterebbe ad una condizione d’irritabilità cronica. Numerosi studi hanno dimostrato anche un forte legame tra l’aggressività su base irritativa e d’attacco e vari indicatori di bassa attività serotoninergica. Bassi livelli di funzionalità serotoninergica sono stati correlati, inoltre, con il comportamento suicidario. In questo caso il ridotto livello di serotonina non sembra indice di uno stato depressivo o del suicidio in generale, ma piuttosto è correlato al cosiddetto “comportamento suicidario violento”, dove i metodi scelti
sono soprattutto la precipitazione da luoghi alti, le armi da fuoco, le armi bianche, l’avvelenamento da gas e il taglio longitudinale dei polsi. L’attività noradrenergica a livello del locus coeruleus modulerebbe l’”emotività negativa”. Essa è costituita da tutti quei tratti che sono in grado di evocare esperienze soggettive legate ad emozioni negative, tra cui rabbia e ostilità, depressione e ansia, alienazione e maggiore sensibilità allo stress provocato da circostanze esterne. L’emotività negativa possiede un’influenza genetica notevole, poiché è un sistema d’allarme che produce un diffuso stato di affetto negativo che serve a motivare la direzione dell’attenzione in condizioni d’insicurezza ambientale. Blizzard (1988) ha proposto che un tratto accentuato di emotività negativa potrebbe essere correlato ad una bassa attività del locus coeruleus. Questo produce due effetti principali: - Incapacità cronica a distinguere tra stimoli rilevanti e irrilevanti, pericolosi e innocui. Questa costante incertezza nei confronti dell’ambiente causa una sovrattivazione del sistema generando una soggettiva sensazione negativa di disagio, minaccia indefinita, paura anticipatoria. - Aumento dell’attività fisiologica che accompagna di norma l’attivazione e l’allarme. Dopamina e serotonina contribuirebbero entrambe a determinare l’abuso di sostanze nei disturbi di cluster B. Dato che i meccanismi di base che sottostanno alla struttura dopaminergica del BFS sono la sensibilità agli stimoli incentivo-ricompensa e la particolare suscettibilità ai comportamenti d’autosomministrazione, il BFS determinerebbe una tendenza ad abusare di sostanze agoniste della dopamina. Queste sostanze
avrebbero un effetto d’incentivo-ricompensa e gli individui caratterizzati da un sistema dopaminergico particolarmente reattivo, con una modulazione serotoninergica della reattività del sistema dopaminergico estremamente bassa, imparerebbero ad autosomministrarsi tali sostanze in modo da ottenere una forte sensazione soggettiva di gratificazione. Tra queste sostanze ci sono le droghe psicostimolanti (le amfetamine, la cocaina), l’alcool e sostanze dolci come il cioccolato. Questi comportamenti sono purtroppo soggetti ad un processo di sensibilizzazione, per cui si assiste ad un aumento drammatico dell’assunzione di sostanze in seguito ad esperienze ripetute della stessa dose di sostanze agoniste della dopamina.
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ALCUNI ASPETTI NEUROBIOLOGICI DEL DISTURBO DI PERSONALITA' BORDERLINE di Ada Moscarella
Aggressività impulsiva e da irritazione, comportamento suicidario impulsivo, personalità instabile, alcuni tipi d’abuso d’alcool, abuso di sostanze farmacologiche, comportamento omicida su base impulsiva, possono essere analizzati come prodotti di un’interazione di sistemi neurobiologici di personalità. In senso più ampio, possiamo dire che la struttura del comportamento riflette l’esistenza di sistemi neurocomportamentali-emozionali, che determinano e motivano esperienze emotive soggettive ed espliciti pattern di comportamento in risposta a particolari classi di stimoli. Uno dei sistemi neurocomportamentale-emotizionale più usati è il BFS (Behavioral Facilitation System – Sistema di facilitazione comportamentale). Si tratta di un sistema emozionale caratterizzato da una motivazione di tipo incentivo-gratificazione e da sentimenti soggettivi di desiderio e positività che attivano l’anteropulsione e il comportamento di ricerca quale mezzo per soddisfare il bisogno di cibo, partner sessuali, interazione sociale, rifugio, ecc…Il BFS ha quindi la funzione di mettere il soggetto in contatto con quella classe di stimoli facilitatori condizionati e incondizionati che implicano una gratificazione e dai quali è pertanto attivato. Nei disturbi borderline potrebbero avere un ruolo importante la serotonina, la noradrenalina e la dopamina.
Lo scarso funzionamento del sistema serotoninergico ha tre principali conseguenze. - L’instabilità emotiva. - Risposte esagerate a stimoli che inducono una facilitazione di tipo dopaminergico (verso cioè i comportamenti di tipo incentivo-ricompensa). - Irritabilità-ipersensibilità di fronte alle perturbazioni ambientali e a diversi stimoli, compresi quelli tattili, uditivi e visivi. La serotonina ha un’influenza di tipo tonico sugli effetti facilitatori mediati dalla dopamina sull’inizio dell’attività locomotoria, sull’attività esplorativa in ambienti nuovi, sulla risposta alla ricompensa, sull’aggressività e sulla reattività emotiva in generale. Animali ed essere umani con bassi livelli di serotonina sono generalmente descritti come emotivamente iperattivi o labili nella gran parte dei contesti di tipo incentivo-ricompensa. I ricercatori hanno inoltre notato una reattività eccessiva sia in animali sia in esseri umani con bassa attività serotoninergica, nei confronti di qualsiasi forma di stimolazione, anche di bassa intensità. E’ come se l’individuo possedesse una sensibilità particolare agli impulsi sensoriali, che lo porterebbe ad una condizione d’irritabilità cronica. Numerosi studi hanno dimostrato anche un forte legame tra l’aggressività su base irritativa e d’attacco e vari indicatori di bassa attività serotoninergica. Bassi livelli di funzionalità serotoninergica sono stati correlati, inoltre, con il comportamento suicidario. In questo caso il ridotto livello di serotonina non sembra indice di uno stato depressivo o del suicidio in generale, ma piuttosto è correlato al cosiddetto “comportamento suicidario violento”, dove i metodi scelti
sono soprattutto la precipitazione da luoghi alti, le armi da fuoco, le armi bianche, l’avvelenamento da gas e il taglio longitudinale dei polsi. L’attività noradrenergica a livello del locus coeruleus modulerebbe l’”emotività negativa”. Essa è costituita da tutti quei tratti che sono in grado di evocare esperienze soggettive legate ad emozioni negative, tra cui rabbia e ostilità, depressione e ansia, alienazione e maggiore sensibilità allo stress provocato da circostanze esterne. L’emotività negativa possiede un’influenza genetica notevole, poiché è un sistema d’allarme che produce un diffuso stato di affetto negativo che serve a motivare la direzione dell’attenzione in condizioni d’insicurezza ambientale. Blizzard (1988) ha proposto che un tratto accentuato di emotività negativa potrebbe essere correlato ad una bassa attività del locus coeruleus. Questo produce due effetti principali: - Incapacità cronica a distinguere tra stimoli rilevanti e irrilevanti, pericolosi e innocui. Questa costante incertezza nei confronti dell’ambiente causa una sovrattivazione del sistema generando una soggettiva sensazione negativa di disagio, minaccia indefinita, paura anticipatoria. - Aumento dell’attività fisiologica che accompagna di norma l’attivazione e l’allarme. Dopamina e serotonina contribuirebbero entrambe a determinare l’abuso di sostanze nei disturbi di cluster B. Dato che i meccanismi di base che sottostanno alla struttura dopaminergica del BFS sono la sensibilità agli stimoli incentivo-ricompensa e la particolare suscettibilità ai comportamenti d’autosomministrazione, il BFS determinerebbe una tendenza ad abusare di sostanze agoniste della dopamina. Queste sostanze
avrebbero un effetto d’incentivo-ricompensa e gli individui caratterizzati da un sistema dopaminergico particolarmente reattivo, con una modulazione serotoninergica della reattività del sistema dopaminergico estremamente bassa, imparerebbero ad autosomministrarsi tali sostanze in modo da ottenere una forte sensazione soggettiva di gratificazione. Tra queste sostanze ci sono le droghe psicostimolanti (le amfetamine, la cocaina), l’alcool e sostanze dolci come il cioccolato. Questi comportamenti sono purtroppo soggetti ad un processo di sensibilizzazione, per cui si assiste ad un aumento drammatico dell’assunzione di sostanze in seguito ad esperienze ripetute della stessa dose di sostanze agoniste della dopamina.
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